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Braurone: differenze tra le versioni

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{{Città antica
{{Coord|37|35|34.21|N|23|59|37.51|E|type:city|display=title}}
|Nome=Braurone
[[Image:Brauron_-_Head_of_Artemis.jpg|thumb|Testa di Artemide 350-300 a.C (museo archeologico di Braurone)]]
|Nome originale={{grc}} Βραυρών
'''Braurone''' ({{lang-grc|Βραυρών}}, {{lang-el|Βραυρώνα}}) era una località dell'[[Attica]], situata vicino a [[Maratona (demo)|Maratona]]. Deve il suo nome al [[culto]] per la dea [[Artemide]] ''Brauronia'', molto importante nella cittadina.
|Dipendente da=[[Antica Atene|Atene]]
|Lingua=[[Dialetto attico|Attico]]
|Stato attuale=GRC
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|Didascalia mappa=
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[[File:Brauron_-_Head_of_Artemis.jpg|thumb|Testa di Artemide 350-300 a.C. (museo archeologico di Braurone)]]
'''Braurone''' ({{lang-grc|Βραυρών|Braurón}}, {{lang-el|Βραυρώνα}}) era una località della costa orientale dell'[[Attica]], tra [[Stiria (demo)|Stiria]] ed [[Ale Arafenide]], che ospitava un importante santuario di [[Artemide]], in onore della quale si teneva ogni anno una festa.<ref>{{cita|Erodoto|VI, 138}}.</ref>


Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una [[Stoà (architettura)|stoà]] a forma di [[pi (lettera greca)|pi greco]] (Π) con stanze per i banchetti rituali.
==Descrizione==
Il santuario di Artemide Brauronia si trovava sulla costa orientale dell'[[Attica]]. Il sito era vicino al mare su una piccola insenatura. Col tempo i sedimenti hanno riempito l'insenatura e la linea di costa si è allontanata.
Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una [[stoa]] a forma di [[pi (lettera greca)|pi greco]] (Π) con stanze per i banchetti rituali.


==Mito==
==Mito==
Secondo [[Euripide]], la dea [[Atena]] rivela che il luogo in cui [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]] tornerà dalla [[Tauride]] è Brauron e che lì sarà consacrata sacerdotessa di Artemide, vi morirà e vi sarà sepolta.<ref>[[Euripide]], ''[[Ifigenia in Tauride (Euripide)|Ifigenia in Tauride]]'', 1446-1448</ref>
Secondo [[Euripide]], la dea [[Atena]] rivelò che il luogo in cui [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]] sarebbe tornata dalla [[Tauride]] insieme ad [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]], portando un'immagine sacra di Artemide,<ref>{{cita|Nonno di Panopoli|XIII, 186}}.</ref> era Braurone e che lì sarebbe stata consacrata sacerdotessa di Artemide, vi sarebbe morta e vi sarebbe stata sepolta.<ref>{{cita|Euripide|1446-1448}}.</ref>


Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad Halai, 6,1&nbsp;km a nord, e il santuario di Brauron.
Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad [[Ale Arafenide]], 6,1&nbsp;km a nord, e il santuario di Braurone.


== Storia ==
== Storia ==
La località ha origini antiche: una collina sita a 220 m a sud-est dell'attuale sito archeologico, alta circa 24 m, fu abitata durante il [[Neolitico]] sin da prima del [[2000 a.C.]] e fiorì durante l'[[Elladico#Medio Elladico (ME)|Elladico medio]] e l'epoca [[Civiltà micenea|micenea]] tra il [[2000 a.C.]] e il [[1600 a.C.]] come un sito fortificato, ovvero un'[[acropoli]].<ref name="Ministero della Cultura Ellenica">{{en}} [http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2419 Hellenic Ministry of Culture: Brauron].</ref> L'insediamento fu abbandonato nel [[Elladico#Tardo Elladico III (TEIII)|tardo Elladico III]] e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Non si hanno molte notizie sul periodo tra il tardo Elladico III e l'[[VIII secolo a.C.]]: [[Strabone]], citando [[Filocoro]], afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in [[Attica]] dal mitico [[re di Atene]] [[Cecrope]],<ref>{{cita|Strabone|IX, 1, 20}}.</ref> e che in seguito [[Teseo]] [[Sinecismo|aveva unito]] nella città di Atene.
[[File:Brauron_-_Statue_of_a_Girl.jpg|thumb|100 px|Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)|left]]
La località ha origini antiche: una collina sita a 220 m a sud-est dell'attuale sito archeologico, alta circa 24 m, fu abitata durante il [[Neolitico]] sin da prima del [[2000 a.C.]] e fiorì durante l'[[Elladico#Medio Elladico (ME)|Elladico medio]] e l'epoca [[Civiltà micenea|micenea]] tra il [[2000 a.C.]] e il [[1600 a.C.]] come un sito fortificato, ovvero un'[[acropoli]].<ref name=Ministero_della_Cultura_Ellenica>{{en}} [http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2419 Hellenic Ministry of Culture: Brauron].</ref> L'insediamento fu abbandonato nel [[Elladico#Tardo Elladico III (TEIII)|tardo Elladico III]] e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Non si hanno molte notizie sul periodo tra il tardo Elladico III e l'[[VIII secolo a.C.]]: [[Strabone]], citando [[Filocoro]], afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in [[Attica]] dal mitico [[re di Atene]] [[Cecrope]],<ref>{{cita|Strabone|IX, 1, 20}}.</ref> e che in seguito [[Teseo]] [[Sinecismo|aveva unito]] nella città di Atene.


Le attività di culto di [[Artemide]] sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle iscrizioni rinvenute nella fonte sacra. Nel [[VI secolo a.C.]] fu costruito un tempio, distrutto dai [[Persiani]] nel [[480 a.C.]], che portarono la statua cultuale a [[Susa (Elam)|Susa]]. Il tempio fu ricostruito nel [[420 a.C.]] con l'aggiunta della [[stoà]] a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della [[Peste#Peste di Atene|peste di Atene]] nel [[430 a.C.]]: Artemide, infatti, era connessa alla peste e alla guarigione, così come il fratello [[Apollo]]. Nel VI secolo, probabilmente, la zona fu abitata dal tiranno [[Pisistrato]], e forse per questo motivo non divenne un [[demo (antica Grecia)|demo]] a sé stante con la [[riforma di Clistene]].
Le attività di culto di [[Artemide]] sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle iscrizioni rinvenute nella fonte sacra. Nel [[VI secolo a.C.]] fu costruito un tempio, distrutto dai [[Persiani]] nel [[480 a.C.]], che portarono la statua cultuale a [[Susa (Elam)|Susa]]. Il tempio fu ricostruito nel [[420 a.C.]] con l'aggiunta della [[Stoà (architettura)|stoà]] a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della [[Peste#Peste di Atene|peste di Atene]] nel [[430 a.C.]]: Artemide, infatti, era connessa alla peste e alla guarigione, così come il fratello [[Apollo]]. Nel VI secolo, probabilmente, la zona fu abitata dal tiranno [[Pisistrato]], e forse per questo motivo non divenne un [[demo (antica Grecia)|demo]] a sé stante con la [[riforma di Clistene]].


Il sito fu utilizzato fino al [[III secolo a.C.]], quando le tensioni tra Atene e i [[Macedoni]] causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione.
Il sito fu utilizzato fino al [[III secolo a.C.]], quando le tensioni tra Atene e i [[Macedoni (popolo antico)|Macedoni]] causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione.
Nel [[II secolo]] [[Pausania il Periegeta|Pausania]] afferma che [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]], fuggita dalla [[Tauride]] portando con sé un'antica immagine di legno di Artemide (lo "[[xoanon]]"), sbarcò a Braurone dove lasciò l'oggetto sacro per poi andare ad Atene e quindi ad [[Argo (Grecia)|Argo]].<ref>{{cita|Pausania|I, 33, 1}}.</ref>
Nel [[II secolo]] [[Pausania il Periegeta|Pausania]] afferma che [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]], fuggita dalla [[Tauride]] portando con sé un'antica immagine di legno di Artemide (lo "[[xoanon]]"), sbarcò a Braurone dove lasciò l'oggetto sacro per poi andare ad Atene e quindi ad [[Argo (città antica)|Argo]].<ref>{{cita|Pausania|I, 33, 1}}.</ref>


Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume [[Erasino]]. Una [[basilica]] [[cristianesimo|cristiana]], che probabilmente rimase in uso fino al [[VII secolo]], fu eretta nel [[VI secolo]] sul versante vicino della valle con materiale recuperato dal santuario.<ref>{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.04.0006:id%3Dbrauron ''Princeton Encyclopedia of Classical Sites'': Brauron (Vraona) Attica, Greece].</ref>
Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume [[Erasino]]. Una [[basilica (architettura cristiana)|basilica]] [[cristianesimo|cristiana]], che probabilmente rimase in uso fino al [[VII secolo]], fu eretta nel [[VI secolo]] sul versante vicino della valle con materiale recuperato dal santuario.<ref>{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.04.0006:id%3Dbrauron ''Princeton Encyclopedia of Classical Sites'': Brauron (Vraona) Attica, Greece].</ref>
Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel [[XV secolo]] fu eretta una piccola chiesa dedicata ad [[San Giorgio]].
Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel [[XV secolo]] fu eretta una piccola chiesa dedicata ad [[San Giorgio]].


== Il culto ==
== Culto ==
[[File:Brauron - Statue of a Girl.jpg|thumb|upright=0.5|Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)|left]]
Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il ''Brauroneion'', ovvero il [[santuario di Artemide Brauronia]], dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta ''Arkteia'' che percorreva i 24,5&nbsp;km di distanza col santuario. A Braurone le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come ''arktoi'' ("orse", vedi il mito di [[Callisto]]) e trascorrevano il tempio in danze sacre, indossando vesti color zafferano<ref>[[Suda (enciclopedia)|Suda]], "arktos ê Braurôniois"</ref>, correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo [[Aristofane]] alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.<ref>{{cita|Aristofane|645}}.</ref> I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla [[madre|maternità]].<ref>{{cita|Burkert|p. 263}}.</ref> Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un [[epigramma]] nell'[[Antologia Palatina]]).
Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il ''Brauroneion'', ovvero il [[santuario di Artemide Brauronia]], dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta ''Arkteia'' che percorreva i 24,5&nbsp;km di distanza col santuario. A Braurone le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come ''arktoi'' ("orse", vedi il mito di [[Callisto]]) e trascorrevano il tempo in danze sacre, indossando vesti color zafferano<ref>[[Suda (enciclopedia)|Suda]], "arktos ê Braurôniois"</ref>, correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo [[Aristofane]] alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.<ref>{{cita|Aristofane|645}}.</ref> I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla [[madre|maternità]].<ref>{{cita|Burkert|p. 263}}.</ref> Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un [[epigramma]] nell'[[Antologia Palatina]]).


Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad [[Ilizia]]) era invocata dalle donne per non avere problemi durante il parto e per la salute del neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia.<ref>{{cita|Burkert|p. 151}}.</ref>
Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad [[Ilizia]]) era invocata dalle donne per non avere problemi durante il parto e per la salute del neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia.<ref>{{cita|Burkert|p. 151}}.</ref>


== Sito archeologico ==
== Insediamento moderno ==
Al posto dell'antica città sorge oggi Vravrona, [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Markopoulo Mesogaias]], situato quasi ad 1&nbsp;km a sud-est dal [[Braurone (sito archeologico)|sito archeologico]]. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'insediamento di Vravrona si trova 200 m a nord-ovest ed è collegato con una strada a Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal torrente Eurinos, una volta era famosa per la produzione di pomodori e fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.

=== Sito archeologico ===
[[File:Brauron-plan.jpg|thumb|La piantina del santuario di Brauron]]
[[File:Brauron-plan.jpg|thumb|La piantina del santuario di Brauron]]
{{vedi anche|Braurone (sito archeologico)}}
{{vedi anche|Braurone (sito archeologico)}}
Nel [[1945]] Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli [[anni 1950]] fino al [[1962]]. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: la stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un ''[[heroon]]'' di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.<ref name="Ministero della Cultura Ellenica"/> Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una [[palestra]] e un [[ginnasio]].
Nel [[1945]] Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli [[anni 1950]] fino al [[1962]]. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: la stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un ''[[heroon]]'' di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.<ref name="Ministero della Cultura Ellenica"/> Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una [[palestra]] e un [[ginnasio]].


== La torre di Vravrona ==
=== La torre di Vravrona ===
[[File:Vravron tower.JPG|thumb|left|La torre di Vravrona]]
[[File:Vravron tower.JPG|thumb|left|La torre di Vravrona]]
Secondo la tradizione la torre, insieme a quella vicina di Liada, fu eretta tra il [[1394]] e il [[1405]] durante la dominazione [[venezia]]na, anche se delle ricerche archeologiche suggeriscono come periodo di costruzione l'epoca del [[ducato di Atene]] ([[1204]]-[[1311]]), in cui la zona fu governata dai De La Roche.
La torre era nel raggio di visuale di altre torri simili usate per segnalare tramite il fumo durante il giorno e tramite il fuoco durante la notte. I messaggi potevano essere trasmessi molto velocemente (si dice in un'ora tra Europa ed Asia). Le torri di Vravron e di Liada erano usata anche per avvisare gli abitanti dell'avvistamento di navi pirata. La tradizione locale la attribuisce ai [[Venezia]]ni che la costruirono tra il [[1394]] e il [[1405]], ma le indagini archeologiche mostrano che fu probabilmente costruita dai De La Roche, [[Ducato di Atene|duchi di Atene]] (1204-1311).


Il suo scopo era quello di recepire messaggi inviati con il fumo di giorno e con il fuoco di notte da altre torri e inviarli ad altri edifici simili; questo metodo era piuttosto veloce per l'epoca e si ritiene che le informazioni potessero giungere in un'ora dall'Asia all'Europa.
== Vravrona oggi ==
Oggi Brauron si chiama Vravrona ed è una [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Markopoulo Mesogaias]] situato quasi ad 1 km a sud-est dal sito archeologico. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'area urbana si trova 200 m a nord-ovest ed è collegata con una strada tra Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal fiume stagionale Eurinos, una volta era famosa per i pomodori e i fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.


== Museo Archeologico ==
=== Museo Archeologico ===
Il Museo Archeologico è a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel [[2009]] è stato rinnovato e le esposizioni risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.
Il Museo Archeologico si trova a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel [[2009]] è stato rinnovato e le esposizioni sono state risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.


{{clear|left}}
==Note==
==Note==
<references/>
<references/>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
;Fonti primarie
* {{cita libro|cognome=Burkert|nome=Walter|anno=1985|titolo=Greek Religion|città=Cambridge|editore=Harvard University Press|lingua=en|cid=Burkert}}
* {{cita libro|autore=[[Aristofane]]|titolo=[[Lisistrata]]|cid=Aristofane}}
* {{cita libro|cognome=Schwandner|nome=Ernst-Ludwig|anno=1985|titolo=Der ältere Porostempel der Aphaia auf Aegina|lingua=de|città=Berlino|editore=W. de Gruyter|cid=Schwandner}}
* {{cita libro|autore=[[Erodoto]]|titolo=[[Storie (Erodoto)|Le storie]]|cid=Erodoto}}
* {{cita libro|autore=[[Euripide]]|titolo=[[Ifigenia in Tauride]]|cid=Euripide}}
* {{cita libro|autore=[[Nonno di Panopoli]]|titolo=[[Dionysiaca]]|cid=Nonno di Panopoli}}
* {{cita libro|autore=[[Pausania il Periegeta]]|titolo=[[Periegesi della Grecia]]|cid=Pausania}}
* {{cita libro|autore=[[Strabone]]|titolo=[[Geografia (Strabone)|Geografia]]|cid=Strabone}}

;Fonti secondarie
* {{cita libro|cognome=Burkert|nome=Walter|anno=1985|titolo=Greek Religion|url=https://archive.org/details/greekreligion0000burk|città=Cambridge|editore=Harvard University Press|lingua=en|cid=Burkert}}
* {{cita libro|cognome=Schwandner|nome=Ernst-Ludwig|anno=1985|titolo=Der ältere Porostempel der Aphaia auf Aegina|url=https://archive.org/details/deraltereporoste0000schw|lingua=de|città=Berlino|editore=W. de Gruyter|cid=Schwandner}}
* {{cita libro|nome=Petros G.|cognome=Themelis|titolo=Brauron: Guide to the Site and Museum|editore=Apollo-Verlag|città=Atene|anno=1971|cid=Themelis}}
* {{cita libro|nome=Petros G.|cognome=Themelis|titolo=Brauron: Guide to the Site and Museum|editore=Apollo-Verlag|città=Atene|anno=1971|cid=Themelis}}
* {{cita libro|nome=Jan N.|cognome=Bremmer|titolo=Götter, Mythen und Heiligtümer im antiken Griechenland|lingua=de|città=Berlino|anno=1998|cid=Bremmer|isbn=3-548-26537-5}}
* {{cita libro|nome=Jan N.|cognome=Bremmer|titolo=Götter, Mythen und Heiligtümer im antiken Griechenland|lingua=de|città=Berlino|anno=1998|cid=Bremmer|isbn=3-548-26537-5}}
* {{cita libro|nome=Maria|cognome=Mavromataki|titolo=Greek Mythology and Religion|città=Atene|anno=1997|cid=Mavromataki}}
* {{cita libro|nome=Maria|cognome=Mavromataki|titolo=Greek Mythology and Religion|url=https://archive.org/details/greekmythologyre0000mari|città=Atene|anno=1997|cid=Mavromataki}}
* {{cita libro|nome=Karl|cognome=Kerenyi|titolo=Die Mythologie der Griechen|città=Monaco|anno=1998|isbn=3-423-30030-2|lingua=de|cid=Kereny}}
* {{cita libro|nome=Karl|cognome=Kerenyi|titolo=Die Mythologie der Griechen|città=Monaco|anno=1998|isbn=3-423-30030-2|lingua=de|cid=Kereny}}
*{{cita libro|nome=Hans|cognome=Lohmann|titolo=Brill's New Pauly|capitolo=Brauron|url=http://referenceworks.brillonline.com/entries/brill-s-new-pauly/brauron-e219820|lingua=en}}
* {{cita libro|autore-capitolo-nome=Hans|autore-capitolo-cognome=Lohmann|titolo=Brill's New Pauly|capitolo=Brauron|url=http://referenceworks.brillonline.com/entries/brill-s-new-pauly/brauron-e219820|lingua=en}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Santuario di Artemide Brauronia]]
* [[Santuario di Artemide Brauronia]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Brauron}}
{{interprogetto}}


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{en}} [http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html Kevin T. Glowacki, "Brauron: The Sanctuary of Artemis"] Bibliography
* {{en}} [http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html Kevin T. Glowacki, "Brauron: The Sanctuary of Artemis"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051031065443/http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html |date=31 ottobre 2005 }} Bibliography
*{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/siteindex?lookup=Brauron Brauron — perseus.tufts.edu]
* {{cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/siteindex?lookup=Brauron|titolo=Brauron — perseus.tufts.edu|lingua=en}}


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[[Categoria:Storia della Grecia]]
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Versione attuale delle 23:21, 26 mag 2024

Braurone
Nome originale (GRC) Βραυρών
Amministrazione
Dipendente da Atene
Territorio e popolazione
Lingua Attico
Localizzazione
Stato attuale Bandiera della Grecia Grecia
Coordinate 37°55′34.32″N 23°59′37.32″E
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Braurone
Braurone
Testa di Artemide 350-300 a.C. (museo archeologico di Braurone)

Braurone (in greco antico: Βραυρών?, Braurón, in greco Βραυρώνα?) era una località della costa orientale dell'Attica, tra Stiria ed Ale Arafenide, che ospitava un importante santuario di Artemide, in onore della quale si teneva ogni anno una festa.[1]

Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una stoà a forma di pi greco (Π) con stanze per i banchetti rituali.

Secondo Euripide, la dea Atena rivelò che il luogo in cui Ifigenia sarebbe tornata dalla Tauride insieme ad Oreste, portando un'immagine sacra di Artemide,[2] era Braurone e che lì sarebbe stata consacrata sacerdotessa di Artemide, vi sarebbe morta e vi sarebbe stata sepolta.[3]

Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad Ale Arafenide, 6,1 km a nord, e il santuario di Braurone.

La località ha origini antiche: una collina sita a 220 m a sud-est dell'attuale sito archeologico, alta circa 24 m, fu abitata durante il Neolitico sin da prima del 2000 a.C. e fiorì durante l'Elladico medio e l'epoca micenea tra il 2000 a.C. e il 1600 a.C. come un sito fortificato, ovvero un'acropoli.[4] L'insediamento fu abbandonato nel tardo Elladico III e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Non si hanno molte notizie sul periodo tra il tardo Elladico III e l'VIII secolo a.C.: Strabone, citando Filocoro, afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in Attica dal mitico re di Atene Cecrope,[5] e che in seguito Teseo aveva unito nella città di Atene.

Le attività di culto di Artemide sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle iscrizioni rinvenute nella fonte sacra. Nel VI secolo a.C. fu costruito un tempio, distrutto dai Persiani nel 480 a.C., che portarono la statua cultuale a Susa. Il tempio fu ricostruito nel 420 a.C. con l'aggiunta della stoà a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della peste di Atene nel 430 a.C.: Artemide, infatti, era connessa alla peste e alla guarigione, così come il fratello Apollo. Nel VI secolo, probabilmente, la zona fu abitata dal tiranno Pisistrato, e forse per questo motivo non divenne un demo a sé stante con la riforma di Clistene.

Il sito fu utilizzato fino al III secolo a.C., quando le tensioni tra Atene e i Macedoni causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione. Nel II secolo Pausania afferma che Ifigenia, fuggita dalla Tauride portando con sé un'antica immagine di legno di Artemide (lo "xoanon"), sbarcò a Braurone dove lasciò l'oggetto sacro per poi andare ad Atene e quindi ad Argo.[6]

Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume Erasino. Una basilica cristiana, che probabilmente rimase in uso fino al VII secolo, fu eretta nel VI secolo sul versante vicino della valle con materiale recuperato dal santuario.[7] Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel XV secolo fu eretta una piccola chiesa dedicata ad San Giorgio.

Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)

Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il Brauroneion, ovvero il santuario di Artemide Brauronia, dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta Arkteia che percorreva i 24,5 km di distanza col santuario. A Braurone le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come arktoi ("orse", vedi il mito di Callisto) e trascorrevano il tempo in danze sacre, indossando vesti color zafferano[8], correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo Aristofane alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.[9] I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla maternità.[10] Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un epigramma nell'Antologia Palatina).

Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad Ilizia) era invocata dalle donne per non avere problemi durante il parto e per la salute del neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia.[11]

Insediamento moderno

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Al posto dell'antica città sorge oggi Vravrona, frazione di Markopoulo Mesogaias, situato quasi ad 1 km a sud-est dal sito archeologico. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'insediamento di Vravrona si trova 200 m a nord-ovest ed è collegato con una strada a Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal torrente Eurinos, una volta era famosa per la produzione di pomodori e fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.

Sito archeologico

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La piantina del santuario di Brauron
Lo stesso argomento in dettaglio: Braurone (sito archeologico).

Nel 1945 Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli anni 1950 fino al 1962. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: la stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un heroon di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.[4] Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una palestra e un ginnasio.

La torre di Vravrona

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La torre di Vravrona

Secondo la tradizione la torre, insieme a quella vicina di Liada, fu eretta tra il 1394 e il 1405 durante la dominazione veneziana, anche se delle ricerche archeologiche suggeriscono come periodo di costruzione l'epoca del ducato di Atene (1204-1311), in cui la zona fu governata dai De La Roche.

Il suo scopo era quello di recepire messaggi inviati con il fumo di giorno e con il fuoco di notte da altre torri e inviarli ad altri edifici simili; questo metodo era piuttosto veloce per l'epoca e si ritiene che le informazioni potessero giungere in un'ora dall'Asia all'Europa.

Museo Archeologico

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Il Museo Archeologico si trova a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel 2009 è stato rinnovato e le esposizioni sono state risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.

  1. ^ Erodoto, VI, 138.
  2. ^ Nonno di Panopoli, XIII, 186.
  3. ^ Euripide, 1446-1448.
  4. ^ a b (EN) Hellenic Ministry of Culture: Brauron.
  5. ^ Strabone, IX, 1, 20.
  6. ^ Pausania, I, 33, 1.
  7. ^ (EN) Princeton Encyclopedia of Classical Sites: Brauron (Vraona) Attica, Greece.
  8. ^ Suda, "arktos ê Braurôniois"
  9. ^ Aristofane, 645.
  10. ^ Burkert, p. 263.
  11. ^ Burkert, p. 151.
Fonti primarie
Fonti secondarie

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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