Subacquea: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 3: | Riga 3: | ||
La '''subacquea''', o '''scuba diving''', è l'uso di un equipaggiamento di respirazione autonomo per immergersi e rimanere sottacqua per lunghi periodi di tempo. Si può distinguere tra [[subacquea ricreativa]] e [[subacquea tecnica/professionale]]. |
La '''subacquea''', o '''scuba diving''', è l'uso di un equipaggiamento di respirazione autonomo per immergersi e rimanere sottacqua per lunghi periodi di tempo. Si può distinguere tra [[subacquea ricreativa]] e [[subacquea tecnica/professionale]]. |
||
All'inizio i |
All'inizio i primi [[palombaro|palombari]], pionieri della subacquea, si immergevano con attrezzature pesanti ed ingombranti, che rendevano possibili spostamenti limitati muovendosi sul fondale, ed erano direttamente dipendenti dalla superficie, dalla quale giungeva l'aria attraverso sistemi di compressori che alimentavano lo scafandro. Oggigiorno i [[subacqueo|subacquei]] grazie alle nuove attrezzature, sempre più leggere, tecnologiche e comfortevoli, sono autonomi dalla superficie e possono spostarsi nuotano quasi senza fatica, ma durante le immersioni può anche accadere di muoversi sfruttando un veicolo a propulsione, secondo le esigenze, o semplicemente sfruttando le correnti marine. |
||
La parola '''[[SCUBA]]''' è un [[acronimo]] per la frase in [[lingua inglese]] ''Self Contained Underwater Breathing Apparatus'', ovvero "apparato di respirazione subacqueo autonomo". |
La parola '''[[SCUBA]]''' è un [[acronimo]] per la frase in [[lingua inglese]] ''Self Contained Underwater Breathing Apparatus'', ovvero "apparato di respirazione subacqueo autonomo". |
Versione delle 13:45, 21 nov 2005
La subacquea, o scuba diving, è l'uso di un equipaggiamento di respirazione autonomo per immergersi e rimanere sottacqua per lunghi periodi di tempo. Si può distinguere tra subacquea ricreativa e subacquea tecnica/professionale.
All'inizio i primi palombari, pionieri della subacquea, si immergevano con attrezzature pesanti ed ingombranti, che rendevano possibili spostamenti limitati muovendosi sul fondale, ed erano direttamente dipendenti dalla superficie, dalla quale giungeva l'aria attraverso sistemi di compressori che alimentavano lo scafandro. Oggigiorno i subacquei grazie alle nuove attrezzature, sempre più leggere, tecnologiche e comfortevoli, sono autonomi dalla superficie e possono spostarsi nuotano quasi senza fatica, ma durante le immersioni può anche accadere di muoversi sfruttando un veicolo a propulsione, secondo le esigenze, o semplicemente sfruttando le correnti marine.
La parola SCUBA è un acronimo per la frase in lingua inglese Self Contained Underwater Breathing Apparatus, ovvero "apparato di respirazione subacqueo autonomo".
Le due tipologie di equipaggiamenti per la subacquea sono l'Aqua-lung, a circuito aperto, sviluppato da Jacques Cousteau, e il Rebreather, a circuito chiuso.
Storia della subacquea
Uomini e donne praticano da secoli immersioni in apnea.
Una prova indiretta ci giunge da antichi manufatti di provenienza sottomarina trovati sulla terraferma (ad esempio ornamenti di madreperla) e rappresentazioni di subacquei in antichi disegni. Nell'antica Grecia chi si immergeva in apnea era noto per aver cacciato spugne e per essere stato impegnato in imprese militari.
Inoltre merita attenzione la storia di Scilla di Scione (circa 500 a.C.), forse la più famosa, come raccontato dallo storico greco del V secolo a.C. Erodoto (e citata in numerosi testi moderni). Durante una campagna navale, il greco Scilla fu fatto prigioniero e imbarcato dal re persiano Serse I. Quando Scilla seppe che Serse stava per attaccare una flotta greca, afferrò un coltello e saltò fuori bordo. I persiani non riuscirono a trovarlo in acqua e credettero che fosse annegato. Scilla li sorprese di notte e si fece strada tra tutte le navi della flotta di Serse, liberandole dagli ormeggi. Usò un giunco cavo come boccaglio per non essere visto. Poi nuotò per circa 15 chilometri per raggiungere i greci oltre Capo Artemisio.
Il desiderio di andare sottacqua è probabilmente sempre esistito: per cercare cibo, scoprire manufatti, riparare navi (o affondarle) e forse solo per osservare la vita del mare. Tuttavia, finché gli esseri umani non trovarono un sistema per respirare sottacqua, le immersioni sono state necessariamente brevi e convulse.
Uno dei maggiori ostacoli dell'immersione era restare sottacqua per un periodo di tempo sempre maggiore. Respirare attraverso un giunco cavo permette al corpo di restare sommerso, ma le canne di giunco più lunghe di mezzo metro non funzionano bene; la difficoltà di inspirare contro la pressione dell'acqua limita sensibilmente la lunghezza del boccaglio. Si provò anche a respirare da una borsa piena d'aria portata sottacqua, ma fallì a causa dell'inalazione del diossido di carbonio.
Nel XVI secolo si iniziò ad utilizzare campane subacquee rifornite d'aria dalla superficie, il primo vero sistema per rimanere sottacqua per un tempo illimitato. La campana era tenuta ferma alcuni piedi sotto la superficie, il fondo aperto all'acqua e la parte superiore riempita di aria compressa dalla pressione dell'acqua. Un subacqueo in posizione eretta avrebbe avuto la testa fuori dall'acqua. Poteva lasciare la campana per un minuto o due per raccogliere spugne o esplorare il fondo, per poi tornare per un breve lasso di tempo finché l'aria nella campana diventava irrespirabile.
Nel XVI secolo in Inghilterra e Francia, degli scafandri fatti di pelle venivano usati a profondità di quasi 20 metri. L'aria veniva pompata dalla superficie con l'aiuto di pompe manuali. Presto vennero realizzati dei copricapi di metallo per resistere a pressioni ancora maggiori e i palombari andarono più in profondità. Entro il 1830 il copricapo rifornito d'aria dalla superficie era sufficientemente perfezionato da permettere vasti lavori di recupero.
A partire dal XIX secolo, due delle principali strade di investigazione, una scientifica e una tecnologica, accelerarono notevolmente l'esplorazione subacquea. La ricerca scientifica fu portata avanti dal lavoro di Paul Bert e Scott Haldane, provenienti rispettivamente dalla Francia e dalla Scozia. I loro studi aiutarono a spiegare gli effetti della pressione dell'acqua sul corpo e a definire i limiti di sicurezza per le immersioni con aria compressa. Allo stesso tempo i progressi tecnologici - pompe ad aria, scrubber, erogatori, ecc. - ha reso possibile la permanenza dell'uomo sottacqua per lunghi periodi di tempo.
Diving Issues
See Diving hazards and precautions.
Equipment to allow underwater breathing
The two most common types of equipment are:
- surface supplied diving, where the diver's breathing gas (usually air) is pumped down from the surface. Standard diving dress is a historically interesting type of surface supplied diving equipment.
- scuba, where the breathing gas supply is carried by the diver.
Need to see underwater
Diving masks and diving helmets solve this problem. Occasionally commando frogmen use special contact lenses instead, to avoid searchlight beams reflecting off a mask window.
Evitare la perdita di calore corporeo
Questo causa l'ipotermia. L'acqua conduce il calore dal subacqueo 25 volte più dell'aria. Tranne che in acque molto calde, il subacqueo ha bisogno dell'isolamento termico che gli viene fornito da una muta subacquea.
Evitare tagli ed escoriazioni cutanee
Le mute aiutano anche ad evitare che la pelle del subacqueo sia danneggiata da oggetti sottomarini ruvidi o appuntiti e da animali marini o coralli.
Diving longer and deeper safely
There are a number of techniques to increase the diver's ability dive deeper and longer:
- technical diving - Diving Deeper than 130 feet.
- surface supplied diving - use of umbilical gas supply and diving helmets
- saturation diving - long-term use of underwater habitats under pressure and a gradual release of pressure, over several days, in a decompression chamber at the end of a dive
Being mobile underwater
- The diver needs to be mobile underwater. Personal mobility is enhanced by fins worn on the feet and Diver Propulsion Vehicles. Other equipment to improve mobility includes diving bells and diving shots.
See also
- Aqua-lung
- DIR diving
- Diving equipment
- Diver training
- Diving activities
- Diving locations
- Diving physics
- Diving signal
- Jacques Cousteau
- List of SCUBA magazines
- SCUBA diving glossary
- Snuba
- Technical diving
- Timeline of underwater technology
Sources
- The Diving Manual, BSAC, ISBN 0953891925
- The Club 1953-2003, BSAC, ISBN 095389195X
External links
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su subacquea
- Divers Alert Network
- British Sub-Aqua Club - BSAC Welcome
- The Scuba Guide - gear reviews & introduction to scuba. See if your mask is a lemon by consulting user reviews, or leave your opinions and gear recommendations.
- http://www.scubadiving.co.uk/
- Buzos Argentinos - Todo sobre el buceo. Sitio no comercial de buceadores argentinos (In spanish).
- Brief history of diving - From antiquity to the present.
- Top Scuba Sites - Scuba sites as ranked by user popularity.
- Scuba Diving Guide - Information for scuba divers.
- Scuba Monster - Scuba Usenet discussions and archive.
- NAUI Worldwide is the world's oldest not-for-profit membership training agency organized solely to support and promote dive safety through education.
- Australia Underwater - All about diving in Australia - includes photo gallery from all around Australia.
- PADI International - Professional Association of Diving Instructors.
- Scuba Spearfishing - Your scuba spearfishing resource.
- Pictures Scuba Divers
- Underwater Pictures
- New invention - breathing apparatus that will allow breathing underwater without the assistance of compressed air tanks An article