Didelphis marsupialis

specie di animali della famiglia Didelphidae

L'opossum comune (Didelphis marsupialis) o manicou (come viene chiamato nelle Antille[2]) è un mammifero marsupiale della famiglia dei Didelphidae, sottofamiglia Didelphinae, genere Didelphis, che vive tra il sud del Messico e l'Argentina. Preferisce abitare nella foresta, ma può vivere anche nei campi e nelle città.

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Opossum comune
Didelphis marsupialis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
InfraclasseMarsupialia
OrdineDidelphimorphia
FamigliaDidelphidae
SottofamigliaDidelphinae
GenereDidelphis
SpecieD. marsupialis
Nomenclatura binomiale
Didelphis marsupialis
Linneo, 1758
Nomi comuni

Manicou, Sariga

L'opossum comune ha circa le dimensioni di un gatto. La sua coda può misurare 50 cm ed ha una dentatura composta da 50 denti.

L'opossum comune è un animale notturno e durante il giorno dorme nelle cavità degli alberi. Ama stare a testa in giù. Mangia frutta (ad esempio il mango), vermi, rane ed insetti, ma anche uccelli e uova.

Quando percepisce una situazione di pericolo, emette un odore particolarmente sgradevole e si finge morto[3].

La femmina di opossum comune partorisce dai 5 ai 9 cuccioli, fino a tre volte l'anno. I nuovi nati vivono nel marsupio della madre fino a quando non riescono a sopravvivere autonomamente. I maschi non si prendono cura dei figli durante la loro crescita.

L'opossum comune vive in media due anni e mezzo.

Nelle Antille, gli abitanti si cibano di opossum. Essi vengono cacciati di notte abbagliandolo con delle torce.

Dal 17 febbraio 1989, la specie è protetta dalla legge francese. L'opossum comune, come altre creature originarie dei tropici, viene spesso introdotta illegalmente negli Stati Uniti[4].

Il nome "Manicou" deriva probabilmente da una parola utilizzata nella lingua dei nativi americani.

  1. ^ (EN) New World Marsupial Specialist Group 1996, Didelphis marsupialis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. Database entry includes justification for why this species is of least concern
  2. ^ Mendes, John. 1986. Cote ce Cote la: Trinidad & Tobago Dictionary, p. 95.
  3. ^ G. W. Gabrielsen e E. N. Smith, Physiological responses associated with feigned death in the American opossum, in Acta Physiologica Scandinavica, vol. 123, n. 4, 1985-04-XX, pp. 393-398, DOI:10.1111/j.1748-1716.1985.tb07605.x. URL consultato il 12 aprile 2021.
  4. ^ Gehlbach, Frederick R., Messages from the Wild: An Almanac of Suburban Natural and Unnatural History, University of Texas Press, Austin, 2002, p. 160.

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