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Rosa (fiore)

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Una rosa

Citazioni sulla rosa.

Citazioni

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  • A memoria di rosa, non si è mai visto morire un giardiniere. (Bernard le Bovier de Fontenelle)
  • — Ahi cosa mi ha punto? | — Una rosa Ignazio. | — Una rosa? Un fiore dà dolore? (Vivian Lamarque)
  • Amiamo una rosa proprio per la sua caducità. (Ai confini della realtà)
  • Amore, nel mio giardino vorrei fiorisse la tua rosa | perché l'anima mia si perda dove il corpo rinasce e riposa, | quella rosa di primavera sempre rorida di rugiada, | misteriosa come la sera, balenante come una spada. (Francesco Guccini)
  • Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo. (William Shakespeare, Romeo e Giulietta)
  • Cogli la mia rosa d'amore, | regala il suo profumo alla gente, | cogli la mia rosa di niente. (Rino Gaetano)
  • Cogli la rosa quando è il momento, | che il tempo, lo sai, vola | e lo stesso fiore che sboccia oggi, | domani appassirà. (Robert Herrick)
  • Comune, come quello del sole, è lo splendore della bellezza: | soltanto un pazzo vuole fruirne da solo! | Tra le sfere stellate, liberissime e sconfinate, | senza posa esso[1]placa la sete degli esseri finiti. || Solo un cuore batte nell'universo eterno! | Solo una legge io osservo, per quel che ha comandato. | In mille creature palpita il suo sangue, | e tutto si ristora nel flusso dell'essere. || Così, fino alla consumazione dei tempi, | io condivido in me la corrente fluente di mille vite. | Che importa, se là traspare la via della morte, | che è solo un ritmo nella sfilata precipite delle ore? || Così la lampeggiante forza del bacio nelle vene, | e il succo astrale[2]del nettare, | e l'ambra[3]che si coglie dal mio orlo purpureo | ti spiegano il modo di vivere della regina dei fiori. (Per Daniel Amadeus Atterbom)
  • Corteggiata da l'aure e dagli amori, | siede sul trono de la siepe ombrosa, | bella regina de' fioriti odori, | in colorita maestá la rosa. (Claudio Achillini)
  • Così roride stanno qui le rose. | Le urne chiuse sorridono benevole nell'ombra, | mentre i freddi raggi dell'argentea luna s'affrettano | e si mescolano con il loro bagliore purpureo. || Olezzano fra gli alberi ombrosi, | dove Eros avvelena le sue frecce. | Godono, ardenti, di una quiete propizia, | anche nel sonno incantano tutti. || E, tuttavia, nella dimora felice del bosco, | qui, fra questi tetti quieti, ombrosi, | una rosa arde, ancora più bella. || Dormi, dolce bocciolo di rosa! Dormi dolce e tranquilla! | Oh! Se potesse la mia "Buona notte!" accompagnarsi a un bacio, | sarei, allora, della notte il figlio più felice. (Adam Gottlob Oehlenschläger)
  • – Dicono che le persone che amano i fiori dell'autunno muoiono in autunno.
    – Io amo le rose, fioriscono in tutte le stagioni.
    – Allora dovrai morire quattro volte. (Interno berlinese)
  • È pur bella la rosa, onor di Flora | e fenice dei fiori; | ma se gli occhi innamora, | la man non innamori. (Francesco De Lemene)
  • E ricoprir di terra una piantina verde | sperando possa | nascere un giorno una rosa rossa. (Lucio Battisti)
  • Espansione di rose dentro l'orto | dell'antico convento delle suore, | di belle rose con la borracina. [4] (Corrado Govoni)
  • Fresca rosa novella, | piacente primavera, | per prata e per rivera | gaiamente cantando, | vostro fin presio mando – a la verdura. (Guido Cavalcanti)
  • – Hai mai visto delle rose fresche di colore blu?
    – Certo che no: le rose blu sono fiori leggendari che nemmeno i più grandi esperti sono riusciti a riprodurre.
    – Hai ragione, per questo il termine blue rose sta anche a indicare qualcosa di impossibile. (Paradise Kiss)
  • Il mio sogno è nutrito d'abbandono, | di rimpianto. Non amo che le rose | che non colsi. Non amo che le cose | che potevano essere e non sono | state.... Vedo la casa, ecco le rose | del bel giardino di vent'anni or sono! (Guido Gozzano)
  • Il piccolo principe assisteva allo schiudersi di un enorme bocciolo e sentiva che ne sarebbe venuta un'apparizione miracolosa, ma la corolla indugiava, e si faceva bella, chiusa nella sua camera verde. Con cura sceglieva i colori. Si vestiva piano, accomodando i petali a uno a uno. Non voleva uscire tutta stropicciata come fanno i papaveri. Voleva mostrarsi solo nel pieno fulgore della propria bellezza. Eh, sì! Era molto vanitosa. La sua segreta toilette era durata giorni e giorni. Ed ecco che una mattina, con il sorgere del sole, era apparsa una rosa. (Antoine de Saint-Exupéry)
  • Il tempo che hai perso per la tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante. (Antoine de Saint-Exupéry)
  • Io dissi allora: "La rosa d'un giardino, come tu sai, non ha vita lunga, e la promessa di un roseto fede non trova. Ora, i savi hanno detto: Ad ogni cosa che lungamente non dura, non si deve avvincere il cuore." Disse l'amico: "Che modo adunque s'ha da tenere?" "Per divertimento di chi ci sta osservando," io risposi, "e per sollievo di chi sta qui con noi, io potrei comporre il libro del Roseto, sulle foglie del quale il vento autunnale non avrà alcun potere, mentre il volgere del tempo non muterà la gaiezza della sua primavera nella tristezza dell'autunno." Che ti giova pien di rose | un cestino? || Togli un petalo da questo | mio giardino! || Dura cinque giorni e sei | quella rosa, || ma gli è sempre il mio verziere vaga cosa! (Saˁdi)
  • L'odore delle rose | dura il tempo di un sorriso | sul tuo abito da sposa, | dura il tempo che vuoi tu. (Diaframma)
  • L'odore delle rose | è una reazione chimica, | se un giorno lo scoprissi | non l'ameresti più? (Diaframma)
  • La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no. (Angelus Silesius)
  • La rosa s'apre, la rosa | appassisce senza sapere | quello che fa. | Basta un profumo | di rosa | smarrito in un carcere | perché nel cuore | del carcerato | urlino tutte le ingiustizie | del mondo. (Ho Chi Minh)
  • La rosa va colta al mattino, che il pomeriggio se rovina! (Rocco Schiavone)
  • Le rose canine hanno colore altrettanto intenso | quanto la profumata tinta delle rose, | pendono su consimili spine, e scherzano con pari vezzosità | quando il fiato estivo schiude i loro incappucciati bottoni. (William Shakespeare)
  • Le rose non sono da compiangere... Esse se non altro non sanno che appassiranno. (Henri Duvernois)
  • Le rose profumano per mestiere. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Le rose sono così ordinarie, con quei verticilli di un rosa chewing gum nauseabondo, il profumo insinuante, le foglie malsane, le piccole spine scaltre che si conficcano nel cuore... O rosa, tu sei malata... Ma non lo siamo tutti? (Joanne Harris)
  • Le rose sono rosse | le viole sono blu | dolce è lo zucchero | ma non quanto sei tu. (filastrocca inglese)
  • Nella letteratura classica la rosa appare qual simbolo di amore e di splendore; è celebrata come ornamento caro ad Afrodite, come elemento decorativo del divino simposio della vita. In tutti i poeti che esaltano la rosa, da Saffo e dalle Anacreontiche a Filostrato e Catullo, non un accenno io trovo alla brevità della sua vita e della sua bellezza. [...].
    Solo nella coscienza d'un poeta del quarto secolo cristiano, Ausonio[5], spunta l'inclinazione a veder nella rosa il simbolo della fragilità umana. E questo motivo che sa di pianto, e si risolve nella esortazione: Collige, virgo, rosas - Cogliete, o giovani, le rose finché sono in fiore, e pensate che così tocca anche alla vostra gioventù di sfiorire - questo motivo, dico, si ripete poi sempre, anche in forme varie, pure in mezzo alla nuova primavera del Rinascimento. (Alessandro Chiappelli)
  • Ogni creatura del mondo, | come un libro e una pittura, | è per noi specchio, | fedele segno della nostra vita, | della nostra sorte, | del nostro stato, | della nostra morte. | Il nostro stato dipinge la rosa, | del nostro stato glossa elegante, | commento della nostra vita, | che mentre rifiorisce nel primo mattino come fiore | sfiorisce sfiorito per la vecchiaia della sera. | Così il fiore respirando spira, | mentre delira in pallore morendo al nascere; | insieme vetusta e nuovissima, | insieme vecchia e giovane | la rosa marcisce nascendo. (Alano di Lilla)
  • Oh incantevole rosa in fiore, scarlatti petali che grondano vita, verdi foglie benevole, fragrante e splendido effluvio che si riversa nell'aria, il mio sangue accogli con le tue labbra con la tua lingua assaporane il gusto bagnatene la gola e morente avvizzisci [...] tuttavia la musa svanisce e la mia poesia resta incompiuta. (Aquarion)
  • Penso che nulla sia più difficile per un vero pittore che dipingere una rosa, perché per dipingerla deve dimenticare tutte le rose che ha dipinto prima. (Henri Matisse)
  • Quando mi sento diventare pessimista, contemplo una rosa. (Albert Samain)
  • Quando tutte le parole del mondo insieme ti avrò dato | [...] inventerò per te la rosa. (Louis Aragon)
  • Questa rosa novella | che fa piacer sua gaia giovanezza, | mostra che gentilezza, | Amor, sia nata per vertù di quella. (Lapo Gianni)
  • – Ritorna la primavera nel rigoglio dei fiori e in bellezza e profumo tutti li vince la rosa. Salve rosa, regine delle serre e dei salotti!
    – Ma dove ha tirato fuori questo?
    – Dal catalogo dei floricoltori. È bello, sì, però non è vero. Vede, la bellezza di una rosa dipende dal seme e poi dal curar bene il progressivo germoglio. (La signora Miniver)
  • Rosa di macchia, che dall'irta rama | ridi non vista a quella montanina, | che stornellando passa e che ti chiama | rosa canina. (Giovanni Pascoli)
  • Rosa, ha vissuto quel che vivono le rose, lo spazio di un giorno. (François de Malherbe)
  • Rosa, oh pura contraddizione, gioia | di non essere il sonno di nessuno sotto tante | palpebre. (Rainer Maria Rilke)
  • Sei nata ieri, morirai domani, | chi per sì breve vita t'ha creata? (Luis de Góngora)
  • Ti regalerò una rosa, | una rosa rossa per dipingere ogni cosa, | una rosa per ogni tua lacrima da consolare | e una rosa per poterti amare. | Ti regalerò una rosa, | una rosa bianca come fossi la mia sposa, | una rosa bianca che ti serva per dimenticare | ogni piccolo dolore. (Simone Cristicchi)
  • Una rosa cessa forse d'essere una rosa, perché ignora il proprio nome? (Samuel Butler)
  • Una rosa d'aprile | quattro volte odorata | perde il suo bello, e vile | sen muore al suol gittata. (Vincenzo Monti)
  • Una rosa rossa non è egoista perché vuole essere una rosa rossa. Sarebbe terribilmente egoista se volesse che i fiori del giardino fossero tutti rossi e tutte rose. (Oscar Wilde)
  • Una rosa senza spine va a pila. (Dylan Dog)
  • Voglio finire tra le rose, perché le ho amate nell'infanzia. (Fernando Pessoa)
  • Il corvo e la rosa non possono accordare i loro colori; solo l'usignolo canta sulla rosa le sue dolci melodie.
  • Il sole splende ugualmente sulla rosa più bianca e sulle ortiche più odiose: sii dunque ugualmente generosa per i piccoli e per i grandi.
  • La rosa più bella appassisce senza sole e perde il suo splendido colore. Così per noi: il distacco dall'amato riapre l'antica piaga e rinnova le sofferenze.
  • Quando la rosa appassisce, essa abbandona per sempre il giardino, né più dà segno di vita, ma un altro fiore nasce e illumina le aiuole col suo splendore.
  • Se il corvo trova una rosa, crede di essere un usignolo!
  • Sei una rosa, e non comprendo come gli usignoli non si posino sopra di te per cantare.
  • E mentre due ridestati felini scuotono | dal torpore il pasciuto giardino | tu innaffi le trentasette rose | che in agosto io coglierò per te.
  • Eppure, | da qualche parte | c'è una rosa appena fiorita.
  • Mani che fasciarono seni | mani che dissero l'addio | mani che scalarono gambe | mani che che solcarono cieli | mani che colsero rose. || Rose diacce di mistral | rose fustigate dal pampero | rose sabbiate dallo scirocco | rose scarmigliate dal libeccio. || Mani innamorate eppure devote | a San Tommaso: perciò per amare | pretendono prima di toccare l'amore.
  • Nell'autunno non bisogna più sognare di rose e tulipani.
  • Nell'inverno il pazzo sogna rose, e nell'estate il savio le raccoglie.
  • Non fu mai sì vaga rosa, che non diventasse un grattaculo. (proverbio toscano)
  • Quand'anche si trapiantassero in paradiso, i cardi non porterebbero mai rose.
  • Se son rose fioriranno.

Note

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  1. Lo splendore della bellezza. Cfr. Antologia delle letterature nordiche, Letteratura Universale, vol. XXVIII, nota 2, p. 144.
  2. Concesso dagli astri, dal destino. Cfr. Antologia delle letterature nordiche, Letteratura Universale, vol. XXVIII, nota 1, p. 145.
  3. Le gocce secche del nettare. Il poeta gioca con due concetti: il liquido dolce nel calice del fiore e la sostanza divina che, secondo il mito greco, conferiva agli esseri l'immortalità. Cfr. più dettagliatamente, Antologia delle letterature nordiche, Letteratura universale, vol. XXVIII, nota 2, p. 145.
  4. Qui borracina ha significato di muschio ma la rosa borracina è una varietà di rose i cui petali paiono vellutati.
  5. Decimo Magno Ausonio (310 – 395 circa), poeta romano.

Voci correlate

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Altri progetti

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