Meccanica del continuo: differenze tra le versioni
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{{Meccanica del continuo}}▼
La '''meccanica del (corpo) continuo''' è la branca della [[meccanica classica]] che studia il comportamento di '''corpi continui''', cioè di [[Corpo (fisica)|corpi]] i cui [[punto materiale|punti materiali]] possono essere identificabili con i [[Punto (geometria)|punti geometrici]] di una [[dominio regolare|regione regolare]] dello [[Spazio (fisica)|spazio fisico]], corpi dotati di '''massa''' per i quali esista una [[funzione continua|funzione]] ''[[densità]] di massa'' che ne possa rappresentare la [[Misura (metrologia)|misura]]. ▼
▲
== Descrizione ==
Il concetto di corpo continuo include sia i solidi che i fluidi ed è associato al concetto di corpo [[Deformazione|deformabile]], in quanto durante il [[moto]] le sue parti sono soggette a variazioni di [[forma]] e di [[volume]]. Un caso limite di corpo continuo è il [[corpo rigido]] il cui studio, sviluppato dalla [[Meccanica razionale]], è definito sulla base di un numero discreto di [[Grado di libertà (meccanica classica)|gradi di libertà]] e conduce a sistemi di [[Equazione differenziale ordinaria|equazioni differenziali ordinarie]]. I continui deformabili si possono pensare invece come sistemi con ''infiniti'' gradi di libertà e le relative equazioni meccaniche assumono la forma di [[Equazione differenziale alle derivate parziali|equazioni alle derivate parziali]].▼
[[File:Continuo_Cauchy.png|thumb|[[Continuo di Cauchy]]]]
▲Il
Una classificazione
=== Relazioni della meccanica del continuo ===▼
Lo studio del comportamento meccanico dei corpi continui si basa sulla caratterizzazione [[cinematica]] del corpo continuo (configurazione, deformazione, moto) e lega tali nozioni del corpo alla massa assegnata su di esso e alle [[forza|forze]]
*di tipo particolare, o
Le prime racchiudono le [[Equazione di bilancio|equazioni di bilancio]] fondamentali, come la [[Legge della conservazione della massa (fisica)|conservazione della massa]], il [[bilancio della quantità di moto]], il [[Primo principio della termodinamica|bilancio di energia interna]], il [[Legge di conservazione dell'energia#Conservazione dell'energia meccanica|bilancio di energia meccanica]], che racchiudono le leggi fisiche cui il corpo deve sottostare a prescindere dal materiale di cui è
▲==Relazioni della meccanica del continuo==
▲Lo studio del comportamento meccanico dei corpi continui si basa sulla caratterizzazione [[cinematica]] del corpo continuo (configurazione, deformazione, moto) e lega tali nozioni del corpo alla massa assegnata su di esso e alle [[forza|forze]] ad esso applicate. Tali correlazioni sono di due generi:
▲*di tipo generale, o ''fondamentali'', comuni a tutti i corpi continui;
▲*di tipo particolare, o ''costitutive'', che differenziano una classe di corpi continui da un'altra
Nelle seconde l'attenzione è posta nello sviluppo delle cosiddette
▲Le prime racchiudono le [[equazioni di bilancio]] fondamentali, come la [[Legge della conservazione della massa (fisica)|conservazione della massa]], il [[bilancio della quantità di moto]], il [[bilancio di energia interna]], il [[bilancio di energia meccanica]] etc., e conducono alle teorie della [[statica]] (che studia l'[[equilibrio]] del corpo) e della [[Dinamica (fisica)|dinamica]] (che fa riferimento a condizioni di moto generali).
Dal punto di vista matematico, le equazioni fondamentali
▲Nelle seconde l'attenzione è posta nello sviluppo delle cosiddette ''[[equazioni costitutive]]'' che caratterizzano il comportamento di specifici materiali ideali: il [[solido]] perfettamente elastico ed il [[fluido]] viscoso ne sono ben noti esempi.
▲Dal punto di vista matematico, le equazioni fondamentali delle meccanica del continuo prima menzionate possono essere sviluppate in due formulazioni diverse ma equivalenti. La prima, in forma [[integrale]] o globale, deriva dall'applicazione dei principi di base ad un porzione finita di volume del corpo. L'altra, in forma differenziale o di campo, porta ad equazioni (differenziali alle derivate parziali) risultanti dall'applicazione dei principi di base a elementi di volumi molto piccoli (infinitesimi).
La meccanica del continuo tratta quantità fisiche, di solidi e fluidi, che non dipendono dal [[sistema di coordinate]] in cui vengono osservate. Queste quantità sono pertanto rappresentate attraverso [[tensori]], cioè oggetti matematici indipendenti dal sistema di coordinate. Ai fini computazionali, questi tensori possono essere espressi in particolari sistemi di coordinate. ▼
▲La meccanica del continuo tratta quantità fisiche, di solidi e fluidi, che non dipendono dal [[sistema di coordinate]]
==Bibliografia==
*G. Lamé ''[http://books.google.com/books?id=af-dA-vWdqsC Leçons sur la théorie mathématique de l'élasticité des corps solides]'', Bachelier, 1852.
*A. Clebsch ''[http://books.google.com/books?id=DfJJAAAAMAAJ Theorie der Elasticität fester Körper],'' Teubner, 1862.
*W. J. Ibbetson ''[
*A. B. Basset ''Treatise on hydrodynamics, with numberous examples'' [
*H. Lamb [
*A. G. Webster [
*C. Truesdell, ''A First Course in Rational Continuum Mechanics'', Academic Press, New York, 1977. ISBN 0-12-701301-6
*G.T. Mase, G. E. Mase, ''Continuum Mechanics for Engineers'', 2nd e., CRC Press, New York, 1999. ISBN 0-8493-1855-6
*L. Ascione, A. Grimaldi, ''Elementi di Meccanica dei Continui'', Liguori Editore, Napoli, 1989. ISBN 88-207-1829-4
*V. Moretti, ''Introduzione alla meccanica dei continui'', dispense università di Trento
== Voci correlate ==
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* [[Meccanica dei
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* [[Legami costitutivi]]
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