Governo Sully: differenze tra le versioni
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Versione delle 14:43, 26 apr 2024
Governo Sully | |
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Maximilien de Béthune de Sully, capo del governo | |
Stato | {{ Regno di Francia e Regno di Navarra }} |
Capo del governo | Massimiliano di Béthune |
Giuramento | 1598 |
Dimissioni | 1611 |
Il Governo Sully è stato il primo esecutivo del Regno di Francia, in carica dal 1598 al 1611. Si formò a seguito di un'ordinanza di re Enrico IV di Francia, che appena pochi mesi prima aveva emanato l'Editto di Nantes e concesso la libertà di culto nel regno. L'ordinanza decretava la nascita di un comitato composto dai ministri più importanti, chiamato "Consiglio dei dispacci" e noto informalmente come Governo. A capo del consiglio fu posto Massimiliano di Béthune, duca di Sully, ministro delle finanze già da un anno, con il titolo di Principale Ministro di Stato. Il Governo in politica interna fece annullare tutte le nobilitazioni decretate negli ultimi vent'anni, soppresse gli uffici finanziari e giudiziari troppo piccoli, creò il sistema dei grandi approvvigionamenti per la guerra, lottò contro gli abusi ed ammassò un ammontare di oltre 30 milioni di livre, potendo così diminuire le imposte. Nel 1604 istituì la paulette, una tassa pagata dai funzionari pubblici, e proclamò la libertà di commercio del grano. In politica estera fu ostile alla Spagna e firmò trattati con Toscana (1600) e Savoia (1601). Dopo l'assassinio di Enrico IV per mano di François Ravaillac (1610), Sully entrò in forte disaccordo con la reggente Maria de' Medici per via della politica filospagnola di quest'ultima e si dimise dalle sue cariche l'anno seguente. La regina allora affidò il governo a Nicolas de Neufville de Villeroy, ministro degli esteri.