Governo La Marmora II

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Governo La Marmora II
StatoBandiera dell'Italia Italia
Presidente del ConsiglioAlfonso La Marmora
(militare)
CoalizioneDestra storica
militari
indipendenti
LegislaturaIX
Giuramento28 settembre 1864
Dimissioni31 dicembre 1865
Governo successivoLa Marmora III
31 dicembre 1865

Il Governo La Marmora II è stato in carica dal 28 settembre 1864 al 31 dicembre 1865 per un totale di 459 giorni, ovvero 1 anno e 3 mesi e 2 giorni.

Alfonso La Marmora

Ministeri

Affari Esteri

Ministro Alfonso La Marmora

Agricoltura, Industria e Commercio

Ministro Luigi Torelli

Finanze

Ministro Quintino Sella

Grazia e Giustizia e Culti

Ministro Giuseppe Vacca
Paolo Cortese dal 10 agosto 1865

Guerra

Ministro Agostino Petitti Bagliani di Roreto

Interno

Ministro Giovanni Lanza dal 28 settembre 1864 al 31 agosto 1865
Giuseppe Natoli dal 1º settembre 1865 al 14 dicembre 1865
Desiderato Chiaves dal 15 dicembre 1865 al 31 dicembre 1865

Lavori Pubblici

Ministro Stefano Jacini

Marina

Ministro Alfonso La Marmora ad interim
Diego Angioletti dal 22 dicembre 1864

Pubblica Istruzione

Ministro Giuseppe Natoli

Cronologia

  • 24 settembre: A Torino è pubblicato il reale decreto che accetta le dimissioni del governo Minghetti e dà al generale La Marmora l'incarico di formare il nuovo ministero, nominandolo presidente del consiglio dei ministri, ministro degli affari esteri e, interinalmente, della marina. Il deputato Giovanni Lanza è nominato ministro dell'interno.
  • 27 settembre: Nominati il Generale Petitti ministro della guerra e il deputato Sella ministro delle finanze.
  • 28 settembre: Reale decreto nomina ministro dei lavori pubblici il deputato Stefano Jacini.
  • 29 settembre: Reale decreto nomina ministro dell'agricoltura, commercio e industria il senatore Luigi Torelli e della pubblica istruzione Giuseppe Natoli.
  • 1° ottobre: Reale decreto nomina ministro di grazia e giustizia e culti il senatore Giuseppe Vacca.
  • 19 novembre: La Camera dei Deputati, con 317 favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti, ratifica la Convezione di settembre.
  • 9 dicembre: Il Senato, con 134 favorevoli, 47 contrari e 2 astenuti, ratifica la Convenzione di settembre.
  • 7 febbraio 1865: La Camera dei Deputati, con 184 favorevoli e 63 contrari, approva la legge di unificazione amministrativa.
  • 29 febbraio: Il Senato, con 70 favorevoli e 34 contrari, approva la legge di unificazione amministrativa.
  • 10 agosto: Il ministro per la Grazia e Giustizia e Culti, Vacca, si dimette e gli è sostituito il deputato Cortese, già segretario generale del ministero delle finanze.
  • 14 agosto: Il convegno di Gastein diminuisce nel Governo le speranze d'una guerra fra la Prussia e l'Austria e perciò La Marmora chiede a Ricasoli consigli per rinforzare il ministero, indebolito dalla diminuzione della maggioranza, e riprende la sua idea primitiva di trattare direttamente con l'Austria per la cessione del Veneto.
  • 25 agosto: Giovanni Lanza, senza una ragione plausibile, si dimette da ministro dell'interno.
  • 7 settembre: È sciolta la Camera dei Deputati e convocati gli elettori per il 22 e 29 ottobre; e il nuovo Parlamento a Firenze per il 15 novembre.

Bibliografia

  • Francesco Bartolotta, Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970, 2 Voll., Vito Bianco editore, Roma, 1971, II Vol., p. 39.

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