Ilya Prigogine: differenze tra le versioni

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|PostCognome = ({{russo|Илья Романович Пригожин}} ''Il'ja Romanovič Prigožin'')
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==Biografia==
==Biografia==


Nasce a Mosca in una famiglia [[Ebrei|ebraica]]. Il padre, Ruvim Abramovič Prigožin, era un [[ingegnere chimico]] e la madre, Julija Vichman, era una [[pianista]]. Per motivi politici, la famiglia lascia la Russia nel 1921 e, dopo alcuni soggiorni in varie parti dell'Europa, si stabilisce in a [[Bruxelles]], in [[Belgio]], nel 1929.<ref>Le notizie biografiche qui riportate sono tratte da: I. Prigogine, ''La nascita del tempo'', Bompiani, Milano, 1988, pp. 9-13.</ref>
Nacque a Mosca in una famiglia [[Ebrei|ebraica]]. Il padre, Ruvim Abramovič Prigožin, era un [[ingegnere chimico]] e la madre, Julija Vichman, una [[pianista]]. Per motivi politici, la famiglia lasciò la Russia nel 1921 e, dopo alcuni soggiorni in varie parti dell'Europa, nel 1929 si stabilì a [[Bruxelles]], in [[Belgio]].<ref>Le notizie biografiche qui riportate sono tratte da: I. Prigogine, ''La nascita del tempo'', Bompiani, Milano, 1988, pp. 9-13.</ref>


Cresciuto in un ambiente culturalmente ricco e stimolante, dopo le scuole medie superiori intraprende gli studi di [[chimica]] e [[fisica]] alla [[Université Libre de Bruxelles|Libera Università di Bruxelles]], laureandosi nel 1941. Sotto l'influenza di [[Theophile de Donder]] e [[Jean Timmermans]], orienta i suoi interessi di studio e di ricerca verso la termodinamica dei sistemi complessi e i fenomeni irreversibili della [[biologia]], conseguendo il dottorato di ricerca nel 1945 con una tesi dal titolo "Étude thermodynamique des phénomènes irreversibles", iniziando così un lungo percorso di elaborazione che lo porterà a formulare, nel 1967, la nozione di [[struttura dissipativa]].
Cresciuto in un ambiente culturalmente ricco e stimolante, dopo le scuole medie superiori intraprese gli studi di [[chimica]] e [[fisica]] alla [[Université Libre de Bruxelles|Libera Università di Bruxelles]], laureandosi nel 1941. Sotto l'influenza di [[Théophile de Donder]] e [[Jean Timmermans]], orientò i suoi interessi di studio e di ricerca verso la termodinamica dei sistemi complessi, la termodinamica del non equilibrio e i fenomeni irreversibili della [[biologia]], conseguendo il dottorato di ricerca nel 1945 con una tesi dal titolo "Étude thermodynamique des phénomènes irreversibles", e avviando così un lungo percorso di elaborazione che lo porterà a formulare, nel 1967, la nozione di [[struttura dissipativa]].


Nel 1947 inizia a insegnare alla Libera Università di Bruxelles e nel 1959 è pure direttore dell'[[International Institute Solvay]] di [[Bruxelles]]. Nominato pure direttore dell'''International Center for Statistical Mechanics and Thermodynamics'' dell'[[Università del Texas]] ad [[Austin]], è nel 1967 tra i fondatori del [[Center for Complex Quantum Systems]].<ref>{{en}} Cfr. [http://order.ph.utexas.edu/ Center for Complex Quantum Systems]</ref>
Nel 1947 iniziò a insegnare [[chimica fisica]] e [[fisica teorica]] alla Libera Università di Bruxelles e nel 1951 riprese la cattedra del suo ex professore Jean Timmermans.<ref>{{Cita libro|titolo=Bulletin de la Classe des sciences |autore= |url=https://www.google.be/books/edition/Bulletin_de_la_Classe_des_sciences/DP0dAQAAMAAJ?hl=fr&gbpv=1&bsq=Ilya+Prigogine++Jean+Timmermans&dq=Ilya+Prigogine++Jean+Timmermans&printsec=frontcover |editore=Palais des Académies |anno=2004 |p=259 |ISBN= |cid= }}</ref> Nel 1959 divenne direttore dell'[[International Institute Solvay]] di [[Bruxelles]]. Nominato inoltre direttore dell'''International Center for Statistical Mechanics and Thermodynamics'' dell'[[Università del Texas]] ad [[Austin]], nel 1967 fu tra i fondatori del [[Center for Complex Quantum Systems]].<ref>{{en}} Cfr. [http://order.ph.utexas.edu/ Center for Complex Quantum Systems]</ref>


Vincitore del Premio Solvay nel 1965, come riconoscimento per i suoi pionieristici studi e le innovative ricerche in [[termodinamica]] dei processi irreversibili e dei [[sistemi complessi]] gli viene assegnato il [[premio Nobel per la chimica]] nel 1977.
Vincitore del Premio Solvay nel 1965, come riconoscimento per i suoi pionieristici studi e le innovative ricerche in [[termodinamica]] dei processi irreversibili e dei [[sistemi complessi]] gli venne assegnato il [[premio Nobel per la chimica]] nel 1977.


== L'attività scientifica ==
== Le idee e le teorie ==
Nel pensiero di Prigogine ha un'importanza cruciale il concetto di [[Entropia (termodinamica)|entropia]], ovvero il [[secondo principio della termodinamica]]: ogni processo naturale, infatti, è irreversibile e tende ad aumentare la sua entropia (e quella dell'ambiente in cui si trova). Anche il tempo, in quanto successione di stati sempre diversi, deve essere concepito come irreversibile, ed è soggetto a sua volta a entropia. Tuttavia in natura esistono organismi viventi in grado di [[auto-organizzazione|auto-organizzarsi]] diminuendo la propria entropia a discapito dell'ambiente, vincolati a un maggior o minor disordine entropico. A partire da queste considerazioni, Prigogine e altri studiosi (tra cui [[Francisco Varela]], [[Harold Morowitz]] ed [[Enzo Tiezzi]]) hanno cominciato a gettare un ponte tra la [[fisica]], la [[chimica]], l'[[ecologia]] e le [[scienze sociali]], per studiare tali settori non separatamente ma come sistemi tra loro interagenti. Per questa ragione Prigogine è considerato uno dei pionieri della cosiddetta [[scienza della complessità]].
Nel pensiero di Prigogine ha un'importanza cruciale il concetto di [[Entropia (termodinamica)|entropia]], ovvero il [[secondo principio della termodinamica]]: ogni processo naturale, infatti, è irreversibile e tende ad aumentare la sua entropia (e quella dell'ambiente in cui si trova). Anche il tempo, in quanto successione di stati sempre diversi, deve essere concepito come irreversibile, ed è soggetto a sua volta a entropia. Tuttavia in natura esistono organismi viventi in grado di [[auto-organizzazione|auto-organizzarsi]] diminuendo la propria entropia a discapito dell'ambiente, vincolati a un maggior o minor disordine entropico. A partire da queste considerazioni, Prigogine e altri studiosi (tra cui [[Francisco Varela]], [[Harold Morowitz]] ed [[Enzo Tiezzi]]) hanno cominciato a gettare un ponte tra la [[fisica]], la [[chimica]], l'[[ecologia]] e le [[scienze sociali]], per studiare tali settori non separatamente, ma come sistemi tra loro interagenti. Per questa ragione Prigogine è considerato uno dei pionieri della cosiddetta [[scienza della complessità]].


Negli ultimi anni Prigogine lavorò alla matematica dei sistemi non-lineari e [[sistema caotico|caotici]] e propose l'uso dello [[spazio di Hilbert allargato]] in [[meccanica quantistica]] come possibile strumento per introdurre l'irreversibilità anche nei sistemi quantistici.
Prigogine si occupò pure di [[sistema dinamico|sistemi non-lineari]] e [[sistema caotico|caotici]], [[ricerca operativa]], [[meccanica statistica]], fondamenti della [[meccanica quantistica]], proponendo tra l'altro l'uso dello [[spazio di Hilbert allargato]] in [[meccanica quantistica]] come possibile strumento per introdurre l'irreversibilità anche nei sistemi quantistici.


== Opere ==
== Opere principali ==
*''Dall'essere al divenire. Tempo e complessità delle scienze fisiche (1978)'', Einaudi, Torino, 1986.
*''Dall'essere al divenire. Tempo e complessità delle scienze fisiche (1978)'', Einaudi, Torino, 1986.
*''La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza (1979)'' (con [[Isabelle Stengers]]), Einaudi, Torino, 1981.
*''La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza (1979)'' (con [[Isabelle Stengers]]), Einaudi, Torino, 1981.
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*''Le strutture dissipative. Auto organizzazione dei sistemi termodinamici di non equilibrio'', Sansoni, Firenze, 1982;
*''Le strutture dissipative. Auto organizzazione dei sistemi termodinamici di non equilibrio'', Sansoni, Firenze, 1982;
*''Le leggi del caos'', Laterza, Roma-Bari, 1992;
*''Le leggi del caos'', Laterza, Roma-Bari, 1992;
*''La fine delle certezze'', Bollati Boringhieri, Torino, 1997;
*''La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura'', trad. Libero Sosio, Bollati Boringhieri, Torino, 1997-2014, ISBN 978 88 339 2564 6;
*''Termodinamica: dalle macchine termiche alle strutture dissipative'' (con Dilip Kondepudi), Bollati Boringhieri, Torino, 2002;
*''Termodinamica: dalle macchine termiche alle strutture dissipative'' (con Dilip Kondepudi), Bollati Boringhieri, Torino, 2002;
*''Il futuro è già determinato?'', [[Di Renzo Editore]], Roma, 2003.
*''Il futuro è già determinato?'', [[Di Renzo Editore]], Roma, 2003.
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*{{Cita testo|articolo=Intervista: Ilya Prigogine|url=https://archive.org/stream/Futura15#page/n28/mode/1up|formato=jpg|rivista=Futura|numero=15|data=dicembre 1984/gennaio 1985|pp=29-31|editore=Alberto Peruzzo Editore|OCLC=955444636}}
*{{Cita testo|articolo=Intervista: Ilya Prigogine|url=https://archive.org/stream/Futura15#page/n28/mode/1up|formato=jpg|rivista=Futura|numero=15|data=dicembre 1984/gennaio 1985|pp=29-31|editore=Alberto Peruzzo Editore|OCLC=955444636}}
*{{cita libro|autore=Giuseppe Giordano|titolo=La filosofia di Ilya Prigogine|editore=Armando Siciliano Editore|città=Messina|anno=2005|isbn=978-88-7442-370-5}}
*{{cita libro|autore=Giuseppe Gembillo|autore2=Giuseppe Giordano|titolo=Ilya Prigogine. La rivoluzione della complessità|editore=Aracne|città=Roma|anno=2016|isbn=978-88-548-9690-1}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Termodinamica]]
*[[Attrattore strano]]
*[[Attrattore strano]]
*[[Epistemologia della complessità]]
*[[Epistemologia della complessità]]
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*[[Sistema complesso]]
*[[Sistema complesso]]
*[[Indeterminismo]]
*[[Indeterminismo]]
*[[Chimica]]
*[[Lucia de Brouckère]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://ilyaprigogine.altervista.org/|Ilya Prigogine}}
* {{cita web | 1 = http://ilyaprigogine.altervista.org/ | 2 = Ilya Prigogine | accesso = 2 novembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171107033951/http://ilyaprigogine.altervista.org/ | dataarchivio = 7 novembre 2017 | urlmorto = sì }}


{{Premio Nobel per la chimica}}
{{Premio Nobel per la chimica}}
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[[Categoria:Ebrei russi]]
[[Categoria:Ebrei russi]]
[[Categoria:Ebrei belgi]]
[[Categoria:Studenti della Université libre de Bruxelles]]

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Ilya Prigogine
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la chimica 1977

Ilya Prigogine (in russo Илья Романович Пригожин? Il'ja Romanovič Prigožin) (Mosca, 25 gennaio 1917Bruxelles, 28 maggio 2003) è stato un chimico e fisico russo naturalizzato belga, molto noto per le sue teorie sulle strutture dissipative, i sistemi complessi e l'irreversibilità.

Nacque a Mosca in una famiglia ebraica. Il padre, Ruvim Abramovič Prigožin, era un ingegnere chimico e la madre, Julija Vichman, una pianista. Per motivi politici, la famiglia lasciò la Russia nel 1921 e, dopo alcuni soggiorni in varie parti dell'Europa, nel 1929 si stabilì a Bruxelles, in Belgio.[1]

Cresciuto in un ambiente culturalmente ricco e stimolante, dopo le scuole medie superiori intraprese gli studi di chimica e fisica alla Libera Università di Bruxelles, laureandosi nel 1941. Sotto l'influenza di Théophile de Donder e Jean Timmermans, orientò i suoi interessi di studio e di ricerca verso la termodinamica dei sistemi complessi, la termodinamica del non equilibrio e i fenomeni irreversibili della biologia, conseguendo il dottorato di ricerca nel 1945 con una tesi dal titolo "Étude thermodynamique des phénomènes irreversibles", e avviando così un lungo percorso di elaborazione che lo porterà a formulare, nel 1967, la nozione di struttura dissipativa.

Nel 1947 iniziò a insegnare chimica fisica e fisica teorica alla Libera Università di Bruxelles e nel 1951 riprese la cattedra del suo ex professore Jean Timmermans.[2] Nel 1959 divenne direttore dell'International Institute Solvay di Bruxelles. Nominato inoltre direttore dell'International Center for Statistical Mechanics and Thermodynamics dell'Università del Texas ad Austin, nel 1967 fu tra i fondatori del Center for Complex Quantum Systems.[3]

Vincitore del Premio Solvay nel 1965, come riconoscimento per i suoi pionieristici studi e le innovative ricerche in termodinamica dei processi irreversibili e dei sistemi complessi gli venne assegnato il premio Nobel per la chimica nel 1977.

Le idee e le teorie

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Nel pensiero di Prigogine ha un'importanza cruciale il concetto di entropia, ovvero il secondo principio della termodinamica: ogni processo naturale, infatti, è irreversibile e tende ad aumentare la sua entropia (e quella dell'ambiente in cui si trova). Anche il tempo, in quanto successione di stati sempre diversi, deve essere concepito come irreversibile, ed è soggetto a sua volta a entropia. Tuttavia in natura esistono organismi viventi in grado di auto-organizzarsi diminuendo la propria entropia a discapito dell'ambiente, vincolati a un maggior o minor disordine entropico. A partire da queste considerazioni, Prigogine e altri studiosi (tra cui Francisco Varela, Harold Morowitz ed Enzo Tiezzi) hanno cominciato a gettare un ponte tra la fisica, la chimica, l'ecologia e le scienze sociali, per studiare tali settori non separatamente, ma come sistemi tra loro interagenti. Per questa ragione Prigogine è considerato uno dei pionieri della cosiddetta scienza della complessità.

Prigogine si occupò pure di sistemi non-lineari e caotici, ricerca operativa, meccanica statistica, fondamenti della meccanica quantistica, proponendo tra l'altro l'uso dello spazio di Hilbert allargato in meccanica quantistica come possibile strumento per introdurre l'irreversibilità anche nei sistemi quantistici.

Opere principali

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  • Dall'essere al divenire. Tempo e complessità delle scienze fisiche (1978), Einaudi, Torino, 1986.
  • La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza (1979) (con Isabelle Stengers), Einaudi, Torino, 1981.
  • Dall'essere al divenire (1986), Einaudi, Torino, 1986;
  • La nascita del tempo (1984-87), Theoria, Napoli, 1988;
  • La complessità. Esplorazioni nei nuovi campi delle scienze (1987), Boringhieri, Torino, 1991;
  • Tra il tempo e l'eternità (1988) (con I. Stengers), Einaudi, Torino 1989
  • Le strutture dissipative. Auto organizzazione dei sistemi termodinamici di non equilibrio, Sansoni, Firenze, 1982;
  • Le leggi del caos, Laterza, Roma-Bari, 1992;
  • La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, trad. Libero Sosio, Bollati Boringhieri, Torino, 1997-2014, ISBN 978 88 339 2564 6;
  • Termodinamica: dalle macchine termiche alle strutture dissipative (con Dilip Kondepudi), Bollati Boringhieri, Torino, 2002;
  • Il futuro è già determinato?, Di Renzo Editore, Roma, 2003.
  1. ^ Le notizie biografiche qui riportate sono tratte da: I. Prigogine, La nascita del tempo, Bompiani, Milano, 1988, pp. 9-13.
  2. ^ Bulletin de la Classe des sciences, Palais des Académies, 2004, p. 259.
  3. ^ (EN) Cfr. Center for Complex Quantum Systems

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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