Antonio Ascari

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Antonio Ascari
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Automobilismo
CategoriaFormula Grand Prix, Campionato mondiale costruttori, Targa Florio
RuoloPilota
Termine carriera26 luglio 1925 (deceduto)
Carriera
Carriera nei Gran Premi di automobilismo
Esordio9 settembre 1923
Stagioni1923-1924
ScuderieAlfa Corse 1923-1924
GP disputati3 (2 partenze)
GP vinti1
Podi1
Pole position1
Giri veloci1
Carriera nel Campionato mondiale costruttori
Esordio28 giugno 1925
Stagioni1925
ScuderieAlfa Corse 1925
GP disputati2
GP vinti1
Podi1
Giri veloci1
Carriera nella Targa Florio
Esordio23 novembre 1919
Stagioni1919, 1921-1924
ScuderiePilota privato 1919
Bandiera dell'Italia Accomandita Ing.Nicola Romeo & Co 1921-1924
GP disputati5 (4 partenze)
Podi3[1]
Giri veloci1
Vittorie2 (1922[2], 1923[3])
 

Antonio Ascari (Bonferraro, 15 settembre 1888Linas, 26 luglio 1925) è stato un pilota automobilistico italiano, padre del più noto Alberto Ascari.

Biografia

Nato da una famiglia dedita al commercio del grano, fin da ragazzo era affascinato dai motori a scoppio e si dilettava nel riparare i macchinari per l'agricoltura. Trasferitasi la famiglia a Milano sotto la spinta del fratello, trovò lavoro presso la ditta automobilistica De Vecchi, dove apprese le tecniche di costruzione delle vetture. In seguito intraprese la carriera di meccanico elaboratore e pilota di modelli sportivi per l'Alfa Romeo.

Sfiorò varie volte la vittoria nei Gran Premi e in competizioni ugualmente prestigiose come la Targa Florio, dove l'affermazione gli sfuggì sempre per poco.

Finalmente nel 1924 riuscì a trionfare nel Gran Premio d'Italia sul circuito di Monza, stabilendo lo strabiliante record sul giro di 3'34"600, alla media di 167,753 km/h, che rimarrà imbattuto fino al 1931. Si ripeté l'anno successivo vincendo il Gran Premio del Belgio a Spa, avviandosi a diventare il più forte pilota di quegli anni.

Impegnato nel primo Campionato del Mondo Marche (precursore dell'odierna Formula 1), il 26 luglio 1925 morì in un incidente avvenuto nel circuito di Montlhéry, presso Parigi, durante il Gran Premio di Francia, quando era in testa alla corsa. Rimpatriata in Italia, la salma venne tumulata presso il Riparto XV del Cimitero Monumentale di Milano, dove ora riposa insieme al figlio Alberto, campione mondiale 1952 e 1953 con la Ferrari, anch'egli morto in pista al volante di una vettura da competizione.[4]

Nel 2016 ignoti ladri hanno trafugato i busti bronzei di entrambi i piloti, posti ai lati del sacello. Quello del padre era stato realizzato dallo scultore Orazio Grossoni, mentre quello del figlio è opera di Michele Vedani.[5]

Gran Premio di Francia, 26 luglio 1925: l'incidente fatale di Antonio Ascari.

Risultati nei Gran Premi di automobilismo

Anno Squadra Costruttore Vettura 1 2 3
1923 Alfa Corse Alfa Romeo Alfa Romeo P1 IND
FRA
ITA
NP
1924 Alfa Corse Alfa Romeo Alfa Romeo P2 8C/2000 IND
FRA
9
ITA
1

Risultati nel Campionato mondiale costruttori

Anno Squadra Costruttore Vettura 1 2 3 4
1925 Alfa Corse Alfa Romeo Alfa Romeo P2 IND
BEL
1
FRA
Rit†
ITA

Risultati nella Targa Florio

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1919 Bandiera dell'Italia Antonio Ascari Fiat Fiat S 57/14 B/4.5 13 Categoria 4 Categoria 4 Bandiera dell'Italia Giacomo Menini 1 Rit Rit
1921 Bandiera dell'Italia Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co Alfa Romeo Alfa Romeo 20/30 ES/4.2 30 Categoria Turismo/Sport Categoria T/S 4.5 0 NP NP
1922 Bandiera dell'Italia Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co Alfa Romeo Alfa Romeo 20-30 ES 35 Categoria Turismo/Sport Categoria T/S 4.5 4
1923 Bandiera dell'Italia Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co Alfa Romeo Alfa Romeo RLS/3.0 10 Sportiva Sportiva 3.0 4
1924 Bandiera dell'Italia Accomandita Ing. Nicola Romeo & Co Alfa Romeo Alfa Romeo RLS/3.0 24 Racing/Sport Racing/Sport 4.5 4 SQ SQ

Note

  1. ^ Due li ha ottenuti per la Categoria Turismo/Sport 4.5 e Sportiva 3.0.
  2. ^ Nonostante sia arrivato 4º per la Categoria Turismo/Sport 4.5 è arrivato 1º.
  3. ^ Nonostante sia arrivato 2º per la Sportiva 3.0 è arrivato 1º.
  4. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  5. ^ Paola D'Amico, Monumentale, spariti i bronzi di Ascari: 28 i furti già accertati, Corriere della Sera, 20 marzo 2016

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN76054833 · ISNI (EN0000 0000 4498 0398 · LCCN (ENno2005086167 · GND (DE1213573750 · BNF (FRcb16756692t (data)