Coordinate: 56°57′14.09″N 24°06′55.97″E

Cattedrale della Natività di Cristo (Riga): differenze tra le versioni

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La '''cattedrale della Natività di Cristo''' (in [[lingua lettone|lettone]]:''Kristus Piedzimšanas pareizticīgo katedrāle'') di [[Riga]], in [[Lettonia]], è la chiesa madre della [[chiesa ortodossa lettone]] e sede dell'[[eparchia di Riga]].
La '''cattedrale della Natività di Cristo''' (in [[lingua lettone|lettone]]:''Kristus Piedzimšanas pareizticīgo katedrāle'') di [[Riga]], in [[Lettonia]], è la chiesa madre della [[chiesa ortodossa lettone]] e sede dell'[[eparchia di Riga]].


==Cenni storici==
== Storia ==
La cattedrale è stata costruita su progetto di Nikolai Chagin in stile [[architettura neobizantina|neo-bizantino]] tra il 1876 e il 1883, nel periodo in cui il paese era parte dell'[[Impero russo]]. La cattedrale è stata costruita con la benedizione dello Zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]] e su iniziativa del governatore locale il generale Pyotr Bagration e del vescovo Veniamin Karelin. Durante la [[prima guerra mondiale]] le truppe tedesche occuparono Riga e trasformarono la cattedrale ortodossa in una chiesa luterana. Con l'indipendenza della Lettonia nel 1921 la chiesa è tornata ad essere una cattedrale ortodossa, grazie anche all'intervento dell'arcivescovo lettone [[Jānis Pommers]]. Nei primi anni 1960 le autorità sovietiche chiusero la cattedrale e convertirono l'edificio in un planetario. Quando il paese ha riguadagnato l'indipendenza dall'[[Unione Sovietica]] nel 1991, la cattedrale è stata restaurata ed è oggi rinomata per le sue icone, alcune delle quali dipinte da [[Vasili Vereshchagin]].<ref>[http://www.anothertravelguide.lv/lat/eiropa/latvija/riga/galamerki/kulturas_afisa/kristus_piedzimsanas_katedrale La cattedrale nel sito anothertravel.com]</ref>
La cattedrale è stata costruita su progetto di Nikolai Chagin in stile [[architettura neobizantina|neo-bizantino]] tra il 1876 e il 1883, nel periodo in cui il paese era parte dell'[[Impero russo]]. La cattedrale è stata costruita con la benedizione dello Zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]] e su iniziativa del governatore locale il generale Pyotr Bagration e del vescovo Veniamin Karelin. Durante la [[prima guerra mondiale]] le truppe tedesche occuparono Riga e trasformarono la cattedrale ortodossa in una chiesa luterana. Con l'indipendenza della Lettonia nel 1921 la chiesa è tornata ad essere una cattedrale ortodossa, grazie anche all'intervento dell'arcivescovo lettone [[Jānis Pommers]]. Nei primi anni 1960 le autorità sovietiche chiusero la cattedrale e convertirono l'edificio in un planetario. Quando il paese ha riguadagnato l'indipendenza dall'[[Unione Sovietica]] nel 1991, la cattedrale è stata restaurata ed è oggi rinomata per le sue icone, alcune delle quali dipinte da [[Vasili Vereshchagin]].<ref>[http://www.anothertravelguide.lv/lat/eiropa/latvija/riga/galamerki/kulturas_afisa/kristus_piedzimsanas_katedrale La cattedrale nel sito anothertravel.com]</ref>



Versione attuale delle 00:17, 14 gen 2022

Cattedrale della Natività di Cristo
Cattedrale della Natività di Cristo
StatoBandiera della Lettonia Lettonia
LocalitàRiga
IndirizzoBrīvības bulvāris 23
Coordinate56°57′14.09″N 24°06′55.97″E
Religionecristiana ortodossa lettone
Titolarenascita di Gesù
Diocesieparchia di Riga
ArchitettoNikolai Chagin
Stile architettoniconeobizantino
Completamento1883
Sito websobor.lv/ru/

La cattedrale della Natività di Cristo (in lettone:Kristus Piedzimšanas pareizticīgo katedrāle) di Riga, in Lettonia, è la chiesa madre della chiesa ortodossa lettone e sede dell'eparchia di Riga.

La cattedrale è stata costruita su progetto di Nikolai Chagin in stile neo-bizantino tra il 1876 e il 1883, nel periodo in cui il paese era parte dell'Impero russo. La cattedrale è stata costruita con la benedizione dello Zar Alessandro II e su iniziativa del governatore locale il generale Pyotr Bagration e del vescovo Veniamin Karelin. Durante la prima guerra mondiale le truppe tedesche occuparono Riga e trasformarono la cattedrale ortodossa in una chiesa luterana. Con l'indipendenza della Lettonia nel 1921 la chiesa è tornata ad essere una cattedrale ortodossa, grazie anche all'intervento dell'arcivescovo lettone Jānis Pommers. Nei primi anni 1960 le autorità sovietiche chiusero la cattedrale e convertirono l'edificio in un planetario. Quando il paese ha riguadagnato l'indipendenza dall'Unione Sovietica nel 1991, la cattedrale è stata restaurata ed è oggi rinomata per le sue icone, alcune delle quali dipinte da Vasili Vereshchagin.[1]

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