Kevin Randleman
Kevin Randleman | |
---|---|
Nazionalità | |
Altezza | 178 cm |
Peso | 93,2 kg |
Arti marziali miste | |
Specialità | Lotta libera |
Categoria | Pesi massimi Pesi mediomassimi |
Squadra | |
Carriera | |
Soprannome | The Monster |
Combatte da | |
Vittorie | 17 |
per knockout | 9 |
per decisione | 8 |
Sconfitte | 16 |
per knockout | 4 |
per sottomissione | 8 |
per decisione | 4 |
Kevin Christopher Randleman (Sandusky, 10 agosto 1971[1] – San Diego, 11 febbraio 2016[2]) è stato un lottatore di arti marziali miste statunitense.
Nonostante un non esaltante record di carriera (17-16), Randleman è stato campione dei pesi massimi UFC riuscendo a difendere il titolo una volta ed è stato per due volte campione di lotta libera NCAA. Viene considerato da molti come uno dei migliori lottatori della UFC nella categoria dei pesi massimi e ricordato per il suo grande atletismo, la sua potenza esplosiva, che gli sono valsi il soprannome The Monster, e soprattutto per essere stato uno dei pionieri della UFC.
È morto per le complicazioni di una polmonite[3].
Carriera nelle arti marziali miste
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi in Brasile
[modifica | modifica wikitesto]La carriera nelle arti marziali miste di Randleman inizia nel 1996 con i tornei di vale tudo organizzati in Brasile: qui combatte nei tornei Universal Vale Tudo Fighting e Brazil Open '97 segnando un record di 6-2.
Ultimate Fighting Championship
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1999 torna in patria per combattere nella UFC.
Al suo esordio convince tutti sconfiggendo l'ex campione Maurice Smith ai punti e può quindi lottare subito per il vacante titolo dei pesi massimi: la sfida per il titolo si tiene a UFC 20 il 7 maggio 1999 contro il veterano olandese Bas Rutten; Randleman perde per decisione non unanime un incontro che lo aveva visto in vantaggio praticamente in ogni momento e infatti il verdetto venne ritenuto scandaloso o comunque controverso, come venne definito dallo stesso team di Randleman e dalla giornalista Maggie Hendricks.
Successivamente Rutten lasciò il titolo vacante per poter cambiare categoria e quindi Randleman ebbe un'altra chance, questa volta contro Pete Williams, e non la fallì vincendo in Giappone per decisione dopo cinque round e venendo quindi incoronato campione dei pesi massimi UFC.
Nel 2000 riesce a difendere il titolo contro Pedro Rizzo ma lo stesso anno lo perde per mano di Randy Couture, che mette lo KO. In seguito passa ai pesi mediomassimi.
Pride Fighting Championships
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2002 passa all'organizzazione giapponese Pride e nei primi due anni mette a segno 3 vittorie e 2 sconfitte.
Nel 2004 prende parte all'Heavyweight Grand Prix e al primo turno realizza una delle più prestigiose vittorie della sua carriera, mettendo KO al primo round l'ex campione K-1 Mirko Filipović. Ai quarti di finale dovrà arrendersi allo strapotere di Fedor Emelianenko, nonostante ad inizio incontro riesca a stendere il russo con uno spettacolare suplex.
Sempre nel 2004 dopo aver subito un incidente stradale ed essersi ammalato di stafilococco il suo record inizio a passare sempre più in ottica negativa. Da 15-7 dopo aver subito la sconfitta con Emelianenko infatti, ottenne solo altre due vittorie e ben 10 sconfitte proseguendo la sua carriera nella lega nipponica dove Randleman perde quattro incontri di seguito: Filipović ottiene la rivincita e nel 2006, nell'ultimo incontro per Pride, viene sconfitto da Mauricio Rua.
Finale di carriera: WVR e Strikeforce
[modifica | modifica wikitesto]Randleman resta comunque in Giappone grazie ad un contratto con l'organizzazione World Victory Road, con la quale combatte un paio di incontri, e contemporaneamente prende parte a match negli Stati Uniti con la Strikeforce.
Il finale di carriera è ancor più negativo e dall'abbandono del Pride ottiene un record parziale di 1-5.
Riconoscimenti postumi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2020 è stato inserito nella UFC Hall of Fame nella sezione "Pionieri".
Risultati nelle arti marziali miste
[modifica | modifica wikitesto]Risultato | Record | Avversario | Metodo | Evento | Data | Round | Tempo | Città | Note |
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Sconfitta | 17–16 | Sottomissione (armbar) | Mayor's Cup | 7 maggio 2011 | 1 | 4:05 | |||
Sconfitta | 17–15 | Sottomissione (rear naked choke) | Strikeforce: Heavy Artillery | 15 maggio 2010 | 2 | 4:10 | |||
Sconfitta | 17–14 | Decisione (non unanime) | World Victory Road Presents: Sengoku 11 | 7 novembre 2009 | 3 | 5:00 | |||
Sconfitta | 17–13 | Decisione (unanime) | Strikeforce: Lawler vs. Shields | 6 giugno 2009 | 3 | 5:00 | Debutto in Strikeforce | ||
Vittoria | 17–12 | Decisione (unanime) | World Victory Road Presents: Sengoku 2 | 18 maggio 2008 | 3 | 5:00 | |||
Sconfitta | 16–12 | Sottomissione (kneebar) | Pride 32: The Real Deal | 21 ottobre 2006 | 1 | 2:35 | |||
Vittoria | 16–11 | Decisione (unanime) | Bushido Europe-Rotterdam Rumble | 9 ottobre 2005 | 2 | 5:00 | |||
Sconfitta | 15–11 | Decisione (unanime) | Pride Total Elimination 2005 | 23 aprile 2005 | 3 | 5:00 | |||
Sconfitta | 15–10 | Sottomissione (ghigliottina) | Pride Shockwave 2004 | 31 dicembre 2004 | 1 | 0:42 | |||
Sconfitta | 15–9 | Sottomissione (keylock) | Pride Final Conflict 2004 | 15 agosto 2004 | 1 | 7:44 | |||
Sconfitta | 15–8 | Sottomissione (kimura) | Pride Critical Countdown 2004 | 20 giugno 2004 | 1 | 1:33 | Pride 2004 Heavyweight Grand Prix, Quarti di finale | ||
Vittoria | 15–7 | KO (pugni) | Pride Total Elimination 2004 | 25 aprile 2004 | 1 | 1:57 | Pride 2004 Heavyweight Grand Prix, Primo turno | ||
Sconfitta | 14–7 | Sottomissione (armbar) | Pride Final Conflict 2003 | 9 novembre 2003 | 3 | 2:36 | |||
Sconfitta | 14–6 | KO (ginocchiata e pugni) | Pride 25: Body Blow | 16 marzo 2003 | 1 | 6:58 | |||
Vittoria | 14–5 | KO Tecnico (ferita) | Pride 24: Cold Fury 3 | 23 dicembre 2002 | 3 | 0:20 | |||
Vittoria | 13–5 | KO Tecnico (ginocchiate) | Pride 23: Championship Chaos 2 | 24 novembre 2002 | 3 | 1:16 | |||
Vittoria | 12–5 | Decisione (unanime) | Pride 22: Beasts From The East 2 | 29 settembre 2002 | 3 | 5:00 | Debutto in Pride | ||
Vittoria | 11–5 | KO (pugno) | RFC: The Beginning | 13 luglio 2002 | 1 | 0:20 | |||
Vittoria | 10–5 | Decisione (unanime) | UFC 35: Throwdown | 11 gennaio 2002 | 5 | 5:00 | |||
Sconfitta | 9–5 | KO (pugni) | UFC 31: Locked and Loaded | 4 maggio 2001 | 1 | 1:18 | Passa ai Pesi Mediomassimi | ||
Sconfitta | 9–4 | KO Tecnico (colpi) | UFC 28: High Stakes | 17 novembre 2000 | 3 | 4:13 | Perde il titolo dei Pesi Massimi UFC | ||
Vittoria | 9–3 | Decisione (unanime) | UFC 26: Ultimate Field Of Dreams | 9 giugno 2000 | 5 | 5:00 | Difende il titolo dei Pesi Massimi UFC | ||
Vittoria | 8–3 | Decisione (unanime) | UFC 23: Ultimate Japan 2 | 19 novembre 1999 | 5 | 5:00 | Vince il titolo dei Pesi Massimi UFC | ||
Sconfitta | 7–3 | Decisione (non unanime) | UFC 20: Battle for the Gold | 7 maggio 1999 | 1 | 21:00 | Per il titolo dei Pesi Massimi UFC | ||
Vittoria | 7–2 | Decisione (unanime) | UFC 19: Ultimate Young Guns | 5 marzo 1999 | 1 | 15:00 | Debutto in UFC | ||
Sconfitta | 6–2 | KO (pugni) | Brazil Open '97 | 15 giugno 1997 | 1 | 1:11 | Torneo Brazil Open '97, Finale | ||
Vittoria | 6–1 | KO Tecnico (sottomissione alle gomitate) | Brazil Open '97 | 15 giugno 1997 | 1 | 2:21 | Torneo Brazil Open '97, Semifinale | ||
Sconfitta | 5–1 | Sottomissione tecnica (triangolo) | Universal Vale Tudo Fighting 6 | 3 marzo 1997 | 1 | 22:24 | Torneo UVTF 6, Finale | ||
Vittoria | 5–0 | KO Tecnico (sottomissione ai pugni) | Universal Vale Tudo Fighting 6 | 3 marzo 1997 | 1 | 11:24 | Torneo UVTF 6, Semifinale | ||
Vittoria | 4–0 | Decisione | Universal Vale Tudo Fighting 6 | 3 marzo 1997 | 1 | 20:00 | Torneo UVTF 6, Quarti di finale | ||
Vittoria | 3–0 | KO Tecnico (sottomissione ai pugni) | Universal Vale Tudo Fighting 4 | 22 ottobre 1996 | 1 | 5:50 | Vince il torneo UVTF 4 | ||
Vittoria | 2–0 | KO Tecnico (pugni) | Universal Vale Tudo Fighting 4 | 22 ottobre 1996 | 1 | 7:37 | Torneo UVTF 4, Semifinale | ||
Vittoria | 1–0 | KO Tecnico (sottomissione ai pugni) | Universal Vale Tudo Fighting 4 | 22 ottobre 1996 | 1 | 5:14 | Torneo UVTF 4, Quarti di finale |
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- Randleman era solito, appena entrato nel ring e prima dell'incontro, effettuare dei salti a piedi pari che raggiungevano una notevole altezza per un atleta della sua mole, a dimostrazione della sua potenza muscolare.
- Era uno dei pochi lottatori di arti marziali miste che, se gli era consentito da regolamento, durante gli incontri indossava scarpe, in genere Asics da lotta libera.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ http://espn.go.com/mma/fighter/_/id/2335518/kevin-randleman
- ^ (EN) Former UFC Champ, Pride Veteran Kevin Randleman Dies at 44 su sherdog.com
- ^ (EN) Kevin Randleman enshrined forever: The man, the myth, the legend | MMAWeekly.com, su mmaweekly.com, 20 maggio 2020. URL consultato il 9 agosto 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kevin Randleman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su kevinrandleman.com.
- (EN) Kevin Randleman, su sherdog.com, CraveOnline Media, LLC.
- (EN) Kevin Randleman, su Internet Wrestling Database (IWD).
- (DE, EN) Kevin Randleman, su cagematch.net, Philip Kreikenbohm.
- (EN) Kevin Randleman, su IMDb, IMDb.com.
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