Giovanni Battista Ayroli: differenze tra le versioni

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Giovanni Battista Ayroli (n. [[1731]] - m. [[1808]])è stato un [[doge]] della [[Repubblica di Genova]] dal [[6 maggio]] [[1783]] al [[6 maggio]] [[1785]].
Giovanni Battista Ayroli (n. [[1731]] - m. [[1808]])è stato un [[doge]] della [[Repubblica di Genova]] dal [[6 maggio]] [[1783]] al [[6 maggio]] [[1785]].


Nato in una famiglia di ricchissimi banchieri iscritti nel Libro d'oro, appartenente al patriziato genovese, l' [[8 marzo]] [[1783]], allo scadere del mandato del doge [[Marco Antonio Gentile]], Ayroli, capo della fazione conservatrice della Repubblica, che mirava a rafforzare la posizione del dogato, fu eletto doge di Genova il [[6 maggio]] dello stesso anno. Aveva vinto sopratutto grazie al patrimonio personale: si dice che, infatti, avesse comprato sessanta voti a quaranta [[rusponi]] l'uno. Dopo la fine del suo mandato, scaduto il [[6 maggio]] del [[1785]], Giovanni Battista Ayroli si ricandidò alle elezioni dogali, avendo come avversari [[Gian Carlo Pallavicino]], leader della fazione liberale genovese, che mirava ad ammodernare le strutture istituzionali della Repubblica, rendendola in pratica una monarchia costituzionale, e l'ex - doge [[Marco Antonio Gentile]]. Alla fine fu il Pallavicino ad essere eletto doge, il [[6 giugno]] successivo. L'Ayroli morì a Genova nel [[1808]], durante la dominazione francese della Liguria.
Nato in una famiglia di ricchissimi banchieri iscritti nel Libro d'oro, appartenente al patriziato genovese, l' [[8 marzo]] [[1783]], allo scadere del mandato del doge [[Marco Antonio Gentile]], Ayroli, capo della fazione conservatrice della Repubblica, che mirava a rafforzare la posizione del dogato, fu eletto doge di Genova il [[6 maggio]] dello stesso anno. Aveva vinto sopratutto grazie al patrimonio personale: si dice che, infatti, avesse comprato sessanta voti a quaranta [[rusponi]] l'uno. Dopo la fine del suo mandato, scaduto il [[6 maggio]] del [[1785]], Giovanni Battista Ayroli si ricandidò alle elezioni dogali, avendo come avversari [[Gian Carlo Pallavicino]], leader della fazione liberale genovese, che mirava ad ammodernare le strutture istituzionali della Repubblica, rendendola in pratica una monarchia costituzionale, e l'ex - doge [[Marco Antonio Gentile]]. Alla fine fu il Pallavicino ad essere eletto doge, il [[6 giugno]] successivo. L'Ayroli morì a Genova nel [[1808]], a 77 anni, durante la dominazione francese della Liguria.

Versione delle 23:41, 2 mag 2011

Giovanni Battista Ayroli (n. 1731 - m. 1808)è stato un doge della Repubblica di Genova dal 6 maggio 1783 al 6 maggio 1785.

Nato in una famiglia di ricchissimi banchieri iscritti nel Libro d'oro, appartenente al patriziato genovese, l' 8 marzo 1783, allo scadere del mandato del doge Marco Antonio Gentile, Ayroli, capo della fazione conservatrice della Repubblica, che mirava a rafforzare la posizione del dogato, fu eletto doge di Genova il 6 maggio dello stesso anno. Aveva vinto sopratutto grazie al patrimonio personale: si dice che, infatti, avesse comprato sessanta voti a quaranta rusponi l'uno. Dopo la fine del suo mandato, scaduto il 6 maggio del 1785, Giovanni Battista Ayroli si ricandidò alle elezioni dogali, avendo come avversari Gian Carlo Pallavicino, leader della fazione liberale genovese, che mirava ad ammodernare le strutture istituzionali della Repubblica, rendendola in pratica una monarchia costituzionale, e l'ex - doge Marco Antonio Gentile. Alla fine fu il Pallavicino ad essere eletto doge, il 6 giugno successivo. L'Ayroli morì a Genova nel 1808, a 77 anni, durante la dominazione francese della Liguria.