Antonio Ascari
Antonio Ascari | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Automobilismo | |||||||||||||||||||
Categoria | Formula Grand Prix, Campionato mondiale costruttori, Targa Florio | ||||||||||||||||||
Ruolo | Pilota | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 26 luglio 1925 (deceduto) | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
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Antonio Ascari (Bonferraro, 15 settembre 1888 – Linas, 26 luglio 1925) è stato un pilota automobilistico italiano, padre del più noto Alberto Ascari.
Biografia
Nato da una famiglia dedita al commercio del grano, fin da ragazzo era affascinato dai motori a scoppio e si dilettava nel riparare i macchinari per l'agricoltura. Trasferitasi la famiglia a Milano sotto la spinta del fratello, trovò lavoro presso la ditta automobilistica De Vecchi, dove apprese le tecniche di costruzione delle vetture. In seguito intraprese la carriera di meccanico elaboratore e pilota di modelli sportivi per l'Alfa Romeo.
Sfiorò varie volte la vittoria nei Gran Premi e in competizioni ugualmente prestigiose come la Targa Florio, dove l'affermazione gli sfuggì sempre per poco.
Finalmente nel 1924 riuscì a trionfare nel Gran Premio d'Italia sul circuito di Monza, stabilendo lo strabiliante record sul giro di 3'34"600, alla media di 167,753 km/h, che rimarrà imbattuto fino al 1931. Si ripeté l'anno successivo vincendo il Gran Premio del Belgio a Spa, avviandosi a diventare il più forte pilota di quegli anni.
Impegnato nel primo Campionato del Mondo Marche (precursore dell'odierna Formula 1), il 26 luglio 1925 morì in un incidente avvenuto nel circuito di Montlhéry, presso Parigi, durante il Gran Premio di Francia, quando era in testa alla corsa. Rimpatriata in Italia, la salma venne tumulata presso il Riparto XV del Cimitero Monumentale di Milano, dove ora riposa insieme al figlio Alberto, campione mondiale 1952 e 1953 con la Ferrari, anch'egli morto in pista al volante di una vettura da competizione.[4]
Nel 2016 ignoti ladri hanno trafugato i busti bronzei di entrambi i piloti, posti ai lati del sacello. Quello del padre era stato realizzato dallo scultore Orazio Grossoni, mentre quello del figlio è opera di Michele Vedani.[5]
Risultati nei Gran Premi di automobilismo
Anno | Squadra | Costruttore | Vettura | 1 | 2 | 3 |
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1923 | Alfa Corse | Alfa Romeo | Alfa Romeo P1 | IND |
FRA |
ITA NP |
1924 | Alfa Corse | Alfa Romeo | Alfa Romeo P2 8C/2000 | IND |
FRA 9 |
ITA 1 |
Risultati nel Campionato mondiale costruttori
Anno | Squadra | Costruttore | Vettura | 1 | 2 | 3 | 4 |
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1925 | Alfa Corse | Alfa Romeo | Alfa Romeo P2 | IND |
BEL 1 |
FRA Rit† |
ITA |
Risultati nella Targa Florio
Anno | Scuderia | Costruttore | Vettura | Numero | Categoria | Classe | Co-Pilota | Giri | Risultato di classe |
Risultato assoluto |
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1919 | Antonio Ascari | Fiat | Fiat S 57/14 B/4.5 | 13 | Categoria 4 | Categoria 4 | Giacomo Menini | 1 | Rit | Rit |
1921 | Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co | Alfa Romeo | Alfa Romeo 20/30 ES/4.2 | 30 | Categoria Turismo/Sport | Categoria T/S 4.5 | 0 | NP | NP | |
1922 | Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co | Alfa Romeo | Alfa Romeo 20-30 ES | 35 | Categoria Turismo/Sport | Categoria T/S 4.5 | 4 | 1° | 4° | |
1923 | Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co | Alfa Romeo | Alfa Romeo RLS/3.0 | 10 | Sportiva | Sportiva 3.0 | 4 | 1° | 2° | |
1924 | Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co | Alfa Romeo | Alfa Romeo RLS/3.0 | 24 | Racing/Sport | Racing/Sport 4.5 | 4 | SQ | SQ |
Note
- ^ Due li ha ottenuti per la Categoria Turismo/Sport 4.5 e Sportiva 3.0.
- ^ Nonostante sia arrivato 4º per la Categoria Turismo/Sport 4.5 è arrivato 1º.
- ^ Nonostante sia arrivato 2º per la Sportiva 3.0 è arrivato 1º.
- ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
- ^ Paola D'Amico, Monumentale, spariti i bronzi di Ascari: 28 i furti già accertati, Corriere della Sera, 20 marzo 2016
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Ascari
Collegamenti esterni
- Biografia su Museo dell'Auto, su museoauto.it (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76054833 · ISNI (EN) 0000 0000 4498 0398 · LCCN (EN) no2005086167 · GND (DE) 1213573750 · BNF (FR) cb16756692t (data) |
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