Chiesa di Santa Chiara (Massa): differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso |
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{{s|chiese della provincia di Massa-Carrara}}La '''chiesa di San Giacomo''' o '''chiesa del Carmine''' è un edificio sacro che si trova a [[Massa (MS)|Massa]]. |
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|Nome = Chiesa di Santa Chiara |
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|Immagine = Chiesa di Santa Chiara, a Massa.JPG |
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|Larghezza = 200px |
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|Didascalia = La facciata |
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|SiglaStato = ITA |
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|Regione = [[Toscana]] |
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|NomeComune = [[Massa (Italia)|Massa]] |
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|Latitudine = 44.034367 |
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|Longitudine = 10.144952 |
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|DedicatoA = Beata Vergine Maria del Carmine |
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|AnnoConsacr = |
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|AnnoSconsacr = |
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|Fondatore = Taddea Malaspina |
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|Architetto = |
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|StileArchitett = |
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|InizioCostr = 1554 |
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|FineCostr = |
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|Demolizione = |
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|Sito = |
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La '''chiesa dell'antico complesso monastico di Santa Chiara''' denominata '''chiesa di San Giacomo''' (dal titolo della più antica chiesa demolita definitivamente nel 1806) o '''chiesa del Carmine''' è un [[chiesa (architettura)|edificio di culto]] [[Chiesa cattolica|cattolico]] situato in via Piastronata a [[Massa (Italia)|Massa]] in [[Toscana]]. Appartiene alla giurisdizione della parrocchia dei Santi Rocco e Giacomo (Massa Rocca). |
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Fondata nel [[1554]] da [[Taddea Malaspina]] e annessa al monastero femminile di Santa Chiara, residenza consueta delle monache di casa [[Cybo]], la chiesa era detta anche del '''[[Corpus Domini]]''', giacché per privilegio apostolico vi si praticava l'adorazione perpetua del [[Santissimo Sacramento]]. Nel [[1808]] assunse il beneficio parrocchiale della chiesa di San Giacomo, sita presso il castello, demolita nel [[1806]]. Da essa proviene la tavola, ora sull'[[altare]] laterale destro, con la ''Madonna del Carmine tra i Santi Giacomo, Giovanni Battista, Pietro e Caterina e il Beato Simone Angelico'', tradizionalmente attribuita a [[Bernardino Luini]]. Vi si conserva anche un ''Miracolo di Sant'Antonio'' di [[Domenico Fiasella]]. |
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== Monastero == |
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Alla chiesa era annesso un monastero di clarisse, dove molte delle donne di casa [[Cybo-Malaspina]] finirono, tra cui la beata [[Teresa Cybo-Malaspina]], figlia del duca [[Alberico II Cybo-Malaspina]]. |
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Nel XVII ebbe molto rimaneggiamenti in seguito all'aumento di vocazioni, e ciò portò all'ingradimento del coro, dovuto ciò anche una necessità liturgica. Infatti per privilegio apostolico vi si praticava l'adorazione perpetua del [[Santissimo Sacramento]] con dodici suore di giorno e due di notte e per questo la chiesa era detta anche del [[Corpus Domini]]. |
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Per decreto del direttorio della [[Repubblica Cisalpina]] le monache furono espulse già nel 1798 ed il convento utilizzato come caserma, funzione mantenuta anche successivamente alla Restaurazione. Al termine della seconda guerra mondiale l'edificio monastico fu minato e quasi totalmente distrutto. Restano lo spazio del coro delle monache, oggi usato come sagrestia ma completamente e irrimediabilmente danneggiato, e una porzione di fabbricato nel lato verso mare della chiesa. |
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Il piano più basso dell'edificio distrutto è parzialmente interrato sotto il prato che si trova sul retro della chiesa. |
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== Chiesa == |
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Si trova ai piedi del [[Rocca Malaspina (Massa)|castello Malaspina]], nei pressi delle [[mura di Massa|mura quattrocentesche]], e vicino alla non più esistente chiesa di San Giacomo. Fu fondata nel [[1554]] da Taddea Malaspina, figlia di [[Antonio Alberico II Malaspina]], quivi sepolta. |
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Demolita nel 1806 la vicina chiesa di San Giacomo, nel [[1808]] ne assunse il beneficio parrocchiale. Da essa proviene la tavola, ora sull'[[altare]] laterale destro, con la ''Madonna del Carmine tra i santi Giacomo, Giovanni Battista, Pietro e Caterina e il beato Simone Angelico'', tradizionalmente attribuita a [[Bernardino Luini]]. Per questo prese nome anche di chiesa del Carmine. Vi si conserva anche un ''Miracolo di sant'Antonio'' di [[Domenico Fiasella]]. Per decreto del direttorio della [[Repubblica Cisalpina]] le monache furono espulse già nel 1798 ed il convento utilizzato come caserma, funzione mantenuta anche alla Restaurazione. Al termine della seconda guerra mondiale l'edificio conventuale fu minato e quasi totalmente distrutto. |
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==Opere e restauri== |
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In particolare nell'ultimo decennio del secolo scorso molti interventi di restauro hanno riguardato gli altari policromi, i dipinti già descritti e l'"[[Ecce Homo]]" ora custodito ed esposto al [[Museo diocesano (Massa)]]. L'edificio verteva via via in gravi condizioni di conservazione fino ad essere provvisoriamente chiuso al culto. A partire dal 2010 sono stati fatti diversi interventi di restauro che ne hanno consentito la riapertura. |
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==Presepe meccanico== |
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Nei locali annessi alla chiesa si trova lo storico “Presepe Meccanico della Rocca” con la scenografica capanna in legno di 70 mq che ricrea il reale paesaggio della Palestina con le sue diverse ambientazioni e personaggi nelle loro attività, gli oltre 50 meccanismi di movimento e diversi effetti speciali. Le stelle della sfera celeste sono realizzate, grazie all'aiuto del Gruppo astrofili massesi, in fibre ottiche di lucentezza e composizione conformi alle costellazioni visibili nel periodo natalizio nel nostro emisfero. |
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==Altri progetti== |
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[[Categoria:Chiese dedicate a san Giacomo maggiore|Massa]] |
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[[Categoria:Chiese di Massa|Giacomo]] |
[[Categoria:Chiese di Massa|Giacomo]] |
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[[Categoria:Chiese dedicate a santa Maria del Carmine|Massa]] |
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Versione attuale delle 09:58, 29 mag 2022
| Chiesa di Santa Chiara | |
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| Stato |  Italia
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| Regione | Toscana |
| Località | Massa |
| Coordinate | 44°02′03.72″N 10°08′41.83″E |
| Religione | cattolica |
| Titolare | Beata Vergine Maria del Carmine |
| Diocesi | Massa Carrara-Pontremoli |
| Fondatore | Taddea Malaspina |
| Inizio costruzione | 1554 |
La chiesa dell'antico complesso monastico di Santa Chiara denominata chiesa di San Giacomo (dal titolo della più antica chiesa demolita definitivamente nel 1806) o chiesa del Carmine è un edificio di culto cattolico situato in via Piastronata a Massa in Toscana. Appartiene alla giurisdizione della parrocchia dei Santi Rocco e Giacomo (Massa Rocca).
Monastero
[modifica | modifica wikitesto]Alla chiesa era annesso un monastero di clarisse, dove molte delle donne di casa Cybo-Malaspina finirono, tra cui la beata Teresa Cybo-Malaspina, figlia del duca Alberico II Cybo-Malaspina.
Nel XVII ebbe molto rimaneggiamenti in seguito all'aumento di vocazioni, e ciò portò all'ingradimento del coro, dovuto ciò anche una necessità liturgica. Infatti per privilegio apostolico vi si praticava l'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento con dodici suore di giorno e due di notte e per questo la chiesa era detta anche del Corpus Domini.
Per decreto del direttorio della Repubblica Cisalpina le monache furono espulse già nel 1798 ed il convento utilizzato come caserma, funzione mantenuta anche successivamente alla Restaurazione. Al termine della seconda guerra mondiale l'edificio monastico fu minato e quasi totalmente distrutto. Restano lo spazio del coro delle monache, oggi usato come sagrestia ma completamente e irrimediabilmente danneggiato, e una porzione di fabbricato nel lato verso mare della chiesa.
Il piano più basso dell'edificio distrutto è parzialmente interrato sotto il prato che si trova sul retro della chiesa.
Chiesa
[modifica | modifica wikitesto]Si trova ai piedi del castello Malaspina, nei pressi delle mura quattrocentesche, e vicino alla non più esistente chiesa di San Giacomo. Fu fondata nel 1554 da Taddea Malaspina, figlia di Antonio Alberico II Malaspina, quivi sepolta.
Demolita nel 1806 la vicina chiesa di San Giacomo, nel 1808 ne assunse il beneficio parrocchiale. Da essa proviene la tavola, ora sull'altare laterale destro, con la Madonna del Carmine tra i santi Giacomo, Giovanni Battista, Pietro e Caterina e il beato Simone Angelico, tradizionalmente attribuita a Bernardino Luini. Per questo prese nome anche di chiesa del Carmine. Vi si conserva anche un Miracolo di sant'Antonio di Domenico Fiasella. Per decreto del direttorio della Repubblica Cisalpina le monache furono espulse già nel 1798 ed il convento utilizzato come caserma, funzione mantenuta anche alla Restaurazione. Al termine della seconda guerra mondiale l'edificio conventuale fu minato e quasi totalmente distrutto.
Opere e restauri
[modifica | modifica wikitesto]In particolare nell'ultimo decennio del secolo scorso molti interventi di restauro hanno riguardato gli altari policromi, i dipinti già descritti e l'"Ecce Homo" ora custodito ed esposto al Museo diocesano (Massa). L'edificio verteva via via in gravi condizioni di conservazione fino ad essere provvisoriamente chiuso al culto. A partire dal 2010 sono stati fatti diversi interventi di restauro che ne hanno consentito la riapertura.
Presepe meccanico
[modifica | modifica wikitesto]Nei locali annessi alla chiesa si trova lo storico “Presepe Meccanico della Rocca” con la scenografica capanna in legno di 70 mq che ricrea il reale paesaggio della Palestina con le sue diverse ambientazioni e personaggi nelle loro attività, gli oltre 50 meccanismi di movimento e diversi effetti speciali. Le stelle della sfera celeste sono realizzate, grazie all'aiuto del Gruppo astrofili massesi, in fibre ottiche di lucentezza e composizione conformi alle costellazioni visibili nel periodo natalizio nel nostro emisfero.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Chiara
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda su toscana.it, su web.rete.toscana.it.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 299701441 |
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