Costanziaco

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Costanziaco o Costanziaca era un fiorente centro abitato, oggi scomparso, della Laguna Veneta, posto a nord-est di Torcello.

Fu fondata durante l'età barbarica da fuggiaschi dell'entroterra, così come Torcello, Burano, Mazzorbo, Murano e la stessa Venezia. In particolare, la tradizione indica il 650 come data di fondazione per almeno due delle sette chiese che aveva la città. Il nome sarebbe legato a Costantino a ricordo di un personaggio rilevante se non del noto imperatore romano. Un'altra ipotesi lo legherebbe a qualche luogo celebre (forse una porta) di Altino, città da cui proveniva gran parte dei profughi fondatori. Sembra che dipendesse dalla più importante Ammiana.

Il centro era costituito da quattro isole che formavano le due contrade di Costanziaco Maggiore e Costanziaco Minore, collocati rispettivamente sulle rive destra e sinistra di un ramo del Sile che qui sfociava. Vi si contavano, come già accennato, due parrocchiali (S.S. Sergio e Bacco e S. Massimo) e altre cinque chiese (S. Moro, S. Zanipolo, S. Maffio, S. Pietro, S. Arian). S.S. Sergio e Bacco e S. Maffio (S. Matteo) sorgevano sull'attuale isola de La Cura. Di S. Arian (S. Adriano, sull'attuale isola di Sant'Ariano) è da ricordare l'annesso monastero femminile (1160 ca.) le cui consorelle provenivano dalle più prestigiose famiglie veneziane. Le monache furono le ultime ad andarsene, nel 1549, quando Costanziaco era abbandonata ormai da secoli. I motivi riguardavano le mutate condizioni ambientali della Laguna, dovute specialmente all'intervento antropico (deviazioni di immissari). Si constatava in particolare l'aumento della malaria e l'erosione degli argini.

Nel XVII secolo si tentò di recuperare la zona per adibirla a campagna coltivabile, ma invano. Il convento di Sant'Ariano venne del tutto smantellato (fu utilizzato per recuperarne il materiale edile) e fu ampliato il già esistente cimitero perché raccogliesse le spoglie di defunti già sepolti a Venezia. Ciò che restava all'interno del cimitero è stato recentemente spianato e gli accessi dalle mura chiusi.

La zona di Costanziaco è oggi un prezioso sito da cui è possibile rinvenire le testimonianze dell'antico splendore (palafitte, vasi, urne, piatti, mattoni ecc.). L'area coincide con le attuali isole di:

  • la Cura, dove sorgevano le chiese di S.S. Sergio e Bacco e di S. Matteo;
  • Sant'Arian, sulla quale si trovava la chiesa omonima con l'annesso monastero.