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Incidente del sommergibile Titan

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L'aereo HC-130 della Guardia Costiera statunitense sorvola la nave oceanografica francese L'Atalante durante le operazioni di ricerca del Titan al largo di Cape Cod, Massachusetts, 21 giugno 2023.

Citazioni sull'incidente del sommergibile Titan.

Citazioni

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  • Il punto non è "Che vergogna i salvataggi per i miliardari, con tutti i migranti che muoiono!". Il punto è "Salviamo i miliardari. E salviamo i poveri". La vita umana vale sempre. Ridere dei ricchi che muoiono è un po' come girare la testa davanti ai poveri che crepano, no? [...] I "se la sono andata a cercare", e i paralleli e opposti tentativi di ribadire "Questi è giusto salvarli, gli altri no". I distinguo sulla vita umana, da qualunque parte vengano, mi lasciano tramortita. (Cecilia Strada)
  • La tragedia del Titan, il sommergibile imploso nel corso di un'immersione a quasi 4000 metri di profondità, dove era sceso per osservare da vicino il relitto del Titanic, e che è costato la vita ai suoi cinque occupanti, ha riempito [...] le pagine dei giornali, la TV e il web. Gran parte del mondo ha seguito con il fiato sospeso i tentativi di ritrovare in tempo il sommergibile [...]. E si è sollevato il problema di quanta attenzione e impegno, anche economico, sia stato rivolto verso "i ricconi del Titan", al contrario di quanto accaduto (per esempio) con la strage di circa 600 migranti, naufragati dieci giorni fa al largo della Grecia. [...] poi, c'è già chi si immagina assurdi complotti, chi ancora tira fuori la bufala della "maledizione del Titanic" e, naturalmente, c'è chi è sicuro si sia trattato di un disastro voluto dal presidente Biden per distrarre l'America da altri problemi. [...] Quello che invece dovrebbe farci riflettere, mi sembra, è il fatto che proprio non vogliamo imparare la vera lezione del Titanic. Nel 1912 a provocare la morte di oltre 1500 persone non fu un complotto, una maledizione e nemmeno una tragica fatalità. Fu colpa dell'arroganza e della cecità di chi si lancia a tutta velocità verso il disastro, incurante dei pericoli, mettendo a repentaglio la vita di persone ignare di quello che rischiano. [...] ora non si tratta di fare un processo a chi non c'è più, ma chi ha scelto di salire sul Titan sapeva che cosa rischiava? Sapeva che quel sommergibile non aveva nessuna certificazione di sicurezza, semplicemente perché era stato costruito al risparmio e non avrebbe mai superato un test di questo tipo? Sapeva che un ingegnere che vi lavorava era stato licenziato proprio perché aveva sollevato il problema della sicurezza? Non lo sapeva nessuno. E chi vendeva a caro prezzo la possibilità di dare un'occhiata da vicino al Titanic è probabile che non si sia mai fermato a riflettere sulle cause di quella tragedia. (Massimo Polidoro)
  • Abbiamo avuto la conferma entro un’ora che c’era stato un forte scoppio nello stesso momento in cui le comunicazioni secondarie sono state perse. Perdita del transponder. Perdita di comunicazioni. Sapevo cosa era successo. Il sottomarino era imploso. Fin dall’inizio dei quattro giorni di calvario.
  • Celebriamo l’innovazione, giusto? Ma non si dovrebbe usare un veicolo sperimentale per i passeggeri paganti che non siano essi stessi ingegneri degli oceani profondi. Non ho mai creduto in quella tecnologia di fibra al carbonio avvolta, di filamento avvolto, di scafo cilindrico.
  • Ho subito pensato che fosse un’idea orribile. Vorrei aver parlato, ma pensavo che qualcuno fosse più intelligente di me. Io, quella tecnologia, non l’ho mai sperimentata ma “suonava male”. Ocean Gate non avrebbe dovuto fare quello che stava facendo. Penso che sia abbastanza chiaro. Vorrei essere stato più esplicito al riguardo, ma ero ignaro del fatto che non ci fossero le certificazioni. Stockton Rush mi aveva chiesto se volevo uscire con loro e immergermi in questa stagione. Ma non ero interessato. C’era molta preoccupazione per questo equipaggio e per questo sottomarino.
  • Mi colpisce la somiglianza con il disastro del Titanic, dove il capitano fu ripetutamente avvertito della presenza di ghiaccio davanti alla sua nave, eppure si lanciò a tutta velocità in una distesa di ghiaccio in una notte senza luna, causando la morte di molte persone. [...] Ora c’è un relitto che giace accanto all’altro per la stessa maledetta ragione. Che una tragedia simile, in cui gli avvertimenti sono rimasti inascoltati, si sia verificata nello stesso identico luogo, con tutte le immersioni in corso in tutto il mondo, è semplicemente stupefacente.

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