Bene Lario
Bene Lario comune | |
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Localizzazione | |
Stato | |
Regione | |
Provincia | |
Amministrazione | |
Sindaco | Mario Abele Fumagalli (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 46°02′N 9°11′E |
Altitudine | 377 m s.l.m. |
Superficie | 5,59 km² |
Abitanti | 337[1] (31-3-2017) |
Densità | 60,29 ab./km² |
Frazioni | nessuna |
Comuni confinanti | Carlazzo, Grandola ed Uniti, Porlezza, Tremezzina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22010 |
Prefisso | 0344 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013021 |
Cod. catastale | A778 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | benelariensi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Bene Lario (Bée in dialetto comasco[3][4], AFI: [ˈbeː]) è un comune italiano di 337 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Il comune è sito in Val Menaggio e fa parte della Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio.
Storia
Alcuni annessi agli Statuti di Como del 1335 fanno riferimento al "comune loci de Benne" e al "Bene montis Menaxij" per indicare il comune che, all'interno della pieve di Menaggio, aveva il dovere della manutenzione del tratto di via Regina tra il ponte "de Chollio" e il ponte "de la Polla"[5].
Il 1 giugno 1647 il comune di Bene fu concesso in feudo a Francesco Gallio duca D’Alvito[6]. Sempre inserito nella pieve di Menaggio, Bene era ancora infeudato ai D'Alvito nel 1751, anno in cui il comune risultava soggiacere alla giurisdizione di un podestà feudale situato presso la cosiddetta "banca criminale" di Gravedona[5].
Con la riorganizzazione del Regno d'Italia voluta da Napoleone Bonaparte, Bene vide dapprima l'incorporazione del comune di Grona (1809), per poi essere a sua volta aggregato a quello di Grandola (1812). Dopo la caduta di Napoleone, entrambe le decisioni vennero tuttavia abrogate con il ritorno degli austro-ungarici e la conseguente compartimentazione territoriale del Regno lombardo-veneto[7].
A partire dagli inizi del XIX secolo si registrò, tra i residenti di Bene, una rilevante quota di emigrati in Sudamerica e, in particolare, in Cile[8][9]. Come testimoniato da una lapide tuttora affissa sulla facciata del municipio, il mantenimento delle relazioni tra gli emigrati e il paese natio permise la realizzazione di opere quali la costruzione di una scuola dell'infanzia.
Nel 1862 la denominazione del comune passò da "Bene" a "Bene Lario"[5].
Nell 1927 ci fu una nuova aggregazione di Bene Lario a Grandola ed Uniti, che durò fino al 1950[5].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa dei Santi Vito e Modesto
La Chiesa dei Santi Vito e Modesto[10] tra i secoli XVI e XVIII risulta essere alternativamente sede di una parrocchia o di una viceparrocchia ma sempre inserita nella pieve di Menaggio. Nel 1956 si registrò una fusione "aeque principaliter" tra la parrocchia facente capo alla Chiesa dei Santi Vito e Modesto e quella di San Gottardo in Grona[11].
La chiesa è ad unica navata, con la sagrestia del celebrante e a levante e la Sacrestia della Confraternità a ponente[12].
All'interno si conservano un'altare maggiore barocco del XVIII secolo in legno dorato e un grande quadro del XVI secolo, raffigurante la Santissima Trinità circondata da molti altri personaggi e attribuito al maestro intelvese Ferraboschi[12]. Il quadro, così come altri dipinti realizzati tra i secoli XVI e XVII da autori ignoti e collocati nella navata e nella Sacrestia della Confraternità , provengono dall'oratorio della Santissima Trinità, che prima della costruzione della Chiesa dei Santi Vito e Modesto adempiva le funzioni di parrocchiale[12]. Alla fine degli anni '50 risalgono invece i due grandi quadri di una Madonna Assunta e di un Sacro Cuore collocati ai lati dell'altare maggiore, opere del pittore locale Zeffirino Tortelli[12].
All'interno della chiesa si trovano anche altri due altari, di cui quello sinistro ospita una statua della Madonna in legno dorato, altri affreschi e una scagliola realizzata da maestri intelvesi[12]. L'altare destro conserva invece un'opera lignea di un Cristo deposto, databile al XVI secolo, proveniente da Bormio e collocata in chiesa negli anni '80[12].
Nelle vicinanze della Chiesa dei Santi Vito e Modesto si trova un'ex oratorio della Confraternità, ora adibito a sala per riunioni[12].
Chiesa della Santissima Trinità
In località La Santa si trova la chiesa della Santissima Trinità[13], attestata entro i confini della parrocchia dei Santi Vito e Modesto nel 1788[11]. La chiesa, di piccole dimensioni, adempì le funzioni di parrocchiale fino alla costruzione della Chiesa dei Santi Vito e Modesto, nel XVI secolo[12].
La chiesetta si presenta come un edificio ad unica navata, con ingresso preceduto da un portico ad arcate sostenuto da pilastri e colonne[12]. Le pareti esterne portano ancora i segni delle pallottole di una mitragliata aerea avvenuta nel 1945[12].
All'interno della chiesa si trovano una serie di affreschi e quadri, la maggior parte dei quali in cattivo stato di conservazione[12]. Ad uno degli affreschi è legata alla tradizione secondo cui, nel XVI secolo, la chiesa sarebbe utilizzata come lazzaretto per gli appestati, affidati alle cure di un eremita qui dimorante e nell'affresco raffigurato in preghiera ai piedi di una Croce con lo Spirito Santo[12]. Dietro l'altare, una Santissima Trinità dipinta negli anni '60 dal pittore locale Zeffirino Tortelli[12].
Architetture civili
Lavatoi
A Bene Lario si conservano due lavatoi tuttora funzionanti. Il primo si trova nel centro abitato, in via del Torchio, e fu costruito nel 1960 recuperando alcune parti della cosiddetta Funtana vegia, il vecchio lavatoio anticamente situato in piazza Fontana[12]. La struttura presenta arcate in pietra a vista e un tetto in legno a vista con capriate in larice e copertura in lastre di pietra (le cosiddette piode). La vasca presenta piani di appoggio in pietra calcarea locale[12].
Il secondo si trova sulla strada sterrata che porta al Lago di Piano, in località Lembra, a una distanza di più di 700 m dal resto del paese. Il lavatoio è alimentato direttamente dalle sorgenti del torrente Lembra e fornisce un'acqua la cui temperatura non scende mai sotto gli 8°C
[14][12]. L'edificio presenta a struttura portante a sei pilastri in pietra intonacati ed è coperto un tetto perlinato a capriata lignea, con coppi di colore antichizzato[12].
Vecchi mulini
Le acque del Lembra rifornivano inoltre una serie di vecchi mulini[14], oggi in stato di abbandono, che venivano utilizzati per la macinazione del mais e delle castagne ottenuti da colture nella zona[15].
Società
Evoluzione demografica
Prima dell'unità d'Italia
1751: 295 abitanti[5].
1771: 254 abitanti[5].
1805: 303 abitanti[5].
1809 (dopo l’annessione di Grona): 540 abitanti[16].
1853: 550 abitanti[17].
Dopo l'unità d'ItaliaAbitanti censiti[18]
Tradizioni e folclore
Gli abitanti di bene vengono soprannominati balòch[8].
Economia
Nel XIX secolo, le condizioni economiche sfavorevoli spinsero molti degli abitanti a migrare verso il Sudamerica. Significativo fu, in particolare, il numero di immigrati in Cile[9], ai quali è ancor'oggi dedicata la via che porta al municipio[8], il quale conserva anche un quadro raffigurante il primo emigrato, tal Pietro Maldini, a cui Bene Lario ha intitolato un ponte[9].
Nel 2011 una grande maggioranza dei lavoratori residenti nel comune di Bene Lario lavorava come frontaliere in Svizzera[8].
Infrastrutture e trasporti
Dal 1884 al 1939[19] è stata attiva una linea ferroviaria che univa Porlezza al comune lariano di Menaggio; nell'attuale territorio comunale sorgeva la fermata di Bene-Grona.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 72.
- ^ Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
- ^ a b c d e f g SIUSA - Comune di Bene Lario, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Comune di Bene, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ SIUSA - Comune di Grandola ed Uniti, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ a b c d Redazione, Bene Lario, il paese senza negozi dove tornano i giovani, su https://www.corrieredicomo.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ a b c Visita Bene Lario, su Dalle Alpi alle Ande. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Chiesa dei SS. Vito e Modesto - complesso, Via Bene Lario - Bene Lario (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ a b SIUSA - Parrocchia dei SS. Vito e Modesto di Bene Lario, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Administrator, Monumeti e luoghi di culto - Comune di Bene Lario (CO), su www.comune.benelario.co.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Chiesa della Ss. Trinità - complesso, Via Italia - Bene Lario (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ a b Riserva Naturale Lago di Piano, su www.riservalagodipiano.eu. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Riserva Naturale Lago di Piano, su www.riservalagodipiano.eu. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Comune di Bene, 1798 - 1812 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Comune di Bene, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Sebbene la definitiva soppressione è stata nel 1966, in tale anno si è di fatto concluso l'esercizio della ferrovia.
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.benelario.co.it.