Emblema: differenze tra le versioni

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[[File:Peace dove.svg|thumb|La colomba, emblema della pace]]
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'''Emblema''' viene dal [[lingua greca|greco]] {{polytonic|ἔμβλημα}} (émblema), composto delle parole {{polytonic|ἐν}} (en) e {{polytonic|βάλλω}} (ballo), che significa "ciò che è messo dentro".


'''Emblema''' ({{Lang-grc|ἔμβλημα|émblema}}, {{Lang-grc|ἐμβάλλω|embállo|ciò che è messo dentro|wl = no
Per i [[Romani]] significava [[mosaico]] o figura ornata in rilievo, mentre nell'accezione usata nei nostri giorni si tratta di un [[simbolo]], spesso composto da un'immagine e da un motto, ma non necessariamente da entrambi.
|da = sì |p = no}}) è una rappresentazione simbolica adottata per raffigurare un'idea della quale esprima proprietà particolari ed essenziali; di solito è accompagnata da qualche parola (un verso, un motto o una sentenza) che ne chiarisce meglio il significato<ref>{{Cita|Grande dizionario enciclopedico UTET}}.</ref>.

==Significato==
Per i [[Latini]] significava [[mosaico]] o figura ornata in rilievo, mentre nell'accezione moderna si tratta di un'immagine, di solito accompagnata da un motto e da una dichiarazione in versi, talvolta anche da un commento in prosa<ref>{{Cita|M. Praz, Enciclopedia Italiana, 1932}}.</ref>.


Uno [[stemma]] [[gentilizio]] può essere un emblema, così come il marchio di fabbrica di un'impresa commerciale o il simbolo di uno [[Stato]] (ad esempio l'[[emblema della Repubblica Italiana]]).
Uno [[stemma]] [[gentilizio]] può essere un emblema, così come il marchio di fabbrica di un'impresa commerciale o il simbolo di uno [[Stato]] (ad esempio l'[[emblema della Repubblica Italiana]]).
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== Emblematica ==
== Emblematica ==
{{vedi anche|Emblematica}}
{{vedi anche|Emblematica}}
L'[[emblematica]] fu un [[genere letterario]] le cui origini possono essere rintracciate già nel medioevo, ma che una sua particolare fortuna, per circa due secoli, soprattutto a partire dal Rinascimento. Si trattava di raccolte di [[allegorie]] illustrate da versi latini. Artefice di questa fortuna fu [[Andrea Alciati]], con i suoi ''Emblemata'', pubblicati ad [[Augsburg]] nel 1531 e oggetto di centinaia di edizioni e volgarizzazioni in varie lingue europee. Altro esponente del genere letterario fu [[Pierre Coustau]] (alias ''Petrus Costalius'', [[floruit]] 1555), con i suoi ''Pegma, cum narrationibus philosophicis'', opera pubblicata a [[Lione]] nel [[1555]], per i tipi di Macè Bonhomme, frutto dell'idea innovativa di accompagnare ciascuna allegoria con commenti filosofici compiuti e autosufficienti, in una maniera che può essere accostata alla forma dei ''[[Saggi (Montaigne)|Saggi]]'' di [[Michel de Montaigne]].
L'[[emblematica]] fu un [[genere letterario]] le cui origini possono essere rintracciate già nel medioevo, ma che una sua particolare fortuna, per circa due secoli, soprattutto a partire dal Rinascimento. Si trattava di raccolte di [[allegorie]] illustrate da versi latini. Artefice di questa fortuna fu [[Andrea Alciati]], con i suoi ''Emblemata'', pubblicati ad [[Augusta (Germania)|Augusta]] nel 1531 e oggetto di centinaia di edizioni e [[volgarizzamento|volgarizzamenti]] in varie lingue europee. Altro esponente del genere letterario fu [[Pierre Coustau]] (alias ''Petrus Costalius'', [[floruit]] 1555), con i suoi ''Pegma, cum narrationibus philosophicis'', opera pubblicata a [[Lione]] nel [[1555]], per i tipi di Macè Bonhomme, frutto dell'idea innovativa di accompagnare ciascuna allegoria con commenti filosofici compiuti e autosufficienti, in una maniera che può essere accostata alla forma dei ''[[Saggi (Montaigne)|Saggi]]'' di [[Michel de Montaigne]].

== Note ==
<references/>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


* Valérie Hayaert, ''"Mens emblematica" et humanisme juridique. Le cas du "Pegma cum narrationibus philosophicis" de Pierre Coustau (1555)'', [[Droz|Librairie Droz]], Ginevra, 2008.
* Valérie Hayaert, ''"Mens emblematica" et humanisme juridique. Le cas du "Pegma cum narrationibus philosophicis" de Pierre Coustau (1555)'', [[Librairie Droz]], Ginevra, 2008.
* Valérie Hayaert, ''De l'art de la jurisprudence à celui de l'emblème chez [[Andrea Alciato|André Alciat]] et Pierre Coustau: æquiparatio, acumen et satire'', Actes du colloque «''Intimacy of Law in the Renaissance''», Bruxelles-Liegi 22-24 marzo 2007.
* Valérie Hayaert, ''De l'art de la jurisprudence à celui de l'emblème chez [[Andrea Alciato|André Alciat]] et Pierre Coustau: æquiparatio, acumen et satire'', Actes du colloque «''Intimacy of Law in the Renaissance''», Bruxelles-Liegi 22-24 marzo 2007.
* Alison Adams, Stephen Rawles, Alison Saunders, ''A Bibliography of French Emblem Books'', 2 volumi, Librairie Droz, Ginevra, 1999-2002.
* Alison Adams, Stephen Rawles, Alison Saunders, ''A Bibliography of French Emblem Books'', 2 volumi, Librairie Droz, Ginevra, 1999-2002.
* Daniel S. Russell, Peter M. Daly, e Michael Bath (a cura di), ''Emblematica. An Interdisciplinary Journal for Emblem Studies'', luglio 2012 ISBN 978-0-404-64769-8.
* Daniel S. Russell, Peter M. Daly, e Michael Bath (a cura di), ''Emblematica. An Interdisciplinary Journal for Emblem Studies'', luglio 2012 ISBN 978-0-404-64769-8.
* Giuseppina Ledda, ''Contributo allo studio della letteratura emblematica in Spagna (1549-1613)'', realizzato con i contributo del [[CNR]], [[Università degli studi di Pisa]], 1970.
* Giuseppina Ledda, ''Contributo allo studio della letteratura emblematica in Spagna (1549-1613)'', realizzato con i contributo del [[Consiglio nazionale delle ricerche|CNR]], [[Università degli studi di Pisa]], 1970.
* {{Cita libro |titolo = Grande dizionario enciclopedico |autore-capitolo = [[Umberto Caldora]] |editore = UTET |città = Torino |anno = 1956 |volume = V |edizione = II |capitolo = Emblema |pp = 7-8 |cid = Grande dizionario enciclopedico UTET }}
==Voci correlate==


==Voci correlate==
*[[Emblema nazionale]]
* [[Emblematica]]
* [[Emblematica]]
* [[Libro di emblemi]]
* [[Stemma]]


== Altri progetti ==
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*{{Treccani |emblema_(Enciclopedia-Italiana) |EMBLEMA |v = |accesso = 26 marzo 2022 |autore = [[Mario Praz]] |capitolo = |volume = XIII |data = 1932 |cid = M. Praz, Enciclopedia Italiana, 1932 }}


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La colomba, emblema della pace

Emblema (in greco antico: ἔμβλημα?, émblema, dal greco antico: ἐμβάλλω?, embállo, "ciò che è messo dentro") è una rappresentazione simbolica adottata per raffigurare un'idea della quale esprima proprietà particolari ed essenziali; di solito è accompagnata da qualche parola (un verso, un motto o una sentenza) che ne chiarisce meglio il significato[1].

Per i Latini significava mosaico o figura ornata in rilievo, mentre nell'accezione moderna si tratta di un'immagine, di solito accompagnata da un motto e da una dichiarazione in versi, talvolta anche da un commento in prosa[2].

Uno stemma gentilizio può essere un emblema, così come il marchio di fabbrica di un'impresa commerciale o il simbolo di uno Stato (ad esempio l'emblema della Repubblica Italiana).

A un livello più astratto un emblema è un'entità in cui è fortemente presente una caratteristica, al punto che tale entità è in grado di definirla e quindi in grado di evocare in chi lo osserva un'idea o un'emozione non necessariamente esplicita. La differenza tra stemma e emblema è principalmente l'assenza di uno scudo nel secondo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Emblematica.

L'emblematica fu un genere letterario le cui origini possono essere rintracciate già nel medioevo, ma che una sua particolare fortuna, per circa due secoli, soprattutto a partire dal Rinascimento. Si trattava di raccolte di allegorie illustrate da versi latini. Artefice di questa fortuna fu Andrea Alciati, con i suoi Emblemata, pubblicati ad Augusta nel 1531 e oggetto di centinaia di edizioni e volgarizzamenti in varie lingue europee. Altro esponente del genere letterario fu Pierre Coustau (alias Petrus Costalius, floruit 1555), con i suoi Pegma, cum narrationibus philosophicis, opera pubblicata a Lione nel 1555, per i tipi di Macè Bonhomme, frutto dell'idea innovativa di accompagnare ciascuna allegoria con commenti filosofici compiuti e autosufficienti, in una maniera che può essere accostata alla forma dei Saggi di Michel de Montaigne.

  • Valérie Hayaert, "Mens emblematica" et humanisme juridique. Le cas du "Pegma cum narrationibus philosophicis" de Pierre Coustau (1555), Librairie Droz, Ginevra, 2008.
  • Valérie Hayaert, De l'art de la jurisprudence à celui de l'emblème chez André Alciat et Pierre Coustau: æquiparatio, acumen et satire, Actes du colloque «Intimacy of Law in the Renaissance», Bruxelles-Liegi 22-24 marzo 2007.
  • Alison Adams, Stephen Rawles, Alison Saunders, A Bibliography of French Emblem Books, 2 volumi, Librairie Droz, Ginevra, 1999-2002.
  • Daniel S. Russell, Peter M. Daly, e Michael Bath (a cura di), Emblematica. An Interdisciplinary Journal for Emblem Studies, luglio 2012 ISBN 978-0-404-64769-8.
  • Giuseppina Ledda, Contributo allo studio della letteratura emblematica in Spagna (1549-1613), realizzato con i contributo del CNR, Università degli studi di Pisa, 1970.
  • Umberto Caldora, Emblema, in Grande dizionario enciclopedico, V, II, Torino, UTET, 1956, pp. 7-8.

Voci correlate

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