Emigrazione italiana: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:43, 28 mag 2017

Coloni modenesi a Capitan Pastene (Cile) nel 1910: la Famiglia Castagnoli

L'Italia è stata interessata dal fenomeno dell'emigrazione soprattutto nei secoli XIX e XX. Il fenomeno ha riguardato dapprima il Settentrione (Piemonte, Veneto e Friuli in particolare) e, dopo il 1880, anche il Mezzogiorno. In particolare, dai porti del Mar Mediterraneo partirono molte navi con migliaia di italiani diretti nelle Americhe in cerca di un futuro migliore.

Caratteristiche

Tra il 1860 e il 1885 sono state registrate più di 10 milioni di partenze dall'Italia[1]. Nell'arco di poco più di un secolo un numero quasi equivalente all'ammontare della popolazione che vi era al momento della proclamazione del Regno d'Italia (23 milioni nel primo censimento italiano) si trasferì in quasi tutti gli Stati del mondo occidentale e in parte del Nordafrica.

Si trattò di un esodo che toccò tutte le regioni italiane. Tra il 1876 e il 1900 interessò prevalentemente le regioni settentrionali, con tre regioni che fornirono da sole più del 47% dell'intero contingente migratorio: il Veneto (17,9%), il Friuli-Venezia Giulia (16,1%) ed il Piemonte (13,5%)[2]. Nei due decenni successivi il primato migratorio passò alle regioni meridionali, con quasi tre milioni di persone emigrate soltanto da Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e quasi nove milioni da tutta Italia.

Si può distinguere l'emigrazione italiana in due grandi periodi: quello della grande emigrazione tra la fine del XIX secolo e gli anni trenta del XX secolo (dove fu preponderante l'emigrazione americana) e quello dell'emigrazione europea, che ha avuto inizio a partire dagli anni cinquanta.

La dimensione del fenomeno migratorio italiano è importantissima; nessun altro paese europeo ha avuto un flusso costante di emigranti per un periodo così lungo. Tutte le regioni italiane, nessuna esclusa, hanno contribuito alla grande massa di italiani nel mondo. L'emigrazione italiana oltre ad essere stata una via di fuga da condizioni socioeconomiche difficili ha anche rappresentato una opportunità per lo sviluppo dell'economia marittima nella costa ligure dell'Ottocento, un escamotage di fronte alle crescenti pressioni sociali nei primi del Novecento, una facile soluzione alla questione meridionale e un'importante fonte di sostentamento attraverso le rimesse degli emigranti per più di un secolo.[3]

La grande emigrazione

Stima del numero di emigranti nei periodi 1876-1900 e 1901-1915, divisi per regione di provenienza[2]
(PT)

«Que coisa entendeis por uma nação, senhor ministro? É a massa dos infelizes? Plantamos e ceifamos o trigo, mas nunca provamos do pão branco. Cultivamos a videira, mas não bebemos o vinho. Criamos os animais, mas não comemos a carne... Apesar disso, vós nos aconselhais a não abandonar a nossa pátria. Mas é uma pátria a terra em que não se consegue viver do próprio trabalho?»

(IT)

«Cosa intende per nazione, signor Ministro? Una massa di infelici? Piantiamo grano ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo la vite, ma non beviamo il vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra Patria. Ma è una Patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro?»

La grande emigrazione ha avuto come punto d'origine la diffusa povertà di vaste aree dell'Italia e la voglia di riscatto d'intere fasce della popolazione, la cui partenza significò per lo Stato e la società italiana un forte alleggerimento della "pressione demografica". Essa ebbe come destinazioni soprattutto l'America del Sud e l'America del Nord (in particolare Argentina, Stati Uniti d'America e Brasile, paesi con grandi estensioni di terre non sfruttate e necessità di manodopera) e, in Europa, la Francia. Ebbe modalità e forme diverse a seconda dei paesi di destinazione.

Mercanti italiani in Jequié, Brasile, anno 1930.

A partire dalla fine del XIX secolo vi fu anche una consistente emigrazione verso l'Africa, che riguardò principalmente l'Egitto, la Tunisia ed il Marocco, ma che nel secolo XX interessò pure l'Unione Sudafricana e le colonie italiane della Libia e dell'Eritrea.[8]

Negli Stati Uniti si caratterizzò prevalentemente come un'emigrazione di lungo periodo, spesso priva di progetti concreti di ritorno in Italia, mentre in Brasile, Argentina ed Uruguay fu sia stabile che temporanea (emigración golondrina[9]). A dare avvio alla possibilità di emigrazione verso le Americhe fu il progresso in campo navale della seconda metà dell'Ottocento, con navi a scafo metallico e sempre più capienti, che ridusse sia il costo (prima improponibile per un emigrante povero) sia la pericolosità del viaggio. L'emigrazione verso il Brasile fu favorita a partire dal 1888 quando in quel paese fu abolita la schiavitù, cosa che rese favorevole quel paese all'accoglienza di manodopera d'immigrazione.

I periodi interessati dal movimento migratorio vanno dal 1876 al 1915 e dal 1920 al 1929 circa. Sebbene il fenomeno fosse già presente fin dai primi anni dell'Unità d'Italia è nel 1876 che viene effettuata la prima statistica sull'emigrazione a cura della Direzione Generale di Statistica.

Manifesto Emigrazione San Paolo del Brasile del 1886

Si stima che solo nel primo periodo partirono circa 14 milioni di persone[2] (con una punta massima nel 1913 di oltre 870.000 partenze), a fronte di una popolazione italiana che nel 1900 giungeva a circa 33 milioni e mezzo di persone.

Molti piccoli paesi (in particolare quelli a tradizione contadina) si spopolarono. Particolare il caso del comune di Padula, piccolo centro nel salernitano, che tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo ha visto, nell'arco di 10 anni, la sua popolazione dimezzarsi.[10]

L'emigrazione in America

Mulberry Street, Little Italy, New York, primi del '900

La simbolica data d'inizio dell'emigrazione italiana nelle Americhe può essere considerata il 4 ottobre 1852, quando venne fondata a Genova la Compagnia Transatlantica per la navigazione a vapore con le Americhe, il cui principale azionista era Vittorio Emanuele II di Savoia. Tale compagnia commissionò ai cantieri navali di Blackwall i grandi piroscafi gemelli Genova, varato il 12 aprile 1856, e Torino, varato il successivo 21 maggio.[11]

L'emigrazione nelle Americhe fu enorme nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Quasi si esaurì durante il Fascismo, ma ebbe una piccola ripresa subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Le nazioni dove più si diressero gli emigranti italiani furono gli Stati Uniti d'America, il Brasile e l'Argentina nel Sudamerica. In questi tre Stati attualmente vi sono circa 64,15 milioni di discendenti di emigrati italiani.

Una quota importante di Italiani andò in Uruguay, dove i discendenti di Italiani nel 1976 erano 1.300.000 (oltre il 40% della popolazione del piccolo Stato).[12]

Quote consistenti di emigranti italiani si diressero anche in Venezuela e in Canada, ma vi furono anche nutrite colonie di emigranti italiani in Cile, Colombia, Perù, Messico, Paraguay, Cuba e Costa Rica.

Praticamente l'emigrazione massiccia italiana nelle Americhe si esaurì negli anni sessanta del Novecento, dopo il miracolo economico italiano, anche se continuò fino agli anni ottanta in Canada[13] e Stati Uniti.

L'emigrazione europea

L'emigrazione europea della seconda metà del XX secolo, invece, aveva come destinazione soprattutto stati europei in crescita come Francia (a partire dagli anni 1850)[14], Svizzera, Belgio (a partire dagli anni 1940)[15][16] e Germania ed era considerata da molti, al momento della partenza, come un'emigrazione temporanea - spesso solo di alcuni mesi - nella quale lavorare e guadagnare per costruire, poi, un migliore futuro in Italia. Questo fenomeno si verificò però soprattutto a partire dagli anni 1970, periodo in cui molti italiani rimpatriarono.

Lo stato italiano firmò nel 1955 un patto di emigrazione con la Germania con il quale si garantiva il reciproco impegno in materia di migrazioni e che portò quasi tre milioni di italiani a varcare la frontiera in cerca di lavoro. Al giorno d'oggi sono presenti in Germania circa 650.000 cittadini italiani fino alla quarta generazione, mentre sono più di 500.000 in Svizzera: prevalentemente di origine siciliana, calabrese, abruzzese e pugliese, ma anche veneta ed emiliana dei quali molti ormai con doppio passaporto e possibilità di voto in entrambe le nazioni.

In Belgio e Svizzera le comunità italiane restano le più numerose rappresentanze straniere, e nonostante molti facciano rientro in Italia dopo il pensionamento, spesso i figli e i nipoti restano nelle nazioni di nascita, dove hanno ormai messo radici.

Un importante fenomeno di aggregazione che si riscontra in Europa come anche negli altri paesi e continenti meta dei flussi migratori italiani è quello dell'associazionismo di emigrazione. Il Ministero degli Esteri calcola che sono presenti all'estero oltre 10.000 associazioni costituite dagli emigrati italiani nel corso di oltre un secolo. Associazioni di mutuo soccorso, culturali, di assistenza e di servizio, che hanno costituito un fondamentale punto di riferimento per le collettività emigrate nel difficile percorso di integrazione nei paesi di arrivo. Le maggiori reti associative di varia ispirazione ideale, sono oggi riunite nella CNE (Consulta Nazionale dell'Emigrazione). Una delle maggiori reti associative presente nel mondo, assieme a quelle del mondo cattolico è quello della FILEF - Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie.

Emigrazione interna

Un primo tipo di emigrazione "interna" che caratterizzò la seconda metà dell'Ottocento e la prima del Novecento fu quella che dai territori irredenti (in particolare da Trentino-Alto Adige e Venezia Giulia) portava gli emigranti ai lavori stagionali verso il vicino regno d'Italia: "segantini" (impiegati nella sega a mano dei tronchi), "moléti" (arrotini) e salumai; le donne invece emigravano per lavorare nelle città come badanti o personale di servizio nelle famiglie ricche. Tale emigrazione era usualmente stagionale (soprattutto per gli uomini) e caratterizzava il periodo invernale in cui i contadini non potevano lavorare la terra. Questo contesto migratorio di fine ottocento fu studiato dal prete trentino e giudicariese don Lorenzo Guetti,[17] padre della cooperazione trentina, che in un suo articolo scriveva: "Se non ci fosse l'Italia, noi giudicariesi, dovremmo crepare dalla fame".[18]

Le migrazioni interne diventarono poi importanti negli anni '50 e '60, esse furono essenzialmente di due tipi:

  • "Migrazione di gentiluomini" ovvero lo spostamento di giovani rampolli dalle campagne alle città per motivi di studi.
  • Trasferimento nelle città industriali dell'area Nord-ovest di giovani maschi, sposati o in procinto, con basso titolo di studio, prevalentemente dal Sud e dal Triveneto. Le donne, invece, emigrarono secondo il modello "catena di richiamo" ovvero partono prima gli uomini e successivamente c'è il ricongiungimento familiare.[senza fonte]

A partire dal 1995 l'istituto Svimez (Istituto Sviluppo Mezzogiorno) inizia ad osservare una certa ripresa dell'emigrazione interna. L'origine dei flussi continua ad essere dalle regioni del Mezzogiorno ma la destinazione prevalente è diretta, adesso, verso il Nord-est e parte del Centro. Le regioni più attive sono la Lombardia orientale, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria.

Tuttavia la figura dell'emigrante contemporaneo è in generale molto diversa dal suo omologo della generazione precedente. Infatti solo alcuni emigrano insieme alla famiglia, la maggior parte lo fa individualmente, si sottopone a lunghi spostamenti pendolari e condivide con altri, nella stessa condizione, un alloggio, spesso sovraffollato. Sull'asse dell'emigrazione sud-nord, bisogna segnalare i laureati che non trovando lavoro nelle vicinanze di casa, si spostano nelle regioni del nord, dove la richiesta di competenze avanzate (insegnanti, medici, avvocati, ingegneri e così via) è costante, con una domanda spesso superiore all'offerta, in particolare per quel che concerne la scuola. Un altro filone è rappresentato da giovani arruolati nelle forze dell'ordine (Guardia di finanza, Carabinieri e Polizia) che prestano servizio nelle caserme del nord.

Oriundi italiani

Italo-argentini celebrano la "Festa dell'immigrante" in Argentina

Nei secoli XIX e XX, quasi 30 milioni di italiani hanno lasciato l'Italia con destinazioni principali le Americhe, l'Australia e l'Europa occidentale.[1]

Attualmente esistono circa 80 milioni di oriundi italiani[19][20] in differenti nazioni del mondo: i più numerosi sono in Brasile, Argentina, e Stati Uniti d'America.

Si consideri che un oriundo può avere anche solo un antenato lontano nato in Italia, quindi la maggioranza degli oriundi ha solo il cognome italiano (e spesso neanche quello) ma non la cittadinanza italiana.

In molti Paesi, specialmente del Sud America, le stime sono molto approssimative poiché non esiste alcun tipo di censimento sulle proprie origini (come accade invece in Stati Uniti o Canada).

Comunque, la cifra totale degli oriundi italiani oscilla approssimativamente intorno agli 80 milioni, secondo i Padri Scalabriniani.[19]

Principali comunità di oriundi italiani nel mondo Note
Bandiera del Brasile Brasile 27 200 000 (circa 13% pop. totale) italo-brasiliani (categoria) [21][22]
Bandiera dell'Argentina Argentina 19 700 000 (circa 47% pop. totale) italo-argentini (categoria) [1][23]
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 17 250 000 (circa 6% pop. totale) italoamericani (categoria) [24]
Bandiera della Francia Francia 4 000 000 (circa 6% pop. totale) italo-francesi (categoria) [1][25]
Bandiera della Colombia Colombia 2 000 000 (circa 4,3% pop. totale)[senza fonte] italo-colombiani (categoria) [26]
Bandiera del Canada Canada 1 445 335 (circa 4% pop. totale) italo-canadesi (categoria) [27]
Bandiera del Perù Perù 1 400 000 (circa 3% pop. totale) italo-peruviani (categoria) [28]
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 1 200 000 (circa 35% pop. totale) italo-uruguaiani (categoria) [1][12]
Bandiera del Venezuela Venezuela 1 000 000 (circa 3% pop. totale) Italo-venezuelani (categoria) [29]
Bandiera dell'Australia Australia 916 000 (circa 4% pop. totale) italo-australiani (categoria) [30]
Bandiera del Messico Messico 850 000 (<1% pop. totale) italo-messicani (categoria)
Bandiera della Germania Germania 700 000 (<1% pop. totale) italo-tedeschi (categoria) [19]
Bandiera della Svizzera Svizzera 527 817 (circa 7% pop. totale) italo-svizzeri (categoria) [19]
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 500 000 (<1% pop. totale) italo-britannici (categoria)
Bandiera del Belgio Belgio 290 000 (circa 2,6% pop. totale) italo-belgi (categoria) [31]
Bandiera del Cile Cile 150 000 (<1% pop. totale) Italo-cileni (categoria) [32]
Bandiera del Paraguay Paraguay 100 000 (circa 1,4% pop. totale) Italo-paraguaiani (categoria)

Va precisato che queste stime si riferiscono agli oriundi, e quindi non tengono conto degli italiani residenti all'estero, censiti dall'AIRE[33].

Emigrazione italiana nel XXI secolo

Tra la fine del XX secolo e l'inizio del successivo si è molto attenuato il flusso emigratorio dall'Italia nel mondo; tuttavia, a seguito degli effetti della grave crisi economica del 2007-2008, dalla fine del decennio è ripartito un flusso consistente di espatrii, caratterizzato attualmente per un quarto da professionisti spesso laureati (la cosiddetta "fuga dei cervelli"). In particolare tale flusso è diretto verso la Germania, dove sono giunti, solo nel 2012, oltre 35.000 italiani, ma anche verso altri paesi come il Canada, l'Australia, gli Usa e i paesi sud-americani. Si tratta di un flusso che, stando ai dati AIRE del 2012, si aggira intorno alle 78.000 persone con un aumento di circa 20.000 rispetto al 2011, anche se si stima che il numero effettivo delle persone che sono emigrate sia notevolmente superiore (tra il doppio e le tre volte), in quanto molti connazionali cancellano la loro residenza in Italia con molto ritardo rispetto alla loro partenza effettiva. Il fenomeno della cosiddetta "Nuova Emigrazione" causata dalla grave crisi economica riguarda peraltro tutti i paesi del sud Europa, come Spagna, Portogallo e Grecia (oltre all'Irlanda e alla Francia) che registrano analoghi, se non maggiori, trend emigratori negli ultimi anni. È opinione diffusa che ove non si registrino mutamenti strutturali nelle politiche economico-sociali, questi flussi sono destinati a crescere considerevolmente. Per quanto riguarda l'Italia è anche significativo il fatto che tali flussi non riguardino più soltanto le regioni del meridione italiano, ma anche quelle del nord (come Lombardia ed Emilia-Romagna).

Si tratta di nuovo tipo di emigrazione, molto diversa da quella considerata storica. Il fenomeno, viene anche definito come fuga dei cervelli nei casi che riguardano giovani laureati. Non è comunque riconducibile ai flussi migratori dei secoli scorsi. Con questo termine si indica genericamente un fenomeno di emigrazione temporanea, almeno nelle intenzioni iniziali, di giovani mediamente o altamente qualificati verso paesi esteri.

Secondo le statistiche disponibili, la collettività italiana stabilizzata nel mondo conta oltre 4 milioni di Italiani residenti all'estero, anche se ridotta di molto dai 9.200.000 dei primi anni venti (quando era circa un quinto dell'intera popolazione italiana).[34]

Il "Rapporto Italiani nel Mondo 2011" realizzato della Fondazione Migrantes, che fa capo alla Cei, ha precisato che:

«Gli italiani residenti all'estero al 31 dicembre 2010 risultavano 4.115.235 (il 47,8% sono donne).[35] La comunità italiana emigrata continua ad aumentare sia per nuove partenze, che proseguono, sia per crescita interna (allargamento delle famiglie o persone che acquistano la cittadinanza per discendenza). L'emigrazione italiana si concentra in prevalenza tra l'Europa (55,8%) e l'America (38,8%). Seguono l'Oceania (3,2%), l'Africa (1,3%) e l'Asia con lo 0,8%. Il Paese con più italiani è la Argentina (648.333) seguito da Germania (631.243) e Svizzera (520.713).Inoltre, il 54,8% degli emigrati italiani è di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila del Sud e quasi 800mila delle Isole); il 30,1% proviene dalle regioni settentrionali (quasi 600mila dal Nord-Est e 580mila dal Nord-Ovest); il 15% (588.717) è, infine, originario delle regioni centrali. Gli emigrati del Centro-Sud sono la stragrande maggioranza in Europa (62,1%) e in Oceania (65%). In Asia e in Africa, invece, la metà degli italiani proviene dal Nord. La regione che ha più emigrati è la Sicilia (646.993), seguita da Campania (411.512), Lazio (346.067), Calabria (343.010), Puglia (309.964) e Lombardia (291.476). Quanto alle province con più italiani all'estero, il record spetta a Roma (263.210), seguita da Agrigento (138.517), Cosenza (138.152), Salerno (108.588) e Napoli (104.495).[36]»

Nel 2008, circa 60.000 italiani hanno cambiato nazionalità di residenza, provenendo per lo più dal Nord Italia (74%) e prediligendo la Germania come patria di adozione (12% del totale emigrato).[37]


L'evoluzione negli anni del numero degli iscritti all'AIRE (in migliaia) è la seguente[38]:[39]

Cittadini italiani residenti all'estero
Comunità con oltre 350 residenti
(censimento AIRE 31-12-2012)[40]
Bandiera dell'Argentina Argentina 691 481
Bandiera della Germania Germania 651 852
Bandiera della Svizzera Svizzera 558 545
Bandiera della Francia Francia 373 145
Bandiera del Brasile Brasile 316 699
Bandiera del Belgio Belgio 254 741
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 223 429
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 209 720
Bandiera del Canada Canada 137 045
Bandiera dell'Australia Australia 133 123
Bandiera della Spagna Spagna 124 013
Bandiera del Venezuela Venezuela 116 329
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 90 603
Bandiera del Cile Cile 52 006
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 35 715
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 31 734
Bandiera del Perù Perù 30 513
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 23 960
Bandiera dell'Austria Austria 21 581
Bandiera dell'Ecuador Ecuador 14 835
Bandiera della Colombia Colombia 14 216
Bandiera del Messico Messico 13 409
Bandiera della Croazia Croazia 13 019
Bandiera di San Marino San Marino 11 934
Bandiera d'Israele Israele 11 328
Bandiera della Grecia Grecia 10 982
Bandiera della Svezia Svezia 9 666
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 8 545
Bandiera del Paraguay Paraguay 8 502
Bandiera di Monaco Monaco 6 803
Bandiera della Cina Cina 6 746
Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana 6 077
Bandiera della Danimarca Danimarca 5 328
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 955
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 4 661
Bandiera del Guatemala Guatemala 4 370
Bandiera dell'Egitto Egitto 4 139
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 4 133
Bandiera della Turchia Turchia 3 921
Bandiera della Romania Romania 3 810
Bandiera di Panama Panama 3 688
Bandiera della Tunisia Tunisia 3 537
Bandiera della Slovenia Slovenia 3 425
Bandiera della Polonia Polonia 3 392
Bandiera della Norvegia Norvegia 3 309
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 3 208
Bandiera della Thailandia Thailandia 3 081
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 2 947
Bandiera della Bolivia Bolivia 2 891
Bandiera del Giappone Giappone 2 789
Bandiera della Finlandia Finlandia 2 747
Bandiera del Marocco Marocco 2 680
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 2 566
Bandiera della Palestina Palestina 2 518
Bandiera di El Salvador El Salvador 2 377
Bandiera della Russia Russia 2 355
Bandiera di Cuba Cuba 2 266
Bandiera di Singapore Singapore 1 968
Bandiera di Malta Malta 1 858
Bandiera del Libano Libano 1 770
Bandiera del Kenya Kenya 1 602
Bandiera del Liechtenstein Liechtenstein 1 513
Bandiera dell'Etiopia Etiopia 1 318
Bandiera del Nicaragua Nicaragua 1 162
Bandiera dell'Indonesia Indonesia 1 105
Bandiera dell'Honduras Honduras 1 103
Bandiera della Serbia Serbia 1 100
Bandiera dell'India India 1 066
Bandiera delle Filippine Filippine 1 035
Bandiera della Nigeria Nigeria 1 022
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 1 010
Bandiera della Giordania Giordania 910
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 889
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 883
Bandiera dell'Eritrea Eritrea 742
Bandiera dell'Albania Albania 735
Bandiera di Cipro Cipro 719
Bandiera dello Zimbabwe Zimbabwe 703
Bandiera dell'Algeria Algeria 699
Bandiera del Senegal Senegal 684
Bandiera del Qatar Qatar 676
Bandiera della Malaysia Malaysia 674
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 666
Bandiera della RD del Congo RD del Congo 632
Bandiera della Libia Libia 624
Bandiera del Mozambico Mozambico 593
Bandiera della Siria Siria 506
Bandiera dello Zambia Zambia 501
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 474
Bandiera del Madagascar Madagascar 431
Bandiera di Andorra Andorra 431
Bandiera della Tanzania Tanzania 431
Bandiera del Camerun Camerun 388
Bandiera del Vietnam Vietnam 387
Bandiera di Mauritius Mauritius 372
Bandiera del Kuwait Kuwait 368
Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio 359
Bandiera dell'Uganda Uganda 357
Cittadini italiani residenti all'estero
Comunità con meno di 350 residenti
(censimento AIRE 31-12-2012)[40]
Bandiera dell'Iran Iran 333
Bandiera di Taiwan Taiwan 323
Bandiera del Ghana Ghana 314
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 302
Bandiera di Capo Verde Capo Verde 293
Bandiera dell'Angola Angola 265
Bandiera del Bahrein Bahrein 249
Bandiera del Montenegro Montenegro 244
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 243
Bandiera dell'Estonia Estonia 234
Bandiera delle Seychelles Seychelles 209
Bandiera dell'Islanda Islanda 208
Bandiera della Moldavia Moldavia 202
Bandiera dell'Oman Oman 205
Bandiera delle Bahamas Bahamas 199
Bandiera della Rep. del Congo Rep. del Congo 198
Bandiera della Namibia Namibia 198
Bandiera del Pakistan Pakistan 197
Bandiera del Bangladesh Bangladesh 188
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord 180
Bandiera del Gabon Gabon 174
Bandiera del Malawi Malawi 162
Bandiera della Bielorussia Bielorussia 159
Bandiera della Lituania Lituania 145
Bandiera di Haiti Haiti 134
Bandiera del Sudan Sudan 123
Bandiera di Gibuti Gibuti 122
Bandiera della Lettonia Lettonia 119
Bandiera del Ruanda Ruanda 116
Bandiera dello Sri Lanka Sri Lanka 115
Bandiera del Burundi Burundi 103
Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago 95
Bandiera dello Yemen Yemen 87
Bandiera della Cambogia Cambogia 86
Bandiera di Antigua e Barbuda Antigua e Barbuda 85
Bandiera della Giamaica Giamaica 77
Bandiera del Botswana Botswana 76
Bandiera della Georgia Georgia 66
Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso 65
Bandiera della Guinea Equatoriale Guinea Equatoriale 62
Bandiera della Guinea Equatoriale Guinea Equatoriale 62
Bandiera dell'eSwatini eSwatini 62
Bandiera dell'Afghanistan Afghanistan 51
Bandiera del Mali Mali 51
Bandiera della Mauritania Mauritania 51
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian 50
Bandiera della Rep. Centrafricana Rep. Centrafricana 50
Bandiera del Kosovo Kosovo 50
Bandiera dell'Armenia Armenia 49
Bandiera del Ciad Ciad 49
Bandiera del Benin Benin 45
Bandiera del Laos Laos 42
Bandiera di Grenada Grenada 40
Bandiera di Barbados Barbados 39
Bandiera delle Maldive Maldive 38
Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea 36
Bandiera del Kirghizistan Kirghizistan 35
Bandiera del Nepal Nepal 32
Bandiera dell'Iraq Iraq 31
Bandiera delle Tonga Tonga 31
Bandiera della Guinea-Bissau Guinea-Bissau 30
Bandiera della Birmania Birmania 30
Bandiera delle Figi Figi 28
Bandiera di Vanuatu Vanuatu 28
Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan 26
Bandiera della Guinea Guinea 24
Bandiera di Timor Est Timor Est 24
Bandiera di Saint Lucia Saint Lucia 22
Bandiera della Mongolia Mongolia 22
Bandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano 22
Bandiera della Liberia Liberia 21
Bandiera del Brunei Brunei 21
Bandiera della Sierra Leone Sierra Leone 21
Bandiera del Niger Niger 19
Bandiera del Belize Belize 17
Bandiera di Samoa Samoa 17
Bandiera del Gambia Gambia 15
Bandiera di Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e Grenadine 11
Bandiera del Lesotho Lesotho 9
Bandiera di São Tomé e Príncipe São Tomé e Príncipe 8
Bandiera del Turkmenistan Turkmenistan 8
Bandiera delle Isole Salomone Isole Salomone 4
Bandiera del Sudan del Sud Sudan del Sud 4
Bandiera della Somalia Somalia 4
Bandiera della Micronesia Micronesia 3
Bandiera delle Comore Comore 3
Bandiera di Palau Palau 3
Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord 2
Bandiera della Guyana Guyana 2
Bandiera di Saint Kitts e Nevis Saint Kitts e Nevis 2
Bandiera della Dominica Dominica 1
Bandiera delle Isole Cook Isole Cook 1

Film sull'emigrazione italiana

Note

  1. ^ a b c d e La diaspora italiana in cifre (PDF), su migranti.torino.it. URL consultato il 19 maggio 2010.
  2. ^ a b c Fonte: Rielaborazione dati Istat in Gianfausto Rosoli, Un secolo di emigrazione italiana 1876-1976, Roma, Cser, 1978
  3. ^ Stefano Pelaggi, L'altra Italia. Emigrazione storica e mobilità giovanile a confronto, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2011, ISBN 978-88-6134-699-4.
  4. ^ (PT) [1]
  5. ^ Introdução
  6. ^ http://www.familiasoldati.com.br/1042.html
  7. ^ Carlos Fatorelli: QUE COISA ENTENDEIS POR UMA NAÇÃO?
  8. ^ Emigrazione italiana in Africa
  9. ^ Cfr. a tale proposito Google libri
  10. ^ Informazioni sul progetto "Padulesi all'Estero"
  11. ^ Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, Tomo III 1850-1860, Antonio Vallardi Editore, Milano, 1907-1918
  12. ^ a b Favero, Luigi e Tassello, Graziano. Cent'anni di emigrazione italiana (1876-1976) p.86
  13. ^ Broggini, 2009.
  14. ^ Fonte: quid.fr (FR)
  15. ^ (FR) Belgique: 60 ans d'intégration italienne
  16. ^ (FR) L'immigration italienne
  17. ^ Notizie tratte dal sito http://www.donguettilorenzo.com
  18. ^ Citazione tratta da http://www.donguettilorenzo.com/2012/02/effetti-della-neve-statistica-sugli.html
  19. ^ a b c d Gli italiani continuano a emigrare; un milione in fuga negli ultimi 4 anni, su repubblica.it, La Repubblica, 2010.
  20. ^ http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/21532/introduzione.pdf
  21. ^ Dati dell'ambasciata italiana in Brasile
  22. ^ italplanet
  23. ^ Unos 20 millones de personas que viven en la Argentina tienen algún grado de descendencia italiana - Asteriscos.Tv
  24. ^ American FactFinder - Results
  25. ^ Documento "Italiens" del CIRCE dell'Università Sorbona - Parigi 3
  26. ^ Italo-colombiani
  27. ^ Canadesi
  28. ^ Inmigración italiana al Perú
  29. ^ Santander Laya-Garrido, Alfonso. Los Italianos forjadores de la nacionalidad y del desarrollo economico en Venezuela. Editorial Vadell. Valencia, 1978
  30. ^ Popolazione_australiana
  31. ^ Informazioni sul Belgio / INCA BE - INCA BE
  32. ^ http://www.migranti.torino.it/Documenti%20%20PDF/italianial%20ster05.pdf
  33. ^ Statistiche del Ministero dell'Interno riguardante gli italiani residenti all'estero
  34. ^ Cannistraro, Philip V. and Gianfusto Rosoli (Winter, 1979). Fascist Emigration Policy in the 1930s: an Interpretative Framework. International Migration Review 13 (4) p. 673–692.
  35. ^ http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/21532/scheda%20definitiva.pdf
  36. ^ In Italia (ancora nel 2009) ci sono più emigrati che immigrati
  37. ^ Trasferimenti di residenza
  38. ^ Anagrafe degli italiani residenti all'estero (A.I.R.E.) - INT00041 ed 2023, su ucs.interno.gov.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  39. ^ Ministero dell'Interno
  40. ^ a b Numero iscritti suddivisi per ripartizioni estere

Bibliografia

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