Dal 1948 al 1963 formava insieme al Molise la regione Abruzzi e Molise; ma già nel 1233, con la costituzione del giustizierato d'Abruzzo ad opera di Federico II di Svevia, per la prima volta nella storia, veniva identificato formalmente quel territorio che da quel momento in avanti verrà conosciuto come Abruzzo.
Grazie a queste importanti opere ottenne un'enorme fama ed è annoverato tra gli storici latini più importanti del I secolo a.C. e di tutta la latinitas.
Grazie a queste importanti opere ottenne un'enorme fama ed è annoverato tra gli storici latini più importanti del I secolo a.C. e di tutta la latinitas.
Posto in una conca esposta direttamente a nord, chiusa e relativamente ombreggiata da due linee di cresta del Corno Grande, ad una quota compresa tra i 2 650 e i 2850m s.l.m., è tradizionalmente considerato, con la sua latitudine di 42°28' N, il ghiacciaio più meridionale d'Europa, non essendosi contata in passato la catena del monte Elbrus e non essendo stati considerati come ghiacciai alcuni apparati recentemente discussi in letteratura.
L'Abruzzo si caratterizza per la prevalenza di zone montuose e collinari. In particolar modo il 65,1% del territorio regionale è occupato da sistemi montuosi, mentre il restante 34,9% è caratterizzato da colline che degradano dalle catene appenniniche verso il mare Adriatico.
La presenza dell'uomo in Abruzzo è documentata fin dall'età paleolitica. In quell'epoca gli insediamenti umani erano numerosi e sparsi in tutta la Regione. Il Mesolitico non ha lasciato tracce significative. Il Neolitico, invece, ha dato alla luce importanti ritrovamenti archeologici.
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