Lido dei Gigli
È un'aerea consortile privata - 7 km circa dopo Lido dei Pini e 1 km prima di Lavinio in direzione di Anzio - sita lungo la litoranea Ostia-Anzio. Scampata alla cementificazione, e parzialmente usata a scopo agricolo, essa faceva parte dei possedimenti della famiglia aristocratica romana dei Borghese fino ai primissimi anni cinquanta in cui fu in parte lottizzata non intensivamente.
Animali selvatici (specialmente conigli e fagiani non d'allevamento, oggetto delle campagne di caccia che ogni anno si aprono nel mese di settembre)come pure animali domestici quali mucche e cavalli fanno parte del paesaggio faunistico, mentre la flora è costituita da una bellissima pineta di circa 560 ettari che si estende fino alle dune di sabbia che ospitano piante selvatiche appartenenti alla famiglia delle Liliacee che hanno dato il nome alla località e che sono volgarmente chiamate gigli di mare. Sono altresì presenti la soldanella e l’agave.
Per l'area, oggetto di non semplici dispute legate a progetti di lottizzazione intensiva e addirittura a un porto turistico per piccoli natanti, si è mossa negli anni novanta l'organizzazione ambientalistica Italia Nostra che riuscì a far includere tutta l'area che si estende dal Lido dei Gigli al Lido dei Pini in un parco regionale che ne potesse salvaguardare l'integrità.
L'azione è stata tanto più meritoria perché, nella vicina località di "Cavallo Morto", è presente tuttora una delle ultime paludi naturali (con relativa fauna e flora) che faceva a suo tempo parte delle assai più estese Paludi Pontine, bonificate all'epoca del Fascismo, ma la cui assenza si pensa da parte di alcuni ambientalisti abbia creato qualche problema di equilibrio ecologico.
Traversata dalla strada antico-romana detta Flavia (il cui basolato è perfettamente visibile in più parti), nella zona sono stati rinvenuti vari oggetti risalenti alle epoche alto-medievali.
Numerose sono anche le tracce degli accaniti combattimenti sviluppatisi in occasione dello sbarco anglo-americano del 1944. Nell'area del Lido dei Gigli sbarcarono in particolare unità dell'esercito britannico (a lungo rimase segnalato il pericolo costituito da mezzi da sbarco affondati nelle immediate vicinanze del bagnasciuga) e, in special modo, scozzesi che forniscono annualmente l'occasione per amichevoli incontri rievocativi fra i sopravvissuti che combatterono in quell'occasione sugli opposti fronti.