Maria d'Orléans (1865-1909): differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
|nome = Maria d'Orléans
|immagine = Princess Marie of Orléans 1894.jpg
|legenda = Maria d'Orléans, principessa di Danimarca, nel [[1894]]
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== Nascita ==
== Biografia ==
Maria era la primogenita di [[Roberto d'Orléans|Roberto d'Orléans, duca di Chartres]], e di sua moglie, [[Francesca Maria d'Orléans]]. Suo padre, a sua volta era il secondogenito di [[Ferdinando Filippo d'Orléans]] e della duchessa [[Elena di Meclemburgo-Schwerin]]. Sua madre era invece la figlia di [[Francesco d'Orléans|Francesco d'Orléans, principe di Joinville]] e della principessa [[Francesca di Braganza]].

Maria era la maggiore tra i figli di [[Roberto d'Orléans|Roberto d'Orléans, duca di Chartres]], a sua volta secondogenito di [[Ferdinando Filippo d'Orléans]] e della duchessa [[Elena di Meclemburgo-Schwerin]]. Sua madre era invece la principessa [[Francesca Maria d'Orléans]], figlia di [[Francesco d'Orléans|Francesco d'Orléans, principe di Joinville]] e della principessa [[Francesca di Braganza]].


Nata durante il regno in Francia del rivale della sua famiglia, [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]], Maria venne cresciuta in [[Inghilterra]].
Nata durante il regno in Francia del rivale della sua famiglia, [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]], Maria venne cresciuta in [[Inghilterra]].


== Matrimonio ==
==Matrimonio==
Dopo aver ricevuto la dispensa papale, Maria sposò, il 20 ottobre 1885, il principe [[Valdemaro di Danimarca]], il più giovane tra i figli di re [[Cristiano IX di Danimarca|Cristiano IX]], in una cerimonia civile tenutasi a [[Parigi]] e nuovamente, due giorni dopo, al ''Château d'[[Eu (Senna Marittima)|Eu]]'' in una cerimonia religiosa. Dopo il matrimonio, Maria rimase [[Chiesa cattolica|cattolica]], mentre il marito mantenne la [[Luteranesimo|fede luterana]]; essi aderirono quindi all'accordo [[Dinastia|dinastico]] che era d'uso in situazioni simili: i figli maschi sarebbero stati cresciuti nella fede del padre, mentre le femmine nella confessione materna. Ebbero cinque figli:


* [[Aage di Rosenborg|Principe Aage di Danimarca]] (1887-1940), sposò Matilde Calvi dei Conti di Bergolo, ebbero un figlio;
Sposò il principe [[Valdemaro di Danimarca]], il più giovane tra i figli di re [[Cristiano IX di Danimarca|Cristiano IX]], il [[20 ottobre]] [[1885]] con una cerimonia civile tenutasi a [[Parigi]] e nuovamente, due giorni dopo, al ''Château d'[[Eu (Senna marittima)|Eu]]'' con cerimonia religiosa. Dopo il matrimonio, Maria rimase [[Chiesa cattolica|cattolica]], mentre il marito mantenne la [[Luteranesimo|fede luterana]]; essi aderirono quindi all'accordo [[Dinastia|dinastico]] che era d'uso in situazioni simili: i figli maschi sarebbero stati cresciuti nella fede del padre, mentre le femmine nella confessione materna.
* [[Axel di Danimarca|Principe Axel di Danimarca]] (1888-1964), sposò [[Margherita di Svezia]], ebbero due figli;
* [[Erik di Rosenborg|Principe Erik di Danimarca]] (1890-1950), sposò Lois Frances Booth, ebbero due figli;
* [[Viggo di Rosenborg|Principe Viggo di Danimarca]] (1893-1970), sposò Eleonora Green, non ebbero figli;
* [[Margherita di Danimarca (1895-1992)|Principessa Margherita di Danimarca]] (1895-1992), sposò il principe [[Renato di Borbone-Parma]], ebbero quattro figli.


La coppia stabilì la propria residenza nel castello di Bernstorff, a [[Copenaghen]], dove Valdemaro era nato; sin dal [[1883]] il marito di Maria vi aveva vissuto insieme al nipote e figlioccio, principe [[Giorgio di Grecia]], figlio cadetto di [[Giorgio I di Grecia|Giorgio]], fratello maggiore di Valdemaro, divenuto [[Regno di Grecia|re di Grecia]] nel [[1863]]. Il Re aveva quindi portato il ragazzo in Danimarca per arruolarlo nella flotta danese e lo consegnò alle cure del fratello Valdemaro, che era un ammiraglio della marina.
La coppia stabilì la propria residenza nel [[castello di Bernstorff]], a [[Copenaghen]], dove Valdemaro era nato; sin dal [[1883]] il marito di Maria vi aveva vissuto insieme al nipote e figlioccio, principe [[Giorgio di Grecia]], figlio cadetto di [[Giorgio I di Grecia|Giorgio]], fratello maggiore di Valdemaro, divenuto [[Regno di Grecia|re di Grecia]] nel [[1863]]. Il Re aveva, quindi, portato il ragazzo in Danimarca per arruolarlo nella flotta danese e lo consegnò alle cure del fratello Valdemaro, che era un ammiraglio della marina.


Sentendosi abbandonato dal padre, il giovane Giorgio, in seguito, descrisse alla sua fidanzata, la principessa [[Maria Bonaparte (1882-1962)|Maria Bonaparte]], il profondo attaccamento che sviluppo con lo zio da quel momento in poi. <ref> Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 85–86, ISBN 0-15-157252-6. «From that day, from that moment on, I loved him and I have never had any other friend but him [...] You will love him too, when you meet him.» </ref>
Sentendosi abbandonato dal padre, il giovane Giorgio, in seguito, descrisse alla sua fidanzata, la principessa [[Maria Bonaparte (1882-1962)|Maria Bonaparte]], il profondo attaccamento che sviluppo con lo zio da quel momento in poi.<ref>Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 85–86, ISBN 0-15-157252-6. «From that day, from that moment on, I loved him and I have never had any other friend but him [...] You will love him too, when you meet him.»</ref>


Fu in questa situazione famigliare ed in una relazione così profonda che Maria dovette introdursi; nel [[1907]], quando il principe Giorgio accompagnò la sua sposa a Bernstorff per la prima visita famigliare, Maria si trovò in difficoltà nello spiegare alla nipote acquisita l'intimità che legava zio e nipote. Il legame tra di loro era tanto profondo che al termine di ognuna delle frequenti visite che Giorgio faceva a Bernstorff egli si metteva a piangere, mentre Valdemaro si ammalava; le rispettive mogli dovettero quindi imparare ad avere pazienza e a non intromettersi nei momenti privati dei loro mariti. <ref> Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–98, ISBN 0-15-157252-6 </ref>
Fu in questa situazione familiare ed in una relazione così profonda che Maria dovette introdursi; nel [[1907]], quando il principe Giorgio accompagnò la sua sposa a Bernstorff per la prima visita familiare, Maria si trovò in difficoltà nello spiegare alla nipote acquisita l'intimità che legava zio e nipote. Il legame tra di loro era tanto profondo che al termine di ognuna delle frequenti visite che Giorgio faceva a Bernstorff egli si metteva a piangere, mentre Valdemaro si ammalava; le rispettive mogli dovettero quindi imparare ad avere pazienza ed a non intromettersi nei momenti privati dei loro mariti.<ref>Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–98, ISBN 0-15-157252-6</ref>


In questa e nelle visite seguenti, la principessa Bonaparte diventò una grande ammiratrice della principessa d'Orléans, concludendo che lei era l'unico membro della grande famiglia del marito, in Danimarca e in Grecia, dotata di cervello, coraggio e carattere.
In questa e nelle visite seguenti, la principessa Bonaparte diventò una grande ammiratrice della principessa d'Orléans, concludendo che lei era l'unico membro della grande famiglia del marito, in Danimarca e in Grecia, dotata di cervello, coraggio e carattere.


Sempre durante la prima visita in Danimarca, Valdemaro e Maria Bonaparte si trovarono a condivere quel tipo di grande intimità che la giovane principessa avrebbe desiderato avere con il marito, il quale, dal suo canto, sembrava goderne indirettamente, sedendosi o sdraiandosi vicino allo zio e alla moglie. In una delle visite seguenti, Maria Bonaparte portò avanti un intenso ''flirt'' con il principe Aage, il primogenito di Valdemaro. In entrambi i casi Maria d'Orléans non fece alcuna obiezione, né si sentì obbligata a dedicarvi attenzione. <ref> Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–97, ISBN 0-15-157252-6 </ref>
Sempre durante la prima visita in Danimarca, Valdemaro e Maria Bonaparte si trovarono a condividere quel tipo di grande intimità che la giovane principessa avrebbe desiderato avere con il marito, il quale, dal suo canto, sembrava goderne indirettamente, sedendosi o sdraiandosi vicino allo zio e alla moglie. In una delle visite seguenti, Maria Bonaparte portò avanti un'intensa relazione con il principe Aage, il primogenito di Valdemaro. In entrambi i casi Maria d'Orléans non fece alcuna obiezione, né si sentì obbligata a dedicarvi attenzione.<ref>Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–97, ISBN 0-15-157252-6</ref>


Giorgio di Grecia, parlando alla moglie, criticò Maria d'Orléans, affermando che ella avesse una relazione amorosa con lo stalliere del marito; Giorgio riteneva inoltre che Maria bevesse troppi [[Bevanda alcolica|alcolici]] e che non fosse in grado di nasconderne gli effetti. Maria Bonaparte, d'altronde, non trovò alcuna colpa nella principessa Maria d'Orléans, anzi ammirava la sua sopportazione ed indipendenza in circostanze che provocavano a lei stessa smarrimento e la estraniavano al marito.<ref>Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 97, ISBN 0-15-157252-6.</ref>
=== Discendenza ===


==Controversie==
Maria diede alla luce cinque figli:
Maria è stata descritta come impulsiva, spiritosa ed energica, e ha introdotto uno stile più rilassato alla rigida corte danese. Non ha mai pienamente imparato a parlare il danese. Diede ai suoi figli un'educazione libera, e il suo gusto artistico e delle sue abitudini bohemian dominarono la sua famiglia. Lei era informale, non snob, credeva nell'uguaglianza sociale, ha espresso le sue opinioni e svolse i suoi doveri cerimoniali in maniera non convenzionale. Una volta ha scritto: "Io credo che una persona, a prescindere dalla sua posizione, dovrebbe essere se stessa" (1896). Lei ha detto una volta per quanto riguarda le denunce circa i suoi modi non convenzionali: "Lasciate che si lamentano, io sono altrettanto felice comunque".


Aveva chiesto il permesso al tribunale di uscire di casa senza una dama di compagnia, e lei aveva principalmente speso il suo tempo con gli artisti. Ha dipinto e fotografato ed è stata allieva di [[Otto Bache]] e [[Frants Henningsen]]. Ha partecipato alle mostre presso Charlottenborg nel 1889, 1901 e 1902, ed è stato membro del [[Danish Arts Academy]]<ref name=Kvinfo>{{Cita web|cognome=Vammen |nome=Tinne |url=http://www.kvinfo.dk/side/597/bio/1409/origin/170/ |titolo=Marie (1865 – 1909) Marie Amélie Francoise Hélène |editore=Dansk Kvindebiografisk Leksikon (Kvinfo) |lingua=da|data=2003 |accesso=23 giugno 2013}}</ref>.
* Principe Aage di Danimarca ([[1887]]-[[1940]]), sposò Matilde Calvi dei Conti di Bergolo nel [[1914]] (divorziò nel [[1939]]) ed ebbe un figlio;
* Principe [[Axel di Danimarca]] ([[1888]]-[[1964]]), sposò [[Margherita di Svezia]] nel [[1919]] ed ebbe due figli;
* Principe Erik di Danimarca ([[1890]]-[[1950]]), sposò Lois Frances Booth ad [[Ottawa]], in [[Canada]], nel [[1924]] (divorziò nel [[1937]]) ed ebbe un figlio ed una figlia;
* Principe Viggo di Danimarca ([[1893]]-[[1970]]), creato Conte di Rosenborg, sposò Eleonora Green, ma non ebbe discendeza;
* Principessa Margrethe di Danimarca ([[1895]]-[[1992]]), sposò il principe Renato di [[Borbone di Parma|Borbone-Parma]]; la sua figlia Anna fu regina di [[Romania]] come consorte di [[Michele I di Romania|Michele I]].


Nel 1886, suo marito rifiutò il trono di Bulgaria con il suo consenso. Lei apparteneva alla sinistra e convinse il suocero ad accettare le riforme del 1901, che portò all'introduzione del parlamentarismo. Era una persona molto popolare in [[Danimarca]].
== Controversie ==


==Morte==
Giorgio di Grecia, parlando alla moglie, criticò Maria d'Orléans, affermando che ella avesse una relazione amorosa con lo stalliere del marito; Giorgio riteneva inoltre che Maria bevesse troppi [[Bevanda alcolica|alcolici]] e che non fosse in grado di nasconderne gli effetti. Maria Bonaparte, d'altronde, non trovò alcuna colpa nella principessa Maria d'Orléans, anzi ammirava la sua sopportazione ed indipendenza in circostanze che provocavano a lei stessa smarrimento e la estraniavano al marito. <ref> Bertin, Celia, "A False Happiness", ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 97, ISBN 0-15-157252-6. </ref>
Valdemaro e tre dei figli di Maria si trovavano in [[India]], diretti nel [[Thailandia|Siam]], quando ricevettero la notizia che la moglie era morta a Bernstorff.<ref>Bertin, Celia, ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, ISBN 0-15-157252-6.</ref>

Valdemaro e tre dei figli di Maria si trovavano in [[India]], diretti nel [[Thailandia|Siam]], quando ricevettero la notizia che la moglie e madre era morta a Bernstorff. <ref> Bertin, Celia, ''Marie Bonaparte: A Life'', New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, ISBN 0-15-157252-6. </ref>


== Antenati ==
== Antenati ==


{{Ascendenza
{| class="wikitable"
| 1 = Maria d'Orléans
|-
| 2 = [[Roberto d'Orléans]]
|-
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| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Roberto d'Orléans]]
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| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Luigi Filippo II di Borbone-Orléans]]
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|-
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| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre]]
| 5 = [[Elena di Meclemburgo-Schwerin]]
|-
|10 = [[Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin]]
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| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br/ >[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]
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|-
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|-
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== Note ==
== Note ==


<references/>
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== Voci correlate ==

* [[Roberto d'Orléans]]
* [[Francesca Maria d'Orléans]]
* [[Valdemaro di Danimarca]]
* [[Giorgio di Grecia]]
* [[Maria Bonaparte (1882-1962)]]
* [[Napoleone III di Francia]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==


* [http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/denmark.html Casa reale di Danimarca]
* {{cita web|http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/denmark.html|Casa reale di Danimarca}}
* [http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/france.html Casa reale di Francia, Borbone-Orléans]
* {{cita web|http://www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/france.html|Casa reale di Francia, Borbone-Orléans}}


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[[Categoria:Borbone-Orléans|M]]
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[[ca:Maria d'Orleans]]
[[Categoria:Borbone-Orléans|Maria]]
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[[nl:Marie van Bourbon-Orléans]]
[[no:Marie av Orleans]]

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Maria d'Orléans
Maria d'Orléans, principessa di Danimarca, nel 1894
Principessa di Danimarca
Stemma
Stemma
In carica1885 –
1909
Nome completofrancese: Marie Amélie Françoise Hélène d'Orléans
italiano: Maria Amelia Francesca Elena d'Orléans
Altri titoliPrincipessa d'Orléans
NascitaRichmond upon Thames, 13 gennaio 1865
MorteCopenaghen, 4 dicembre 1909
Luogo di sepolturaCattedrale di Roskilde, Roskilde
DinastiaBorbone-Orléans per nascita
Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg per matrimonio
PadreRoberto d'Orléans, duca di Chartres
MadreFrancesca Maria d'Orléans
ConsorteValdemaro di Danimarca
FigliAage
Axel
Erik
Viggo
Margherita
ReligioneCattolicesimo

Maria d'Orléans, (francese: Marie Amélie Françoise Hélène d'Orléans) (Richmond upon Thames, 13 gennaio 1865Copenaghen, 4 dicembre 1909), fu una principessa francese per nascita e danese per matrimonio.

Maria era la primogenita di Roberto d'Orléans, duca di Chartres, e di sua moglie, Francesca Maria d'Orléans. Suo padre, a sua volta era il secondogenito di Ferdinando Filippo d'Orléans e della duchessa Elena di Meclemburgo-Schwerin. Sua madre era invece la figlia di Francesco d'Orléans, principe di Joinville e della principessa Francesca di Braganza.

Nata durante il regno in Francia del rivale della sua famiglia, Napoleone III, Maria venne cresciuta in Inghilterra.

Dopo aver ricevuto la dispensa papale, Maria sposò, il 20 ottobre 1885, il principe Valdemaro di Danimarca, il più giovane tra i figli di re Cristiano IX, in una cerimonia civile tenutasi a Parigi e nuovamente, due giorni dopo, al Château d'Eu in una cerimonia religiosa. Dopo il matrimonio, Maria rimase cattolica, mentre il marito mantenne la fede luterana; essi aderirono quindi all'accordo dinastico che era d'uso in situazioni simili: i figli maschi sarebbero stati cresciuti nella fede del padre, mentre le femmine nella confessione materna. Ebbero cinque figli:

La coppia stabilì la propria residenza nel castello di Bernstorff, a Copenaghen, dove Valdemaro era nato; sin dal 1883 il marito di Maria vi aveva vissuto insieme al nipote e figlioccio, principe Giorgio di Grecia, figlio cadetto di Giorgio, fratello maggiore di Valdemaro, divenuto re di Grecia nel 1863. Il Re aveva, quindi, portato il ragazzo in Danimarca per arruolarlo nella flotta danese e lo consegnò alle cure del fratello Valdemaro, che era un ammiraglio della marina.

Sentendosi abbandonato dal padre, il giovane Giorgio, in seguito, descrisse alla sua fidanzata, la principessa Maria Bonaparte, il profondo attaccamento che sviluppo con lo zio da quel momento in poi.[1]

Fu in questa situazione familiare ed in una relazione così profonda che Maria dovette introdursi; nel 1907, quando il principe Giorgio accompagnò la sua sposa a Bernstorff per la prima visita familiare, Maria si trovò in difficoltà nello spiegare alla nipote acquisita l'intimità che legava zio e nipote. Il legame tra di loro era tanto profondo che al termine di ognuna delle frequenti visite che Giorgio faceva a Bernstorff egli si metteva a piangere, mentre Valdemaro si ammalava; le rispettive mogli dovettero quindi imparare ad avere pazienza ed a non intromettersi nei momenti privati dei loro mariti.[2]

In questa e nelle visite seguenti, la principessa Bonaparte diventò una grande ammiratrice della principessa d'Orléans, concludendo che lei era l'unico membro della grande famiglia del marito, in Danimarca e in Grecia, dotata di cervello, coraggio e carattere.

Sempre durante la prima visita in Danimarca, Valdemaro e Maria Bonaparte si trovarono a condividere quel tipo di grande intimità che la giovane principessa avrebbe desiderato avere con il marito, il quale, dal suo canto, sembrava goderne indirettamente, sedendosi o sdraiandosi vicino allo zio e alla moglie. In una delle visite seguenti, Maria Bonaparte portò avanti un'intensa relazione con il principe Aage, il primogenito di Valdemaro. In entrambi i casi Maria d'Orléans non fece alcuna obiezione, né si sentì obbligata a dedicarvi attenzione.[3]

Giorgio di Grecia, parlando alla moglie, criticò Maria d'Orléans, affermando che ella avesse una relazione amorosa con lo stalliere del marito; Giorgio riteneva inoltre che Maria bevesse troppi alcolici e che non fosse in grado di nasconderne gli effetti. Maria Bonaparte, d'altronde, non trovò alcuna colpa nella principessa Maria d'Orléans, anzi ammirava la sua sopportazione ed indipendenza in circostanze che provocavano a lei stessa smarrimento e la estraniavano al marito.[4]

Maria è stata descritta come impulsiva, spiritosa ed energica, e ha introdotto uno stile più rilassato alla rigida corte danese. Non ha mai pienamente imparato a parlare il danese. Diede ai suoi figli un'educazione libera, e il suo gusto artistico e delle sue abitudini bohemian dominarono la sua famiglia. Lei era informale, non snob, credeva nell'uguaglianza sociale, ha espresso le sue opinioni e svolse i suoi doveri cerimoniali in maniera non convenzionale. Una volta ha scritto: "Io credo che una persona, a prescindere dalla sua posizione, dovrebbe essere se stessa" (1896). Lei ha detto una volta per quanto riguarda le denunce circa i suoi modi non convenzionali: "Lasciate che si lamentano, io sono altrettanto felice comunque".

Aveva chiesto il permesso al tribunale di uscire di casa senza una dama di compagnia, e lei aveva principalmente speso il suo tempo con gli artisti. Ha dipinto e fotografato ed è stata allieva di Otto Bache e Frants Henningsen. Ha partecipato alle mostre presso Charlottenborg nel 1889, 1901 e 1902, ed è stato membro del Danish Arts Academy[5].

Nel 1886, suo marito rifiutò il trono di Bulgaria con il suo consenso. Lei apparteneva alla sinistra e convinse il suocero ad accettare le riforme del 1901, che portò all'introduzione del parlamentarismo. Era una persona molto popolare in Danimarca.

Valdemaro e tre dei figli di Maria si trovavano in India, diretti nel Siam, quando ricevettero la notizia che la moglie era morta a Bernstorff.[6]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi Filippo di Francia Luigi Filippo II di Borbone-Orléans  
 
Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre  
Ferdinando Filippo d'Orléans  
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie Ferdinando I delle Due Sicilie  
 
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Roberto d'Orléans  
Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin Federico Francesco I di Meclemburgo-Schwerin  
 
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Elena di Meclemburgo-Schwerin  
Carolina Luisa di Sassonia-Weimar-Eisenach Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach  
 
Luisa Augusta d'Assia-Darmstadt  
Maria d'Orléans  
Luigi Filippo di Francia Luigi Filippo II di Borbone-Orléans  
 
Luisa Maria Adelaide di Borbone-Penthièvre  
Francesco d'Orléans  
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie Ferdinando I delle Due Sicilie  
 
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Francesca Maria d'Orléans  
Pietro IV del Portogallo Giovanni VI del Portogallo  
 
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna  
Francesca di Braganza  
Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena Francesco II d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Teresa di Borbone-Due Sicilie  
 
  1. ^ Bertin, Celia, "A False Happiness", Marie Bonaparte: A Life, New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 85–86, ISBN 0-15-157252-6. «From that day, from that moment on, I loved him and I have never had any other friend but him [...] You will love him too, when you meet him.»
  2. ^ Bertin, Celia, "A False Happiness", Marie Bonaparte: A Life, New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–98, ISBN 0-15-157252-6
  3. ^ Bertin, Celia, "A False Happiness", Marie Bonaparte: A Life, New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 96–97, ISBN 0-15-157252-6
  4. ^ Bertin, Celia, "A False Happiness", Marie Bonaparte: A Life, New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, pp. 97, ISBN 0-15-157252-6.
  5. ^ (DA) Tinne Vammen, Marie (1865 – 1909) Marie Amélie Francoise Hélène, su kvinfo.dk, Dansk Kvindebiografisk Leksikon (Kvinfo), 2003. URL consultato il 23 giugno 2013.
  6. ^ Bertin, Celia, Marie Bonaparte: A Life, New York, Harcourt Brace Jovanovich, 1982, ISBN 0-15-157252-6.

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