Stato dell'arte

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La locuzione stato dell'arte deriva dall'espressione anglosassone state of the art, ma ha un significato diverso rispetto all'originale, infatti se in inglese si riferisce al più alto livello di sviluppo di un dispositivo o in un campo tecnico o scientifico, realizzato in un certo momento, in italiano il significato della locuzione corrisponde al livello a cui sono giunte le conoscenze in un determinato ambito scientifico o professionale e con questo significato comincia a comparire sui dizionari di lingua a partire dal 2005.[1] In italiano esisteva già in precedenza, nella contrattualistica privata, il concetto di regola dell'arte, o regola d'arte, che era desunto dal codice civile e da altre leggi, e che rappresenta l'insieme delle norme e prassi consolidate in una specifica professione. Nel 1998 la norma europea UNI CEI EN 45020 ha definito lo stato dell'arte come "stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o servizi, basate su scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali pertinenti", che corrisponde al significato che era attribuito alla regola d'arte.

Normativa sui brevetti

Nel contesto della normativa europea sui brevetti, il termine stato dell'arte è un concetto molto importante nel processo per stabilire l'effettiva innovazione e il passaggio inventivo, ed è sinonimo dell'espressione arte prima [2][3] (in inglese chiamata prior art o background art). Lo stato dell'arte dovrebbe essere utilizzato per designare tutto ciò che è reso disponibile al pubblico tramite descrizione orale o scritta, utilizzo vero e proprio, o qualsiasi altra modalità, prima della data di registrazione dell'applicazione Europea dei brevetti, in accordo con l'art. 54 EPC [2]. In determinati casi, come la verifica dell'effettiva novità del brevetto, occorre fare riferimento anche all'art. 54(3).

Anche l'espressione arte di base è utilizzata in certi ambiti legali, come nella Regola 27[4], ed ha lo stesso significato [5]. L'espressione stato dell'arte interno è utilizzata per descrivere lo stato dell'arte solamente nell'ambito del possesso di applicazioni del brevetto, ma non nel dominio pubblico.

Note

  1. ^ Un articolo di Raffaella Setti pubblicato sul periodico dell'Accademia La Crusca per voi n. 29 (ottobre 2004), con un piccolissimo aggiornamento del 3 giugno 2009, a cura di Matilde Paoli, relativo alla lessicografia più recente. [1]
  2. ^ a b [2]
  3. ^ [3]
  4. ^ Regola 27
  5. ^ EPO - T 0011/82 (Control Circuit) of 15.4.1983

Voci correlate