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'''Smeg''' (acronimo di '''Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla''') è un’azienda multinazionale italiana produttrice di [[Elettrodomestico|elettrodomestici]] con sede a [[Guastalla]], in provincia di [[Reggio Emilia]].

'''Smeg''' è un’azienda italiana produttrice di [[Elettrodomestico|elettrodomestici]] con sede a [[Guastalla]], in provincia di [[Reggio Emilia]].


== Storia ==
== Storia ==
La società fu fondata nel [[1948]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Yeong Sassall|url=https://www.vogue.com.au/vogue-living/design/smeg-tour-2023-vittorio-bertazzoni-interview/news-story/63e25c305f66c445e8db5dc24a40d2e5|titolo=How Smeg is passing the baton of excellence to another generation|pubblicazione=Vogue.com|data=6 ottobre 2022}}</ref> da Vittorio Bertazzoni come azienda di [[Smalto|smalteria]] e [[Lavorazione dei metalli|lavorazione metalli]].
[[File:Cucina_smeg.jpg|thumb|left|Una cucina Smeg]]
Fondata nel [[1948]] da [[Vittorio Bertazzoni]] come azienda di [[Smalto|smalteria]] e [[Lavorazione dei metalli|lavorazione metalli]], l'azienda '''Smeg''' conserva nell'acronimo '''Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla''' il ricordo dell'attività inizialmente svolta.

Già negli [[anni 1950|anni cinquanta]] alla lavorazione dei metalli si affianca la produzione dei primi [[Elettrodomestico|elettrodomestici per la cottura]]. Nel [[1956]] presenta “Elisabeth”, una delle prime cucine a gas dotate di accensione automatica, [[valvola di sicurezza]] nel forno e programmatore di cottura<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Ci vediamo a cena |rivista=La Cucina Italiana |anno=2009 |mese=novembre }}</ref>.

Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] le [[Lavatrice|lavabiancheria]] aprono la produzione della gamma lavaggio, che sfocerà nel [[1970]] in una anteprima mondiale: la prima [[lavastoviglie]] da 60&nbsp;cm con una capienza di 14 coperti. Piani di cottura e forni da incasso vengono introdotti a metà degli [[anni 1970|anni settanta]] in poi Smeg collabora con architetti e designer di fama mondiale come Franco Maria Ricci, Guido Canali, Mario Bellini, Renzo Piano, Marc Newson e gli studi Italian Independent e Deepdesign di Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo.

Negli [[Anni 1990|anni novanta]] completa l'offerta produttiva inserendo a catalogo anche lavelli, [[Cappa (cucina)|cappe]] d'arredo e i frigoriferi colorati stile anni ‘50 destinati a diventare icone internazionali.

Smeg ha diversificato la produzione inserendo nuove divisioni: prodotti per ristorazione professionale e strumentazione per la disinfezione sanitaria. Dalla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] assume il controllo di "Apell", azienda italiana produttrice di cappe e lavelli.

Nel 2009 vince il Wallpaper award dell'omonima testata, con il design del forno disegnato da Marc Newson.


Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] alla lavorazione dei metalli si affianca la produzione dei primi [[Elettrodomestico|elettrodomestici per la cottura]], con la produzione, nel [[1956]] di “Elisabeth”, una delle prime cucine a gas dotate di accensione automatica, [[valvola di sicurezza]] nel forno e programmatore di cottura<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Ci vediamo a cena |rivista=La Cucina Italiana |anno=2009 |mese=novembre }}</ref>.
Nel [[2014]] Smeg presenta la collezione dei piccoli elettrodomestici dalle forme bombate e compatte.


Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] le [[Lavatrice|lavabiancheria]] aprono la produzione della gamma lavaggio, che sfocerà nel [[1970]] nella produzione della Niagara, {{cn|prima lavastoviglie al mondo con una capienza di 14 coperti}}. Nel 1971 l'azienda inizia la produzione di piani cottura e forni da incasso. Il logo di Smeg viene creato nel 1977 da [[Franco Maria Ricci]] interpretando alcuni degli elementi distintivi dei primi prodotti in una sintesi che richiama la forma dell'infinito matematico.
Nel 2016 Smeg e Dolce&Gabbana il loro primo progetto "Frigoriferi d'arte" realizzando 100 frigoriferi dipinti a mano da artisti siciliani, ogni frigorifero è unico e porta la firma dell'artista e il sigillo Dolce&Gabbana. La partnership continua nel 2017 con la collezione dei piccoli elettrodomestici “Sicily my love” e nel 2019 di "Divina Cucina".


Negli [[Anni 1990|anni novanta]] inizia la produzione di lavelli, [[Cappa (cucina)|cappe]] d'arredo (attraverso l'acquisizione di Apell) e dei frigoriferi FAB colorati stile anni ‘50.
Attualmente è alla guida dell’azienda la terza generazione dei Bertazzoni: Vittorio, nipote del fondatore e figlio di Roberto, è amministratore delegato<ref name = dati>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/07/24/news/smeg_da_piano_al_designer_dei_mac_cos_bertazzoni_ha_colorato_il_bianco-171566910/|titolo=Smeg, da Piano al designer dei Mac, così Bertazzoni ha colorato il bianco|data=24 luglio 2017|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>.


Nel corso del [[2019]] Smeg assume il controllo de "[[La Pavoni]]", storica azienda produttrice di macchine da caffè, con sede a [[San Giuliano Milanese]].
Nel 2016 Smeg e [[Dolce&Gabbana]] presentano il progetto "Frigoriferi d'arte" realizzando cento frigoriferi unici dipinti a mano da artisti siciliani. Nel corso del [[2019]] Smeg assume il controllo de "[[La Pavoni]]", storica azienda produttrice di macchine da caffè, con sede a [[San Giuliano Milanese]].


Al 2020 l'azienda conta 19 filiali in Francia, Regno Unito, Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Paesi scandinavi, Portogallo, USA, Russia, Sud Africa, Ucraina; Australia, Kazakistan, Polonia, Messico, Hong Kong, Singapore e Cina.
La casa madre – progettata dall’architetto Guido Canali – ha ricevuto nel 2006 la Menzione d’Onore del Premio “medaglia d’Oro all’Architettura Italiana” della Triennale di Milano. Il progetto ha inoltre ricevuto il Premio Domotica nel 2007 per la gestione intelligente dei consumi e per l’esempio di sviluppo sostenibile e nel 2008 il Premio Dedalo e Minosse alla committenza di architettura.


== Note ==
== Note ==
<references/>
<references group="1. La Cucina Italiana, « Ci vediamo a cena », novembre 2009 2. ↑ Abitare, « La cascina degli uffici », Gennaio 2006 e Domus, « Il verde delle cucine. The green of white goods », Marzo 2007 3. ↑ Portia Bergamasco e Valentina Croci, a cura di Aldo Colonnetti, Design in Italia. L'esperienza del quotidiano; Giunti editore 2010 (ISBN 88-09-75276-7) 4. ↑ Marino Niola « Design: se il business ha bisogno della bellezza », Repubblica, 12 agosto 2009 [1] [archive] 5. ↑ http://www.mennobaars.nl/helmond-ronaldmcdonaldshuis-aswakeukens1.htm [archive] 6. ↑ Style magazine, 18 giugno 2010 7. ↑ Sito ufficiale ALA - Assoarchitetti [archive] 8. ↑ Sito ufficiale Wallpaper [archive] 9. ↑ Sito Good Design Awards [archive]" />


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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Versione attuale delle 14:24, 1 apr 2024

Smeg
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1948
Sede principaleGuastalla
Persone chiave
SettoreElettrodomestici
Fatturato930 milioni di (2022)
Dipendenti2.600 (2020)
Slogan«Tecnologia che arreda»
Sito webwww.smeg.com

Smeg (acronimo di Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla) è un’azienda multinazionale italiana produttrice di elettrodomestici con sede a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia.

La società fu fondata nel 1948[1] da Vittorio Bertazzoni come azienda di smalteria e lavorazione metalli.

Negli anni cinquanta alla lavorazione dei metalli si affianca la produzione dei primi elettrodomestici per la cottura, con la produzione, nel 1956 di “Elisabeth”, una delle prime cucine a gas dotate di accensione automatica, valvola di sicurezza nel forno e programmatore di cottura[2].

Negli anni sessanta le lavabiancheria aprono la produzione della gamma lavaggio, che sfocerà nel 1970 nella produzione della Niagara, prima lavastoviglie al mondo con una capienza di 14 coperti[senza fonte]. Nel 1971 l'azienda inizia la produzione di piani cottura e forni da incasso. Il logo di Smeg viene creato nel 1977 da Franco Maria Ricci interpretando alcuni degli elementi distintivi dei primi prodotti in una sintesi che richiama la forma dell'infinito matematico.

Negli anni novanta inizia la produzione di lavelli, cappe d'arredo (attraverso l'acquisizione di Apell) e dei frigoriferi FAB colorati stile anni ‘50.

Nel 2016 Smeg e Dolce&Gabbana presentano il progetto "Frigoriferi d'arte" realizzando cento frigoriferi unici dipinti a mano da artisti siciliani. Nel corso del 2019 Smeg assume il controllo de "La Pavoni", storica azienda produttrice di macchine da caffè, con sede a San Giuliano Milanese.

Al 2020 l'azienda conta 19 filiali in Francia, Regno Unito, Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Paesi scandinavi, Portogallo, USA, Russia, Sud Africa, Ucraina; Australia, Kazakistan, Polonia, Messico, Hong Kong, Singapore e Cina.

  1. ^ (EN) Yeong Sassall, How Smeg is passing the baton of excellence to another generation, in Vogue.com, 6 ottobre 2022.
  2. ^ Ci vediamo a cena, in La Cucina Italiana, novembre 2009.

Altri progetti

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