Pasifae (astronomia)

satellite naturale di Giove

Pasifae è un satellite irregolare retrogrado del pianeta Giove appartenente al gruppo di Pasifae. Venne scoperto il 27 gennaio 1908 dall'astronomo britannico Philibert Jacques Melotte.

Pasifae
(Giove VIII)
Pasifae ripresa dall'Observatoire de Haute-Provence il 20 agosto 1998.
Satellite diGiove
Scoperta27 gennaio 1908
ScopritoriPhilibert Jacques Melotte
Parametri orbitali
(all'epoca J2000)
Semiasse maggiore23 624 000 km
0,1579 UA
Perigiovio16.980.250 km[1]
Apogiovio31.209.300 km[1]
Periodo orbitale743,63 giorni
Inclinazione
sull'eclittica
151,431°
Eccentricità0,2953[1]
Dati fisici
Diametro medio60 km
Volume2,6 × 103
Massa
3,0 × 1017 kg
Pressione atm.nulla
Albedo0,04[2][3]
Dati osservativi
Magnitudine app.17

Scoperta e denominazione

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Il satellite fu individuato per la prima volta il 28 febbraio 1908 dall'astronomo britannico Philibert Jacques Melotte[4][5] su alcune lastre prese presso il Royal Greenwich Observatory. L'analisi di lastre precedenti fece emergere la sua presenza già il 27 gennaio. Ricevette inizialmente la designazione provvisoria 1908 CJ in quanto non fu subito possibile accertare se si trattasse di un satellite gioviano oppure di un asteroide. Il riconoscimento infatti avvenne solo il 10 aprile[6] e venne identificato come Giove VIII.

Il 7 ottobre 1975[7] ricevette il suo nome attuale di Pasifae (dal greco Πασιφάη), dal nome della moglie di Minosse, mitico Re di Creta, e madre del Minotauro secondo la mitologia greca. Tra il 1955 e il 1975 venne a volte anche indicato con il nome di Poseidone.[8]

Pasifae orbita attorno a Giove con un'elevata eccentricità (0,4090) e inclinazione orbitale retrograda (151,431°). Dà il suo nome al gruppo di Pasifae, un gruppo di satelliti irregolari retrogradi che orbitano attorno al pianeta con una distanza compresa tra i 22,8 e i 24,1 milioni di chilometri e con un'inclinazione compresa tra i 144,5° e i 158,3°.[9] I dati sono riferiti al gennaio 2000 e mutano in funzione delle perturbazioni solari e planetarie.[1]

Pasifae è in risonanza orbitale con Giove e lega la longitudine del suo perigiovio con quella del perielio del pianeta.[10]

Caratteristiche fisiche

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Con un diametro stimato in 58 km, Pasifae è il più grande dei retrogradi e in assoluto il terzo satellite irregolare di Giove dopo Himalia e Elara.

La mancanza di emissioni infrarosse nello spettro elettromagnetico fa propendere per un'origine asteroidale del satellite. Si ritiene infatti che si tratti del frammento di un asteroide catturato dal pianeta assieme ad altri satelliti del gruppo di Parsifae.[11][12]

Nello spettro visibile il satellite appare di colore grigio con indice di colore (B-V=0,74, R-V=0,38) simile agli asteroidi di tipo C.[13]

  1. ^ a b c d R. A. Jacobson, The Orbits of the Outer Jovian Satellites, in Astronomical Journal, vol. 120, n. 5, 2000, pp. 2679–2686, Bibcode:2000AJ....120.2679J, DOI:10.1086/316817. URL consultato il 6 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2019).
  2. ^ Rettig, Terrence W.; Walsh, Kevin; Consolmagno, Guy J., Implied Evolutionary Differences of the Jovian Irregular Satellites from a BVR Color Survey, in Icarus, vol. 154, n. 2, 12/2001, pp. 313-320, Bibcode:2001Icar..154..313R, DOI:10.1006/icar.2001.6715.
  3. ^ Planetary Satellite Physical Parameters - Jovian System, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory. URL consultato il 26 novembre 2007.
  4. ^ P. J. Melotte, Note on the Newly Discovered Eighth Satellite of Jupiter, Photographed at the Royal Observatory, Greenwich, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 68, n. 6, 1908, pp. 456–457, Bibcode:1908MNRAS..68..456..
  5. ^ C. D. Perrine, Recent Observations of the Moving Object Near Jupiter, Discovered at Greenwich by Mr. J. Melotte, in Harvard College Observatory Bulletin, vol. 20, giugno 1908, pp. 184–185, Bibcode:1908PASP...20..184M, DOI:10.1086/121815.
  6. ^ P. H. Cowell, Note on the Discovery of a Moving Object Near Jupiter, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 68, 1908, p. 373, Bibcode:1908MNRAS..68..373..
  7. ^ IAUC 2846: Satellites of Jupiter 1974 October 7 (naming the moon)
  8. ^ Cecilia Payne-Gaposchkin, Katherine Haramundanis, Introduction to Astronomy, Englewood Cliffs, N.J., Prentice-Hall, 1970, ISBN 0-13-478107-4.
  9. ^ Sheppard, S. S.; Jewitt, D. C.; and Porco, C. C.; Jupiter's Outer Satellites and Trojans Archiviato il 14 giugno 2007 in Internet Archive., in Jupiter: The Planet, Satellites and Magnetosphere, edited by Fran Bagenal, Timothy E. Dowling, and William B. McKinnon, Cambridge Planetary Science, Vol. 1, Cambridge, UK: Cambridge University Press, ISBN 0-521-81808-7, 2004, pp. 263-280
  10. ^ D. Nesvorný, Cristian Beaugé, Luke Dones, Collisional Origin of Families of Irregular Satellites, in The Astronomical Journal, vol. 127, n. 3, 2004, pp. 1768–1783, Bibcode:2004AJ....127.1768N, DOI:10.1086/382099.
  11. ^ M. E. Brown, Near-Infrared Spectroscopy of Centaurs and Irregular Satellites, in The Astronomical Journal, vol. 119, n. 2, The American Astronomical Society, 2000, p. 977, Bibcode:2000AJ....119..977B, DOI:10.1086/301202.
  12. ^ Sheppard, S. S.; and Jewitt, D. C.; An Abundant Population of Small Irregular Satellites Around Jupiter Archiviato il 5 agosto 2003 in Internet Archive., Nature, Vol. 423 (May 2003), pp. 261-263
  13. ^ Grav, T.; Holman, M. J.; Gladman, B. J.; e Aksnes, K.; Photometric Survey of the Irregular Satellites, Icarus, Vol. 166 (2003), pp. 33-45

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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