I moschettieri di Pig Alley

cortometraggio del 1912 diretto da David W. Griffith
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I moschettieri di Pig Alley[1] (The Musketeers of Pig Alley) è un film del 1912 diretto da David Wark Griffith. È un cortometraggio prodotto dalla Biograph Company e distribuito negli Stati Uniti dalla General Film Company il 31 ottobre 1912.[2] Primo lavoro da sceneggiatrice di Anita Loos, The Musketeers of Pig Alley è uno dei primi esempi di film sulla criminalità organizzata.

I moschettieri di Pig Alley
Il corto completo
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1912
Durata17 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generepoliziesco, drammatico
RegiaDavid Wark Griffith
SceneggiaturaDavid Wark Griffith, Anita Loos
Casa di produzioneBiograph Company
Distribuzione in italianoRai
FotografiaBilly Bitzer
MusicheRobert Israel
Interpreti e personaggi

Il 10 dicembre 2002 il corto fu incluso nella raccolta DVD Biograph Shorts della collana Griffith Masterworks (uscita solo nell'America del Nord).[3] Nel 2016 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso in quanto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo".[4]

 
Lillian Gish in una scena

Nella Lower East Side di New York vive una giovane coppia. Il marito lavora come musicista e spesso deve viaggiare per lavoro. Un giorno, al suo ritorno, viene derubato del portafoglio da un gangster. La moglie va a un ballo in cui un criminale cerca di drogarla, ma il suo tentativo viene fermato dallo stesso gangster che ha derubato il marito. I due criminali diventano rivali, e ne consegue una sparatoria. Il marito arriva sul luogo e riconosce uno degli uomini come il gangster che lo ha derubato, così si riprende il portafoglio e torna a casa, seguito dal gangster. Quest'ultimo viene rintracciato dalla polizia, ma la moglie del musicista gli restituisce il favore dandogli un falso alibi.

Accoglienza

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Critica

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Secondo Gian Piero Brunetta, "Griffith coglie, con sintesi fulminee, aspetti di una New York affamata e disperata dove non si possono più applicare i parametri perbenistici di giudizio su chi opera entro la legge e chi vive fuori legge. La solidarietà improvvisa e imprevedibile che si crea alla fine del film tra la giovane coppia e il gangster rivela questa coscienza".[5]

Secondo Marcel Oms, "per molti aspetti, questo film costituisce un approccio sociale semi-romanzato al milieu dei bassifondi dove si svolgerà gran parte della Madre e la legge (la parte moderna di Intolerance). I personaggi, i loro stessi nomi ne sono come un primo abbozzo; una serie di schizzi e di silhouettes. Una certa amoralità presiede al finale, perché la polizia è ingannata e il bandito se la cava in modo amichevole. È la miseria che fa la cattiveria, in Griffith come in Hugo..."[6]

  1. ^ I cortometraggi di David Wark Griffith - I Moschettieri di Pig Alley - Film, su RaiPlay. URL consultato il 12 marzo 2023.
  2. ^ (EN) The Musketeers of Pig Alley, su Silent Era.
  3. ^ (EN) Griffith Masterworks: Biograph Shorts, su Silent Era. URL consultato il 20 luglio 2016.
  4. ^ (EN) With "20,000 Leagues," the National Film Registry Reaches 700, su loc.gov, Biblioteca del Congresso, 14 dicembre 2016. URL consultato l'8 gennaio 2017.
  5. ^ Gian Piero Brunetta, Nascita del racconto cinematografico (Griffith, 1908-1912), Padova, Pàtron, 1974, p. 231.
  6. ^ (FR) Marcel Oms, D.W. Griffith hier et aujourd’hui…, in Les Cahiers de la Cinémathèque, n. 6, Perpignano, Institut Jean Vigo, Primavera 1972.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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