Coordinate: 37°55′34.32″N 23°59′37.32″E

Braurone: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Tempio di Artemide: clean up image->file, modifiche estetiche e ortografia
Botquod (discussione | contributi)
m clean up, replaced: stoàstoà (2)
 
(42 versioni intermedie di 18 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Città antica
{{Coord|37|35|34.21|N|23|59|37.51|E|type:city|display=title}}
|Nome=Braurone
[[Image:Brauron_-_Head_of_Artemis.jpg|thumb|Testa di Artemide 350-300 a.C (museo archeologico di Braurone)]]
|Nome originale={{grc}} Βραυρών
'''Braurone''' ({{lang-grc|Βραυρών}}, {{lang-el|Βραυρώνα}}) era una località dell'[[Attica]], situata vicino a [[Maratona (demo)|Maratona]]. Deve il suo nome al [[culto]] per la dea [[Artemide]] ''Brauronia'', molto importante nella cittadina.
|Dipendente da=[[Antica Atene|Atene]]
|Lingua=[[Dialetto attico|Attico]]
|Stato attuale=GRC
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
[[File:Brauron_-_Head_of_Artemis.jpg|thumb|Testa di Artemide 350-300 a.C. (museo archeologico di Braurone)]]
'''Braurone''' ({{lang-grc|Βραυρών|Braurón}}, {{lang-el|Βραυρώνα}}) era una località della costa orientale dell'[[Attica]], tra [[Stiria (demo)|Stiria]] ed [[Ale Arafenide]], che ospitava un importante santuario di [[Artemide]], in onore della quale si teneva ogni anno una festa.<ref>{{cita|Erodoto|VI, 138}}.</ref>


Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una [[Stoà (architettura)|stoà]] a forma di [[pi (lettera greca)|pi greco]] (Π) con stanze per i banchetti rituali.
==Descrizione==
Il santuario di Artemide Brauronia si trovava sulla costa orientale dell'[[Attica]]. Il sito era vicino al mare su una piccola insenatura. Col tempo i sedimenti hanno riempito l'insenatura e la linea di costa si è allontanata.
Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una [[stoa]] a forma di [[pi (lettera greca)|pi greco]] (Π) con stanze per i banchetti rituali.


==Mito==
==Mito==
Secondo [[Euripide]], la dea [[Atena]] rivela che il luogo in cui [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]] tornerà dalla [[Tauride]] è Brauron e che lì sarà consacrata sacerdotessa di Artemide, vi morirà e vi sarà sepolta.<ref>[[Euripide]], ''[[Ifigenia in Tauride (Euripide)|Ifigenia in Tauride]]'', 1446-1448</ref>
Secondo [[Euripide]], la dea [[Atena]] rivelò che il luogo in cui [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]] sarebbe tornata dalla [[Tauride]] insieme ad [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]], portando un'immagine sacra di Artemide,<ref>{{cita|Nonno di Panopoli|XIII, 186}}.</ref> era Braurone e che lì sarebbe stata consacrata sacerdotessa di Artemide, vi sarebbe morta e vi sarebbe stata sepolta.<ref>{{cita|Euripide|1446-1448}}.</ref>


Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad Halai, 6,1&nbsp;km a nord, e il santuario di Brauron.
Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad [[Ale Arafenide]], 6,1&nbsp;km a nord, e il santuario di Braurone.


== Storia ==
== Storia ==
La località ha origini antiche: una collina sita a 220 m a sud-est dell'attuale sito archeologico, alta circa 24 m, fu abitata durante il [[Neolitico]] sin da prima del [[2000 a.C.]] e fiorì durante l'[[Elladico#Medio Elladico (ME)|Elladico medio]] e l'epoca [[Civiltà micenea|micenea]] tra il [[2000 a.C.]] e il [[1600 a.C.]] come un sito fortificato, ovvero un'[[acropoli]].<ref name="Ministero della Cultura Ellenica">{{en}} [http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2419 Hellenic Ministry of Culture: Brauron].</ref> L'insediamento fu abbandonato nel [[Elladico#Tardo Elladico III (TEIII)|tardo Elladico III]] e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Non si hanno molte notizie sul periodo tra il tardo Elladico III e l'[[VIII secolo a.C.]]: [[Strabone]], citando [[Filocoro]], afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in [[Attica]] dal mitico [[re di Atene]] [[Cecrope]],<ref>{{cita|Strabone|IX, 1, 20}}.</ref> e che in seguito [[Teseo]] [[Sinecismo|aveva unito]] nella città di Atene.
[[File:Brauron_-_Statue_of_a_Girl.jpg|thumb|Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)|left]]
Il santuario ha origini antiche. Una collina vicina, alta circa 24 m e distante 220 m a sud-est, era abitata durante il [[Neolitico]] prima del [[2000 a.C.]] e fiorì durante l'[[Elladico#Medio Elladico (ME)|Elladico medio]] e il [[Civiltà micenea|Miceneo antico]] tra il [[2000 a.C.]] e il [[1600 a.C.]] come un sito fortificato ([[acropoli]]).<ref name="Ministero della Cultura Ellenica">Ministero della Cultura Ellenica</ref> L'insediamento fu abbandonato nel [[Elladico#Tardo Elladico III (TEIII)|Tardo Elladico III]] e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Il periodo tra il Tardo Elladico IIIb e l'[[VIII secolo a.C.]] è oscuro.
[[Strabone]], citando [[Filocoro]], afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in Attica dal mitico [[re di Atene]] [[Cecrope]],<ref>Strabone, ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', IX, 1, 20.</ref> e che in seguito [[Teseo]] [[Sinecismo|aveva unito]] nella città di Atene.


Le attività di culto di [[Artemide]] sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle iscrizioni rinvenute nella fonte sacra. Nel [[VI secolo a.C.]] fu costruito un tempio, distrutto dai [[Persiani]] nel [[480 a.C.]], che portarono la statua cultuale a [[Susa (Elam)|Susa]]. Il tempio fu ricostruito nel [[420 a.C.]] con l'aggiunta della [[Stoà (architettura)|stoà]] a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della [[Peste#Peste di Atene|peste di Atene]] nel [[430 a.C.]]: Artemide, infatti, era connessa alla peste e alla guarigione, così come il fratello [[Apollo]]. Nel VI secolo, probabilmente, la zona fu abitata dal tiranno [[Pisistrato]], e forse per questo motivo non divenne un [[demo (antica Grecia)|demo]] a sé stante con la [[riforma di Clistene]].
Le attività di culto sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle dedicazioni rinvenute nella fonte sacra. Un tempio fu costruito nel [[VI secolo a.C.]]
I [[Persiani]] distrussero il tempio nel [[480 a.C.]] e portarono la statua cultuale a [[Susa (Elam)|Susa]]. Il tempio fu ricostruito nel [[420 a.C.]] con l'aggiunta della [[stoa]] a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della [[Peste#Peste di Atene|peste di Atene]] nel [[430 a.C.]] (Artemide era connessa alla peste e alla guarigione, come il fratello [[Apollo]]).
Il sito fu utilizzato fino al [[III secolo a.C.]], quando le tensioni tra Atene e [[Macedoni]] causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione.
Nel [[II secolo]] [[Pausania il Periegeta|Pausania]] afferma che Ifigenia, fuggita dalla Tauride portando con sé un'antica immagine di Artemide, sbarcò a Brauron dove lasciò lo ''[[xoanon]]'' (immagine di legno) per poi andare ad Atene e quindi ad [[Argo (Grecia)|Argo]]. Lo ''[[xoanon]]'' era antico<ref>Pausania il Periegeta, ''[[Periegesi della Grecia]]'', 1, 33, 1.</ref>


Il sito fu utilizzato fino al [[III secolo a.C.]], quando le tensioni tra Atene e i [[Macedoni (popolo antico)|Macedoni]] causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione.
Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume Erasino. Una [[basilica]] [[cristianesimo|cristiana]] fu eretta nel [[VI secolo]] sul versante vicino della valle con materiale ricuperato dal santuario. Probabilmente la chiesa rimase in uso fino al [[VII secolo]].<ref>Princeton Encyclopedia of Classical Sites.</ref>
Nel [[II secolo]] [[Pausania il Periegeta|Pausania]] afferma che [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]], fuggita dalla [[Tauride]] portando con sé un'antica immagine di legno di Artemide (lo "[[xoanon]]"), sbarcò a Braurone dove lasciò l'oggetto sacro per poi andare ad Atene e quindi ad [[Argo (città antica)|Argo]].<ref>{{cita|Pausania|I, 33, 1}}.</ref>
Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel [[XV secolo]] fu eretta una piccola chiesa dedicata ad Hagios Georgios.


Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume [[Erasino]]. Una [[basilica (architettura cristiana)|basilica]] [[cristianesimo|cristiana]], che probabilmente rimase in uso fino al [[VII secolo]], fu eretta nel [[VI secolo]] sul versante vicino della valle con materiale recuperato dal santuario.<ref>{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.04.0006:id%3Dbrauron ''Princeton Encyclopedia of Classical Sites'': Brauron (Vraona) Attica, Greece].</ref>
==Il culto==
Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel [[XV secolo]] fu eretta una piccola chiesa dedicata ad [[San Giorgio]].
Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il tempio ''Brauroneion'', ovvero il [[Santuario di Artemide Brauronia]], dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta ''Arkteia'' che percorreva i 24,5&nbsp;km di distanza col santuario. A Brauron le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come ''arktoi'' ("orse", vedi il mito di [[Callisto]]) e trascorrevano il tempio in danze sacre, indossando vesti color zafferano<ref>[[Suda (enciclopedia)|Suda]], "arktos ê Braurôniois"</ref>, correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo [[Aristofane]] alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.<ref>[[Aristofane]], ''[[Lisistrata]]'', 645</ref> I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla [[madre|maternità]].<ref>Burkert 1985:263</ref> Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un [[epigramma]] nell'[[Antologia Palatina]]).
Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad [[Ilizia]]) era un pericolo da propiziare dalle donne durante il parto e per il neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia a Brauron.<ref>Burkert 1985:151; ref. Glowacki</ref>


==Sito archeologico==
== Culto ==
[[Image:Brauron-plan.jpg|thumb|La piantina del santuario di Brauron]]
[[File:Brauron - Statue of a Girl.jpg|thumb|upright=0.5|Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)|left]]
Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il ''Brauroneion'', ovvero il [[santuario di Artemide Brauronia]], dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta ''Arkteia'' che percorreva i 24,5&nbsp;km di distanza col santuario. A Braurone le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come ''arktoi'' ("orse", vedi il mito di [[Callisto]]) e trascorrevano il tempo in danze sacre, indossando vesti color zafferano<ref>[[Suda (enciclopedia)|Suda]], "arktos ê Braurôniois"</ref>, correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo [[Aristofane]] alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.<ref>{{cita|Aristofane|645}}.</ref> I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla [[madre|maternità]].<ref>{{cita|Burkert|p. 263}}.</ref> Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un [[epigramma]] nell'[[Antologia Palatina]]).
Nel [[1945]] Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli [[anni 1950]] fino al [[1962]]. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: lo stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un ''[[heroon]]'' di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.<ref name="Ministero della Cultura Ellenica"/> Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una [[palestra]] e un [[ginnasio]].


Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad [[Ilizia]]) era invocata dalle donne per non avere problemi durante il parto e per la salute del neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia.<ref>{{cita|Burkert|p. 151}}.</ref>
=== Tempio di Artemide ===
[[File:Brauron-2.jpg|thumb|La piattaforma del tempio]]
Il primo tempio noto risale al VI secolo a.C. Costruito su uno sperone di roccia a sud del fiume, è allineato verso est su una piattaforma di 11x20 m. Della struttura rimane poco, oltre alle parti inferiori e ai solchi sul letto di roccia. Da alcuni resti si deduce che il tempio era di [[ordine dorico]] e che il naos ([[cella (architettura)|cella]]) aveva quattro celle e un ''[[adyton]]'' sul retro.<ref>La presenza di un ''adyton'' è attestata per il tempio di Artemide a Loutsa e ad Aulide. Schwandner collega questa caratteristica comune ad una pratica diffusa nella regione.</ref> Non c'è accordo se il tempio fosse [[esastilo]]-[[prostilo]] (con sei colonne davanti) o [[distilo]] in antis (con due colonne tra due muri sporgenti).
Un muro di contenimento a gradini si trova sul lato nord della piattaforma. Forse si tratta degli scalini citati da Euripide.


== Insediamento moderno ==
===Stoa a forma di pi greco (Π)===
Al posto dell'antica città sorge oggi Vravrona, [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Markopoulo Mesogaias]], situato quasi ad 1&nbsp;km a sud-est dal [[Braurone (sito archeologico)|sito archeologico]]. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'insediamento di Vravrona si trova 200 m a nord-ovest ed è collegato con una strada a Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal torrente Eurinos, una volta era famosa per la produzione di pomodori e fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.
[[Image:Brauron.jpg|thumb|left|Lo stoa e la fonte sacra visti da sud-ovest]]
La stoa dorica si sviluppa su tre lati di un cortile centrale (20x27 m) e guarda a sud in direzione del tempio di Artemide. Le fondazioni si estendono per 38 m lungo l'ala ovest, per 48 m lungo l'ala nord e per 63 m lungo l'ala est. Furono completate solo undici colonne del lato nord e una colonna per le altre due ali. Al di là del colonnato c'era un vicolo contenente molte stele votive e accessi a nove stanze approssimativamente squadrati (circa 5,5x5,5 m) a nord e ad ovest della struttura.


=== Sito archeologico ===
Gli accessi erano fuori centro rispetto alle stanze, ognuna delle quali era rialzata su una piattaforma. Su queste piattaforme ci sono molte incisioni (alcune ancora contenenti piombo) disegnati per inserire [[triclinio|triclini]] (undici per stanza). Alcune stanze conservano piccoli tavoli in pietra di fronte al posto dei triclini. Queste strutture sono tra le più [[paradigma]]tiche tra le stanze da pranzo greche note. Le basi dei muri sono costruiti con massicci blocchi di [[pietra calcarea]] lavorati, privi di incisioni sulla superficie. I muri furono completati con mattoni fino al livello del tetto. Sul lato ovest c'era un'entrata con incisioni di ruote consumate sul pavimento in pietra e in linea con il ponte.
[[Image:Brauron-10.jpg|thumb|Il fregio dorico della stoa con le metope in marmo]]
[[File:Brauron-plan.jpg|thumb|La piantina del santuario di Brauron]]
{{vedi anche|Braurone (sito archeologico)}}
Per la costruzione della stoa fu utilizzata pietra calcarea locale ricoperta in stucco finto marmo, tranne i [[capitello|capitelli]] dorici, le [[metopa|metope]], l'[[architrave]] e le soglie realizzate in marmo. Una caratteristica molto atipica è l'uso di due [[triglifo|triglifi]] nell'[[intercolunnio]], invece di uno singolo. Ciò servì ad abbassare l'altezza totale della [[trabeazione]] e lasciare quadrate le metope. In aggiunta gli angoli del [[fregio]] hanno richiesto un accomodamento dell'espansione angolare (invece della contrazione come in molti altri templi) per armonizzare gli intervalli tra i triglifi, che non potevano essere posti al centro sopra le colonne d'angolo.
Nel [[1945]] Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli [[anni 1950]] fino al [[1962]]. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: la stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un ''[[heroon]]'' di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.<ref name="Ministero della Cultura Ellenica"/> Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una [[palestra]] e un [[ginnasio]].


===La struttura nord===
=== La torre di Vravrona ===
[[Image:Brauron-6.jpg|thumb|La serie di fessure della struttura nord]]
[[File:Vravron tower.JPG|thumb|left|La torre di Vravrona]]
Secondo la tradizione la torre, insieme a quella vicina di Liada, fu eretta tra il [[1394]] e il [[1405]] durante la dominazione [[venezia]]na, anche se delle ricerche archeologiche suggeriscono come periodo di costruzione l'epoca del [[ducato di Atene]] ([[1204]]-[[1311]]), in cui la zona fu governata dai De La Roche.
A nord della stoa, su un muro comune, esisteva una struttura dalla funzione sconosciuta con entrate elaborate ai lati est e ed ovest. L'asse maggiore misurava 48 m, l'asse minore circa 11 m. Lungo il muro nord della struttura c'era una serie di fessure per assi strette (forse in legno). Si è ipotizzato che su queste assi si deponessero gli indumenti dedicati a Ifigenia, come citato da Euripide.


Il suo scopo era quello di recepire messaggi inviati con il fumo di giorno e con il fuoco di notte da altre torri e inviarli ad altri edifici simili; questo metodo era piuttosto veloce per l'epoca e si ritiene che le informazioni potessero giungere in un'ora dall'Asia all'Europa.
===Il ponte di pietra===
[[Image:Brauron-1.jpg|thumb|left|Il ponte di pietra]]
[[Image:Brauron-3.jpg|thumb|left|I solchi per le ruote sul ponte di pietra]]
Il ponte di pietra è l'unico esempio esistente di un ponte della [[Grecia classica]]. La struttura è quella standard [[trilitico|trilitica]]. Misura circa 9 m di larghezza e una lunghezza di circa 8 m di quattro file di architravi posti cinque file di pilastri. Solchi per ruote sono incise sulle pietre del ponte con un angolo obliquo verso l'entrata ovest della stoa. Questi solchi non si dirigono verso l'elaborato [[propileo]] (ingresso monumentale) della struttura a nord della stoa, come potrebbe sembrare probabile.


===La fonte sacra===
=== Museo Archeologico ===
Il Museo Archeologico si trova a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel [[2009]] è stato rinnovato e le esposizioni sono state risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.
[[Image:Brauron-8.jpg|thumb|La fonte sacra col muro a scalini, il podio del tempio e la Chiesa di Hagios Georgios al centro]]
Una fonte si trovava all'estremità nord-ovest dello sperone di roccia che corre giù dalla collina dell'acropoli verso sud-est. Questa fonte era il centro delle attività di culto a partire dall'VIII secolo, le prime dalla fine dell'Età del Bronzo. Dedicazioni erano fatte gettando oggetti nella fonte.

=== Il piccolo santuario ===
[[File:Brauron3.jpg|thumb|La "grotta", ''[[heroon]]'' di Ifigenia]]
A circa 12 m sud-est dal Tempio di Artemide fu costruito un "piccolo santuario" (Μικρον ιερον) di circa 5,5x 8 m tra la parte frontale dello sperone di roccia e un masso caduto dalla roccia di 25 m di lunghezza. In circa 6 m di spazio sono stati rinvenuti i resti di numerose strutture di funzione incerta. Questa area era stata associata alla [[propiziazione]] di Ifigenia, forse nella forma di un ''[[heroon]]''. Probabilmente alcune di queste strutture erano già presenti prima della caduta del masso; ed è possibile che il piccolo santuario rimpiazzasse un luogo sacro (forse per Ifigenia) distrutto dal collasso della roccia sotto cui era stato costruito. In alcune pubblicazioni questa area è stata denominata come una "grotta".

===Le offerte votive===
Le offerte votive del santuario comprendono statue di bambini e bambine e molti oggetti pertinenti la vita femminile (come scrigni per gioielli e specchi). Un gran numero di [[cratere (vaso)|crateri]] in miniatura (''krateriskoi'') sono stati portati alla luce: molti raffigurano giovani fanciulle, nude o vestite, che corrono o danzano. Il museo archeologico del sito, su una collinetta a 330 m a sud-est, espone un'ampia e importante collezione dei ritrovamenti effettuati sul sito.

==La torre di Vravrona==
[[Image:Vravron tower.JPG|thumb|left|La torre di Vravrona]]
La torre era nel raggio di visuale di altre torri simili usate per segnalare tramite il fumo durante il giorno e tramite il fuoco durante la notte. I messaggi potevano essere trasmessi molto velocemente (si dice in un'ora tra Europa ed Asia). Le torri di Vravron e di Liada erano usata anche per avvisare gli abitanti dell'avvistamento di navi pirata. La tradizione locale attribuisce ai [[Venezia]]ni che la costruirono tra il [[1394]] e il [[1405]], ma le indagini archeologiche mostrano che fu probabilmente costruita dai De La Roche, [[Ducato di Atene|duchi di Atene]] (1204-1311).

== Vravrona oggi ==
Oggi Brauron si chiama Vravrona ed è una [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Markopoulo Mesogaias]] situato quasi ad 1 km a sud-est dal sito archeologico. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'area urbana si trova 200 m a nord-ovest ed è collegata con una strada tra Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal fiume stagionale Eurinos, una volta era famosa per i pomodori e i fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.

== Museo Archeologico ==
Il Museo Archeologico è a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel [[2009]] è stato rinnovato e le esposizioni risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.

==Luoghi più vicini==
* Artemida (Loutsa), verso nord (ha un tempio di Artemide vicino alla costa)
* Limani Mesogeias (più noto come Porto Rafti), a sud
* Markopoulo Mesogeias, a sud-ovest


{{clear|left}}
==Note==
==Note==
<references/>
<references/>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
;Fonti primarie
* Burkert, Walter, 1985. Greek Religion (Cambridge: Harvard University Press)
* {{cita libro|autore=[[Aristofane]]|titolo=[[Lisistrata]]|cid=Aristofane}}
* Schwandner, Ernst-Ludwig. 1985. Der ältere Porostempel der Aphaia auf Aegina. Berlin: W. de Gruyter.
* {{cita libro|autore=[[Erodoto]]|titolo=[[Storie (Erodoto)|Le storie]]|cid=Erodoto}}
* Petros G. Themelis, Brauron, le sanctuaire et le musée, Apollo-Verlag, Athènes
* {{cita libro|autore=[[Euripide]]|titolo=[[Ifigenia in Tauride]]|cid=Euripide}}
* Jan N. Bremmer, Dieux, mythes et sanctuaires dans la Grèce antique, Berlin 1998, ISBN 3-548-26537-5
* {{cita libro|autore=[[Nonno di Panopoli]]|titolo=[[Dionysiaca]]|cid=Nonno di Panopoli}}
* Maria Mavromataki, La Mythologie et les cultes en Grèce, Athènes, 1997
* {{cita libro|autore=[[Pausania il Periegeta]]|titolo=[[Periegesi della Grecia]]|cid=Pausania}}
* Karl Kerenyi, La Mythologie des Grecs I, Munich, 1998, ISBN 3-423-30030-2
* {{cita libro|autore=[[Strabone]]|titolo=[[Geografia (Strabone)|Geografia]]|cid=Strabone}}

;Fonti secondarie
* {{cita libro|cognome=Burkert|nome=Walter|anno=1985|titolo=Greek Religion|url=https://archive.org/details/greekreligion0000burk|città=Cambridge|editore=Harvard University Press|lingua=en|cid=Burkert}}
* {{cita libro|cognome=Schwandner|nome=Ernst-Ludwig|anno=1985|titolo=Der ältere Porostempel der Aphaia auf Aegina|url=https://archive.org/details/deraltereporoste0000schw|lingua=de|città=Berlino|editore=W. de Gruyter|cid=Schwandner}}
* {{cita libro|nome=Petros G.|cognome=Themelis|titolo=Brauron: Guide to the Site and Museum|editore=Apollo-Verlag|città=Atene|anno=1971|cid=Themelis}}
* {{cita libro|nome=Jan N.|cognome=Bremmer|titolo=Götter, Mythen und Heiligtümer im antiken Griechenland|lingua=de|città=Berlino|anno=1998|cid=Bremmer|isbn=3-548-26537-5}}
* {{cita libro|nome=Maria|cognome=Mavromataki|titolo=Greek Mythology and Religion|url=https://archive.org/details/greekmythologyre0000mari|città=Atene|anno=1997|cid=Mavromataki}}
* {{cita libro|nome=Karl|cognome=Kerenyi|titolo=Die Mythologie der Griechen|città=Monaco|anno=1998|isbn=3-423-30030-2|lingua=de|cid=Kereny}}
* {{cita libro|autore-capitolo-nome=Hans|autore-capitolo-cognome=Lohmann|titolo=Brill's New Pauly|capitolo=Brauron|url=http://referenceworks.brillonline.com/entries/brill-s-new-pauly/brauron-e219820|lingua=en}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Santuario di Artemide Brauronia]]
* [[Santuario di Artemide Brauronia]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Brauron}}
{{interprogetto}}


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{en}} [http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2419 Hellenic Ministry of Culture: Brauron]
*{{en}} [http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html Kevin T. Glowacki, "Brauron: The Sanctuary of Artemis"] Bibliography
* {{en}} [http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html Kevin T. Glowacki, "Brauron: The Sanctuary of Artemis"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051031065443/http://www.stoa.org/athens/sites/brauron.html |date=31 ottobre 2005 }} Bibliography
*{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/siteindex?lookup=Brauron Brauron — perseus.tufts.edu]
* {{cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/siteindex?lookup=Brauron|titolo=Brauron — perseus.tufts.edu|lingua=en}}
*{{en}} [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.04.0006:id%3Dbrauron ''Princeton Encyclopedia of Classical Sites'': Brauron (Vraona) Attica, Greece]


{{Dodecapoli di Cecrope}}
{{Dodecapoli di Cecrope}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Grecia|Archeologia}}
{{Portale|Antica Grecia|archeologia}}


[[Categoria:Storia della Grecia]]
[[Categoria:Storia della Grecia]]

Versione attuale delle 23:21, 26 mag 2024

Braurone
Nome originale (GRC) Βραυρών
Amministrazione
Dipendente da Atene
Territorio e popolazione
Lingua Attico
Localizzazione
Stato attuale Bandiera della Grecia Grecia
Coordinate 37°55′34.32″N 23°59′37.32″E
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Braurone
Braurone
Testa di Artemide 350-300 a.C. (museo archeologico di Braurone)

Braurone (in greco antico: Βραυρών?, Braurón, in greco Βραυρώνα?) era una località della costa orientale dell'Attica, tra Stiria ed Ale Arafenide, che ospitava un importante santuario di Artemide, in onore della quale si teneva ogni anno una festa.[1]

Il santuario era composto da un tempietto di Artemide, un ponte unico in pietra, santuari rupestri, una fonte sacra e una stoà a forma di pi greco (Π) con stanze per i banchetti rituali.

Secondo Euripide, la dea Atena rivelò che il luogo in cui Ifigenia sarebbe tornata dalla Tauride insieme ad Oreste, portando un'immagine sacra di Artemide,[2] era Braurone e che lì sarebbe stata consacrata sacerdotessa di Artemide, vi sarebbe morta e vi sarebbe stata sepolta.[3]

Il poeta collega il santuario di Artemide Tauropolo ad Ale Arafenide, 6,1 km a nord, e il santuario di Braurone.

La località ha origini antiche: una collina sita a 220 m a sud-est dell'attuale sito archeologico, alta circa 24 m, fu abitata durante il Neolitico sin da prima del 2000 a.C. e fiorì durante l'Elladico medio e l'epoca micenea tra il 2000 a.C. e il 1600 a.C. come un sito fortificato, ovvero un'acropoli.[4] L'insediamento fu abbandonato nel tardo Elladico III e l'acropoli non fu più significativamente occupata. Non si hanno molte notizie sul periodo tra il tardo Elladico III e l'VIII secolo a.C.: Strabone, citando Filocoro, afferma che Braurone era una delle dodici città fondate in Attica dal mitico re di Atene Cecrope,[5] e che in seguito Teseo aveva unito nella città di Atene.

Le attività di culto di Artemide sono note a partire dall'VIII secolo a.C. in base alle iscrizioni rinvenute nella fonte sacra. Nel VI secolo a.C. fu costruito un tempio, distrutto dai Persiani nel 480 a.C., che portarono la statua cultuale a Susa. Il tempio fu ricostruito nel 420 a.C. con l'aggiunta della stoà a forma di pi greco (Π) e il ponte di pietra. Probabilmente questa attività edificativa fu intrapresa a seguito della peste di Atene nel 430 a.C.: Artemide, infatti, era connessa alla peste e alla guarigione, così come il fratello Apollo. Nel VI secolo, probabilmente, la zona fu abitata dal tiranno Pisistrato, e forse per questo motivo non divenne un demo a sé stante con la riforma di Clistene.

Il sito fu utilizzato fino al III secolo a.C., quando le tensioni tra Atene e i Macedoni causarono il suo abbandono, probabilmente dopo che fu danneggiato da un'inondazione. Nel II secolo Pausania afferma che Ifigenia, fuggita dalla Tauride portando con sé un'antica immagine di legno di Artemide (lo "xoanon"), sbarcò a Braurone dove lasciò l'oggetto sacro per poi andare ad Atene e quindi ad Argo.[6]

Il sito fu preservato dai depositi trasportati dal fiume Erasino. Una basilica cristiana, che probabilmente rimase in uso fino al VII secolo, fu eretta nel VI secolo sul versante vicino della valle con materiale recuperato dal santuario.[7] Per secoli non ci furono significative attività archeologiche. Immediatamente adiacente alla piattaforma del tempio a sud-ovest, forse sui resti di un piccolo santuario, nel XV secolo fu eretta una piccola chiesa dedicata ad San Giorgio.

Statuetta votiva di marmo (museo archeologico di Braurone)

Il culto di Artemide Brauronia era praticato anche ad Atene dove sorgeva il Brauroneion, ovvero il santuario di Artemide Brauronia, dal quale ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta Arkteia che percorreva i 24,5 km di distanza col santuario. A Braurone le giovani fanciulle ateniesi, prossime all'età da marito, formavano gruppi consacrati ad Artemide noti come arktoi ("orse", vedi il mito di Callisto) e trascorrevano il tempo in danze sacre, indossando vesti color zafferano[8], correndo gare di velocità e offrendo sacrifici. Secondo Aristofane alcune di loro imitavano a gesti un'orsa.[9] I dipinti sui vasi mostrano che la nudità cultuale era un elemento per la preparazione alla maternità.[10] Nella fonte sacra sono stati rinvenuti molti giocattoli infantili, dedicati da giovani fanciulle nubili ad Artemide alla vigilia del matrimonio (come racconta un epigramma nell'Antologia Palatina).

Poteva esserci un'adorazione congiunta con Ifigenia sul luogo della "grotta". La dea Artemide (associata ad Ilizia) era invocata dalle donne per non avere problemi durante il parto e per la salute del neonato. Le vesti delle donne morte durante il parto erano dedicate ad Ifigenia.[11]

Insediamento moderno

[modifica | modifica wikitesto]

Al posto dell'antica città sorge oggi Vravrona, frazione di Markopoulo Mesogaias, situato quasi ad 1 km a sud-est dal sito archeologico. La popolazione nel 1991 era di 90 abitanti. L'insediamento di Vravrona si trova 200 m a nord-ovest ed è collegato con una strada a Markopoulo e Artemida (Loutsa). Il villaggio non si è sviluppato per via del golfo adiacente, roccioso e non adatto al nuoto. L'area, bagnata dal torrente Eurinos, una volta era famosa per la produzione di pomodori e fichi. La varietà locale di pomodoro batala è considerata la migliore in Grecia: è dolce, molto profumata, molto grande e polposa e molto pesante. Poiché in pochi giorni collassa sul proprio peso, questa varietà è venduta entro pochi giorni dai contadini locali sul lato della strada. Oggi i pomodori batala si trovano solo nei giardini. I fichi di Vravrona, o "reali", sono molto grandi, dolci, con una buccia sottile anche quando colti in piena maturazione. Sono praticamente impossibili da immagazzinare e quindi, non essendo commerciabili, vengono coltivati negli orti casalinghi.

Sito archeologico

[modifica | modifica wikitesto]
La piantina del santuario di Brauron
Lo stesso argomento in dettaglio: Braurone (sito archeologico).

Nel 1945 Ioannes Papadimitriou iniziò gli scavi sul sito, continuati dal professor Ch. Bouras negli anni 1950 fino al 1962. Tra i monumenti del V secolo a.C. si contano: la stoa a forma di pi greco (Π), intorno al cortile interno, che si apre verso il tempio di Artemide; il tempietto (forse un heroon di Ifigenia); il ponte di pietra sopra il fiume Erasino.[4] Le iscrizioni restaurate degli edifici indicano molti più edifici di quanti ne siano stati rinvenuti, inclusa una palestra e un ginnasio.

La torre di Vravrona

[modifica | modifica wikitesto]
La torre di Vravrona

Secondo la tradizione la torre, insieme a quella vicina di Liada, fu eretta tra il 1394 e il 1405 durante la dominazione veneziana, anche se delle ricerche archeologiche suggeriscono come periodo di costruzione l'epoca del ducato di Atene (1204-1311), in cui la zona fu governata dai De La Roche.

Il suo scopo era quello di recepire messaggi inviati con il fumo di giorno e con il fuoco di notte da altre torri e inviarli ad altri edifici simili; questo metodo era piuttosto veloce per l'epoca e si ritiene che le informazioni potessero giungere in un'ora dall'Asia all'Europa.

Museo Archeologico

[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Archeologico si trova a cinque minuti di macchina dal sito archeologico. Nel 2009 è stato rinnovato e le esposizioni sono state risistemate. L'orario di apertura è dalle 8:30 alle 15:00.

  1. ^ Erodoto, VI, 138.
  2. ^ Nonno di Panopoli, XIII, 186.
  3. ^ Euripide, 1446-1448.
  4. ^ a b (EN) Hellenic Ministry of Culture: Brauron.
  5. ^ Strabone, IX, 1, 20.
  6. ^ Pausania, I, 33, 1.
  7. ^ (EN) Princeton Encyclopedia of Classical Sites: Brauron (Vraona) Attica, Greece.
  8. ^ Suda, "arktos ê Braurôniois"
  9. ^ Aristofane, 645.
  10. ^ Burkert, p. 263.
  11. ^ Burkert, p. 151.
Fonti primarie
Fonti secondarie

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN315170125 · LCCN (ENsh91004556 · GND (DE4080518-9 · J9U (ENHE987007534528105171 · WorldCat Identities (ENviaf-315170125