Medaglia militare al merito di lungo comando: differenze tra le versioni
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La medaglia venne istituita con regio decreto 13 maggio 1935, n. 908 con l'intento di dare un riconoscimento formale |
La medaglia venne istituita con regio decreto 13 maggio 1935, n. 908 con l'intento di dare un riconoscimento formale agli ufficiali delle forze armate italiane che si distinguevano per aver esercitato lunghi periodi di comando di unità e reparti. |
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La medaglia era concessa nelle tre varianti oro, argento o bronzo a seconda degli anni di servizio prestati, indipendentemente dal corpo di appartenenza. |
La medaglia era concessa nelle tre varianti oro, argento o bronzo a seconda degli anni di servizio prestati, indipendentemente dal corpo di appartenenza. |
Versione delle 21:53, 12 feb 2020
Medaglia militare al merito di lungo comando | |
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Regno d'Italia, Repubblica Italiana | |
Tipologia | Medaglia |
Status | attivo |
Capo | Presidente della Repubblica |
Istituzione | Roma, 13 maggio 1935 |
Primo capo | Vittorio Emanuele III |
La medaglia militare al merito di lungo comando è una decorazione del Regno d'Italia passata poi alla Repubblica Italiana. La «Medaglia militare al merito di lungo comando» è conferita agli ufficiali e ai sottufficiali delle Forze armate, in servizio o in congedo, che hanno raggiunto globalmente nei gradi successivamente ricoperti, anche in più riprese, i seguenti periodi minimi di comando di reparto: a) medaglia d'oro: 20 anni; b) medaglia d'argento: 15 anni; c) medaglia di bronzo: 10 anni. Il tempo valutabile agli effetti della concessione della medaglia, è soltanto quello durante il quale l'ufficiale o il sottufficiale ha effettivamente tenuto il comando di un reparto ed è calcolato con le norme di cui all’ articolo 8 decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092.
Storia
La medaglia venne istituita con regio decreto 13 maggio 1935, n. 908 con l'intento di dare un riconoscimento formale agli ufficiali delle forze armate italiane che si distinguevano per aver esercitato lunghi periodi di comando di unità e reparti.
La medaglia era concessa nelle tre varianti oro, argento o bronzo a seconda degli anni di servizio prestati, indipendentemente dal corpo di appartenenza.
La medaglia è una decorazione di anzianità e di conseguenza viene concessa semplicemente in riconoscimento degli anni di permanenza in servizio e non per una specifica azione di merito personale. Questa medaglia, inoltre, non era prodotta dalla zecca di Roma ma veniva fatta coniare privatamente dagli insigniti o dal comando a cui erano assegnati.
Classi
La medaglia viene conferita in tre classi distinte a seconda dell'anzianità di servizio:
Insegne
Regno d'Italia
La medaglia è costituita da un tondo di 34 mm d'oro, argento o bronzo raffigurante sul diritto il ritratto di Vittorio Emanuele III attorniato dalla scritta "AL MERITO DI LUNGO COMANDO". Sul retro la medaglia presentava un gladio romano attorniato da una corona d'alloro. Sono state riscontrate numerose varianti sul volto del re e sulla foggia del gladio romano sul retro.
Il nastro è a strisce bianche e azzurre alternate sulle quali era possibile apporre una stella d'argento o d'oro per la I e II classe.
Repubblica italiana
La medaglia da un tondo di 34 mm d'oro, argento o bronzo raffigurante sul diritto l'emblema della Repubblica Italiana attorniato dalla scritta "AL MERITO DI LUNGO COMANDO". Sul retro la medaglia presenta un gladio romano attorniato da una corona d'alloro.
Il nastro è a strisce bianche e azzurre alternate sulle quali è possibile apporre una stella d'argento o d'oro per la I e II classe.
Bibliografia
- E. Ercoli, Le medaglie al valore al merito e commemorative, militari e civili nei regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana 1793 - 1976, Roma, 1976.