Grimorio: differenze tra le versioni
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Un '''grimorio''' è un libro di [[magia]]. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del [[Medioevo]] e l'inizio del [[XVIII secolo]]. Contenevano soprattutto corrispondenze [[astrologia|astrologiche]], liste di [[angelo|angeli]] e [[demone|demoni]], istruzioni pratiche per creare [[incantesimo|incantesimi]], preparare [[medicina|medicine]] e [[pozione|pozioni]], invocare entità [[soprannaturale|soprannaturali]] e fabbricare [[talismano|talismani]].<ref>[[Jorg Sabellicus]], ''[https://books.google.it/books?id=zCnDan1shZoC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Magia pratica]'', vol. IV, pag. 29, Mediterranee, 2001.</ref> |
Un '''grimorio''' è un libro di [[magia]]. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del [[Medioevo]] e l'inizio del [[XVIII secolo]]. Contenevano soprattutto corrispondenze [[astrologia|astrologiche]], liste di [[angelo|angeli]] e [[demone|demoni]], istruzioni pratiche per creare [[incantesimo|incantesimi]], preparare [[medicina|medicine]] e [[pozione|pozioni]], invocare entità [[soprannaturale|soprannaturali]] e fabbricare [[talismano|talismani]].<ref>[[Jorg Sabellicus]], ''[https://books.google.it/books?id=zCnDan1shZoC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Magia pratica]'', vol. IV, pag. 29, Mediterranee, 2001.</ref> |
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*''Albanum Maleficarum'', scritto in [[lingua araba|arabo]] nel X secolo, sarebbe stato stampato in [[lingua latina|latino]] nel 1601.<ref>David Fox, ''La isla de los pájaros'', Caligrama, 2019.</ref> |
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*''Antipalus Maleficiorum Comprehensus'', di [[Johannes Trithemius]] (1555). |
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*''[[Sefer Raziel HaMalakh]]'', grimorio [[medievale]] di [[cabala pratica]], originariamente scritto in ebraico e [[lingua aramaica|aramaico]], tradotto in latino nel XIII secolo col titolo di ''Liber Razielis Archangeli''. |
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[[File:Sefer raziel segulot.png|thumb|left|Una pagina contenente molti sigilli magici dal ''[[Sefer Raziel HaMalakh]]'' (''Libro di Raziel l'angelo'')]]Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i grimori citati, fin dal XIX secolo vengono messi in commercio dei falsi o delle edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari). |
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[[File:Pentagram and human body (Agrippa).jpg|thumb|Uomo inciso nel [[pentagramma (geometria)|pentagramma]], da ''De Occulta Philosophia'' di [[Agrippa von Nettesheim]]. I segni sul perimetro sono simboli [[Astrologia|astrologici]] dei [[pianeti (astrologia)|pianeti]].]] |
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Verso la fine del [[XIX secolo]] molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperati da organizzazioni [[esoterismo|esoteriche]] pseudo-[[massoneria|massoniche]] quali l<nowiki>'</nowiki>''[[Hermetic Order of the Golden Dawn]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[Ordo Templi Orientis]]''. [[Aleister Crowley]], uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, funse poi da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi [[wicca]], [[satanismo]] e la [[magia del caos]]. |
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Alcuni considerano un grimorio moderno il ''[[Necronomicon]]'', nato sul seguito dello ''[[pseudobiblium]]'' inventato da [[Howard Phillips Lovecraft]], ispirato dalla [[mitologia sumera]] e dall'''Ars Goetia'', una sezione del ''Lemegeton'' che riguarda le invocazioni demoniache. Come esplicitamente indicato dallo stesso Lovecraft in molte delle sue lettere, il ''Necronomicon'' è una sua invenzione e non è mai esistito. |
Versione delle 20:02, 21 mag 2020
Un grimorio è un libro di magia. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo. Contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni pratiche per creare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entità soprannaturali e fabbricare talismani.[1]
Etimologia
Una delle possibili spiegazioni sull'origine della parola "grimorio" viene fatta derivare dal francese antico gramaire, parola avente la stessa radice di «grammatica» e «glamour».[2] Questo forse perché, verso la fine del Medioevo, le grammatiche latine (libri sulla sintassi e sulla pronuncia latina) erano il fondamento degli studi scolastici e dell'educazione universitaria, controllata dalla Chiesa cattolica e, per la maggioranza analfabeta della popolazione, tutti gli altri libri erano considerati di stregoneria. Il termine «grammatica» denotava inoltre, sia presso letterati che analfabeti, un libro contenente istruzioni.
Grimori storici
Alcuni grimori degni di nota, tramandati nell'ambito della storia occidentale, sono:
- Albanum Maleficarum, scritto in arabo nel X secolo, sarebbe stato stampato in latino nel 1601.[3]
- Antipalus Maleficiorum Comprehensus, di Johannes Trithemius (1555).
- Corpus hermeticum, una raccolta del III secolo d.C. attribuita ad Ermete Trismegisto.
- Enchiridion di papa Leone III, che secondo la leggenda sarebbe stato donato da costui a Carlo Magno.[4]
- Heptameron, di Pietro d'Abano (1290).
- Il grande grimorio, conosciuto anche come il libro del Dragone rosso, risalente presumibilmente al 1522.
- La magia sacra di Abramelin il mago, tradotto dall'ebraico nel 1458,[5] fu scoperto nel XVIII secolo nella Biblioteca Marciana a Venezia; sarebbe stato messo per iscritto dall'ebreo Abraham ben Simeon da Worms, per trasmetterne i segreti a suo figlio Lamech.[6]
- Liber Aneguemis, conosciuto anche Liber Vaccae, è un apocrifo attribuito a Platone, tradotto in latino dall'opera araba Kitab an-nawamis del IX secolo, che sarebbe stata a sua volta la traduzione di un testo ellenistico concernente la dottrina platonica. Fra i più antichi grimori della storia, ha ispirato altri grimori e trattati di alchimia successivi.[7]
- Liber Juratus Honorii, o Grimorium Honorii Magni, di papa Onorio III, contenente formule e descrizioni di rituali per evocare gli spiriti e tenere a bada i demoni.[8]
- La gallina nera, opera apparsa in francese nel 1740.[9]
- Chiave di Salomone, attribuito al re Salomone.
- Piccola Chiave di Salomone, anch'esso attribuito a Salomone ma riadattato più recentemente.
- Picatrix, tradotto dall'arabo nella Spagna dell'XI secolo, conobbe notevole fama nel Rinascimento.
- Sefer Raziel HaMalakh, grimorio medievale di cabala pratica, originariamente scritto in ebraico e aramaico, tradotto in latino nel XIII secolo col titolo di Liber Razielis Archangeli.
Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i grimori citati, fin dal XIX secolo vengono messi in commercio dei falsi o delle edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari).
Verso la fine del XIX secolo molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperati da organizzazioni esoteriche pseudo-massoniche quali l'Hermetic Order of the Golden Dawn e l'Ordo Templi Orientis. Aleister Crowley, uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, funse poi da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi wicca, satanismo e la magia del caos.
Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello pseudobiblium inventato da Howard Phillips Lovecraft, ispirato dalla mitologia sumera e dall'Ars Goetia, una sezione del Lemegeton che riguarda le invocazioni demoniache. Come esplicitamente indicato dallo stesso Lovecraft in molte delle sue lettere, il Necronomicon è una sua invenzione e non è mai esistito.
Anche il manoscritto Voynich potrebbe essere un grimorio, anche se il suo contenuto non è mai stato decifrato e potrebbe anche essere un falso storico.
Si conoscono anche libri di incantesimi più antichi, chiamati anche «papiri magici», e chiamati alcune volte «grimori» dagli studiosi contemporanei. La maggior parte di questi è stata recuperata tra le sabbie dell'Egitto ed è scritta in greco antico o in egizio demotico.
Note
- ^ Jorg Sabellicus, Magia pratica, vol. IV, pag. 29, Mediterranee, 2001.
- ^ Etimologia di "Grimorio", su unaparolaalgiorno.it.
- ^ David Fox, La isla de los pájaros, Caligrama, 2019.
- ^ Trad. it.: Enchiridion: il manuale magico di papa Leone III, Fanucci, 1981.
- ^ Mariano Bizzarri, Francesco Scurria, Sulle tracce del Graal, pag. 138, Roma, Mediterranee, 1996.
- ^ Trad. it.: Il Libro della magia sacra del mago Abra-Melin, così come è stato tramandato da Abraham l'Ebreo a suo figlio Lamech, Roma, Mediterranee, 1981.
- ^ Maaike Van der Lugt, "Abominable Mixtures": The Liber vaccae in the Medieval West, or The Dangers and Attractions of Natural Magic, in "Traditio", vol. LXIV, pp. 229-277, Cambridge University Press (2009).
- ^ Jorg Sabellicus, Il grimorio di papa Onorio. Le evocazioni diaboliche, trad. it., Hermes Edizioni, 1984.
- ^ Richard Cavendish, La magia nera, vol. I, pag. 165, Roma, Mediterranee, 1991.
Voci correlate
Altri progetti
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