San Servolo: differenze tra le versioni
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{{nd|il castello di [[Capodistria]]|Castello di San Servolo}}
{{nd|il villaggio della [[Slovenia]]|San Servolo (Capodistria)}}
{{Isola
|Nome = San Servolo
|Immagine = San Servolo (Venice) from the air.jpg
|Didascalia = Vista aerea dell'isola
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}}
[[File:Isola di san servolo.jpg|thumb| L'isola vista dalla [[
[[File:SanServolo.jpg|thumb|upright=2.7| L'isola vista dalla [[Laguna di Venezia]]]]
'''San Servolo''' è un'isola della [[Laguna Veneta]].
È una delle isole più vicine al centro storico di [[Venezia]]. Collocata alla confluenza del canale Lazzaretto nel canale di San Nicolò, si trova poco più a sud di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] e a ovest del [[Lido di Venezia|Lido]].
==
=== Origini ===
La prima notizia certa sull'isola di San Servolo è dell'[[819]], quando già il suo monastero era in piena attività. Sul periodo precedente, mancano notizie certe<ref>{{Cita|Vanzan Marchini|p. 16}}.</ref>.
Secondo alcuni, prima della fondazione del monastero di San Servolo esisteva sull'isola una cappella intitolata a San Cristoforo. Questa notizia non sembra veritiera: infatti il primo a riportarla è [[Ermolao Paoletti]] in epoca molto tarda ([[1839]])<ref name=vanzan13>{{Cita|Vanzan Marchini|p. 13}}.</ref>.
Di sicuro infondate sono le tradizioni che collocano l'arrivo dei [[Benedettini]] verso la fine del [[VII secolo]], in fuga dai [[Franchi]] che avevano distrutto il loro monastero di Santo Stefano di [[Altino (città romana)|Altino]]. I Franchi, infatti, scesero in Italia solo un secolo più tardi; inoltre il monastero di Santo Stefano risultava in piena attività ancora nel [[IX secolo]]<ref name=vanzan13/>.
Dal [[1647]] l'isola fu utilizzata dalle suore Benedettine, Domenicane, Francescane provenienti dall'isola di [[Creta]] dopo la conquista turca dell'isola e ci rimasero fino al [[1716]] quando il convento fu chiuso per la loro estinzione.▼
Per [[Vincenzo Coronelli]], il monastero di San Servolo fu edificato su iniziativa delle famiglie dal Fianco e Galbaio, quest'ultima nota nel [[VIII secolo]] per aver dato i dogi [[Maurizio Galbaio]] e [[Giovanni Galbaio]]. Per [[Luigi Lanfranchi]] si spiega così l'inconsueta dedica a san Servolo (o Servilio) di [[Trieste]], in quanto i Galbaio sarebbero stati originari di [[Capodistria]]<ref>{{Cita|Vanzan Marchini|pp. 13-16}}.</ref>, dove dimora l'antico [[castello di San Servolo]] appunto.
==Ospedale==▼
Dal [[1715]] l'isola fu adibita ad ospedale militare e nel [[1725]] fu ricoverato il primo malato di mente.▼
Quel che è certo, è che San Servolo è uno degli insediamenti monastici più antichi della laguna, sorto forse poco dopo quello del monastero della Santissima Trinità e San Michele di [[Brondolo]] ([[724]]). A differenza di altri cenobi, tuttavia, fu costruito in una zona periferica, che tuttavia assunse grande importanza strategica quando la capitale del [[Ducato di Venezia]] fu spostata da [[Heraclia|Cittanova]] a [[Malamocco]]<ref>{{Cita|Vanzan Marchini|pp. 16-20}}.</ref>.
Il governo di Napoleone dispose, nel [[1797]], che i pazzi di ogni censo venissero ricoverati a San Servolo che divenne così manicomio ed ospedale militare a gestione laica.▼
Nel [[1798]] il governo Austriaco riassegnò l'ospedale all'[[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio]] dichiarandolo manicomio centrale del [[Veneto]], della [[Dalmazia]] e del [[Tirolo]] sia per le donne che per i maschi.▼
Dal [[1805]] al [[1814]] i [[francia|francesi]] ricovereranno a San Servolo anche i soldati dell'Impero napoleonico.▼
=== Fondazione di Sant'Ilario ===
==Manicomio==▼
Nell'[[819]] il doge [[Agnello Partecipazio]] e il co-reggente [[Giustiniano Partecipazio]], suo figlio, donarono ai monaci di San Servolo una nuova sede presso la cappella di Sant'Ilario. Il monastero, allora, godeva di grande prestigio: rivestiva il ruolo di abate [[Giovanni V (patriarca di Grado)|Giovanni]] che, negli anni precedenti, era stato [[patriarca di Grado]], giocando un ruolo da protagonista negli eventi politici che avevano investito il Ducato. È evidente che l'isola è ormai divenuta uno spazio inadeguato ad ospitare un'istituzione di tale importanza.
È questo l'atto di fondazione dell'[[abbazia di Sant'Ilario]], ma non la fine di San Servolo. Consci della sua fortunata posizione lungo la principale via d'acqua che immette a [[Rialto (Venezia)|Rialto]], i dogi impegnarono l'abate a preservare il vecchio monastero, mantenendovi una comunità di religiosi che vi celebrassero i riti<ref>{{Cita|Vanzan Marchini|pp. 23-26}}.</ref>.
==
Il ritorno alla vita monastica avvenne nel [[1109]] con l'arrivo delle monache [[benedettine]], che vi rimasero fino al [[XVII secolo]]. A causa del degrado degli immobili e dell'insalubrità dell'isola, nel [[1615]] le monache furono trasferite a Venezia città e i locali furono utilizzati come deposito di grano e, nel [[1630]], come ricovero per gli appestati.
Dagli anni novanta del [[XX secolo]] la [[Provincia di Venezia]], oggi Città metropolitana di Venezia, proprietaria dell'isola, ha avviato il recupero edilizio avviando un centro di promozione multiculturale.▼
Dal 2004 la Provincia di Venezia ha istituito la Società San Servolo Servizi - oggi denominata San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia - alla quale ha dato il compito di salvaguardare, gestire e valorizzare l'isola di San Servolo. L'Isola è sede anche della Fondazione Franca e Franco Basaglia, della [[Venice International University]], del Centro di Formazione in [[Europrogettazione]] AICCRE, nonché residenza per studenti di dottorato o in progetti di scambio internazionale.▼
▲Dal [[1647]] l'isola fu utilizzata dalle
▲=== Ospedale ===
▲Dal [[1715]] l'isola fu adibita ad ospedale militare e nel [[1725]] vi fu ricoverato il primo malato di mente.
▲Il governo di [[Napoleone]] dispose, nel [[1797]], che i pazzi di ogni censo venissero ricoverati a San Servolo, che divenne così manicomio ed ospedale militare a gestione laica.
▲Nel [[1798]] il [[Impero d'Austria|governo Austriaco]] riassegnò l'ospedale all'[[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio]], dichiarandolo manicomio centrale del [[Veneto]], della [[Dalmazia]] e del [[Tirolo]]
▲Dal [[1805]] al [[1814]] i [[francia|francesi]] ricovereranno a San Servolo anche i soldati dell'Impero napoleonico.
▲=== Manicomio ===
[[File:Stolperstein für 6 deportierte Patienten.jpg|thumb|[[Pietre d'inciampo a Venezia|Pietra d'inciampo]] a San Servolo]]
Dopo l'unificazione al [[Regno d'Italia]] ([[1866]]), la [[provincia di Venezia]] fu incaricata della gestione dell'istituto manicomiale, che ne seguì le varie trasformazioni istituzionali. Nel [[1932]] i Manicomi Centrali veneti di San Servolo e [[San Clemente (isola)|San Clemente]] furono denominati Ospedali Psichiatrici. Nell'ottobre del 1944 sei pazienti ebrei furono arrestati, deportati e assassinati dal [[regime nazista]]. A San Clemente, Benito Mussolini fece rinchiudere la prima moglie [[Ida Dalser]], madre di suo figlio Benito Albino (conosciuta negli anni in cui era un giovane socialista, e che una volta arrivato al potere disconobbe, perseguitandola anche al fine di poter sposare Rachele Guidi). Nel [[1978]] venne approvata la legge 180/1978, meglio nota come legge Basaglia (dal nome dello psichiatra e neurologo veneziano prof. [[Franco Basaglia]]), che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici; il 13 agosto 1978 l'ospedale effettivamente venne chiuso.
=== I nostri giorni ===
▲Dagli anni
▲Dal 2004 la Provincia di Venezia ha istituito la Società San Servolo Servizi - oggi denominata San Servolo
Dal [[2008]] l'isola accoglie anche la succursale dell'[[Accademia di Belle Arti di Venezia]] e dal [[2012]] è sede del [[Collegio Internazionale Ca' Foscari]].
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L'isola è servito della linea di navigazione 20 ([[Piazza San Marco|S.Zaccaria]]-San Servolo-[[San Lazzaro degli Armeni]], gestita da [[Actv]]).
* Guido Lorenzetti, ''[[Venezia e il suo estuario]]'', Edizioni LINT Trieste, 1974▼
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
▲* Guido Lorenzetti, ''[[Venezia e il suo estuario]]'',
* {{cita libro | nome= Nelli-Elena | cognome= Vanzan Marchini | titolo= San Servolo e Venezia. Un'isola e la sua storia | anno= 2004 | editore= Cierre | città= Sommacampagna | ISBN= 978-88-831-4235-2 | cid= Vanzan Marchini }}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | url = http://www.fondazionesanservolo.it/html/home.asp | titolo = Sito della Fondazione San Servolo | accesso = 26 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070808164225/http://www.fondazionesanservolo.it/html/home.asp | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.unive.it/collegiointernazionale/|Sito del Collegio Internazionale Ca' Foscari}}
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{{Portale|isole|Venezia}}
[[Categoria:Isole della Laguna Veneta]]
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