Da junior Elena-Gabriela Ruse ha vinto due titoli in singolare e otto in doppio. Nel 2014, ha raggiunto la semifinale nel torneo di Wimbledon juniores, dove è stata sconfitta in tre set della poi finalista Kristína Schmiedlová.
2015-2019: debutto WTA, primi titoli ITF ed esordio a Wimbledon
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Conclusa la carriera da juniores, Ruse non aveva ancora un ranking da professionista. Gioca il primo match nel circuito WTA a luglio 2015, grazie ad una wild-card per il Bucarest Open nella specialità del doppio, in coppia con Jaqueline Cristian, mentre nel singolare non supera le qualificazioni. A dicembre vince il primo titolo ITF, ad Adalia. Ad inizio 2016 ha vinto consecutivamente dieci match nel singolare e otto nel doppio conquistando così due titoli nel singolare e due nel doppio. A marzo ha interrotto la striscia consecutiva di 14 vittorie perdendo una finale ITF da $10.000.
Si è qualificata nel 2018, alla prima apparizione Slam, per il torneo di Wimbledon, dove è stata sconfitta nel primo turno in tre set dalla testa di sere numero 32 ed ex numero 2 del mondo Agnieszka Radwańska, dopo aver mancato diversi match point. L'anno successivo, si ripresenta nel torneo londinese, superando nuovamente le qualificazioni. Precedentemente si era qualificata per il torneo di Nottingham, dove aveva raggiunto il primo quarto di finale a livello WTA, arrendendosi in tre set alla prima testa di serie del torneo Caroline Garcia.
Nel 2019 ha raggiunto la prima finale WTA nella specialità del doppio in coppia con Cristian; Viktorija Kutuzova e Kristýna Plíšková si sono aggiudicate il titolo.
2021-2022: primo titolo WTA, best ranking
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Nel 2021, Elena raggiunge la prima finale WTA della carriera ad Amburgo, partendo dalle qualificazioni; la romena elimina, in sequenza, Liang (6-4 6-2), Shinikova (7-6(2) 7-6(5)), Teichmann (7-5 7-6(1)), Zaja (6-2 6-2) e la testa di serie n°4 Danielle Collins per 6-4 1-6 7-5 nei quarti. In semifinale, Ruse si impone sulla n°38 del mondo Dajana Jastremska per 2-6 6-1 6-4. Nell'ultimo atto, la tennista di Bucarest batte la padrona di casa Andrea Petkovic per 7-6(6) 6-4, riuscendo a cogliere il primo titolo WTA della carriera; inoltre, grazie a questo risultato, Elena riesce a fare il suo esordio tra le prime 150 del mondo. Due settimane dopo, la rumena raggiunge la sua seconda finale WTA a Palermo, partendo nuovamente dalle qualificazioni; nell'ultimo atto, Ruse cede a Danielle Collins in due set. In settembre, si qualifica per il suo primo US Open, battendo Cepede Royg, Nara e Di Sarra; al primo turno, viene eliminata dall'argento olimpico Markéta Vondroušová per 5-7 0-6.
Ruse inizia il 2022 raccogliendo due secondi turni: a Melbourne e a Sydney, dove è partita dalle qualificazioni. Entra per la prima volta nel tabellone principale degli Australian Open, dove vince nettamente su Jasmine Paolini per 6-1, 6-3 prima di perdere contro Veronika Kudermetova. Al WTA 1000 di Dubai vince i tre turni di qualificazioni e si aggiudica inaspettatamente il match di primo turno contro la n°5 del mondo Paula Badosa con lo score di 6-3, 5-7, 6-4, nell'atto successivo viene eliminata dalla connazionale Simona Halep. Procede la stagione con un primo turno a Indian Wells e un secondo turno a Miami. Inizia la stagione su terra battuta a Charleston dove esce al primo atto, mentre a Roma si arrende al secondo turno contro la futura vincitrice, Iga Świątek. Dopo il primo turno a Strasburgo si ferma subito anche all'Open di Francia contro Elise Mertens. La parentesi sull'erba ha inizio con il secondo turno a Birmingham e un primo turno a Eastbourne, così come a Wimbledon dove subisce una rimonta da Coco Gauff (2-6, 6-3, 7-5). Sulla terra rossa perde due primi turni; poi prende parte agli US Open e rimonta al primo turno contro Daria Saville prima di perdere nuovamente da Gauff. Nella parte conclusiva della stagione vince un solo match nel circuito maggiore.
2023: semifinale di doppio agli Australian Open e terza finale WTA in singolare
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Elena inizia l'anno passando le qualificazioni ad Auckland e vincendo il primo turno, fermandosi poi al secondo contro Karolína Muchová; agli Australian Open, fallisce la qualificazione al main-draw, perdendo al secondo atto contro Séléna Janicijevic.
A Hua Hin, esce subito di scena contro Han Na-Iae. Ad Abu Dhabi, supera il tabellone cadetto, per poi perdere al primo turno da Krejčíková. A Doha fallisce l'ingresso nel main-draw, mentre questa operazione le riesce a Monterrey, dove riesce anche a passare un turno nel tabellone principale battendo Camila Giorgi (6-4 7-5); al secondo round, cede a Elise Mertens. A Indian Wells, viene sconfitta al secondo turno delle qualificazioni. A Madrid, supera il tabellone cadetto per poi cedere subito ad Alizé Cornet. A Roma riesce a far meglio: partendo dalle qualificazioni, batte Pigossi, Rachimova e Fruhvirtová, perdendo al secondo round da Beatriz Haddad Maia. Successivamente, non riesce a entrare nel main-draw del Roland Garros.
Su erba, non riesce a passare le qualificazioni né a Nottingham, né a Wimbledon. Su cemento americano, entra nel main-draw dello US Open, ma non riesce a difendere il secondo round del 2022, perdendo subito da Karolína Plíšková (1-6 4-6). In ottobre, Ruse torna per la prima volta in due anni in una finale WTA nel torneo di casa di Cluj-Napoca: la romena batte la n°2 del seeding Parks (6-2 1-6 6-4), Anna Bondár (7-6(4) 6-2), Emiliana Arango (6-1 0-6 6-1) e la testa di serie n°4 Masarova (6-1 6-4). Nel match valevole per il titolo, si arrende alla tedesca Korpatsch con lo score di 3-6 4-6.[1] Grazie al risultato, Elena fa un balzo in avanti nel ranking di oltre 50 posizioni, rientrando tra le prime 130 del mondo per la prima volta in oltre 8 mesi.
In doppio, assieme all'ucraina Marta Kostjuk, raggiunge la sua prima semifinale a livello slam, vincendo anche contro due coppie teste di serie: le n°10 Nicole Melichar-Martinez/Ellen Perez al secondo turno e le n°4 Storm Hunter/Elise Mertens nei quarti di finale, prima di essere fermate dalle future vincitrici del torneo Barbora Krejčíková/Kateřina Siniaková.[2] Successivamente, le due colgono un'altra semifinale prestigiosa nel '1000' di Madrid, dove si arrendono a Gauff/Pegula.