Museo: differenze tra le versioni

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[[File:Uffizi Gallery, Florence.jpg|thumb|La [[Galleria degli Uffizi]] a [[Firenze]].]]
Il '''museo''' è una raccolta, pubblica o privata, di manufatti relativi a uno o più settori della [[cultura]] (tra cui in particolare, per tradizione, [[arte|l'arte),]] della [[scienza]] e della [[tecnica]]. L'[[International Council of Museums]] lo definisce «un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.»<ref>{{cita testo|url=http://www.icom-italia.org/definizione-di-museo-di-icom/|titolo=International Council of Museums}}</ref>.
 
I musei – gli edifici e le loro collezioni – fanno parte del patrimonio culturale materiale delle nazioni del mondo e sono luoghi di cultura insieme ad altre istituzioni culturali quali biblioteche, archivi, parchi e aree archeologiche e complessi monumentali. I musei, insieme ad [[Archivio|archivi]] e [[Biblioteca|biblioteche]], sono talvolta raggruppati e abbreviati con l'espressione MAB (musei, archivi, biblioteche); in inglese si usa l'espressione [[GLAM|GLAM (galleries, libraries, archives and museums)]] per fare riferimento in particolare il patrimonio digitale dei musei.
 
I musei nel mondo sono oltre 95.000 (a fronte di 22.000 nel 1975), aumentando in modo significativo in relazione al turismo culturale<ref>{{Cita web|url=https://en.unesco.org/themes/museums|titolo=Sito UNESCO sui musei|accesso=13 novembre 2022}}</ref>.
 
I musei sono attualmente confrontati con temi quali la provenienza delle loro collezioni, diritti di proprietà, identità culturale, sostenibilità e ruolo sociale<ref>{{Cita libro|nome=Bernice L.|cognome=Murphy|titolo=Museums, ethics and cultural heritage|url=https://www.worldcat.org/oclc/934100237|accesso=2022-11-13|data=2016|OCLC=934100237|ISBN=978-1-138-67632-9}}</ref>.
 
==Definizione di museo==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Verona, 1982) - BEIC 6337293.jpg|miniatura|Una visita al museo in una foto di [[Paolo Monti]]. [[Museo di Castelvecchio|Castelvecchio]], Verona. ]]
 
La definizione di museo è data nel 2022 dall'ICOM, l'[[International Council of Museums]] che è il network internazionale dei musei<ref>Definizione di museo di ICOM del 24 agosto 2022 nella versione originale "A museum is a not-for-profit, permanent institution in the service of society that researches, collects, conserves, interprets and exhibits tangible and intangible heritage. Open to the public, accessible and inclusive, museums foster diversity and sustainability. They operate and communicate ethically, professionally and with the participation of communities, offering varied experiences for education, enjoyment, reflection and knowledge sharing." su https://icom.museum/en/resources/standards-guidelines/museum-definition/.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.icom-italia.org/definizione-di-museo-di-icom/|titolo=Traduzione in italiano della definizione di museo di ICOM a cura di ICOM Italia|accesso=13 novembre 2022}}</ref>. La definizione dell'ICOM è adottata anche dall'[[UNESCO]].
 
{{Citazione|Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale.
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Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.}}
 
Si arriva a questa definizione dopo una lunga discussione con i musei e questa definizione soppianta quella del 2014<ref>Definizione ICOM del 2014 "Un'istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Aperto al pubblico compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto".</ref>, introducendo i temi di accessibilità e inclusione nei musei, diversità, [[sostenibilità]], [[codice etico]], coinvolgimento delle comunità, condivisione di conoscenze (correlato a tema dell'Open Access nei musei), luogo di riflessione e condivisionecaratterizzando dii conoscenzemusei come enti senza scopo e al servizio della società.
 
La definizione dell'International Council of Museums è stata accolta nel 2014 dalla normativa italiana che, nel quadro della nuova organizzazione dei [[Musei nazionali italiani|musei statali]], ha però aggiunto alla fine la seguente precisazione: «promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica».<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/03/10/15A01707/sg|titolo=Decreto ministeriale 23 dicembre 2014, Organizzazione e funzionamento dei musei statali|accesso=15 maggio 2020}}</ref>
 
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 ha ripreso a tale definizione, che all’art. 43 è così enunciata: «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica».<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/01/21/20G00006/sg|titolo=Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169|accesso=15 maggio 2020}}</ref>
 
A livello internazionale la discussione sul ruolo e la definizione del museo continua ininterrottamente eppure nella conferenza dell'[[International Council of Museums]] di Kyoto, organizzata nel settembre 2019, non si è giunti ad un accordo per una nuova definizione di museo.
 
== Etimologia ==
Il termine museo deriva dal [[lingua greca antica|greco antico]] ''mouseion'' (Μουσεῖον), «luogo sacro alle [[Muse (mitologia)|Muse]]», figlie di [[Zeus]] e protettrici delle arti e delle scienze, patronate da [[Apollo]] e dal latino ''Musēum''. Il termine viene usato per la prima volta per definire il Museo di Alessandria d'Egitto<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Museo.html|titolo=Museo|sito=Treccani, l'Enciclopedia italiana|lingua=it|accesso=15 maggio 2020}}</ref>.
 
== Origini e storia del museo ==
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La direzione del Museo era affidata ad un εлιστάτης: la stessa funzione era attribuita al cosiddetto ''scolarca'' del Peripato (il [[Liceo di Aristotele|Liceo]] fondato da [[Aristotele]]).
 
In [[età moderna]], il concetto di museo come oggi lo intendiamo noi venne sviluppato per la prima volta da [[Paolo Giovio]] nella sua [[Museo di Giovio a Borgovico|villa-museo a Como]], mentre per il primo vero museo aperto al pubblico bisognò aspettare il [[1734]], quando a [[Roma]], sotto il [[pontificato]] di [[Clemente XII]], si aprì la collezione dei [[Musei Capitolini]].
In tempi più recenti, a [[Roma]] sotto il [[pontificato]] di [[Clemente XII]] nel [[1734]] fu aperta la collezione dei [[Musei Capitolini]], il primo vero museo aperto al pubblico come oggi lo intendiamo noi.
 
== Aspetti normativi ==
In qualità di [[beni culturali]], i musei e le loro collezioni sono tutelati dalle normative nazionali e dagli accordi internazionali in materia di [[protezione dei beni culturali]].
Con riferimento all'[[Italia]] e limitatamente ad uno dei numerosi ambiti cui il museo può riferirsi, il riferimento normativo per i musei è costituito dal [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di Codice dei beni culturali e del paesaggio]]. In particolare l’art. 101, annovera il museo fra i «luoghi della cultura» e lo definisce come «struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio». È da notare che, nello stesso articolo 101, comma 1 del [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]], fra i luoghi della cultura sono elencati, oltre ai musei, anche le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale.<ref>https://www.gazzettaufficiale.it/anteprima/codici/beniCulturali.</ref>
 
* [[Convenzione dell'Aia (1954)|Convenzione dell'Aia del 1954]] sulla salvaguardia dei beni culturali in tempo di guerra.
Il [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]] distingue i musei, come tutti i luoghi della cultura, a seconda della loro natura pubblica o privata. In particolare, nell’art. 101 del [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]] si specifica che i musei, come tutti i luoghi della cultura, se appartengono a soggetti pubblici sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (comma 3), secondo le modalità stabilite dall’art. 102 del [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]]; mentre, le strutture espositive e di consultazione nonché i luoghi della cultura che appartengono a soggetti privati e sono aperti al pubblico «espletano un servizio privato di utilità sociale» (articolo 101, comma 4). In entrambi i casi, la disciplina giuridica di fruizione è regolata dagli articoli successivi del [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]].
* Convenzione di Parigi del 1970, per vietare e impedire l’importazione, l’esportazione e il trasferimento di proprietà illeciti di beni culturali.
* [[Convenzione di Faro]] del 2005.
Inoltre i musei sono oggetto di una serie di raccomandazioni e documenti redatti dall'UNESCO e dall'ICOM
* 1986 (2001 e 2004) Codice etico dell'ICOM per i musei
* 2015 Raccomandazione UNESCO dedicata alla protezione e promozione dei musei e delle collezioni, della loro diversità e del loro ruolo nella società
Negli Stati Uniti l'America Alliance of Museums (AAM) ha un ruolo centrale nell'accompagnare i musei statunitensi nella definizione di standard, pratiche professionali e questioni etiche.
 
=== Codice etico dell'ICOM per i musei ===
In anni recenti, l’elevato numero e la differente natura giuridica dei musei italiani ha reso necessaria l’attivazione di un sistema unitario di riferimento per la fruizione, accessibilità e gestione sostenibile del patrimonio culturale. Nasce così, con il {{cita testo|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-04-04&atto.codiceRedazionale=18A02353&elenco30giorni=true|titolo=decreto ministeriale 21 febbraio 2018, n. 113}}, il Sistema museale nazionale, con l’obiettivo di mettere in rete i musei e gli altri luoghi della cultura statali, di cui all’art. 101 del [[Codice dei beni culturali e del paesaggio|Codice]], nonché gli altri musei di appartenenza pubblica, i musei privati e altri luoghi della cultura pubblici o privati che, su base volontaria e secondo le modalità stabilite dal decreto, chiedano di essere accreditati.<ref>{{Cita web|url=http://musei.beniculturali.it/progetti/sistema-museale-nazionale|titolo=Sistema museale nazionale|sito=Direzione generale Musei|lingua=it|accesso=15 maggio 2020}}</ref>
Il Codice etico dell’ICOM per i musei è un documento approvato nel 1986, modificato nel 2001 e revisionato nel 2004. Il codice etico presenta uno standard minimo e richiede ai musei di rispettare otto principi chiave: i musei assicurano la conservazione, l’interpretazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’umanità; custodiscono le loro collezioni a beneficio della società e del suo sviluppo; custodiscono testimonianze primarie per creare e sviluppare la conoscenza; contribuiscono alla valorizzazione, alla conoscenza e alla gestione del patrimonio naturale e culturale; le risorse presenti nei musei forniscono opportunità ad altri istituti e servizi pubblici; operano in stretta collaborazione con le comunità da cui provengono le collezioni e con le comunità di riferimento; operano nella legalità; operano in modo professionale<ref>{{Cita pubblicazione|anno=2004|titolo=Codice etico dell’ICOM per i musei|lingua=Italiano|url=https://www.icom-italia.org/codice-etico-icom/}}</ref>.
 
== IlStudi ruolo sociale deisui musei ==
La [[museologia]] è la disciplina che studia i musei, il loro funzionamento e finalità. La disciplina si è sviluppata in particolare alla fine del Novecento con diversi approcci nazionali. Lo studio dei musei è diventato sempre più diffuso in considerazione anche alla crescita esponenziale del numero di musei nel mondo.
In anni recenti i musei sono diventati oggetto di una rinnovata considerazione e attenzione, anche mediatica, innescata dalla riorganizzazione dei [[Musei nazionali italiani|musei statali]].
 
I musei sono studiati e analizzati anche da storici dell'arte (studi sulle collezioni, sulla storia delle istituzioni d'arte e delle esposizioni), archeologi, economisti della cultura (impatto economico della cultura e impatto sullo sviluppo territoriale, marketing e fundraising), antropologi e sociologi dell'arte (dinamiche sociali dell'arte, ruolo dei musei, coinvolgimento delle comunità, mondo e sistema dell'arte, cultura materiale, ruolo delle collezioni, definizione di opera d'arte), studiosi di comunicazione, restauratori (conservazione preventiva, metodi di organizzazione dei depositi, manutenzione dei beni, restauro) e [[Museografia|museografi]] (costruzione, sistemazione e allestimento dei musei, catalogazione dei beni, impianti tecnici, organizzazione e gestione dei musei).
Questo interesse è stato accompagnato da un vivace dibattito pubblico, dalle riflessioni della letteratura accademica e delle principali associazioni del settore, a partire dall'[[International Council of Museums]], basate anche sugli spunti offerti dalla {{cita testo|url=http://musei.beniculturali.it/wp-content/uploads/2016/01/Convenzione-di-Faro.pdf|titolo=Convenzione di Faro}} in cui si riconosce «la necessità di mettere la persona e i valori umani al centro di un’idea ampliata e interdisciplinare di eredità culturale».
 
== Ruolo dei musei ==
La consapevolezza di una nuova centralità del patrimonio culturale e dell'accesso alla cultura quale diritto fondamentale ha determinato nuove politiche sociali per la promozione della cultura. In questo quadro, si inserisce anche il riconoscimento dei musei e dei luoghi della cultura come ''servizi pubblici essenziali''.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/11/18/15G00194/sg|titolo=Legge 12 novembre 2015, n. 18 di conversione del Decreto Legge 20 settembre 2015, n. 146 "Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione"|accesso=15 maggio 2020}}</ref>
I musei hanno ruoli diversi che sono valorizzati dalle organizzazioni internazionali, nazionali e tematiche che li sostengono.
 
Tra gli argomenti a sostegno dei musei<ref>{{Cita web|url=https://www.aam-us.org/wp-content/uploads/2022/02/Museum-Facts-2022-v2.pdf|titolo=Museum Facts: At A Glance. Museums Advocacy Day 2022|sito=American Alliance of Museums|data=2022|accesso=17 novembre 2022}}</ref> vi è il loro ruolo sociale (sono aperti a tutti, sono un riferimento per la comunità, sono accessibili online, coinvolgono volontari, offrono servizi sociali, sono collocati in luoghi diversi e anche fuori dai grandi centri urbani), di protezione e conservazione del patrimonio e delle specie, educativo (collaborano con le scuole, sono visitati da tantissimi studenti, contribuiscono alla formazione anche in sinergia con i programmi scolastici), economico (creano posti di lavoro e contribuiscono all'economia nazionale) e di benessere e salute pubblica (contribuiscono alla salute cognitiva<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jessica|cognome=Finlay|nome2=Wenshan|cognome2=Yu|nome3=Philippa|cognome3=Clarke|data=2021-01-01|titolo=Neighborhood cognitive amenities? A mixed-methods study of intellectually-stimulating places and cognitive function among older Americans|rivista=Wellbeing, Space and Society|volume=2|pp=100040|lingua=en|accesso=2022-11-17|doi=10.1016/j.wss.2021.100040|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666558121000130}}</ref>).
La risposta dei musei a queste sollecitazioni è stata una costante e vivace ricerca di rinnovamento, al fine di individuare buone pratiche rivolte, in estrema sintesi, a proporre un modello più attento alle persone e a cercare una «partecipazione culturale più ampia, non più confinata tra le fasce sociali con maggiore tasso di scolarità, maggiore reddito ed età avanzata (con marcata prevalenza femminile».<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Museo.html|titolo=Museo|sito=Treccani, l'Enciclopedia italiana|lingua=it|accesso=15 maggio 2020}}</ref>
 
=== Il ruolo sociale dei musei ===
In riscontro a queste politiche culturali si è notato che «la crescita del desiderio di conoscenza, non più confinata tra ristrette schiere di privilegiati, ha fatto sì che i visitatori, sempre più spesso, cerchino nei musei non solo la conoscenza del passato, ma la possibilità di intravedere scenari futuri aderenti alle proprie intime speranze di sviluppo umano».<ref name=":0" /> Nasce così un nuovo tipo di relazione del museo con i visitatori, basato sulla necessità di offrire a tutte le generazioni, ma soprattutto a quelle giovani e giovanissime, «effettive esperienze di conoscenza», che siano misurabili «molto meglio dalla conta delle relazioni e degli impatti sulla comunità che dalla sola conta degli ingressi».<ref name=":0" />
È stato fatto notare che nel terzo millennio, come già prefigurato da [[Paul Valéry|Paul Valery]],<ref>{{cita pubblicazione |nome=Paul |cognome=Valery |titolo=La conquête de l'ubiquité |rivista= Pièces sur l'art|editore= Gallimard|città=Paris |volume= |numero= |anno= 1934|mese= |pp= |id= |pmid= |url= |lingua=fr |accesso= |abstract= }}</ref> il « veloce sviluppo delle ''tecniche della [[L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica| riproducibilità]]'' ed il loro indiscriminato utilizzo hanno coinvolto anche il settore dei beni culturali e le istituzioni museali».<ref>{{cita pubblicazione |nome= Giuliana|cognome= Pascucci|titolo= Il museo reale e il museo elettronico|rivista=Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia |editore=Università di Macerata |città=Macerata |volume=XXXIII |numero= |anno=2000 |mese= |pp= 301 - 324 |lingua=it|}}</ref> Una considerazione fatta dagli studiosi è quella di valutare il monumento (da ''monere'' ricordare) quale tesoro, ovvero il museo: «È evidente che, se ci si riferisce al concetto di museo, la connessione ''monumento / documento'' ([[Jacques Le Goff|Le Goff]]) acquista il suo più pieno significato concettuale. (...) la conoscenza del sapere, nell'età (...) caratterizzata dalla cultura della complessità, dovrà essere gestita nella logica della globalità». Da qui deriva quel salto [[Epistemologia della complessità|epistemologico]] per cui a una concezione di raccolte museali guidata «da una logica classificatoria positivista e totalizzante» vada necessariamente affiancata una parte culturale, e viene citato il «progetto del ''Musée imaginaire'', il ''museo dei musei'' di [[André Malraux]]».<ref>{{cita pubblicazione |nome= Virgilio|cognome= Vercelloni|titolo=Museo e comunicazione culturale |rivista= |editore=Jaca Book |città= Milano|anno=1994 |lingua=it}}</ref>
 
Il pubblico dei musei è un tema centrale nella classificazione e valutazione delle istituzioni e nella ridefinizione del ruolo e delle attività museali nel tempo.
In questo campo, nuovo significato assumono nuove forme di comunicazione mediate anche dall'uso degli strumenti digitali, «indispensabili per stimolare il riconoscersi nel patrimonio culturale e per individuare nuove modalità di proporne la conoscenza sia alle nuove generazioni, sia a chi crede di cercare il diletto, considerando quanto sia oggigiorno estesa una domanda inespressa e talvolta inconsapevole di conoscenza, spesso mascherata da ricerca di svago».<ref name=":0" />
 
== Numero di musei al mondo ==
Per rispondere a tali bisogni per i musei italiani è stata recentemente redatto un {{cita testo|url=http://musei.beniculturali.it/wp-content/uploads/2019/08/Abstract-Piano-Triennale-per-la-Digitalizzazione-e-l’Innovazione-dei-Musei.pdf|titolo=Piano triennale}} per l'uso degli ambienti digitali che, nel 2020, ha trovato il suo banco di prova durante le restrizioni dell’emergenza [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|Covid-19]], quando un nuovo impegno attraverso le risorse digitali è stato chiesto ai musei per rispondere al bisogno culturale espresso dai fruitori del web.
UNESCO fornisce delle stime sul numero di musei nel mondo<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|anno=2021|titolo=UNESCO Report: Museums aroiund the world in the face of COVID-19. Annex 3: Number of Museums in the World|editore=UNESCO|p=|pp=53-68|url=https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000376729_eng}}</ref>.
 
{| class="wikitable"
Il museo, rappresenta un luogo globale, nel quale non solo è possibile osservare, visionare i suoi contenuti, di vario tipo, ma è anche possibile vivere delle vere e proprie esperienze. La maggior parte dei musei, offrono atelier, sale espositive, spazi laboratoriali, interattivi, rivolti a tutti i tipi di pubblico, possono essere una risorsa funzionale all’inclusione sociale.
|+Numero di musei nel mondo
Bruno Munari, contribuì alla diffusione della [[Educazione museale|didattica museale]], propose di allestire al museo di Brera “alcune salette come laboratori per i bambini, dove questi potessero andare al museo a giocare all’arte visiva”, questo artista, della seconda metà del Novecento, riteneva che i bambini “dovevano trovare i materiali da usare e assistenti esperti nella stimolazione della creatività infantile. I bambini potrebbero giocare con materiale strutturato, con colori in pasta, […] così che i bambini imparino giocando, che è il migliore dei modi”.<ref>Bruno Munari, Il Metodo</ref>
!Regione
Molti musei, ad oggi, si ispirano alla direzione indicata da Munari: ricercano, progettano, sperimentano tante possibilità di contatto col pubblico. Il museo è fonte di studio e di educazione.
!Stima 2021<ref name=":1" />
 
!Percentuale 2021<ref name=":1" />
Il museo ha assunto un ruolo educativo attivo, grazie a Munari, ad alcuni suoi precursori, sono luoghi di cultura attiva, in cui al visitatore, oltre che osservare, è richiesta una partecipazione dinamica. È nata la didattica museale, strumento efficace per l'apprendimento. In ambito strettamente pedagogico, i precursori di Munari sono state le sorelle Rosa e Carolina Agazzi e Giuseppina Pizzigoni esse hanno dato vita a dei piccoli musei didattici, negli spazi delle loro scuole. Le sorelle Rosa Agazzi (1866-1951) e Carolina (1870-1954) furono due innovatrici dell’educazione infantile, in riferimento al museo, diedero vita al “Il Museo delle Cianfrusaglie” ossia una raccolta di oggetti, che i bambini per qualche motivo avevano trovato interessanti; gli oggetti erano ordinati secondo alcuni criteri e ognuno di questi oggetti aveva una storia da raccontare e da condividere. Rosa Agazzi definì così il suo museo: “il mio museo non costa nulla, si potrebbe perfino chiamare museo dei poveri se non avesse il pregio di giovare quanto e più di quello dei ricchi: scatolette, bottoni, semi, noccioli, tubetti, fili, chiodi, fettuccine, figurine, boccette, tappi, […] marmo, legno, pelle, vetro.”<ref>R. Agazzi, Come intendo il museo didattico nell'educazione dell'infanzia e della fanciullezza, La Scuola, Brescia 1938, (ed. or. 1922), pp. 12-13.</ref> Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) era un insegnante, mise in atto un esperimento di riforma del metodo di insegnamento, secondo un proprio piano didattico. Ricevette l'approvazione ed il sostegno del ministro dell'istruzione Luigi Credaro, essa inaugurò “la Scuola Rinnovata Pizzigoni” alla Ghisolfa, un sobborgo a nord-ovest di Milano. La Pizzigoni, ha teorizzato la formazione e la costituzione di un museo scolastico, per ogni singola classe, esso si doveva arricchire anno dopo anno, consentiva lavori di riflessione pratici e teorici: per esempio, in classe terza, la raccolta degli oggetti (già avviata in prima e in seconda) proseguiva iniziando la classificazione: in animali, vegetali, minerali ecc. Si tratta di proposte didattiche ed educative, nate nei primi decenni del ‘900 e tuttora molto attuali.
|-
 
|Europa occidentale e altri
Nel tempo e nel contesto globale, si sono create delle vere e proprie sinergie tra musei e scuole, è consuetudine che le scuole e i musei collaborino. Queste due realtà, possono farsi forza a vicenda, l’una concorre alla buona riuscita dell’altra. A scuola, nella programmazione, vengono create delle unità didattiche da realizzare proprio in sincrono con i musei, nell’aula scolastica si cura l'aspetto più teorico e poi al museo si integra con attività puramente fisiche: si osserva, si toccare con mano. Il museo garantisce l’aspetto interattivo che spesso a scuola manca. Inoltre con la didattica museale si gioca, soprattutto, in funzione dell’educazione visiva, dell’intelligenza fotografica.
|30.628
È importante recarsi al museo consapevoli di ciò che si andrà a vedere, è necessario essere curiosi ed è doveroso adattarsi ad un tipo di insegnamento plurimo: il fruitore deve assumere una partecipazione attiva.
|29,5%
Il museo (in riferimento alla didattica) svolge un ruolo sociale, collabora all’educazione e alla formazione di teste ben pensanti, collabora con la scuola per il bene sociale, in funzione di una convivenza sociale civile. L'innovativa fruizione museale è possibile soprattutto grazie allo sviluppo della tecnologia; è necessario l'utilizzo di strumenti tecnologici per realizzare questi musei attivi, all’avanguardia, accessibili a ciascuno, anche a chi non si può recare fisicamente, tramite il web.
|-
Il patrimonio comprende sia gli spazi fisici che quelli digitali, il fruitore può esplorare tramite la tecnologia, vi sono musei che esistono solo nel web, oppure musei fisici visitabili per intero tramite web, e ancora musei fisici, che hanno estensioni, sul web, per approfondire determinate opere, si parla di musei digitali, un esempio chiave in Italia è il MODE, nato nell’università di Bologna, prevede sale di formazione, di documentazione, atelier virtuali.
|Europa Orientale
|11.366
|11%
|-
|America latina e Caraibi
|8.716
|8,4%
|-
|Asia e Pacifico
|18.180
|17,5%
|-
|Africa
|868
|0,8%
|-
|Stati arabi
|757
|0,7%
|-
|Santa sede
|19
|0,02%
|-
|Totale osservatori permanenti
|19
|0,02%
|-
|Israele
|226
|0,2%
|-
|Stati Uniti d'America
|33.092
|31,9%
|-
|Totale non membri
|33.308
|32,1%
|-
|'''Totale'''
|'''103.842'''
|'''100%'''
|}
{| class="wikitable"
|+Numero di musei per nazione nel 2021<ref name=":1" />
!Numero di musei
!Numero di nazioni
!Nazioni
|-
|> 5.000 musei
|5
|Cina, Germania, Giappone, Russia, Stati Uniti d'America
|-
|2.001-5.000
|5
|Brasile, Canada, Francia, [[Musei italiani|Italia]], Gran Bretagna
|-
|1.001-2000
|8
|Argentina, Messico, Polonia, Repubblica di Corea, Spagna, Svezia, Svizzera, Thailandia
|-
|501-1.000
|10
|Australia, Austria, Belgio, Georgia, Iran, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Ucraina, Ungheria
|-
|201-500
|23
|Arabia Saudita, Azerbaigian, Bulgaria, Cechia, Cile, Colombia, Cuba, Danimarca, Finlandia, Georgia, Grecia, India, Irlanda, Israele, Kazakistan, Malesia, Mongolia, Nuova Zelanda, Perù, Romania, Slovacchia, Sud Africa, Uruguay
|-
|101-200
|17
|Armenia, Bolivia, Cipro, Croazia, Ecuador, Estonia, Etiopia, Filippine, Indonesia, Lettonia, Lituania, Myanmar, Moldavia, Paraguay, Serbia, Uzbekistan, Vietnam
|-
|51-100
|10
|Albania, Cambogia, Camerun, Egitto, Kirghizistan, Singapore, Slovenia, Tagikistan, Tunisia, Venezuela
|-
|26-50
|20
|Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Burkina Faso, Capo Verde, Costa Rica, Giordania, Islanda, Libia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Marocco, Namibia, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Palestina, Siria, Sri Lanka
|-
|11-25
|29
|Andorra, Angola, Bangladesh, Bielorussia, Corea del Nord, Costa d'Avorio, Repubblica Centrafricana, Repubblica Dominicana, El Salvador, Emirati Arabi Uniti, Giamaica, Guatemala, Honduras, Iraq, Kenya, Laos, Libano, Madagascar, Mali, Montenegro, Mozambico, Oman, Panama, San Marino, Senegal, Sudan, Togo, Turkmenistan, Zimbabwe
|-
|1-10
|60
|Afghanistan, Antigua e Barbuda, Bahamas, Bahrain, Barbados, Belize, Benin, Bhutan, Botswana, Brunei, Burundi, Ciad, Comore, Congo, Isole Cook, Repubblica Democratica del Congo, Guinea, Guinea Equatoriale, Guinea-Bissau, Eritrea, Eswatini, Figi, Gabon, Gambia, Ghana, Grenada, Guyana, Haiti, Kuwait, Lesotho, Liberia, Malawi, Maldive, Isole Marshall, Mauritania, Mauritius, Monaco, Niger, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Qatar, Ruanda, Santa Lucia, Samoa, Sao Tome e Principe, Seychelles, Sierra Leone, Isole Salomone, Somalia, Suriname, Tanzania, Timor Est, Tonga, Trinidad e Tobago, Uganda, Vanuatu, Yemen, Zambia
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|Nessun museo
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|Gibuti, Dominica, Kiribati, Micronesia, Nauru, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Sud Sudan, Tuvalu
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== Tipi di musei ==
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=== Musei d'arte ===
[[File:MoMa NY USA 1.jpg|thumb|[[Museum of Modern Art]] di [[New York]]]]
 
[[File:Monacomuseum.JPG|thumb|[[Museo Oceanografico di Monaco]]]]
{{Vedi anche|Galleria d'arte|pinacoteca|gipsoteca}}
Un ''museo d'arte'', o anche ''galleria d'arte'', è una struttura che spazia dalla [[pittura]] alla [[scultura]], dalla [[fotografia]] alla [[videoarte]], dalle [[Installazione (arte)|installazioni artistiche]] ad elementi di [[Disegno industriale|design]] ([[arredamento]], [[abbigliamento]]), una galleria d'arte può presentare opere di un singolo [[artista]] oppure di vari autori. Le opere d'arte ivi esposte possono essere frutto di: acquisti, prestito per esposizione, donazioni.
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=== Museo etnografico ===
I ''musei etnografici'' raccolgono manufatti risalenti a civiltà primitive o antiche, o oggetti relativi alle arti e alle tradizioni popolari<ref>{{cita web|url=https://dizionario.internazionale.it/parola/museo-etnografico|titolo=Museo etnografico > significato - Dizionario italiano De Mauro|21 dicembre 2020}}</ref>. I musei della civiltà contadina sono spesso anche musei etnografici. Esempi di musei etnografici sono il [[Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari]] a Roma, il [[Museo etnografico (Budapest)|Museo etnografico di Budapest]], il [[Museo folkloristicofolcloristico nazionale della Corea]].
 
=== Museo biografico ===
{{Vedi anche|Museo biografico}}
I ''musei biografici'' sono dedicati all'esposizione di oggetti relativi alla vita di una singola persona o di un gruppo di persone. In alcuni casi espongono anche oggetti appartenenti a collezioni del soggetto o relativi alla sua attività. In alcuni casi sono situati in luoghi associati alla vita del soggetto, come la casa natale.
 
=== Museo marittimo o oceanografico ===
[[File:Monacomuseum.JPG|thumb|[[Museo Oceanografico di Monaco]]]]
I ''musei marittimi'' sono specializzati nella visualizzazione di oggetti relativi a [[nave|navi]] e viaggi su [[mare|mari]], [[lago|laghi]] o [[fiume|fiumi]]. Essi possono includere una nave storica (o una replica), diventando così una nave-museo.
 
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[[File:Ingresso museo di Volandia.jpg|miniatura|Ingresso del [[Volandia|Parco e Museo del Volo di Volandia]]]]
 
=== Musei scientifici ===
I ''Musei scientifici'' o ''tecnologici'' si basano sui successi scientifici, per spiegare le invenzioni usano una combinazione di manifestazioni, programmi interattivi che possono essere utilizzati da tutti. Alcuni musei hanno temi come: [[computer]], [[aviazione]], [[ferrovie]], [[fisica]], [[astronomia]] o [[animali|regno animale]].
 
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Il ''giardino zoologico'' o ''parco zoologico'', più comunemente chiamato ''zoo'', è il luogo dove vengono esposti al pubblico [[animali]]. Essi possono essere locali o esotici. Generalmente considerati importanti luoghi ricreativi, specialmente per le famiglie, i maggiori giardini zoologici svolgono un'importante funzione nel campo dell'educazione naturalistica ed ambientale, nella ricerca scientifica e nella conservazione della biodiversità.
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}''Orto botanico'', o ''giardino botanico'', è un ambiente naturale ricreato artificialmente che raccoglie una grande varietà di [[plantae|piante]] categorizzate per scopi scientifici e per l'educazione dei visitatori. Spesso associato ad esso vi sono una [[biblioteca]] ed un [[erbario]] per lo studio e la catalogazione delle specie.
 
=== Case museo ===
{{vedi anche|Casa museo}}
La ''Casa museo'' è un'abitazione trasformata in museo, dove gli arredi, i cimeli e gli oggetti di uso personale e quotidiano fanno parte del percorso espositivo, oltre ad eventuali opere di altro genere (quadri,come sculture, collezioni e collezioni)quadri.
 
=== Musei della moda ===
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|museimuseo}}
*{{cita web|url=https://www.beniculturalionline.it/locationlist.php?t=Museo|titolo=MAPPA dei MUSEI su beniculturalionline.it "Promozione e Valorizzazione dei Musei e dei Beni Culturali - Piattaforma sociale di libero accesso con Mappa di Ricerca di Luoghi ed Eventi in ambito Nazionale"}}
* {{cita web | autore1 = D. Bearman | autore2 = John Perkins | url = http://cool.conservation-us.org/byorg/cimi/cimifram.html | titolo = Standards Framework for the Computer Interchange of Museum Information | sito = Museum Computer Network | data = 1º maggio 1993 | edizione = prima | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170808033853/http://cool.conservation-us.org/byorg/cimi/cimifram.html | urlmorto = no}} ([[modello dei dati]] xml e ''framework'' metodologico standard, a [[open source|sorgente aperto]] e nel [[pubblico dominio]], per lo scambio di dati e opere fra istituzioni culturali)