Pipino I di Aquitania

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Pipino I
moneta di Pipino I
Re dei Franchi di Aquitania
In carica814838
PredecessoreLudovico il Pio
SuccessorePipino II
Nascita797
MortePoitiers, 13 dicembre 838
Luogo di sepolturaChiesa di Santa Redegonda (fr:Église Sainte-Radegonde de Poitiers) Poitiers, Francia
DinastiaCarolingi
PadreLudovico il Pio
MadreErmengarda di Hesbaye
ConiugeRingarda o Ingeltrude
FigliPipino II
Carlo
Berta e
un'altra figlia

Pipino (797Poitiers, 13 dicembre 838) fu re dei Franchi di Aquitania dal 817 all'838.

Origine

Secondo la Vita Hludowici Imperatoris[1], era il figlio primogenito del re d'Aquitania e futuro imperatore Ludovico il Pio e da Ermengarda[2] (780-818), figlia del conte di Hesbaye[3], Ingramm (o Ingerman o Enguerrand, nipote di Rotrude, moglie di Carlo Martello) e di Edvige di Baviera.

Biografia

L'Europa alla morte di Carlomagno

Nell'814 ricevette dal padre, divenuto imperatore, l'incarico di governare, pur se affiancato da alcuni funzionari franchi, il regno d'Aquitania[4].

Nell'817, alla dieta di Aquisgrana, mentre al fratello Lotario fu concesso il titolo imperiale, e a Ludovico la sovranità sulla Baviera, Pipino ricevette dall'imperatore la sovranità sull'Aquitania col titolo di re[5], che comprendeva anche il ducato di Guascogna, la contea di Tolosa, più alcune contee della Borgogna (Aequitaniam et Wasconiam et markam Tolosanam totam, et…comitatos quatuor…in Septimania Carcassensem, et in Burgundia Augustudunensem et Avalensem et Nivernensem)[4].
Allora chiese al duca di Guascogna Garcia, e poi, alla sua morte nell'818, al suo successore, Lupo III, di riconoscere l'autorità regale dell'Aquitania sulla Guascogna. Al rifiuto del duca di Guascogna di sottomettersi a Pipino I, l'imperatore stesso bandì dal suo regno Lupo III, che si ribellò[6], e nell'819, Pipino I entrò in armi in Guascogna, col conte Berengario di Tolosa ed il conte d'Alvernia, Guerino[6], che sconfissero Lupo e misero in fuga parecchi dei suoi sostenitori, tra cui suo fratello, Gersando[7], che fu ucciso durante la fuga[5]. Lupo III, accusato di slealtà, fu immediatamente deposto ed esiliato[5], e Pipino diede la Guascogna in amministrazione al conte di Tolosa, Berengario il Saggio.

Nell'822 Pipino sposò Ringarda[4] (o Ingeltrude[8]), che, secondo la Vita Hludowici Imperatoris[1], era la figlia del conte Teodoberto[9] di Madrie[10] ( † 775/85) e la sorella di Roberto, signore di Sesseau, nel Berry, uno dei nobili più importanti alla corte del re d'Aquitania, Pipino I[11], che lo storico francese, Christian Settipani, esperto di genealogie, identifica con Roberto il Forte, futuro marchesa di Neustria.
Pipino, sempre in quello stesso anno, dopo le nozze, andò a prendere possesso del suo regno[9][10].

Alla sua corte furono graditi gli artisti, tra cui il poeta e monaco Ermoldus Nigellus, che lo accompagnò nella campagna di Bretagna dell'824.

Nell'829, dopo la dieta di Worms, l'imperatore Ludovico inserì nella divisione dell'impero in tre parti, fatta ad Aquisgrana, una quarta porzione per l'ultimo dei suoi figli, nato nell'823, Carlo il Calvo.

Nell'agosto dell'829, Bernardo di Settimania era stato chiamato a corte a sostituire il nuovo re d'Italia, Lotario I[12], nella custodia del figlio minore di Ludovico il Pio[13], Carlo il Calvo[14].
Sembra inoltre che, secondo il cronista Thegano, i parecchi nemici (molti dei collaboratori del co-imperatore Lotario) non tardarono a mettere in giro la voce che Bernardo fosse divenuto l'amante dell'imperatrice, Giuditta di Baviera[13] (fu chiusa in un monastero[13]), anche perché i di lei fratelli, Corrado e Rodolfo (furono tonsurati e chiusi in un monastero[13]), da quando Bernardo era ciambellano, avevano fatto rapida carriera a corte.
Allora, nell'830, secondo la Vita Hludowici Imperatoris, Pipino I di Aquitania, per vendicare lo sgarbo fatto al padre, raccolto un esercito di Guasconi e Neustriani si apprestò a marciare contro l'imperatore per punire la matrigna ed uccidere Bernardo[15], mentre, secondo gli Annales Bertiniani, Bernardo e l'imperatore, lasciata Aquisgrana, stavamo avanzando verso la Bretagna,[16], per una spedizione contro i Bretoni riottosi a riconoscere l'autorità dell'imperatore, per riunirsi a Parigi, col resto dell'esercito[17].
Pipino I di Aquitania, era anche stato convinto da Wala che Bernardo volesse portargli via il regno[18], si riunì al fratello Lotario I, proveniente dall'Italia, si avviarono verso Parigi per scalzare Ludovico il Pio ed uccidere Bernardo[17] che, sentendosi seriamente minacciato, si trovò costretto a fuggire e ritornare nei suoi domini, a Barcellona[17] ed in Settimania[19]. A loro si unì il terzo fratello, Ludovico II il Germanico. Si scontrarono col padre (che era di ritorno dalla campagna di Bretagna) a Compiègne. Ludovico il Pio fu catturatò, ma la ribellione fallì per il disaccordo tra i tre fratelli.

Nel novembre dell'831, dopo che l'imperatore a febbraio, nella dieta di Aquisgrana, aveva trionfato, Pipino I di Aquitania, con l'appoggio di Bernardo di Settimania, che, nel frattempo, era stato esiliato in Spagna[20], si ribellò, all'imperatore; il quale, prima dovette soggiogare l'altro figlio ribelle, Ludovico il Germanico, che aveva sollevato la Baviera, poi sconfisse (832) Pipino e Bernardo, che si dovettero presentare all'imperatore. Mentre, secondo la Vita Hludowici Imperatoris[1], Bernardo fu spogliato di tutti i suoi possedimenti[21], che furono concessi al conte di Tolosa, Berengario il Saggio, che si era schierato con l'imperatore, Pipino fu imprigionato e il suo regno fu dato a Carlo il Calvo[21].
Gli Aquitani però attaccarono la scorta che conduceva Pipino I alla prigione di Treviri e riuscirono a liberarlo. L'esercito imperiale non riuscì a ricatturarlo, anzi fu cacciato fuori dall'Aquitania[21] e, l'anno seguente, si unirono a Pipino i fratelli Lotario I e Ludovico II il Germanico, con l'assistenza dell'arcivescovo di Reims, Ebbo, nell'833, deposero il padre e proclamarono imperatore Lotario, dividendosi il regno in tre parti.
Subito però si manifestarono dissapori tra i fratelli e Pipino e Ludovico il Germanico si riaccostarono al padre, il deposto imperatore, Ludovico, ed il primo di marzo dell'834 Ludovico il Pio fu reintegrato sul trono imperiale e Pipino ritornò ad essere solo re d'Aquitania[22]. Il 15 marzo 834, Pipino fu reintegrato re d'Aquitania, a Quierzy-sur-Oise[4].

Tra l'837 e l'838, il regno di Pipino I fu ridotto di estensione in quanto una parte dei territori fu sottratta al regno di Aquitania da Ludovico il Pio che ne fece dono a Carlo il Calvo[23].

Secondo Ademaro di Chabanne, gli Annales Bertiniani ed il Chronicon Sancti Maxentii Pictavinis, Pipino morì poco dopo, il 13 novembre 838[24], lasciando due figli, Pipino e Carlo[25]; Pipino fu sepolto nella Chiesa di Santa Redegonda (fr:Église Sainte-Radegonde de Poitiers) a Poitiers[26]. Secondo lo storico esperto di genealogie, Christian Settipani, Ludovico il Pio, alla morte di Pipino I, avocò all'impero il regno d'Aquitania e lo assegnò al quarto figlio, Carlo il Calvo, figlio della seconda moglie, Giuditta; ma i nobili di Aquitania proclamarono re il figlio di Pipino I, Pipino II.

A Pipino I l'Ermoldi Nigelli Carmina ha dedicato una laude[27].

Discendenza

Pipino I ed Ingeltrude ebbero quattro figli[4][8]:

Note

  1. ^ a b c La Vita Hludowici Imperatoris sono due biografie, dalla nascita all'840, dell'imperatore Ludovico il Pio, scritte, in latino, da due monaci, uno anonimo, conosciuto come "l'Astronomo", mentre del secondo si conosce il nome: Thegano.
  2. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Thegani Vita Hludovici Imperatoris , Pag 591
  3. ^ L'Hesbaye era un'antica regione del Belgio, che comprendeva l'attuale provincia di Liegi e parte del Brabante Vallone, del Brabante Fiammingo, del Limburgo e di Namur.
  4. ^ a b c d e f g (EN) Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - PEPIN
  5. ^ a b c (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 204
  6. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris, Pag 624
  7. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 205
  8. ^ a b c (EN) Genealogy: Carolingi - Pepin I
  9. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris, Pag 626
  10. ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 209
  11. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus XV Pars II- Miraculis Sancti Genulfi pagg 1206 e 1207
  12. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Fuldensis Annales, Pag 360
  13. ^ a b c d (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Thegani Vita Hludovici imperatoris, Pag 597
  14. ^ (EN) Nobiltà carolingia
  15. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 633
  16. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 1
  17. ^ a b c (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 2
  18. ^ Wala, che era un monaco consigliere di Ludovico il Pio, aveva informato segretamente Pipino I di Aquitania che Bernardo di Settimania, col pretesto della spedizione contro i Bretoni, pensava di volgersi contro il re d'Aquitania, per strappargliene il possesso.
  19. ^ (LA) Nithardus, Historiae, liber I: par. 3
  20. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 634
  21. ^ a b c (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 635
  22. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 636-638
  23. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 643-644
  24. ^ (LA) Chronicon Sancti Maxentii Pictavinis , Pag 359
  25. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 28
  26. ^ (LA) Adémar de Chabannes, Chronique , Pag 31
  27. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Poetarum Latinorum Medii Aevi, Poetae Latini Aevi Carolini, tomus II: Ermoldi Nigelli Carmina, In Laudem Pipini Regis , Pag 79 e seguenti
  28. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 645

Bibliografia

Fonti primarie


Letteratura storiografica

  • René Poupardin, Ludovico il Pio, cap. XVIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 558-582.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Predecessore Re dei Franchi d’Aquitania Successore
Ludovico il Pio 817838 Pipino II