Ino: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:01, 22 nov 2017

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi INO.
Ino
Leucotea, di Jean Jules Allasseur, facciata sud del Cour Carrée al palazzo del Louvre, Parigi.
Nome orig.Ἰνώ
Caratteristiche immaginarie
Epiteto"Leucotea" (Dea bianca)
SessoFemmina

Ino (in greco antico: Ἰνώ?) nella mitologia greca, era figlia di Cadmo e di Armonia [1].

Mitologia

Ino fu la seconda moglie di Atamante. Dalla loro unione nacquero Learco e Melicerte. Atamante aveva avuto da Nefele altri due figli, Frisso ed Elle, che Ino odiava e di cui voleva liberarsi. Convinse allora le donne del popolo a riscaldare nel forno il grano conservato per la semina, affinché, una volta seminato, non crescesse, gettando così il paese nella carestia. Atamante inviò i propri messaggeri all'oracolo di Delfi per chiedere consiglio, ma Ino li corruppe affinché riferissero che secondo l'oracolo il re avrebbe dovuto sacrificare Frisso sull'altare di Zeus. Atamante fu costretto ad acconsentire, ma Frisso ed Elle chiesero aiuto alla madre Nefele, che inviò loro un ariete dal vello d'oro, in groppa al quale essi fuggirono.

Dopo la morte della sorella Semele, madre di Dioniso, Ino persuase Atamante ad allevare il piccolo dio, nato dall'unione di Semele con Zeus. Era, sposa di Zeus, per vendicarsi del tradimento, fece impazzire Atamante che, incontrati la moglie e i figli, li scambiò per cervi e li assalì, uccise Learco scagliandolo contro uno scoglio e lanciò Melicerte in mare.
Nel tentativo di salvarlo, Ino si gettò a sua volta in mare, e per volere di Afrodite (la cui figlia Armonia era la madre di Ino), i due furono trasformati in divinità marine, protettrici dei marinai: Leucotea, la «dea bianca» o la «dea del cielo coperto di neve», e Palemone.

Ino nella cultura di massa

In epoca moderna, Ino, insieme con Circe, è tra i personaggi del dialogo Le streghe, dall'opera Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.

Note

  1. ^ Apollodoro, Biblioteca, III 4 2-3 (In francese - Ugo Bratelli, 2002)

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