Ferrari 126 C4: differenze tra le versioni

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La '''Ferrari 126 C4''' è una [[monoposto]] di [[Formula 1]], costruita e schierata dalla [[Scuderia Ferrari]] nella [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|stagione 1984]]. Progettata da [[Mauro Forghieri]] ed [[Harvey Postlethwaite]], venne condotta in gara da [[Michele Alboreto]] e [[René Arnoux]].
 
Quarta ed ultima evoluzione della [[Ferrari 126 CK|126 CK]] del [[1981]]<ref name="126C4">{{cita|Acerbi|pag. 269|cidAcer}}.</ref>, pur se sufficientemente veloce, manifestò vari problemi di affidabilità che non la misero in condizione di lottare per le classifiche iridate della più performante [[McLaren MP4/2]], la quale monopolizzò la stagione grazie anche ai nuovi motori [[Porsche]].
 
==La vettura==
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Un qualche beneficio si ottenne con l'introduzione della versione M2, dotata di pance laterali notevolmente allungate e con profilo rastremato verso il retrotreno (a descrivere il cosiddetto disegno "a Coca-Cola") e di una nuova iniezione digitale [[Weber (azienda)|Weber]]-[[Magneti Marelli|Marelli]]: portata all'esordio nel GP d'Italia, consentì ad Alboreto di cogliere due secondi e un quarto posto nei tre Gran Premi conclusivi, comunque non sufficienti ad imprimere una svolta al bilancio della stagione.
 
La Ferrari riuscì comunque a concludere al secondo posto il campionato costruttori, ma con meno della metà dei punti della capolista [[McLaren]] (dominatrice della stagione con la [[McLaren MP4/2]] motorizzata [[Porsche]]), segnando un netto peggioramento rispetto ai risultati ottenuti negli anni precedenti.
 
L'annata fu inoltre complicata dalle polemiche sorte in seno alla Ferrari e nei confronti dei partner tecnici<ref name="Ferrari126C4">{{cita|Eliseo Ferrari|pag. 125|cidFerr}}.</ref>. La Scuderia accusò infatti la [[Goodyear]] di aver costruito [[pneumatici]] troppo poco resistenti; i gommisti americani rifiutarono l'accusa e addebitarono le scarse performance delle coperture all'eccessiva temperatura sviluppata dai freni.<ref name="Ferrari126C4"/> Fonte di complicazioni fu altresì la coabitazione tra i due piloti: la scelta di riservare le maggiori attenzioni tecniche ad Alboreto andò infatti a demotivare Arnoux, che più volte venne attaccato dalla stampa italiana per il proprio scarso rendimento in pista<ref name="Ferrari126C4"/><ref>{{Cita news|autore=|titolo=Arnoux 'Ferrari buona, ma io sono un asino'|pubblicazione=La Repubblica|giorno=23|mese=10|anno=1984|pagina=35}}</ref>: il pilota francese, irato e deluso, abbandonò Maranello alla fine della stagione.