Assenzio: differenze tra le versioni
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L'assenzio fu inventato da un medico francese, Pierre Ordinaire, che in fuga dalla Rivoluzione francese si trasferì a [[Couvet]], in [[Svizzera]], nel 1792. Tra le erbe officinali della zona, che i medici di campagna dell'epoca utilizzavano per preparare rimedi naturali, trovò l'assenzio maggiore, di cui conosceva l'uso nei tempi antichi. Sperimentando con questa pianta iniziò a produrre un forte distillato da circa 60°, contenente oltre all'assenzio molte altre erbe tra cui [[anice]], [[Hyssopus officinalis|issopo]], [[Dictamnus albus|dittamo]], [[Acorus calamus|acoro]] e [[Melissa officinalis|melissa]]. Il liquore di Ordinaire divenne un famoso toccasana a Couvet e assunse già il soprannome ''la Fée Verte'' (la Fata Verde). Si pensa che alla sua morte ne tramandò la ricetta segreta alle sorelle Henriod di Couvet, ma è possibile che in realtà le Henriod producessero il proprio assenzio già da prima di Ordinaire.<ref name=ISS>{{cita web|url=http://www.dronet.org/sostanze/sos_pdf/Smart_Drugs_ISS.pdf|autore=Pichini et al.|titolo=Smart Drugs|pagina=40|editore=Dipartimento del Farmaco, Istituto Superiore di Sanità, Roma|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
Nel corso del [[XIX secolo]] si diffusero in Francia e Svizzera molte distillerie di assenzio con vari marchi, ma il
== Caratteristiche ==
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e ancora: altre tipologie di artemisia (pontica, dracunculus, genepi...), [[cannella]], [[Glycyrrhiza glabra|liquirizia]], [[salvia]], [[carcadè]], [[lavanda]]...
Per la colorazione, possono essere utilizzate: [[melissa officinalis|melissa]], menta, ''[[Artemisia pontica]]'' e issopo. Alcune ricette prevedono dai 6 ai 12 ingredienti e ogni distilleria utilizza la sua miscela di erbe. La base dell'''absinthe'' resta tuttavia la stessa ed è comune a tutte le ricette: il distillato del macerato di
Nella fabbricazione degli alcolici, è possibile trovare preparati con [[oli essenziali]] estratti dai vegetali in questione; anche nel caso dell'Assenzio, alcuni produttori utilizzano questo metodo. Ovviamente, si ottiene un prodotto differente da una distillazione diretta dei macerati; ma più economico per la commercializzazione.
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L'assenzio, originariamente, non veniva mai bevuto puro, ma solo preparato con acqua. Classicamente la preparazione avveniva aggiungendo acqua ghiacciata con un rapporto che andava da 3:1 a 5:1, ed una zolletta di [[zucchero]] per dolcificare la bevanda. Tale preparazione venne col tempo canonizzata fino a prevedere l'uso di appositi bicchieri e [[cucchiaio da assenzio|cucchiai forati]].
I tipici bicchieri d'assenzio erano in genere dei piccoli calici, eventualmente con una linea di livello per segnalare la giusta dose di
=== Metodo classico ===
Sul bicchiere contenente assenzio viene posto un cucchiaio forato su cui viene posata una zolletta di zucchero. Sopra la zolletta viene versata delicatamente, eventualmente goccia a goccia, dell'acqua ghiacciata, in modo da provocare lo scioglimento dello zucchero e la diluizione del
Durante questa fase, i componenti del
La bevanda veniva poi delicatamente mescolata con lo stesso cucchiaio forato. L'aggiunta di una zolletta di zucchero, ed eventualmente anche più d'una, non nasceva come necessità dal tipo di
=== Metodi alternativi e spuri ===
Un metodo alternativo per la diluizione del
Nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], quando l'assenzio iniziò la sua fase di crescente popolarità, iniziarono a fare comparsa nei bar e ''bistrot'' le fontane. Questi grossi contenitori per l'acqua, lo zucchero ed eventualmente il ghiaccio disponevano di due o più cannelle di modo che gli avventori potessero diluire i loro bicchieri in maniera più agevole.
Con il recente ''revival'' conosciuto dall'assenzio a partire dagli anni '90 del '900, seguendo la moda di assimilare l'assenzio alle droghe, ha fatto la sua comparsa un metodo alternativo, ''flambeau'', che, basandosi sul metodo classico, prevede però di bagnare la zolletta di zucchero con dell'assenzio, darle fuoco e poi versarvi sopra l'acqua. A contribuire al successo del metodo, il film ''[[Moulin Rouge!]]'' di [[Baz Luhrmann]] del 2001, in cui, per iniziare alla vita bohémienne il protagonista
In realtà, il rituale della preparazione dell'assenzio ha una storia precisa. Agli inizi, l'assenzio era bevuto puro, come medicinale, a piccoli sorsi o "cucchiai" come uno sciroppo. L'abitudine di allungarlo con acqua nasce dall'usanza dei soldati francesi in Algeria. Questi infatti erano soliti disinfettare le acque malsane dell'Africa con l'assenzio. Una volta tornati in patria, questa abitudine si diffuse rapidamente. In breve, si iniziò ad addolcirlo con sciroppo di gomma o con orzata, e solo negli ultimi 30-35 anni del XIX secolo si prese l'abitudine (che diventò molto presto il rituale per eccellenza) di sciogliere un pezzo di zucchero, e una zolletta di zucchero in seguito, tramite il cucchiaio forato.
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== Polemiche ==
L'
=== Considerazioni generali ===
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Affermarono che ''rende folli e criminali, trasforma gli uomini in selvaggi e costituisce una minaccia per il nostro futuro''. Il dipinto di [[Edgar Degas]] ''[[L'assenzio]]'', risalente al 1876 (ora conservato al [[Museo d'Orsay]]), riassunse la mentalità popolare che vedeva i bevitori "dipendenti" di assenzio come istupiditi e mentalmente offuscati. [[Émile Zola]] descrisse le loro gravi intossicazioni nel suo romanzo ''[[L'ammazzatoio]]''. Nel 1915 l'assenzio venne ritirato dal commercio in molti paesi e la sua produzione vietata.
{{Citazione necessaria|Recentemente, l'[[Unione europea]] ha legalizzato il commercio di assenzio e liquori simili;
=== Francia ===
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Con le direttive 88/388/CEE e 91/71/CEE relative agli aromi destinati a essere impiegati nei prodotti alimentari e ai materiali di base per la loro preparazione, il [[Consiglio dell'Unione europea]] e la [[Commissione europea]] hanno, tra le altre cose, tolto all'assenzio la condizione d'illegalità, permettendo così ai vari Stati membri di adottare normative che riportassero tale distillato nel libero commercio.
In attuazione di tali direttive, il [[Governo Andreotti VII]] ha emanato il {{Normattiva|tipo = DLGS|anno = 1992|mese = 01|giorno = 25|numero = 107|titolo = |articolo = |originale = si|data = }} pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 39 del 17 febbraio 1992 (Supplemento Ordinario n. 31) ed entrato in vigore il 3 marzo 1992.<ref>{{cita web|url=http://www.guritel.it/free-sum/ARTI/1992/02/17/sommario.html |titolo=Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 39 del 17-2-1992 | accesso = 2 novembre 2022 | urlarchivio = https://archive.
Le sue successive modificazioni e integrazioni non hanno sostanzialmente cambiato, nei riguardi dell'assenzio, tale quadro normativo permissivo. In Italia, in precedenza, in base all'Art. 105 del [[TULPS]] vigeva invece un divieto di fabbricazione, importazione e distribuzione per l'assenzio e per le altre bevande la cui gradazione alcolica era superiore al 21%, se aromatizzate con assenzio.
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== Assenzio nell'arte ==
* ''[[Il bevitore di assenzio|Il bevitore d'assenzio]]'' (Le Buveur d'absinthe) è un dipinto di [[Édouard Manet]] del 1858-1859, conservato alla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen.
* ''[[L'assenzio|L'absinthe]]'' (L'assenzio) è un dipinto di [[Edgar Degas]] del 1876, custodito nel Musée d'Orsay a Parigi.
* ''[[La bevitrice d'assenzio]]'' è un dipinto di [[Pablo Picasso]] del 1901.
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== Voci correlate ==
* [[Absinthe, il liquore della rovina]]
* [[Artemisia absinthium]]
* [[Cucchiaio da assenzio]]
* [[Rimedio fitoterapico]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|https://www.assenzioitalia.it/|Academie d'Absomphe - Associazione Italiana per la tutela dell'Assenzio}}
▲* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.absinthemuseum.com/|Museo virtuale dell'assenzio|lingua=en}}
* {{cita web|http://bmj.bmjjournals.com/cgi/content/full/319/7225/1590|Articolo sull'assenzio del ''British Medical Journal''|lingua=en}}
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