Lido dei Gigli

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File:Lido Dei Gigli.jpg
Veduta aerea

Il Lido dei Gigli è un'aerea consortile privata del comune di Anzio, in provincia di Roma - 7 km circa dopo Lido dei Pini e 1 km prima di Lavinio in direzione di Anzio - sita lungo la litoranea Ostia-Anzio. Scampata alla cementificazione, e parzialmente usata a scopo agricolo, essa faceva parte dei possedimenti della famiglia aristocratica romana dei Borghese fino ai primissimi anni cinquanta, in cui fu avviata la lottizzazione, sebbene non intensiva, dell'area.

Rilevanza ambientalistica

Animali selvatici (specialmente conigli e fagiani) - oggetto di continue battute di caccia nel mese di settembre - ma anche mucche e cavalli fanno parte del paesaggio faunistico. La flora è invece costituita da una pineta di circa 56 ettari che si estende fino alle dune di sabbia che ospitano piante selvatiche appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, ispiratrici del nome alla località, volgarmente chiamate "gigli di mare". Sono altresì presenti la soldanella e l’agave.

Per l'area, oggetto di complesse dispute legali a causa di progetti (poi non realizzati) di lottizzazione intensiva e addirittura a un porto turistico per piccoli natanti, si è mossa positivamente negli anni novanta l'organizzazione ambientalistica Italia Nostra che riuscì a far includere tutta l'area che si estende dal Lido dei Gigli fino al Lido dei Pini in un parco regionale che ne potesse salvaguardare l'integrità.

L'azione è stata tanto più meritoria perché, nella vicina località di "Cavallo Morto", è presente tuttora una delle ultime paludi naturali (con relativa fauna e flora), un tempo parte dell'assai più esteso complesso delle paludi pontine, bonificate all'epoca del Fascismo, il cui prosciugamento alcuni ambientalisti pensano oggi abbia involontariamente creato non piccoli problemi di equilibrio ecologico.

In questi ultimi tempi si sta cercando di far sorgere una pineta entro una zona di circa 2 ettari inglobandola nell'area consortile.

Rilevanza archeologica

Traversata dalla strada antico-romana Severiana - costruita dall'Imperatore romano Settimio Severo nel 198 d.C. e che da Terracina, attraverso Anzio e Lavinio raggiungeva Ostia correndo lungo il litorale costiero - sono oggi in più parti stati trovati lunghi tratti di basolato, mentre nella zona sono affiorati varie testimonianze di età tardo-imperiale e alto-medievale.

Leggenda

C'è un'antica leggenda precedente alla nascita di Roma, nella quale si narra che Enea, una volta sbarcato nel Lazio, probabilmente proprio sulla spiaggia di Lido dei Gigli, ne fece ritorno per raccogliere un mazzo di gigli (fiore che cresce tuttora diffusamente in quella zona) e farne dono a Lavinia, figlia del re Latino, della quale si era innamorato perdutamente. Sposatosi con la principessa fondò poi Lavinium (l'attuale Pratica di Mare).

Rilevanza storica

Numerose sono anche le testimonianze degli accaniti combattimenti sviluppatisi in occasione dello sbarco anglo-americano del 1944. Nell'area del Lido dei Gigli presero terra in particolare unità dell'esercito britannico (a lungo rimase segnalato con boe il pericolo costituito da mezzi da sbarco affondati nelle immediate vicinanze del bagnasciuga) e, in special modo, il VI battaglione scozzese The Gordon Highlanders della 2ª brigata di fanteria, che forniscono annualmente l'occasione per amichevoli incontri rievocativi fra i sopravvissuti che combatterono in quell'occasione sugli opposti fronti.

Voci correlate