Ilya Prigogine

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ilya Prigogine
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la chimica 1977

Ilya Prigogine (in russo Илья Романович Пригожин? Il'ja Romanovič Prigožin) (Mosca, 25 gennaio 1917Bruxelles, 28 maggio 2003) è stato un chimico e fisico russo naturalizzato belga, molto noto per le sue teorie sulle strutture dissipative, i sistemi complessi e l'irreversibilità.

Biografia

Nasce a Mosca in una famiglia ebraica. Il padre, Ruvim Abramovič Prigožin, era un ingegnere chimico e la madre, Julija Vichman, era una pianista.

Giunto in Belgio con la famiglia nel 1929 all'età di 12 anni, Prigogine si laureò in chimica alla Libera Università di Bruxelles e qui cominciò a insegnare nel 1947. Nel 1959 divenne pure direttore dell'International Institute Solvay di Bruxelles.

È stato inoltre direttore del centro di meccanica statistica all'Università del Texas ad Austin, dove inoltre fu tra i fondatori del Center for Complex Quantum Systems[1] nel 1967.

Le teorie

Prigogine ricevette nel 1977 il premio Nobel per la chimica per le sue teorie riguardanti la termodinamica applicata ai sistemi complessi e lontani dall'equilibrio. Nel pensiero di Prigogine ha un'importanza cruciale il concetto di entropia, ovvero il secondo principio della termodinamica: ogni processo naturale, infatti, è irreversibile e tende ad aumentare la sua entropia (e quella dell'ambiente in cui si trova). Anche il tempo, in quanto successione di stati sempre diversi, deve essere concepito come irreversibile, ed è soggetto a sua volta a entropia. Tuttavia in natura esistono organismi viventi in grado di auto-organizzarsi diminuendo la propria entropia a discapito dell'ambiente, vincolati a un maggior o minor disordine entropico. A partire da queste considerazioni, Prigogine e altri studiosi (tra cui Francisco Varela, Harold Morowitz ed Enzo Tiezzi) hanno cominciato a gettare un ponte tra la fisica, la chimica, l'ecologia e le scienze sociali, per studiare tali settori non separatamente ma come sistemi tra loro interagenti. Per questa ragione Prigogine è considerato uno dei pionieri della cosiddetta scienza della complessità.

Negli ultimi anni Prigogine lavorò alla matematica dei sistemi non-lineari e caotici e propose l'uso dello spazio di Hilbert allargato in meccanica quantistica come possibile strumento per introdurre l'irreversibilità anche nei sistemi quantistici.

Opere

  • Dall'essere al divenire. Tempo e complessità delle scienze fisiche (1978), Einaudi, Torino, 1986.
  • La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza (1979) (con Isabelle Stengers), Einaudi, Torino, 1981.
  • Dall'essere al divenire (1986), Einaudi, Torino, 1986;
  • La nascita del tempo (1984-87), Theoria, Napoli, 1988;
  • La complessità. Esplorazioni nei nuovi campi delle scienze (1987), Boringhieri, Torino, 1991;
  • Tra il tempo e l'eternità (1988) (con I. Stengers), Einaudi, Torino 1989
  • Le strutture dissipative. Auto organizzazione dei sistemi termodinamici di non equilibrio, Sansoni, Firenze, 1982;
  • Le leggi del caos, Laterza, Roma-Bari, 1992;
  • La fine delle certezze, Bollati Boringhieri, Torino, 1997;
  • Termodinamica: dalle macchine termiche alle strutture dissipative (con Dilip Kondepudi), Bollati Boringhieri, Torino, 2002;
  • Il futuro è già determinato?, Di Renzo Editore, Roma, 2003.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN99876969 · ISNI (EN0000 0000 8169 3793 · SBN CFIV012023 · LCCN (ENn79045078 · GND (DE11883567X · BNE (ESXX1077477 (data) · BNF (FRcb11920651t (data) · J9U (ENHE987007278324805171 · NSK (HR000096161 · NDL (ENJA00453344 · CONOR.SI (SL18807395