Diocesi di Rotaria: differenze tra le versioni

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Rotaria, identificabile con Henchir-Loulou, Renier nell'odierna [[Algeria]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] di [[Numidia]].
Rotaria, identificabile con Henchir-Loulou, Renier nell'odierna [[Algeria]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] di [[Numidia]].


Sono solo due i vescovi documentati di Rotaria. Il primo vescovo noto, Felice, è menzionato nelle opere di [[Ottato]] e di [[Agostino d'Ippona|Agostino]]. Secondo il primo autore, durante la persecuzione dell'imperatore [[Diocleziano]], Felice fu tra i vescovi che cedette alle pressioni e nel [[303]] circa bruciò pubblicamente i libri sacri. Lo stesso vescovo, stando alla testimonianza di Agostino, prese parte alla riunione di vescovi a [[Cirta]] il 5 marzo [[305]], sotto la presidenza di [[Secondo di Tigisi|Secondo]] di [[Diocesi di Tigisi di Numidia|Tigisi]], per procedere alla consacrazione del nuovo [[Diocesi di Costantina|vescovo locale]], Silvano, eletto dopo la morte del predecessore Paolo.<ref>Mandouze, ''Prosopographie de l'Afrique chrétienne'', p. 413, ''Felix 9''.</ref>
Sono solo due i vescovi documentati di Rotaria. Il primo vescovo noto, Felice, è menzionato nelle opere di [[Ottato]] e di [[Agostino d'Ippona|Agostino]]. Secondo il primo autore, durante la persecuzione dell'imperatore [[Diocleziano]], Felice fu tra i vescovi che cedette alle pressioni e nel [[303]] circa bruciò pubblicamente i libri sacri. Lo stesso vescovo, stando alla testimonianza di Agostino, prese parte alla riunione di vescovi a [[Cirta]] il 5 marzo [[305]], sotto la presidenza di [[Secondo di Tigisi]], per procedere alla consacrazione del nuovo [[Diocesi di Costantina|vescovo locale]], Silvano, eletto dopo la morte del predecessore Paolo.<ref>Mandouze, ''Prosopographie de l'Afrique chrétienne'', p. 413, ''Felix 9''.</ref>


Il [[Donatismo|donatista]] Vittore prese parte alla [[Concilio di Cartagine (411)|conferenza di Cartagine]] del [[411]], che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; la sede in quell'occasione non aveva vescovi cattolici. Gli atti della conferenza riportano l'accusa di Aurelio, vescovo cattolico di [[Diocesi di Macomades|Macomades]], secondo il quale Vittore avrebbe fatto uccidere il vescovo cattolico; lo stesso Aurelio accusò i donatisti di Rotaria per aver fatto ribattezzare Simplicio, un novantenne, cattolico passato al donatismo, per consacrarlo poi vescovo di [[Diocesi di Tibili|Tibili]]. Alla stessa conferenza, Vittore, vescovo cattolico di [[Diocesi di Azura|Azura]], dichiarò che una chiesa nel territorio di Rotaria dipendeva dalla sua giurisdizione.<ref>Mandouze, ''Prosopographie de l'Afrique chrétienne'', p. 1170, ''Victor 52''.</ref>
Il [[Donatismo|donatista]] Vittore prese parte alla [[Concilio di Cartagine (411)|conferenza di Cartagine]] del [[411]], che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; la sede in quell'occasione non aveva vescovi cattolici. Gli atti della conferenza riportano l'accusa di Aurelio, vescovo cattolico di [[Diocesi di Macomades|Macomades]], secondo il quale Vittore avrebbe fatto uccidere il vescovo cattolico; lo stesso Aurelio accusò i donatisti di Rotaria per aver fatto ribattezzare Simplicio, un novantenne, cattolico passato al donatismo, per consacrarlo poi vescovo di [[Diocesi di Tibili|Tibili]]. Alla stessa conferenza, Vittore, vescovo cattolico di [[Diocesi di Azura|Azura]], dichiarò che una chiesa nel territorio di Rotaria dipendeva dalla sua giurisdizione.<ref>Mandouze, ''Prosopographie de l'Afrique chrétienne'', p. 1170, ''Victor 52''.</ref>
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=== Vescovi residenti ===
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* Felice † (prima del [[303]] - dopo il [[305]])
* Felice † (prima del [[303]] - dopo il [[305]])
* Vittore † (menzionato nel [[411]]) (vescovo [[Donatismo|donatista]])
** Vittore † (menzionato nel [[411]]) (vescovo [[Donatismo|donatista]])


=== Vescovi titolari ===
=== Vescovi titolari ===

Versione attuale delle 10:48, 19 mar 2023

Rotaria
Sede vescovile titolare
Dioecesis Rotariensis
Chiesa latina
Vescovo titolareIvan Šaško
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Rotaria
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Rotaria (in latino: Dioecesis Rotariensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Rotaria, identificabile con Henchir-Loulou, Renier nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono solo due i vescovi documentati di Rotaria. Il primo vescovo noto, Felice, è menzionato nelle opere di Ottato e di Agostino. Secondo il primo autore, durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, Felice fu tra i vescovi che cedette alle pressioni e nel 303 circa bruciò pubblicamente i libri sacri. Lo stesso vescovo, stando alla testimonianza di Agostino, prese parte alla riunione di vescovi a Cirta il 5 marzo 305, sotto la presidenza di Secondo di Tigisi, per procedere alla consacrazione del nuovo vescovo locale, Silvano, eletto dopo la morte del predecessore Paolo.[1]

Il donatista Vittore prese parte alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; la sede in quell'occasione non aveva vescovi cattolici. Gli atti della conferenza riportano l'accusa di Aurelio, vescovo cattolico di Macomades, secondo il quale Vittore avrebbe fatto uccidere il vescovo cattolico; lo stesso Aurelio accusò i donatisti di Rotaria per aver fatto ribattezzare Simplicio, un novantenne, cattolico passato al donatismo, per consacrarlo poi vescovo di Tibili. Alla stessa conferenza, Vittore, vescovo cattolico di Azura, dichiarò che una chiesa nel territorio di Rotaria dipendeva dalla sua giurisdizione.[2]

Dal 1933 Rotaria è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dall'11 febbraio 2008 il vescovo titolare è Ivan Šaško, vescovo ausiliare di Zagabria.

Vescovi residenti

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  • Felice † (prima del 303 - dopo il 305)

Vescovi titolari

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  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 413, Felix 9.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1170, Victor 52.

Collegamenti esterni

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