Nika Georgievna Turbina

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Nika Georgievna Turbina (in russo Ника Гeopгиeвна Туpбина?; Jalta, 17 dicembre 1974Mosca, 11 maggio 2002) è stata una poetessa e scrittrice ucraina, sovietica fino al 1991, divenuta celebre per aver scritto liriche particolarmente profonde durante i suoi primi anni di vita.

Biografia

Carriera

Abbandonata dal padre, a crescerla furono la madre Maja Nikanorkina, scultrice professionista, con l'aiuto dei genitori Ljudmila Karpova e Anatolij Ignatievič Nikanorin.

Afflitta da problemi respiratori, Nika iniziò a manifestare maggior sofferenza durante la notte, quando il senso di soffocamento le procurava improvvisi risvegli. La piccola reagì cercando di resistere al sonno rimanendo seduta sul letto e verso i 4 anni, si accorse che nel respiro affannato, emetteva parole, frasi, evidenziando un sapere maturo e una conoscenza del dolore non comuni all'età. Non essendo ancora capace di scrivere, cominciò a chiamare la madre e i nonni affinché fermassero su carta quanto lei pronunciava e a 7 anni, compose una delle sue opere più famose, in cui descrisse le poesie come un carico oneroso:

«Sono pesi queste mie poesie / pietre spinte lungo una salita / Le porterò stremata allo strapiombo...»

Ljudmila Karpova fece in modo che gli scritti di Nika Turbina fossero letti dallo scrittore e giornalista Julian Semënov e dopo poche settimane, alcuni componimenti furono pubblicati dal quotidiano Komsomol'skaja Pravda e poi venne chiamata dal Club degli Scrittori di Mosca. Nel 1984, a soli 10 anni vide stampata la sua prima raccolta, Bozza (Черновик), con prefazione a cura del poeta e romanziere Evgenij Evtušenko. Il riconoscimento fu immediato e venne pubblicata anche in Francia, Regno Unito e Italia, dove apparve con il titolo Quaderno di Appunti e l'anno dopo, in occasione del festival 'Poeti e Pianeta Terra' di Venezia, le fu consegnato il premio Leone d'oro per la poesia.

Ultimi anni e Morte

Negli anni successivi viaggiò all'estero, produsse nuove raccolte, ma con l'ingresso nel mondo degli adulti divenne sempre più fragile e inquieta e con il passare del tempo la sua storia venne lentamente dimenticata. Morì l'11 maggio 2002 precipitando dalla finestra della sua abitazione posta al 5º piano.

Opere

  • Bozza (Черновик), 1984
  • Passi verso l’alto, passi verso il basso (Ступеньки вверх, ступеньки вниз), 1991

Collegamenti esterni

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