Iside: differenze tra le versioni

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==Mito==
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Figlia di [[Nut]] e [[Geb]], sorella di [[Nefti]], [[Seth]] ed [[Osiride]], di cui fu anche sposa e dal quale ebbe [[Horo]]. Secondo il mito, raccontato nei ''[[Testi delle Piramidi]]'' e da [[Plutarco]] nel suo ''Iside ed Osiride'', con l'aiuto della sorella Nefti assemblò le parti del corpo di Osiride, riportandolo alla vita. Per questo era considerata una divinità associata alla [[magia]] ed all'[[oltretomba]].
Figlia di [[Nut]] e [[Geb]], sorella di [[Nefti]], [[Seth]] ed [[Osiride]], di cui fu anche sposa e dal quale ebbe [[Horus]]. Secondo il mito, raccontato nei ''[[Testi delle Piramidi]]'' e da [[Plutarco]] nel suo ''Iside ed Osiride'', con l'aiuto della sorella Nefti assemblò le parti del corpo di Osiride, riportandolo alla vita. Per questo era considerata una divinità associata alla [[magia]] ed all'[[oltretomba]].
[[Image:Isis.png|right|Iside]]
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Iside è spesso simboleggiata da una vacca, in associazione con [[Hathor]], ed è raffigurata con le corna bovine, tra le quali è racchiuso il [[sole]]. Nell'iconografia è rappresentata spesso come un [[falco]] o come una donna con ali di uccello e simboleggia il [[vento]]. In forma alata è anche dipinta sui [[sarcofago|sarcofagi]] nell’atto di prendere l’anima tra le ali per condurla a nuova vita.
Iside è spesso simboleggiata da una vacca, in associazione con [[Hathor]], ed è raffigurata con le corna bovine, tra le quali è racchiuso il [[sole]]. Nell'iconografia è rappresentata spesso come un [[falco]] o come una donna con ali di uccello e simboleggia il [[vento]]. In forma alata è anche dipinta sui [[sarcofago|sarcofagi]] nell’atto di prendere l’anima tra le ali per condurla a nuova vita.
Solitamente viene raffigurata con una donna vestita, con in testa il simbolo del trono, che tiene in mano un loto, simbolo della fertilità. Frequenti anche le rappresentazioni della dea mentre allatta il figlio Horo.
Solitamente viene raffigurata con una donna vestita, con in testa il simbolo del trono, che tiene in mano un loto, simbolo della fertilità. Frequenti anche le rappresentazioni della dea mentre allatta il figlio Horus.
Il suo simbolo è il tiet, chiamato anche nodo isiaco, che si trova utilizzato per assicurare le vesti egiziane. L'esatta origine del simbolo è sconosciuta, ma probabilmente rappresenta la resurrezione e la vita eterna.
Il suo simbolo è il tiet, chiamato anche nodo isiaco, che si trova utilizzato per assicurare le vesti egiziane. L'esatta origine del simbolo è sconosciuta, ma probabilmente rappresenta la resurrezione e la vita eterna.


[[Image:Egypt.IsisHorus.01.png|200px|left|thumb|Iside con il figlio Horo]]
[[Image:Egypt.IsisHorus.01.png|200px|left|thumb|Iside con il figlio Horo]]

==Culto==
==Culto==



Versione delle 14:43, 25 lug 2005

Iside o Isis o Isi (in lingua egiziana Aset), originaria del Delta, è la dea della maternità e della fertilità nella mitologia egizia. Divinità in origine celeste, associata alla regalità (il suo geroglifico include la parola per "trono"), faceva parte dell'Enneade.

stt
H8
Iside
in geroglifici

Mito

Figlia di Nut e Geb, sorella di Nefti, Seth ed Osiride, di cui fu anche sposa e dal quale ebbe Horus. Secondo il mito, raccontato nei Testi delle Piramidi e da Plutarco nel suo Iside ed Osiride, con l'aiuto della sorella Nefti assemblò le parti del corpo di Osiride, riportandolo alla vita. Per questo era considerata una divinità associata alla magia ed all'oltretomba.

Iside
Iside

Iconografia

Iside è spesso simboleggiata da una vacca, in associazione con Hathor, ed è raffigurata con le corna bovine, tra le quali è racchiuso il sole. Nell'iconografia è rappresentata spesso come un falco o come una donna con ali di uccello e simboleggia il vento. In forma alata è anche dipinta sui sarcofagi nell’atto di prendere l’anima tra le ali per condurla a nuova vita. Solitamente viene raffigurata con una donna vestita, con in testa il simbolo del trono, che tiene in mano un loto, simbolo della fertilità. Frequenti anche le rappresentazioni della dea mentre allatta il figlio Horus. Il suo simbolo è il tiet, chiamato anche nodo isiaco, che si trova utilizzato per assicurare le vesti egiziane. L'esatta origine del simbolo è sconosciuta, ma probabilmente rappresenta la resurrezione e la vita eterna.

Iside con il figlio Horo

Culto

Iside, venerata spesso in associazione con il dio Serapide, fu una delle divinità più famose di tutto il bacino del Mediterraneo. Dall'epoca tolemaica la venerazione per la dea, simbolo di sposa e madre e protettrice dei naviganti, si diffuse nel mondo ellenistico, fino a Roma. Da qui il suo culto, diventato misterico per i legami della dea con il mondo ultraterreno e nonostante all'inizio fosse ostacolato, dilagò in tutto l'impero romano. Nel sincretismo tipico della religione romana Iside venne assimilata con molte divinità femminili locali, quali Cibele, Demetra e Cerere, e molti templi furono innalzati in suo onore in Europa, Africa ed Asia. Il più famoso fu quello di File, l'ultimo tempio pagano ad essere chiuso nel VI secolo. La decadenza nel Mediterraneo del culto di Iside fu per lo più determinata da nuove religioni misteriche quali lo Zoroastrismo e lo stesso Cristianesimo.

Bibliografia

  • Tosi, Mario, Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Torino 2004 ISBN 8873250645

Collegamenti esterni