Claude Chabrol

regista francese

Claude Chabrol (Parigi, 24 giugno 1930Parigi, 12 settembre 2010) è stato un regista, sceneggiatore, attore e critico cinematografico francese.

Claude Chabrol

È considerato, insieme a Truffaut, Godard, Rivette, Rohmer, uno dei padri fondatori della Nouvelle Vague.

Biografia

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Figlio di un farmacista, Yves Chabrol e di Madeleine Delarbre[1][2][3], Chabrol si avvicina, giovanissimo, alla settima arte lavorando come proiezionista in un piccolo paesino. Dopo gli studi in scienze politiche, diventa critico dei Cahiers du cinéma (nel 1957 pubblica con Éric Rohmer un libro su Alfred Hitchcock) fino a quando, nel 1958 fonda insieme a Jacques Rivette una casa di produzione cinematografica.

In quello stesso anno, partecipa alla nascita della Nouvelle Vague francese con il suo film d'esordio, Le beau Serge, considerato il primo film del movimento[4][5], a cui seguirà I cugini (1959), che vincerà l'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino. I suoi primi film, Le beau Serge e I cugini (1958-1959), che fanno esultare la critica, non entusiasmano però molto il pubblico, che ne scopre il talento solo negli anni sessanta con film più commerciali come La tigre ama la carne fresca, la cui sceneggiatura è scritta anche da Stéphane Audran, sua seconda moglie (la prima fu Agnès Marie-Madeleine Goute). Seguono altre pellicole dello stesso tenore (Landru, 1963; Les biches, 1968), fino a quando il regista riesce a conquistarsi una patente di coerenza e di moralità quale analista della borghesia di provincia (da Stéphane, una moglie infedele, 1968, e Il tagliagole, 1970, a L'amico di famiglia, 1973).

Negli anni settanta avviene l'incontro con l'attrice Isabelle Huppert, che diventa una delle interpreti preferite dal regista. Quegli anni saranno anni di cambiamenti per Claude Chabrol. Il regista non solo cambia molti dei suoi collaboratori, ma intraprende la sua carriera di film per la televisione e di opere dalle grandi coproduzioni. Riservò poi alla televisione una serie de I gialli insoliti di William Irish, che influì sullo stile oggettivo di Una gita di piacere (1974), cruda indagine matrimoniale, e di Alice (1977), girato alla maniera di Fritz Lang. Ha poi realizzato Violette Nozière (1978), Le cheval d'orgueil (1980), tratto da un romanzo di Pierre-Jakez Helias, Volto segreto (1986), Il grido del gufo (1987), Un affare di donne (1988), Giorni felici a Clichy (1990), Madame Bovary (1991), Betty (1992), L'inferno (1994).

La notorietà all'estero, però, gli arriva soprattutto con Un affare di donne (1988) e con le sue successive collaborazioni con la Huppert, in particolare con Il buio nella mente , che vale la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla musa del regista e alla sua partner, Sandrine Bonnaire. Ancora Isabelle Huppert è stata la protagonista di Rien ne va plus (1997) con Michel Serrault. Nel 1998 Chabrol ha firmato uno dei migliori film della sua lunga carriera, Il colore della menzogna, mentre nel 2000 il suo Grazie per la cioccolata è stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

Nel 2003 ha presentato al Festival di Berlino Il fiore del male, tratto da Qui est criminelle?, romanzo di Caroline Eliacheff che ha come tema centrale la colpa quale malattia ereditaria. Ha presentato fuori concorso a Venezia La damigella d'onore (2004) e L'innocenza del peccato (2007). I suoi film raccontano, spesso basandosi sui romanzi di Georges Simenon, una provincia il cui apparente conformismo borghese serve a coprire un vaso di Pandora, colmo di vizi e odi.

Filmografia

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Regista

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Lungometraggi

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Cortometraggi e mediometraggi

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Film per la TV

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  • Les gens de l'été, mediometraggio, episodio della serie televisiva Histoires insolites (1974)
  • Monsieur Bébé, mediometraggio, episodio della serie televisiva Histoires insolites (1974)
  • Une invitation à la chasse, mediometraggio, episodio della serie televisiva Histoires insolites (1974)
  • Nul n'est parfait, mediometraggio, episodio della serie televisiva Histoires insolites (1974)
  • Le banc de la désolation, mediometraggio, episodio della serie televisiva Nouvelles de Henry James (1976)
  • 2+2=4 episodio della serie televisiva Madame le juge (1977)
  • Monsieur Liszt, cortometraggio, episodio della serie televisiva Il était un musicien (1978)
  • Monsieur Prokofiev, cortometraggio, episodio della serie televisiva Il était un musicien (1978)
  • Monsieur Saint-Saëns, cortometraggio, episodio della serie televisiva Il était un musicien (1978)
  • La boucle d'oreille, mediometraggio, episodio della serie televisiva Histoires insolites (1979)
  • L'echafaud magique, episodio della serie televisiva Fantômas (1980)
  • Le tramway fantôme, episodio della serie televisiva Fantômas (1980)
  • Le système du docteur Goudron et du professeur Plume, mediometraggio per la TV (1981)
  • Les affinités électives, film per la TV (1981)
  • M. le maudit, film per la TV (1982)
  • La danse de mort, film per la TV (1982)
  • L'escargot noir, episodio della serie televisiva Les dossiers secrets de l'inspecteur Lavardin (1988)
  • Maux croisés, episodio della serie televisiva Les dossiers secrets de l'inspecteur Lavardin (1988)
  • Cyprien Katsaris, film per la TV (1996)
  • Coup de vice, cortometraggio, episodio della serie televisiva Les redoutables (2001)
  • La parure, film per la TV (2006)

Sceneggiatore

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Ove non espressamente indicato la regia è dello stesso Chabrol:

  1. ^ Claude Chabrol à la Cinémathèque suisse, le 4 décembre 2007 (PDF), su e-media.ch, Template:". URL consultato il 17 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2008)..
  2. ^ Sophie Avon, Claude Chabrol s'en est allé sans cérémonie, su sudouest.fr, Sud Ouest, 13 settembre 2010. URL consultato il 14 settembre 2010..
  3. ^ Fernand Denis, Chabrol sort de table, su lalibre.be, La Libre Belgique, 13 settembre 2010. URL consultato il 15 settembre 2010..
  4. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008, p. 217. (L. Maltin, Leonard Maltin's Family Movie Guide, Dutton/Signet, 1999/2008)
  5. ^ Aa.Vv., 57. Mostra internazionale d'arte cinematografica, Castoro, 2000, p. 1993.
  6. ^ Premio Jean Vigo 1959

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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