Regia cinematografica: differenze tra le versioni
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La '''regia [[cinema]]tografica''' è il lavoro mediante il quale dalla [[sceneggiatura]] si passa al [[film]], ossia "dalla carta allo schermo". Ha a che vedere con le scelte artistico-visive della narrazione filmica, l'organizzazione e la durata delle [[inquadratura|inquadrature]], e inoltre, in caso di film di finzione, guida l'interpretazione degli [[attore|attori]].▼
[[File:Senso set 1.jpg|thumb|Il regista [[Luchino Visconti]] sul set di ''[[Senso (film)|Senso]]'']]
La '''regia cinematografica''' è la direzione del [[film]], intesa sia dal punto di vista tecnico sia da quello artistico. La similitudine più immediata, ma parziale, è quella con la [[regia teatrale]]. Alla regia spetta la concettualizzazione e la definizione delle modalità narrative, espressive, estetiche, tecniche e realizzative del film. Il regista quindi è l'autore che dirige l'apparato realizzativo di un film, o di un prodotto audiovisivo in genere, coordinando il proprio lavoro con quello degli altri coautori e collaboratori ([[Sceneggiatura|sceneggiatore]], [[direttore della fotografia]], [[Montaggio cinematografico|montatore]], [[Scenografia|scenografo]]...). È al regista che viene riconosciuto il ruolo di autore del film nel suo complesso.
Il ruolo del regista varia nel [[cinema]] europeo e in quello statunitense. Mentre l'industria hollywoodiana tende a circoscrivere la regia soprattutto alla ''messa in scena'' del film, quindi al lavoro sul set con gli attori e con i tecnici, il cinema europeo e sovietico incarna nel regista l'autore ed il facitore del film, con maggior risalto all'aspetto artistico. Fatta questa premessa, comunque il lavoro del regista non inizia mai con le riprese ma prevede una lunga preparazione, spesso già in fase di scrittura della sceneggiatura, continuando attraverso la direzione degli attori e la direzione delle riprese, e poi fino al montaggio.
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== La pre-produzione ==
Quella che è inizialmente solo un'idea di trama nella mente di una persona (o, per [[Adattamento cinematografico|adattamento]], proviene da un'altra opera), può essere sviluppata, dalla persona stessa o da un gruppo di colleghi, in [[Soggetto (cinema)|soggetto]], oppure, più dettagliatamente, in [[sceneggiatura]]; quest'ultima è, in un certo senso, una specie di [[romanzo]]
[[Immagine:regia.png|thumb|Lavorazione di un film|550px]]
In questo senso, la prima fase della regia riguarda la scelta della [[Troupe cinematografica|troupe]] e del [[Casting (cinema)|casting]] adatti e disponibili secondo il calendario di riprese a lavorare, quindi secondo il piano di lavorazione, la serie di scene secondo l'ordine di ripresa (che non coincide
== La realizzazione del film ==
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== Sul set ==
Normalmente, vi sono diverse prove di [[Arte drammatica|recitazione]] per gli attori, precedenti o già sul set, dalla lettura a tavolino all'uso di [[Controfigura|controfigure]] e [[Stuntman|cascatori]] secondo i diversi stili di regia che vanno da un'interpretazione rigorosa della sceneggiatura all'[[Improvvisazione teatrale|improvvisazione]], ovvero dal ripetere senza varianti le [[Battuta (spettacolo)|battute]] previste al recitare a [[canovaccio]]. Allo stesso tempo il regista, in consultazione con il [[direttore della fotografia]], decide l'angolazione e la [[lunghezza focale]] da cui riprendere, guardando nella [[Macchina da presa|cinepresa]] (o nella [[telecamera]]) o utilizzando un [[Mirino (fotografia)|mirino]] esterno. Lo stesso avviene con il piazzamento dei [[microfono|microfoni]] per la registrazione del [[Sonoro cinematografico|sonoro]]. Stabiliti i piani di [[Fuoco (ottica)|messa a fuoco]] e la [[profondità di campo]] necessaria al movimento dell'attore (o al contrario, secondo la preferenza del regista, aggiustato il movimento dell'attore a quello della [[macchina da presa]]), il regista dà l'ordine di far partire la scena dicendo tradizionalmente la sequenza di comandi: "silenzio" (al quale segue un cicalino e l'illuminazione di una lampada di servizio per far tacere tutti i rumori e impedire l'accesso al luogo di ripresa), "motore" (al quale segue l'avvio delle macchine di ripresa visive e sonore, confermato dagli addetti con la risposta "partito"), "ciak" (al quale segue l'uso del [[ciak]] atto a numerare le inquadrature e sincronizzarle con il sonoro) e "azione" (che fa partire effettivamente la scena con i movimenti degli attori e degli oggetti e della macchina da presa). Finita (o interrotta per qualche errore o incidente) la ripresa il regista dà lo "stop".
Anche se per molti anni si è girato al buio, rimandando alla visione dei giornalieri la sera in sala di proiezione, la decisione finale su quale sia la migliore ripresa delle varie ripetizioni, oggi è più solito controllare con [[Monitor (
== La post-produzione ==
Successivamente, è sempre la regia a stabilire la [[colonna sonora]] che sottolinea le scene allo scopo di enfatizzare uno stato d'animo, evidenziare una situazione, sottolineare un particolare, e
Così, se in un romanzo, per dare l'idea di ''caldo soffocante'', è sufficiente dire "faceva un caldo soffocante", in un film il regista dovrà servirsi di artifici vari per comunicare questa idea allo spettatore: potrà fare un'inquadratura ponendo la
Una volta terminato di ''girare'' le scene secondo le istruzioni del regista, si ottiene appunto il ''girato'', ossia l'insieme di tutte le scene girate durante la produzione del film; sarà poi il regista stesso, in accordo con il montatore del film, a decidere se eliminare qualche scena dal [[montaggio]] finale, al quale però potrà anche eventualmente contribuire il [[Produttore cinematografico|produttore]] (che è colui che ha finanziato il film) allo scopo di rispettare i limiti prefissati di durata del film, le richieste della [[censura]], l'efficacia narrativa e
==Voci correlate==
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