Miúcha

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Miúcha
NazionalitàBandiera del Brasile Brasile
GenereMusica popolare brasiliana
Bossa nova
Periodo di attività musicale1975 – in attività

Miúcha, nome d'arte di Heloisa Maria Buarque de Hollanda (Rio de Janeiro, 30 novembre 1937), è una cantante e compositrice brasiliana, nota per essere stata una importante protagonista della Musica popolare brasiliana negli anni settanta e per essere la sorella del cantautore Chico Buarque, ex-moglie di João Gilberto e madre della cantante Bebel Gilberto.

Biografia

Figlia dello storico Sergio Buarque de Hollanda, Miúcha si trasferì con la famiglia all'età di 8 anni da Rio de Janeiro a San Paolo. La casa paterna era un attivo polo culturale e soprattutto musicale ed era frequentata abitualmente da personaggi come Vinicius de Moraes e Dorival Caymmi. In questo ambiente crebbero i fratelli de Hollanda: oltre a Chico e Miúcha, anche le sorelle Ana e Cristina divennero cantanti.[1][2]

Miúcha imparò a suonare la chitarra e con la sua voce accompagnò molti degli incontri che si svolgevano nella casa.[3]

Tutta la vita di Miúcha fu caratterizzata dagli incontri con i più importanti esponenti della musica e della cultura brasiliana. Ne divvenne una delle più importanti esponenti ben prima di incidere una sola nota.

Negli anni sessanta si trasferì a Parigi dove studiò Storia dell'arte alla Sorbona e dove si specializzò alla Scuola del Louvre. Visse per alcuni anni al modo bohémien nella Parigi alternativa di quelli anni e viaggiò per l'Italia e la Grecia con alcuni amici guadagnandosi da vivere sounando la chitarra e cantando nelle piazze. Nella capitale francese conobbe Violeta Parra.[3]

A Parigi, nel 1965, c'era anche João Gilberto, mito della bossa nova, ma personaggio eccentrico e particolare, che, dopo lo straordinario successo statunitense del suo disco con Stan Getz, si era separato dalla moglie Astrud, aveva lasciato gli Stati Uniti e il Brasile e vagava per l'Europa alla ricerca di non si sà bene cosa.[1]

Fu proprio Violeta Parra a dire a João che nel locale di Saint Germain dove si trovavano c'era una ragazza brasiliana che cantava molto bene la bossa nova: si trattava proprio di Miúcha.[3]

João andò a vedere. I due si trasferirono subito a New York e si sposarono. Nel 1966 naque la loro figlia Bebel Gilberto che diventerà anche lei una una apprezzata cantante negli anni ottanta e novanta.[3]

Passarono ancora molti anni prima che Miúcha iniziasse una vera carriera professionale come cantante. L'occasione si presentò nel 1975 con la realizzazione di The Best of Two Worlds da parte di João Gilberto e Stan Getz per una attesa reunion 12 anni dopo Getz/Gilberto. Nel disco Miúcha cantò alcuni brani tra i quali una bellissima versione di Águas de Março di Antonio Carlos Jobim. Nello stesso anno Miúcha partecipò anche al festival di Newport con Getz e incise una canzone nel disco Urubu di Jobim.[2]

Miúcha divenne negli anni successivi la partner artistica principale del Maestro Jobim che le affidava il compito di cantare la maggior parte delle sue nuove composizioni. Anche le sorelle Ana e Cristina furono coninvolte da Jobim e rimasero per alcuni anni come cantanti e coriste nel suo gruppo "di famiglia", la Banda Nova.

Con Jobim ebbe l'onore di incidere due dischi: Miúcha & Antonio Carlos Jobim del 1977 e Miucha & Tom Jobim (noto anche come vol.2) del 1979. Ma soprattutto partecipò al fortunatissimo spettacolo del 1978 al teatro Canecão di Rio de Janeiro, organizzato per il ritorno di Vinicius de Moraes sui palchi brasiliani dopo una lunga assenza. Il nome della cantante fu appaiato a quelli del celebre poeta, di Tom Jobim e di Toquinho. Il disco Gravado ao vivo no Canecão - Tom, Vinicius, Toquinho, Miúcha è una splendida testimonianza del successo dello spettacolo che fu portato in seguito anche in Europa e in America Latina dopo 8 mesi di repliche a Rio.[2]

Il primo disco totalmente suo fu Miúcha del 1980. Nell'album, che contiene anche alcune sue composizioni, canta anche l'allora quattordicenne figlia Bebel e suona la chitarra João Gilberto. Il disco successivo fu un altro Miúcha, questa volta nel 1989. In entrambi questi dischi, la cantante dimostra la sua naturale predisposizione musicale, la sua classe, ma soprattutto la sua familiarità con la bossa nova, frutto di anni e anni di frequentazione con i più importanti esponenti del genere.

Dopo la partecipazione ad alcuni spettacoli teatrali e a molte apparizioni dal vivo in Europa e in Giappone, Miúcha realizzò un altro disco solo nel 1999, Rosa amarela nel quale interpreta canzoni del fratello Chico Buarque, di Jobim e molti classici della MPB. Lo stesso anno partecipa a Vivendo Vinicius ao vivo con Baden Powell, Carlos Lyra e Toquinho.

Nel 2002 realizzò il pregievole Miúcha.compositores nel quale interpreta le canzoni, appunto, dei suoi compositori preferiti. L'anno successivo realizzò un altro omaggio al genio di Vinicius de Moraes, non solo come poeta, ma anche come compositore di musica, nell'album Miúcha canta Vinicius & Vinicius - Música e letra.

Il personaggio di Miúcha è molto particolare nel panorama della musica brasiliana. È stata, al di là delle sue doti artistiche, comunque notevoli, protagonista di tutta la sua storia. Prima per l'amicizia con Vinicius de Moraes, suo vero padrino artistico, poi come moglie di João Gilberto, quindi come parner musicale del maestro Antonio Carlos Jobim e ovviamente come sorella di Chico Buarque. In questi 4 nomi è racchiusa gran parte della storia della bossa nova e della musica brasiliana moderna.

Di Miúcha il giornalista brasiliano Ruy Castro ha scritto:

«Appartiene a una spece di aristocrazia della musica popolare - costituita in Brasile dalle famiglie Jobim, Caymmi, de Moraes, Gilberto e, senza dubbio, de Hollanda - E guarda caso lei fa parte di questa aristocrazia da due lati: i Gilberto e i de Hollanda.»

Discografia

Album

Partecipazioni significative

Miúcha ha partecipato a molti Songbook prodotti dall'etichetta Lumiar e dedicati ai più importanti compositori brasiliani: Chico Buarque, Antonio Carlos Jobim, Carlos Lyra, João Donato, Dorival Caymmi.

Note

  1. ^ a b Ruy Castro, Chega de Saudade - Storia e storie della bossa nova, 2005.
  2. ^ a b c Pagina dedicata a Miúcha sul Dicionário Cravo Albin da Música Popular Brasileira., su dicionariompb.com.br. URL consultato il 2 settembre 2009.
  3. ^ a b c d e Ruy Castro, Colleção Folha 50 anos de bossa nova, vol. 10: Miúcha, 2008., su miucha.net. URL consultato il 2 settembre 2009.

Bibliografia

  • Ruy Castro, Chega de Saudade - Storia e storie della bossa nova, Angelica Editore, 2005, ISBN 8878960012.
  • (PT) Ruy Castro, Colleção Folha 50 anos de bossa nova, vol. 10: Miúcha, San Paolo, Folha, 2008, pp. 64 pp., ISBN 9788599896587.

Voci correlate

Collegamenti esterni