Graziano: differenze tra le versioni

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Era il primogenito di [[Valentiniano I]], che lo nominò [[Augusto (titolo)|Augusto]] a otto anni, il 24 agosto del [[367]]<ref>Cfr. Consularia Constantinopolitana ad a. 367 p. Chr. = MGH AA 9, Chronica minora I, p. 241.</ref>.
Ebbe come precettore il colto poeta [[Decimo Magno Ausonio]].
Alla morte di suo padre, il 17 novembre [[375]], le truppe di stanza in [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]] proclamarono imperatore anche il suo fratellastro, [[Valentiniano II]]. Valentiniano II e la madre [[Giustina (imperatrice)|Giustina]] governarono parte dell'occidente ([[Italia]], [[Illiria]] e [[Africa]]) ponendo la loro sede a [[Milano]] mentre Graziano governò il resto dell'impero da [[Treviri]]. La divisione non era comunque nominale;ufficiale, l'impero restava formalmente unito e il potere reale rimaseera nelle mani dei comandanti dell'esercito, eche soloossequiavano nominalmente aii giovani figli di Valentinano I.
 
Nel maggio del 378 Graziano, grazie ai suoi comandanti di origine franca, sconfisse i [[Lentiensi]], un ramo degli [[Alemanni]], nella [[battaglia di Argentovaria]], vicino all'odierna [[Colmar]], sterminandoli e rendendoli schiavi. Graziano assunse quindi il titolo di "Alamannicus Maximus".
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Nel [[383]] muore la moglie Costanza e Graziano si risposa con [[Leta]]. In quell'anno [[Magno Massimo]] venne proclamato imperatore dalle legioni di [[Britannia]]; sbarcato in [[Gallia]], sconfisse vicino a [[Parigi]] Graziano, conquistando buona parte di questa provincia. Graziano, divenuto impopolare tra le truppe ausiliarie, che passarono dalla parte di Magno Massimo, si recò nella Gallia meridionale, ma a [[Lugdunum]] fu assassinato dal ''[[magister equitum]]'' di Magno Massimo [[Andragazio]] (25 agosto 383), che gli tese un tranello nascosto in una carrozza imperiale, facendogli credere che vi fosse la moglie Leta, di ritorno dalla Bretagna.
 
Secondo [[Zosimo (storico)|Zosimo]], quando Graziano si accorse che tutte le sue truppe stavano disertando in favore di Massimo, decise di scappare verso la [[Rezia]], il [[Norico (provincia romana)|Norico]] e la [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]] ma fu raggiunto e ucciso a soli 24 anni da Andragazio a ''[[Singidunum]]'' nella [[Mesia]].<ref>Zosimo, op. cit.</ref> Dopo la morte fu vendicato da Teodosio e divinizzato.<ref>[[Publio Vegezio Renato|Vegezio]], ''[[Epitoma rei militaris]]'' I, 20, 2 (ove è definito ''divus'').</ref>
 
== Politica religiosa ==