Discussione:Arte romana

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Arte romana
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiastoria dell'arte
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Espressioni

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Attenzione all'utilizzo di espressioni che indicano giudizi di merito come "superiore arte greca". Negli studi di storia dell'arte ci fu una polemica ormai superata su questo genere di questioni e da lungo tempo si giudicano gli oggetti artistici in relazione al proprio contesto. Le arti (come in generale le civiltà) non sono una superiore all'altra, ma diverse e si giudica un'opera d'arte in base alla sua capacità di esprimere le intenzioni, la visione del mondo della società contemporanea e dell'artista, ricorrendo alle procedure tecniche disponibili. MM 15:04, Mar 6, 2005 (UTC)

Altra nota: non è che l'arte romana prima del II secolo AC non conoscesse l'arte greca: questa permeava infatti profondamente le manifestazioni artistiche di tutte le genti italiche, compresi gli Etruschi, che a loro volta influenzano fortemente l'arte romana delle origini. MM 15:12, Mar 6, 2005 (UTC)

  • Quello che dici è giusto, ma io non ho detto il contrario. Ho scritto che la situazione è cambiata dopo che il dominio di Roma si è esteso sulla Grecia e l'Oriente ellenistico, e l'influsso artistico greco non ha più avuto carattere episodico o mediato che aveva in Italia. Sul valore artistico di una civiltà mi rendo conto che è un argomento controverso. Secondo me l'arte greca è stata indubbiamente un riferimento assoluto per tutto il mondo antico, e anche l'arte romana si è confrontata con essa. --Paolo da Reggio 18:16, Mar 6, 2005 (UTC)
  • La situazione dell'articolo in quei punti è grave, ancor di più dove si dice che Roma non innovò. Una visione assolutamente erronea dell'arte romana. Oggi addrittura si riconosce originalità ai romani persino nelle copie che fecero delle statue greche. Andrebbero rimossi quei passaggi. Barjimoa (msg) 22:50, 21 gen 2023 (CET)[rispondi]

Spostamento testo sulla fondazione

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Nel sito dove sarebbe nata Roma, Romolo vide il volo di dodici uccelli provenienti da nord est, ed interpretò il fatto come un auspicio fausto per la fondazione della città. Il perimetro della città venne stabilito aggiogando un toro e una vacca bianchi e, con un aratro di bronzo, percorrendo un quadrangolo. Le porte della città venivano segnate sollevando l'aratro. Infine vennero sacrificati agli dei il toro e la vacca, e gli dei risposero con un fulmine, segno del loro favore.

La Roma delle origini si estendeva soprattutto sul Palatino e l'Aventino, nelle vicinanze dell'Isola Tiberina. Questo punto del Tevere era strategicamente importante, perché permetteva un guado agevole. Un'ipotesi etimologica antica fa derivare dall'autorità incaricata delle sovrintendenza sul ponte il termine sacrale Pontifex. Il Tevere costituiva il confine inferiore dell'Etruria e il ponte sul Tevere era un punto di collegamento importantissimo.

Questo testo riguarda la fondazione di Roma e dovrebbe essere casomai integrato nella pagina che la riguarda, mentre non mi sembra che c'entri qui. MM 15:20, Mar 6, 2005 (UTC)
  • Non sono molto d'accordo con l'eliminazione Forse mi sono un po' troppo dilungato in dettagli sul mito di fondazione, ma il motivo per cui avevo inziato l'articolo con la descrizione dell'estensione iniziale di Roma è perchè riguarda la forma urbana, cioè un aspetto "artistico". Io ripristinerei il passo. Anche la parte sui ponti è in tema con l'articolo, perchè evidenzia l'importanza della localizzazione della città e dei conseguenti influssi di popoli vicini nella formazione culturale romana. --Paolo da Reggio 18:16, Mar 6, 2005 (UTC)
Il mito di fondazione continuo a pensare che non c'entri in una pagina sull'arte romana (non ci fosse altrove, capirei, ma abbiamo abbondanza di pagine che lo raccontano in varie versioni). Direi casomai di mettere un wikilink (Fondazione di Roma o Romolo e Remo) se lo ritieni importante.
La frase riguardante la forma urbana (direi comunque un argomento più topografico che artistico) ha effettevamente più senso: l'ho ripristinata riformulandola. Due note: fino ad Anco Marzio secondo almeno la tradizione, non ci sono ponti, anche se la regola di costruirlo tutto in legno senza ferro ne fa supporre una prima realizzazione più antica, come anche l'esistenza della cerimonia degli Argei, i fantocci buttati nel Tevere al posto di sacrifici umani, per "indennizzarlo" dello scavalcamento. In ogni caso questo primo ponte in legno (Ponte Sublicio non credo abbia caratteri di arte, tanto da dover essere citato qui. Del resto non essendone giunto nulla sappiamo pochissimo di come fosse realizzato anche solo dal punto di vista della tecnica costruttiva. Anche l'informazione sul pontifex è interessante, ma non mi pare che neppure l'etimologia di questo vocabolo c'entri con la storia dell'arte. MM 02:34, Mar 7, 2005 (UTC)

Mura Serviane

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Ho cancellato il riferimento alle mura serviane, perchè i resti esistenti noti con questo nome appartengono al IV secolo AC e non all'epoca monarchica (in pratica erano state erroneamente identificate con quelle che le fonti ci dicono avesse realizzato il re Servio Tullio).MM 15:20, Mar 6, 2005 (UTC)

  • sulle mura serviane ci sono diverse spiegazioni. Nel VI secolo venne costruita una cinta muraria, di cui sopravvivono resti sull'Aventino e sul Campidoglio, che inglobò tutti i sette colli di Roma. La cinta venne poi ricostruita con andamento differente dopo l'invasione gallica nel IV secolo e anch'essa è chiamata erroneamente serviana. Una cinta muraria esisteva quindi anche in età monarchica.

--Paolo da Reggio 18:16, Mar 6, 2005 (UTC)

Una cinta muraria esisteva certamente dal VI secolo, ma quel che se ne conserva sono solo parti in cappellaccio inglobate nella fortificazione del IV secolo e resti scavati sotto Santa Sabina: gli studiosi sono ancora incerti sul tracciato, se corrispondesse in tutto o solo in parte alle mura repubblicane, e non credo che dai resti rimasti si possa dire altro oltre al fatto che esistevano: sicuro che vale la pena citarlo per la storia dell'arte romana?
Piuttosto sarebbero da citare i templi di Sant'Omobono, i cui resti sono quasi le uniche cose che ci sono giunte da quest'epoca e la cui decorazione fittile è ricostruita nella Centrale di Montemartini (parte dei Musei Capitolini). E per la Grande Roma dei Tarquinii ancora la realizzazione della Cloaca Massima e la conseguente pavimentazione del Foro (che sebbene siano fatti urbanistici sono gravidi di conseguenze).
MM 02:34, Mar 7, 2005 (UTC)
  • Sono perfettamente d'accordo con le tue proposte. --Paolo da Reggio 13:33, Mar 13, 2005 (UTC)