La più antica menzione storica delle località di Gaggino e Camnago si ritrova in alcuni atti notarili di compravendita e donazione risalenti alla fine del XII secolo[6].
I toponimi relativi a Gaggino e Camnago, che assieme a Bernasca formano l'attuale territorio di Faloppio, sono attestati negli annessi agli Statuti di Como del 1335 come rispettivamente "Comune de Gazino" e "Comune de Camenago"[7][8].
I confini territoriali dei due comuni, che risultano inseriti nella Pieve di Uggiate fino alla fine del XVIII secolo[9][10], sono così descritti in un documento del 1614:[11]
«il luogo e il comune di Gagino ha fuochi numero 22 et confina co' li territori di Ugiate, Trevano, Albiolo et Olgiate. Il comune e luogo di Canago ha fuochi numero 8 et confina co' li territori di Trevano, Gagino, Parè et Gironico e in parte Olgiate»
Vista sulla frazione di Bernasca
Nel 1652, le terre di Camnago, Bernasca e Cassina del Ronco furono messe all'asta dal governo spagnolo del Ducato di Milano intenzionato a finanziare le spese militari di Filippo IV. All'asta partecipò anche la città di Como, interessata ad evitare che queste zone e altri territori delle pievi di Uggiate, Fino e Zezio finissero nelle mani di terzi che - in virtù dei diritti feudali concessi al vincitore dell'asta - avrebbero potuto sottrarre gli abitanti di tali terre all'obbligo di versare tasse alla stessa città.[12]
Nel 1751 il territorio di Gaggino risulta estendersi al cassinaggio di "Cassina de' Ronchi", mentre il comune di Camnago risulta comprendere anche il cassinaggio di "Molino di Chiasso"[7][8]. Due anni più tardi, Camnago risulta aver già accorpato il soppresso comune di Bernasca[8], che nel primo quarto del XVI secolo risultava già costituire un'entità comunale indipendente della pieve di Uggiate[13].
Da un punto ecclesiastico, la cura delle anime era affidata alla parrocchia di Santa Margherita di Camnago, eretta nel 1771 dal vescovo Giambattista Mugiasca con territorio smembrato dalla prepositura di Uggiate[14], e alla Parrocchia della Conversione di San Paolo di Gaggino, che tuttavia fino al 1º ottobre 1892 fu semplice viceparrocchia della pieve di Uggiate[15]. Nel 1788 la parrocchia di Santa Margherita, entro i cui confini esisteva già l'oratorio di Santa Maria Maddalena in Bernasca, contava 217 parrocchiani[14].
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione dei due comuni di Camnago e di Gaggino a quello di Uggiate.[16][17] La decisione fu tuttavia abrogata con la Restaurazione, quando gli austro-ungarici ricostituirono i comuni di Camnago con Bernasca e di Gaggino[18][19].
Durante il Regno di Sardegna prima e durante il Regno d'Italia poi, il comune di Camnago cambiò più volte denominazione, dapprima in "Camnago Faloppia", poi in "Camnago di Uggiate" e infine, dal 1893 al 1928, nuovamente in "Camnago Faloppia"[20].
Nel 1894, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Carlo Ferrari il numero dei parrocchiani della parrocchia di Camnago era salito a 432[14], mentre quella di Gaggino ne contava 800[15].
Il comune di Faloppio venne istituito ex-novo nel 1928 tramite la fusione dei comuni di Camnago Faloppia e Gaggino[21].
Le parrocchie di Camnago e Gaggino fanno oggi parte di un'unica comunità pastorale. Le funzioni religiose si svolgono nella chiesa di Santa Margherita di Camnago e nella nuova chiesa di San Paolo di Gaggino[22].
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 novembre 1992.[23]
«Interzato in fascia: nel primo di rosso, all'aquila di nero, coronata all'antica di quattro punte visibili, di nero; nel secondo, d'oro, alla lettera maiuscola F di azzurro, accostata da due gigli, di rosso; nel terzo, d’argento, alle tre bande di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Ex-chiesa della Conversione di S. PaoloEx-chiesa della Conversione di San Paolo (XVI secolo), a Gaggino.[24] Al suo interno, una Madonna del Latte databile alla fine del XIV secolo.[6]
Chiesa di Santa Margherita, a Camnago, la deve il suo aspetto attuale ad alcuni interventi di ristrutturazione del 1781 e del 1967[25].
Chiesa di S. MargheritaChiesa di Santa Maria Maddalena a Bernasca, risalente al 1497,[26] proprietà dapprima dei Lambertenghi e successivamente degli Albricci.[6] Ristrutturata nel 1776 su impulso dei Raimondi, cinque anni più tardi fu elevata al rango di parrocchiale[6]. Al suo interno, conserva una raffigurazione di una Madonna del Latte.[6]