Anelli di Urano: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:25, 3 dic 2011

Voce principale: Urano (astronomia).
Urano e i suoi anelli
Anello Epsilon in alto, anelli tra Delta e Alpha nel centro e gli appena visibili anelli 4, 5 e 6 in basso
Schema degli anelli e satelliti di Urano

Questa è una lista degli anelli di Urano a cui è stato dato un nome.

Urano è dotato di due sistemi di anelli, uno interno e l'altro esterno. In totale Urano possiede 13 anelli distinti di cui 11 nel sistema interno e 2 in quello esterno.
La sonda spaziale Voyager 2 ha fotografato il sistema di anelli interno nel 1986. Il sistema di anelli esterno è invece composto da due anelli scoperti nel 2005 analizzando le immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble.

Gli anelli sono nel piano dell'equatore di Urano perpendicolari all'orbita del pianeta rispetto al Sole. Sono formati da materiale fine e molto scuro, probabilmente sono costituiti principalmente da polvere e non da ghiaccio come gli anelli di Saturno spiegando così la loro così scarsa luminosità.

Nome Distanza dal centro di Urano (km) Larghezza (km)
Anello Zeta 38.000 2.500?
Anello 6 41.840 1-3
Anello 5 42.230 2-3
Anello 4 42.580 2-3
Anello Alfa 44.720 7-12
Anello Beta 45.670 7-12
Anello Eta 47.190 0-2
Anello Gamma 47.630 1-4
Anello Delta 48.290 3-9
Anello Lambda 50.020 1-2
Anello Epsilon 51.140 (circondato dall'orbita di
Cordelia e Ofelia)
20-100
Anello Nu ~66.000 (vicino Porzia) ?
Anello Mu 97.734 (con all'interno Mab) ?

Il sistema di anelli interno

Il sistema di anelli interno è stato scoperto il 10 marzo 1977 da James L. Elliot, Edward W. Dunham e Douglas J. Mink grazie al Kuiper Airborne Observatory. Gli astronomi avevano progettato di usare l'occultazione di una stella da parte di Urano per poter studiare l'atmosfera del pianeta, ma quando analizzarono le loro osservazioni scoprirono che la stella era scomparsa brevemente dalla vista cinque volte prima e dopo l'occultamento da parte del pianeta. Conclusero che doveva esserci un sistema di anelli intorno ad Urano e dall'analisi dei dati ne scoprirono 6. Studi successivi nello stesso anno, effettuati all'osservatorio di Perth, permisero la scoperta di altri 3 anelli.

Tale sistema di anelli venne rilevato direttamente e fotografato dalla sonda spaziale Voyager 2 che passò nei pressi di Urano nel 1986. Grazie alle nuove immagini vennero scoperti due nuovi anelli talmente sottili che erano invisibili dalla Terra con gli strumenti dell'epoca.

Il sistema di anelli esterno

Il sistema di anelli esterno è stato scoperto nel 2005 analizzando i dati che il telescopio spaziale Hubble aveva raccolto tra gli anni 2003 e 2005. L'analisi di questi dati ha permesso di trovare anche due nuovi satelliti: Mab e Cupido, ma soprattutto ha permesso di vedere che il sistema di satelliti di Urano è probabilmente instabile (ci sono frequenti collisioni o forze che ne modificano le orbite), infatti le orbite dei satelliti più interne sono notevolmente cambiate dal 1994. Sembra che un processo casuale o caotico causi un continuo scambio di energia e momento angolare tra le varie lune.

I due anelli sono molto sottili e richiedono un'esposizione molto prolungata per poter essere catturata una loro immagine.

Il movimento a spirale dovrebbe adagio adagio disperdere nello spazio esterno i componenti di questi due anelli e quindi si ipotizza che vi sia qualcosa che li rifornisce continuamente di nuovo materiale.

All'interno dell'Anello Mu orbita il satellite Mab e gli scienziati ipotizzano che sia lui a rifornire costantemente di materia tale anello tramite collisioni con meteoroidi. Il satellite Mab inoltre raccoglie la polvere che incontra nella sua orbita per poi rilasciarla al successivo impatto.

L'Anello Nu più interno invece non sembra avere un corpo visibile che lo rifornisca di materiali. Si ipotizza che vi siano più satelliti di piccole dimensioni al suo interno o che si sia formato a causa dell'impatto di un grossa luna di Urano, impatto che ha modificato la sua orbita portandola all'esterno dell'anello.

Il telescopio spaziale Hubble ha raccolto, nel 2003, 80 fotografie con un'esposizione di 4 minuti l'una. In 24 di queste risultano visibili gli anelli. L'anno successivo sono state raccolte altre esposizioni che hanno riconfermato i dati e le immagini riprese nel settembre 2005 riportano gli anelli in modo molto più evidente delle precedenti.

Rianalizzando i dati raccolti dal Voyager 2 nel 1986, circa 100 immagini, è stato possibile confermare la presenza degli anelli anche all'epoca, anche se allora nessuno li aveva notati perché sono molto distanti dal pianeta (cioè sono localizzati in un posto dove non si sarebbero aspettato di trovarli) e sono appena visibili, quasi trasparenti.

Lo studio ha permesso inoltre di capire che questi due anelli stanno aumentando la loro luminosità grazie al moto di Urano che si sta avvicinando al suo equinozio, intorno al 2007 quando la luce del Sole arriverà direttamente all'equatore del pianeta e l'inclinazione degli anelli sarà favorevole per uno studio diretto dalla Terra.

Secondo gli scienziati, la scoperta di questi nuovi anelli e lune di Urano, permetterà di capire come i sistemi planetari si formano e si mantengano nel tempo. Infatti queste scoperte sembrano dimostrare che le lune e gli anelli di Urano siano un sistema giovane e dinamico

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