Equus ferus caballus: differenze tra le versioni

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L'[[evoluzione del cavallo]] è cominciata dai 55 ai 45 milioni di anni fa e ha portato dal piccolo ''[[Hyracotherium]]'' con più dita, al grande animale odierno, a cui rimane un unico dito.<ref>55 milioni di anni fa comparve in [[America settentrionale]] un equide erbivoro, antenato del cavallo: era l'[[Ehoippus angustidens]].</ref> L'essere umano ha iniziato ad addomesticare i cavalli più tardi rispetto ad altri animali, intorno al 5000 a.C. nelle [[steppa|steppe]] orientali dell'[[Asia]] (il [[Equus ferus gmelini|tarpan]]), mentre in [[Europa]] lo si iniziò ad addomesticare non prima del [[III millennio a.C.]]<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/minisiti/alimentazione/sezioni/origini/articoli/animale.html|titolo=La domesticazione animale|accesso=5 giugno 2013}}</ref> I cavalli della sottospecie ''caballus'' sono tutti addomesticati, sebbene alcuni di questi vivano allo stato brado come [[cavalli inselvatichiti]], diversi dai [[Equus ferus|cavalli selvaggi]] che, invece, non sono mai stati addomesticati.
 
Uno studio del 2018 dell'Università del Kansas<ref>{{Cita web|url=https://news.ku.edu/2018/02/16/surprising-new-study-redraws-family-tree-domesticated-and-wild-horses|titolo=Studio dell'Università del Kansas}}</ref> ha rivelato che anche i [[Equus ferus przewalskii|cavalli di Przewalski]], precedentemente ritenuti gli ultimi cavalli selvaggi rimasti, sono in realtà i discendenti inselvatichiti di cavalli che erano già stati addomesticati {{formatnum:5500}} anni fa nel nord dell'attuale [[Kazakistan]] dal [[popolo Botai]]<ref>{{cita news| url = http://www.repubblica.it/ambiente/2018/02/23/news/non_esistono_piu_cavalli_selvaggi_nemmeno_gli_ultimi_lo_sono_davvero_-189590910/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1 |titolo = Non esistono più cavalli selvaggi. "Nemmeno gli ultimi lo sono davvero" |pubblicazione = repubblica.it | data = 24 febbraio 2018 |accesso= 24 febbraio 2018 }}</ref>.<ref>Pitture rupestri di cavalli si trovano in varie [[grotte]] preistoriche europee: ad esempio nelle [[Grotte di Lascaux]] in Francia e nelle [[Grotte di Altamira]] in Spagna. Tra il 3500 e il 2000 a.Cr. il cavallo viene addomesticato, oltre che presso i Botai, anche nella cultura Sintashta, tra Kazakistan e Russia meridionale. Intorno al 1000 a. Cr. le più antiche cure veterinarie per cavalli sono attuate in [[Mongolia]]. Nel [[XII secolo]] con l'ascesa al trono di [[Gengis Khan]], grazie al perfezionamento della [[staffa (equitazione)|staffa]], gli arcieri a cavallo dell'Impero mongolo diventano un esercito molto forte.("Perché siamo a cavallo" di Elisabetta Intini, ''Focus'', febbraio 2019, pag. 104-105).</ref>. Il cavallo ha accompagnato e accompagna l'uomo in una notevole varietà di scopi: ricreativi, sportivi, di lavoro e di [[Polizia montata|polizia]], [[cavalleria|bellici]], politici, agricoli, ludici e [[Ippoterapia|terapeutici]].<ref>La tradizione dei nomadi delle steppe continuò a vivere nell'[[Impero ottomano]] dove il principale simbolo della gerarchia di potere era la coda di cavallo, così come era stata utilizzata dai capitribù nomadi. Davanti al padiglione del [[sultano]], quando era in marcia alla testa dell'esercito, si piantavano sette pali con sette code di cavallo; il [[gran visir]] aveva diritto a quattro code di cavallo; gli altri [[pascià]], membri del governo ma inferiori al gran visir, potevano inalberare tre corde. E quando il sultano doveva prendere delle decisioni molto importanti e delicate convocava un ''diwan'' ([[Dîvân-i humâyûn]]) a cavallo con il gran visir e tutti i ministri. ([[Alessandro Barbero]], ''Il divano di Istanbul'', pagg. 16-17, Sellerio editore, quinta edizione, Palermo, 2020).</ref> Tutte queste attività hanno generato vari modi di [[Equitazione|cavalcare]] e guidare i cavalli usando ogni volta i [[finimenti]] più appropriati. L'uomo trae dal cavallo anche carne, latte, ossa, pelle e capelli, nonché estratti di urine e sangue per scopi farmaceutici.
 
La femmina del cavallo, chiamata ''giumenta'', ha un periodo di gestazione ([[gravidanza]]) dei [[puledro|puledri]] di circa undici mesi, al termine dei quali il piccolo, una volta partorito, riesce a stare in piedi e a correre da solo dopo pochissimo tempo. Solitamente l'addomesticamento avviene dopo i tre anni di vita dell'animale. A cinque anni è completamente adulto, con una prospettiva di vita che si aggira sui 25-30 anni. Il cavallo presenta un'elevata specializzazione morfologica e funzionale all'ambiente degli spazi aperti come le [[prateria|praterie]], in particolare ha sviluppato un efficace [[apparato locomotore]] e un [[apparato digerente]] adatto all'[[alimentazione]] con [[Erba|erbe]] dure integrate con modeste quantità di foglie, ramoscelli, cortecce e radici.
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* [[Carusi cavallo]]
 
== Religione e mito ==
Collegato nelle civiltà antiche dell'Oriente e dell'Occidente con una simbologia molto cupa, spesso ctonia, cioè legata al mondo terrestre e infero, il cavallo diventa poi, a poco a poco, simbolo del sole. I cavalli tirano il carro del Sole che è anche il carro di [[Apollo]]. Come [[Mitra (divinità)|Mitra]], divinità solare indo-iranica, sale al cielo sul carro del sole, così il profeta biblico [[Elia]] s'innalza verso il cielo su un carro di fuoco che è trainato da cavalli (2 ''[[Libro dei Re]]'' 2, 11 s.). Il cavallo bianco dei ''[[Cavalieri dell'Apocalisse ]]'' lucente come il sole diventa il simbolo espresso della maestà; il suo cavaliere è colui che si chiama "fedele e verace", Cristo he accompagna l'esercito del cielo su cavalli bianchi (''[[Apocalisse di Giovanni]]'' 6,2; 19, 11.15). I primi cristiani rappresentarono il cavallo come simbolo della gioia e della vittoria finale, specie sulle tombe dei martiri. Al contrario, presso i [[Padri della Chiesa]], il cavallo simboleggiava voluttà, arroganza, desiderio.<ref>Gerd Heinz-Mohr, ''Lessico di iconografia cristiana'', pagg. 92-93, Istituto di propaganda libraria, Milano, 1995.</ref>
 
Presso i [[Celti]] [[Epona]] era la dea dei cavalli e dei muli; questa divinità passerà poi nella [[civiltà romana]]. E presso molti popoli dell'antichità il cavaliere era sepolto con il cavallo, negli antichissimi [[kurgan]] delle steppe asiatiche così come nelle sepolture dei [[Celti]]<ref>https://lastatalenews.unimi.it/eta-ferro-studio-indaga-sepolture-celtiche-cani-cavalli</ref>, degli [[Avari]], dei [[Longobardi]]<ref>https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/seppellire-i-cavalli-per-i-longobardi-era-una-cosa-normale-6c915e76</ref><ref>https://www.historiaregni.it/larmamento-dei-guerrieri-longobardi/</ref>.
 
== Note ==