Rivoluzione francese: differenze tra le versioni

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=== La caduta di Robespierre e la fine del Terrore ===
{{vedi anche|Colpo di Stato del 9 termidoro|Convenzione termidoriana|Terrore bianco}}
Con l'eliminazione di tutti i suoi grandi oppositori Robespierre restò il solo dominatore della Francia. La dura politica di epurazione di ogni nemico della rivoluzione proseguì e il Tribunale rivoluzionario perse anche l'ultima parvenza di regolarità, concedendo ai giudici la condanna degli imputati sulla base di semplici prove morali. Infatti, venne emanata la ''[[legge del 22 pratile anno II]]'' (10 giugno 1794), chiamata ''Loi de Prairial'' (''legge del [[pratile]]'') la quale, privando gli accusati del diritto di difesa e di ricorso in appello, accentuava il ruolo del [[Tribunale rivoluzionario]] e inaspriva il [[Regime del Terrore|Terrore giacobino]]<ref>{{Cita|Mathiez-Lefebvre|Vol. II, pp. 119-121}}.</ref>. Durante questo periodo, noto come "Grande Terrore", a Parigi persero la vita circa 1.400 persone in meno di due mesi; tra di essi [[Antoine-Laurent de Lavoisier]] e [[André Chénier]]<ref>{{Cita|Mathiez-Lefebvre|Vol. II, p. 127}}.</ref>. Venuto meno il pericolo di un'invasione straniera, le misure eccezionali emanate durante il Terrore cominciarono a sembrare eccessive e conseguentemente all'esecuzione di Danton, una delle figure più popolari, molti cominciarono a sentirsi possibili vittime e dunque il Terrore cominciò a perdere il sostegno popolare e dunque la sua ragion d'essere.