Marie-Geneviève-Charlotte Thiroux d'Arconville

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Marie Geneviève Charlotte Thiroux d'Arconville

Marie Geneviève Charlotte Thiroux d'Arconville (nata Darlus, conosciuta anche come la presidente Thiroux d'Arconville e Geneviève Thiroux d'Arconville; Parigi, 17 ottobre 1720Parigi, 23 dicembre 1805) è stata una scrittrice, traduttrice e chimica francese nota per il suo studio Saggio sulla storia della putrefazione pubblicato nel 1766.

Biografia

Marie-Geneviève-Charlotte Darlus nacque da Françoise Gaudicher e André-Guillaume Darlus, il 17 ottobre 1720. L'ortografia del suo cognome da nubile è oggetto di discussione, alcuni ritengono che fosse d'Arlus o più raramente d'Artus, anche se comunemente è accettato Darlus.[1] Suo padre era un fermier général. Con questo appellativo s'identificavano le persone che avevano titolo per riscuotere le tasse per lo Stato, in una determinata area. La madre morì quando lei aveva quattro anni, in concomitanza con la nascita della sorella Marie Angélique (1724-1802). Poco si sa dei suoi primi anni di vita. sembra che la sua educazione sia stata piuttosto superficiale, come spesso accadeva per le bambine. Da piccola era attratta dalla scultura e dall'arte, ma all'età di 8 anni si appassionò alla scrittura.

A quattordici anni, sposò Louis Lazare Thiroux d'Arconville, un esattore che in seguito divenne presidente del Parlamento di Parigi. La cerimonia fu celebrata il 28 febbraio 1735 ed insieme ebbero tre figli:Louis (1736-1794), André Claude (1738-??) e Alexander Louis (1739-1822).[2] In quanto donna sposata, Thiroux d'Arconville si dedicava ed amava il teatro e l'opera, similmente a molte donne del suo rango. Secondo quanto riferito, assistette a Mérope di Voltaire quindici volte di seguito.

Nel 1743 fu colpita dal vaiolo, che la segna in modo indelebile. Questa dolorosa esperienza la spinse a ritirarsi dalla vita mondana e a dedicarsi allo studio. Frequentò dei corsi di scienze al Jardin des Plantes, il Giardino dei Re di Parigi, nonché centro di istruzione medica fondato nel 1626 dal re Luigi XIII. Si dedicò alla fisica, anatomia, botanica e seguì i corsi di chimica di Guillaume-François Rouelle.[3] Studiò da autodidatta l'inglese e l'italiano. Si approcciò alla scrittura proprio grazie alle traduzioni. La sua prima pubblicazione fu Avis d’un Père à sa Fille opera di George Savile, I marchese di Halifax che lei tradusse nel 1756. La sua seconda traduzione, pubblicata nel 1759, fu l'opera del medico inglese Peter Shaw (1694-1763), Les Secrets et les fraudes de la chymie et de la pharmacie modernes dévoilés, e nello stesso anno tradusse l'opera del medico britannico Alexander Monro, Traité d'ostéologie. Un traité sur l'anatomie des os humains, la sua opera più famosa.[4]

Studiò da autodidatta l'inglese e l'italiano. Ospitò spesso anche noti scienziati nella sua casa. Il giardino offriva corsi di fisica, anatomia, botanica e chimica a uomini e donne. Si pensa che Thiroux d'Arconville abbia preso lezioni sia di anatomia che di chimica. Similmente a molte donne aristocratiche dell'epoca, anche Thiroux d'Arconville collezionava piante e pietre rare. Sebbene le piacessero queste attività, voleva saperne di più, quindi allestì un laboratorio a casa sua e lo rifornì di attrezzature chimiche, ordinando anche dei libri dalla Biblioteca nazionale di Francia. Inizialmente Thiroux d'Arconville lavorò come botanica inviando esemplari al Jardin des Plantes. Alla fine si dedicò alla chimica e iniziò a lavorare sotto la guida di Pierre Macquer, professore di chimica e farmacologia al Jardin.

Le donne facevano parte da tempo della comunità letteraria in Francia: i critici pensavano che questo fosse indicativo della società francese avanzata. Gli studiosi vedevano l'idea della "donna scrittrice" come un segno di modernità e le donne nella società erano consapevoli dell'ampio corpus di opere scritte da studiose. In questo senso Thiroux d'Arconville non era un'anomalia. Tuttavia, a causa della sua deturpazione,[quale?] scelse di ritirarsi dalla vita sociale dei salotti francesi e stabilirsi invece nel laboratorio di ricerca.

Note

  1. ^ (FR) Marie-Geneviève-Charlotte Thiroux d'Arconville (1720-1805), su data.bnf.fr. URL consultato il 13 aprile 2023.
  2. ^ Henry de baron Woelmont, Notices généalogiques, Champion, 1928, p. 1002.
  3. ^ Elisabeth Bardez, Au fil de ses ouvrages anonymes, Madame Thiroux d’Arconville, femme de lettres et chimiste éclairée, 2009, p. 255-258.
  4. ^ Patrice Bret, Madame d'Arconville, in Histoire des sciences, pp. 72-73.

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